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Racconti di viaggio _ da Quimper a Dinan

Post n°1677 pubblicato il 10 Luglio 2012 da poison.dee
 
Tag: in giro


Dopo una notte un po’ movimentata, nel senso che la bionda mi è stata male, al mattino la situazione sembrava tornata alla normalità, e, dopo aver tentato inutilmente di fare colazione e aver fatto due passi per il centro di Quimper, ce ne siamo andate. Abbiamo deciso di fare una deviazione “fuori programma” verso Pointe du Raz, visto che l’avevo promesso al dottor Piazza, e io le promesse le mantengo!
Siamo arrivate lì che erano circa le 10, i bar e i negozietti di souvenir stavano aprendo. Diciamo che i ritmi da queste parti non sono propriamente “nordici”, ecco. Dopo aver pagato SEI fottutissimi euro di parcheggio, tariffa fissa, sia che tu ci stia 10 minuti sia che tu decida di accamparti lì tutto il giorno, ci siamo spinte fino al faro.  Circondate da gruppi di anziani in gita, abbassavamo drammaticamente l’età media.
Prima di partire ci siamo fatte un caffè, e, dopo aver fatto capire alla gentile addetta al parcheggio che 50 meno 6 fa 44, e che dal resto che mi aveva dato, tutto in monete da 2 euro, (levenisseilcagottoasinghiozzo)  mancavano ancora 10 euro, abbiamo abbandonato quel luogo ameno, per dirigerci verso uno dei numerosi enclos paroissiaux(*)  della zona, quello di Saint-Thégonnec.

Abbiamo pranzato in una trattoria del paese,  che sembrava il classico luogo di sosta dei camionisti. Infatti le porzioni erano decisamente abbondanti, con tanto di antipasto a buffet. Abbiamo mangiato dignitosamente e poi, dopo aver visitato il complesso parrocchiale, ci siamo spostate a Ploumanac'h. Abbiamo ignorato bellamente il centro abitato, per visitare la scogliera  della Pointe de Squewel con le formazioni rocciose in granito rosa. La cosa bella di muoversi in questo periodo è che in ogni posto visitato finora non c’è mai calca, i parcheggi sono semi-deserti e riesci a fare delle fotografie senza che vengano riempite da miriadi di turisti vestiti malissimo. Ma perché uno quando è in vacanza si deve necessariamente conciare come un deficiente? Scusate, ma ogni tanto la merdosa snob che alberga in me prende il sopravvento.

Abbandonata la scogliera facciamo tappa a Tréguier, paesino delizioso, con un’imponente cattedrale. Peccato che il sagrato sia adibito a parcheggio. Visitiamo il chiostro e, pervase da un misticismo senza eguali, con l’app di booking.com prenotiamo l’albergo a Dinan. Prima di raggiungere la nostra destinazione facciamo un’altra deviazione alla volta di Plougrescant, per visitare gli affreschi naif nella piccola chiesa del paese. Ma quando arriviamo è già chiusa. Ci accontentiamo di osservare il bizzarro campanile storto, e via, verso il nostro albergo.



Che si trova a 3 km da Dinan, in mezzo ai campi. Un posto incantevole, comodissimo per gli spostamenti. Dopo aver preso possesso della nostra stanza siamo andate in città per la cena,
qui.

(*) I cosiddetti enclos paroissiaux (“recinti parrocchiali”) rappresentano una peculiarità dell'architettura e dell'arte cristiana della Bretagna, che si trova soprattutto nel Finistère : si tratta di complessi parrocchiali recintati, frutto dell'opera di vari artisti realizzati in granito (specie in kersantite o pierre de kersanton, un granito scuro) tra il XVI e il XVIII secolo attorno ad un cimitero e costituiti solitamente, oltre che dal recinto e dallo stesso cimitero, da un arco trionfale, da una chiesa, da una cappella funeraria, da un ossario e da un calvario.Prendono il nome dall'enclos, ovvero dal recinto in pietra che circonda il complesso e che serviva per separare lo spazio sacro dall'esterno, vale a dire lo spazio profano.Complessi religiosi di questo tipo sono molto numerosi in Bretagna: ne esistono una settantina soltanto nella Bassa Bretagna. Tra i complessi parrocchiali bretoni più famosi, figurano quelli di Guimiliau, di Lampaul-Guimiliau, di Plougastel-Daoulas e di Saint-Thégonnec nel Finistère settentrionale, di Pleyben nel Finistère meridionale e di Guéhenno nel Morbihan.

Commenti al Post:
lidermax.mv
lidermax.mv il 10/07/12 alle 16:01 via WEB
Oh oh e neanche un birrino? ;) Ho molto apprezzato la digressione sugli enclos, che mi piacquero moltissimo, anche se leggerissimamente funerei. Nella tua propensione a farti ritrarre con i monoliti intravedo qualcosa di patologico,ma non so ancora cos'è...quanto allo snobismo,davvero non so di cosa tu stia parlando. Bello il ristorante: un nome evocativo...
 
 
poison.dee
poison.dee il 10/07/12 alle 16:04 via WEB
birrino? mi hai forse preso per un'alcolista? :)
Snobismo? io? ma quando mai?
Il ristorante è davvero delizioso. Una veccha casa a graticcio, l'interno era ancora più bello dell'esterno. Con un rapporto qualità prezzo che qua a Torino ce lo scordiamo...
 
   
lidermax.mv
lidermax.mv il 10/07/12 alle 16:15 via WEB
Mi stai facendo venir voglia di tornarci...da quelle parti!
 
     
poison.dee
poison.dee il 10/07/12 alle 16:21 via WEB
ah, non faccio fatica a crederci!
 
carognavera
carognavera il 10/07/12 alle 16:06 via WEB
anche io preoccupato per la mancanza nel finale di una ormai classica birra, non posso non notare che non è solo il campanile storto.. ma tutta la chiesa.. o forse ho bevuto troppo io a pranzo??
 
 
poison.dee
poison.dee il 10/07/12 alle 16:21 via WEB
storta? trovi? ;)
 
   
carognavera
carognavera il 10/07/12 alle 21:59 via WEB
...a me sembra di si....
 
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 10/07/12 alle 16:30 via WEB
Concordo: è davvero storta, a meno che non sia la prospettiva, ma non mi pare, sarebbe storto anche il resto, oppure si tratta di un "barbacane"
 
 
poison.dee
poison.dee il 10/07/12 alle 16:36 via WEB
No, era effettivamente storta!
ehm... perdona l'ignoranza, ma... cos'è un barbacane?
 
   
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 10/07/12 alle 16:56 via WEB
Un barbacane è una parete rinforzata, più spessa al suolo e solo da un lato, di solito quello esterno e che va poi a restringersi mano a mano che sale. era un sistema di costruzione antico, per strutture sviluppate in altezza, quando ancora non si facevano le fondamenta. E' un termine che si usa in edilizia, e se non sei del settore non ne sentirai mai parlare....... sono pochi quelli che lo sanno, e quei pochi sono, come dire... maturi?????
 
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 10/07/12 alle 16:30 via WEB
Che aveva fatto la bionda??????
 
 
poison.dee
poison.dee il 10/07/12 alle 16:35 via WEB
Ah non lo so. Probabile che non abbia digerito il foie gras della cena... :)
 
   
CiaoGi_57
CiaoGi_57 il 10/07/12 alle 16:56 via WEB
mmmmmmmmmm...........
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
1mauri il 11/07/12 alle 05:12 via WEB
sempre interessanti queste recensioni,complimenti! Conosci nuok.it?
 
 
poison.dee
poison.dee il 11/07/12 alle 08:49 via WEB
Ma grazie!
nuok? n(u)o, n(u)on lo con(u)osco... :)
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 11/07/12 alle 12:33 via WEB
Alla terza puntata comincio a deprimermi. No perché ci sono stata anch'io in Normandia e Bretagna, ma cacchio non ho visto quasi nulla di tuttocciò! Vabbè, sarà un buon motivo per tornare.
 
middlemarch_g
middlemarch_g il 11/07/12 alle 12:34 via WEB
Ma guarda! Mi accorgo adesso che anche tu hai un Murakami qui a sinistra! Ne ho appena commentato uno anch'io, con modesto entusiasmo. Però non è lo stesso. E questo com'è? Sempre ritmi indiavolati?
 
 
poison.dee
poison.dee il 11/07/12 alle 12:38 via WEB
Ho paura di non essere in grado di rispondere. Non ancora, almeno. Che ultimamente io e la lettura viaggiamo in due universi paralleli.
 
theshelteringsky1
theshelteringsky1 il 12/07/12 alle 15:27 via WEB
Sul vestiario delle vacanze ho scoperto che due mie amiche preparano la valigia con abiti che non mettono piu' da anni. Mi hanno spiegato che in questo modo hanno un doppio risultato, al ritorno buttano tutto nel cassonetto senza dover lavare e stirare, contemporaneamente l'armadio risulta alleggerito e pronto per nuovi acquisti...
 
 
poison.dee
poison.dee il 12/07/12 alle 15:40 via WEB
che poi a grandi linee è più o meno la tecnica che adotto io, vestiti un po' più scrausi del solito. Solo che difficilmente abbandono. A meno che mi trovi in un paese povero in cui possa regalare qualcosa, solitamente i vestiti tornano a casa con me, per poi riaccompagnarmi nel viaggio successivo...
 
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