Creato da sciarconazzi il 28/09/2011

Sciarconazzi

KAMIKAZE

 

140912 # 2- MAIUSCOLO-minuscolo

Post n°525 pubblicato il 12 Settembre 2014 da sciarconazzi

 

- Buongiorno, senta, non riesco ad accedere alla mia area personale...

- Le rimando via mail il suo user e la password. La password è composta da lettere e numeri e le lettere possono essere sia minuscole che maiuscole

- Ah, guardi, io con la faccenda del "maiuscolo-minuscolo" non è che mi ci ritrovo particolarmente bene...

- Eh, certo! Queste minuscole a maiuscole sono proprio delle belle birichine, eh!

 

 
 
 

140912 # 1 - Incidentalmente

Post n°524 pubblicato il 12 Settembre 2014 da sciarconazzi

Non sono un filosofeggiatore. Ma talvolta, incidentalmente, mi capita di pensare.

- ...ma Dio, a cosa serve?
- Che cazzo di domanda è questa? Sei ateo, per caso?
- No, non sono ateo: sono "culturalmente influenzato"
- Cosa sarebbe? Un nuovo modo per dire "credente"?
- Sì, chi crede è perché è figlio di una cultura religiosa, di una società che è influenzata da una religione. Immagina una civiltà atea...
- Non esistono "civiltà atee", senza religione
- Appunto. Interessante, no? Ecco il perché della domanda "Dio a cosa serve?"
- Ma Dio non ha un'utilità, esiste e basta.
- Uhm...
- È così. Per chi crede, esiste.
- E, quindi, per chi non crede, non esiste.
- Esatto.
- Ma chi crede, chi glielo fa fare di credere? In questa maniera, stando al ragionamento, fa sì che Dio esiste. Potrebbe essere una scelta ragionata: "Io credo che Dio esista, così facendo faccio che esista davvero e questo rafforza la sensatezza di credere!"
- Mi pare un bel passatempo... Ad ogni modo, non c'è un'utilità nel credere. La fede è un atto spontaneo. E tu sei un ateo del cazzo
- Nient'affatto. E mi rendo conto che non posso non credere. Anzi, avrei paura se non credessi!
- Tu sei tutto pirla. Mi sembrano ragionamenti del "non si sa mai..."!
- E tu non pensi mai a un cazzo. Dio è l'ultima speranza nella disperazione, io penso.
- Ah, ecco. È a questo che servirebbe Dio, quindi.
- In parte. Anche.
- Vabbe', buona giornata.
- Mettiamola così: che Dio ce la mandi buona. E anche alla svelta!
- No, tu sei proprio pirla.
- E vabbe', andrà meglio un'altra volta. Ciao!
- Sì, ciao!

 
 
 

140911 # 1

Post n°523 pubblicato il 11 Settembre 2014 da sciarconazzi

Forte del detto secondo cui "soltanto gli imbecilli non cambiano opinione", tanta gente continua a cambiare opinione.
Restando imbecille!

Questo post non ha alcuna attinenza con fatti o persone reali. M'è venuta in mente la frase e conseguentemente questa considerazione.

Bonne journée!

 
 
 

140910 # 1 - Shark's Philosophy

Post n°522 pubblicato il 09 Settembre 2014 da sciarconazzi

 

Vivo il momento

https://www.youtube.com/watch?v=E1SLOCKlb1M

 

Appunto: non ce scassate 'o cazz'!

Grazie.

 

 

 
 
 

140908 # 2 - Una massima trovata nel web...

Post n°521 pubblicato il 08 Settembre 2014 da sciarconazzi

"Clever liars give details, but the cleverest don't" - Author Unknown

"Mentitori furbi danno dettagli ma quelli più furbi non lo fanno" - Autore sconosciuto


Quindi se dovete mentire rispondete con un cenno del capo che dice "Sì", "No" o fate l'espressione da ebete "Eccheneso?"

Anzi!
Non fate mai niente che vi metta nella spiacevole condizione di dover mentire!

...eh, che palle, però! ;oD

 

Il mento gli si allunga

 
 
 

140908 # 1 - Scendere dal pero o dalla quercia? Ma soprattutto: quali scarpe per il Gobi?

Post n°520 pubblicato il 08 Settembre 2014 da sciarconazzi

 

Quando due menti superiori si incontrano (140908#1)...

- Io dovrei andare nel Gobi ma non so se ho le scarpe adatte. Vedi, ho su le Superga...
- Ma sei sceso dal pero?
- Come scusa?
- Dico, sei sceso dal pero che mi fai di queste domande?
- No, sono sceso dalla quercia. Mi sembrava più solido e affidabile come giaciglio provvisorio ed estemporaneo...
- Una quercia?
- Eh, guarda qua che bel legnaccio solido!
- Furbo di nulla!

 
 
 

140907 # 1 - Lo zio cammello racconta - "Di come il Maialino Guendalino venne salvato da Flaviana e Senofonte"

Post n°519 pubblicato il 07 Settembre 2014 da sciarconazzi

Lo zio Cammello racconta

Il Maialino vaga nella notte.

 

Il periglio si nasconde nella tenebra.

 

Un primo tentativo di "possesso".

 

Assalto mangereccio!

 

"Aiuto!", gridava il maialino.

 

Attirato dal trambusto giunge un altro predatore...

 

...che si avventa sulla tigre.

 

Ma ecco sopraggiungere Flaviana Violante gallina gigante.

 

Ed ecco giunge tosto Senofonte il rinoceronte.

 

Senofonte si avventa contro la tigre!

 

I cattivi stanno per essere sconfitti e il Maialino si defila.

 

Vittoria!!!

 

Foto di gruppo per ricordo.

 

Lo zio Cammello saluta.

 

 
 
 

140906 #1 - LA FOLLIA

Post n°518 pubblicato il 06 Settembre 2014 da sciarconazzi

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Il ragazzo stese sull'asfalto del parcheggio uno spago lungo cinque metri e prese a camminarci sopra a mo' di equilibrista.
- Eh, ma cosa ci vuole? - lo sbeffeggiarono i ragazzetti che avevano seguito l'operazione per alcuni minuti.
- In effetti, niente. Potrei farlo anche con le mani in tasca e senza guardare la corda - rispose il ragazzo.
Poi una scossa tellurica del più alto grado della scala Skublaus squarciò l'asfalto e il ragazzo che stava camminando sullo spago sparì nella voragine.
Pochi istanti dopo la terra cessò di tremare.
I ragazzetti si fecero coraggio e andarono verso il baratro. A gattoni si affacciarono sporgendosi oltre il bordo. Indovinarono la sagoma del ragazzo e, rassicurati, lo videro muoversi.
- Ce lo puoi rifare? - chiamò uno di loro verso il basso.
- Non sono mica matto, io! - rispose il ragazzo.

Fine


...ed ecco gli opinionisti:

- E che minchia c'entra il titolo con la storia del ragazzo che cammina sulla corda?
- Come "che minchia c'entra"? Ti pare normale che uno alle tre di notte passate, viene qua, accende innanzitutto il gruppo di continuità e poi il PC e scrive un post di uno che cammina su una corda e che poi, per colpa di un terremoto, finisce in una buca?
- In effetti, non dev'essere uno che sta molto bene
- Diciamo pure che è uno che non è tanto "in carreggiata"
- Sì, ma, dico, non arriva a capire che prima o poi qualcuno se ne accorge?
- Prima o poi? Hahahahahahaha! Ma ormai è di dominio pubblico!
- Ah, ecco, volevo ben dire...
- Le buone notizie volano!
- Ah, qui, poi, è un attimo!

Pausa

- Ma, volevo dire...che cazzo è quella scala "Skublaus"?
- E' un artifizio letterario: siccome è ignorante ma non vuole che si sappia, si inventa le puttanate accessorie nell'illusione di rendere verosimili le minchiate che scrive.
- Ma
di gente che lo legge e commenta, ce n'è!
- E cosa vuol dire? Preso così, alla leggera, non è che ti fa male. E' come un farmaco: va preso nelle giuste dosi, se ne prendi troppo...
- Game Over!
- Esatto!

 
 
 

140905 # 4 - IL VELENO

Post n°517 pubblicato il 05 Settembre 2014 da sciarconazzi

Attraverso lo spiraglio della finestra aperta, insieme alla lieve brezza del mattino, fluivano i suoni della strada. Il giardino, detto "Dei Misteri", coi cespugli e gli antichi alberi, ne filtrava il rumore.
La cucina sonnecchiava ancora nella semioscurità mentre l'orologio a muro scandiva regolari secondi come un sano battito cardiaco. Sulla vecchia credenza tarlata un verde, oblungo oggetto anonimo svettava tra il cesto del pane e il barattolo dello zucchero. Si sarebbe potuto pensare che fosse sorto durante la notte come un alieno in un mondo straniero.
Curiosamente la bottiglia non aveva un tappo il che ne amplificava il senso di disordine e inadeguatezza in mezzo all'ordine pulito della credenza.
Una riga scura scendeva dalla bocca lungo il collo, giù fino alla base. Nella penombra della dispensa si sarebbe potuto pensare che fosse inchiostro, tanto era nera. Ma chi avrebbe messo dell'inchiostro in una bottiglia di vino?
Era una renana, la classica bottiglia verde da vino bianco.
Un raggio di sole filtrò attraverso le fessure della tapparella e colpì quella riga scura che scintillò. V'era un fondo di nero. Forse dovuto al verde scuro del vetro. Quando l'angolatura del raggio di luce cambiò, il pastoso intruglio mandò riflessi ambrati, un colore che sapeva di dolce, un colore caramello, caramello scuro.
Distrattamente una mano afferrò la bottiglia per deporla nel lavello accorgendosi troppo tardi del liquido che l'aveva impiastricciata. Una voce imprecò turbando la cucina assonnata e l'acqua scrosciò dal rubinetto. Quella mano non si pose sul tavolo a mezzogiorno.

 

 
 
 

140905 # 3 - Un cantiere aperto

Post n°516 pubblicato il 05 Settembre 2014 da sciarconazzi

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L'amore si costruisce giorno per giorno.
Minchia che due palle.
L'amore si fa qualche giorno.
Minchia che due palle piene.

- Ma che cazzo parli d'amore, proprio tu che sei un singolo del cazzo!
- Pensa che intuito: ne so un cazzo e l'ho evitato!

 
 
 

140905 # 2 - MicroAneddoti

Post n°515 pubblicato il 05 Settembre 2014 da sciarconazzi

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Uno strano cuoco

Mestolonio Arrostelli si presentò al titolare del ristorante e gli fece un inchino.
- Questa non è un'associazione di cicisbei! - lo apostrofò Piergastone Tuttotondo - Ma un ristorante con la "A" maiuscola! Un ristorAnte, tanto per capirci. Che sai cucinare di buono? - berciò.
Dallo zaino di tela verde, Mestolonio estrasse un pesante libro di cucina che dimostrava tutti i suoi trent'anni e lo porse a Piergastone.
- Cos'è? Un libro di ricette... Tutte tue?
Mestolonio annuì.
- D'accordo, sei assunto. Fila in cucina!
Due giorni dopo si presentò Teresa Pattiniarotelle.
- Sono qui per mio marito... - disse.
- E lei chi sarebbe? - l'apostrofò Piergastone Tuttotondo.
- Sono la moglie del cuoco... - disse lei con aria contrita tenendo lo sguardo basso.
- Che succede? Dov'è tuo marito? - chiese Piergastone.
- Ha fatto indigestione...

 
 
 

140905 # 1 - MicroAneddoti

Post n°514 pubblicato il 05 Settembre 2014 da sciarconazzi

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L'uomo che non capiva le sue stesse battute

Lui disse una battuta.
Lei scoppiò a ridere, fino alle lacrime.
Lui non fece una piega. La guardava senza espressione.
Lei pensò che fosse molto British.
Passarono alcuni istanti e poi, all'improvviso, fu lui a scoppiare a ridere.
Lei lo guardò meravigliata e scosse il capo con aria interrogativa.
- L'ho capita soltanto ora... - spiegò lui.

 

 

 
 
 

140904 #1 - Il falso mito dell'inutilitą della carta VS il vero mito di quelli che la sanno lunga

Post n°513 pubblicato il 04 Settembre 2014 da sciarconazzi

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A dispetto della regola che mi sono (ero!) imposto di non pubblicare finché il sole splende in cielo, ho avuto un momento di intenso Canimento e ripensavo a quella rima che associo allo scendere dal pendio...uhm...

Ci sono occasioni in cui ci si potrebbe (o dovrebbe?) sentire vecchi e, conseguentemente, anche rincoglioniti e soprattutto obsoleti e superflui, inadatti.
In due parole "da smaltire".
Che poi il diventare "vecchi" è una sorta di privilegio toccato a quelli che sopravvivono, come mi disse un tale. Il che, nella partita doppia che intercorre nel periodo d'esercizio della nostra "azienda personale" tra l'Alfa e l'Omega non è poi male - a dispetto delle lamentazioni.

Un tale con cui ho a che fare ultimamente, abbondantemente più giovane di me (di noi), ritiene che il lavoro si possa agevolmente gestire anche senza la carta:
"...mio caro, ha-ha-ha-ha, viviamo in un mondo informatizzato! Ti-Tac, copiaincolla, cerca con l'icona della lente, tac!, richiama, salva, salvaconome, nomenOmen, pimpumpàm e sei in libidine! ha-ha-ha-ha..."

Sì, bigolo.
Poi se ne va la corrente e tu, essere lungimirante quanto un miope, non ti sei manco dotato di gruppi di continuità.

"Beati i poveri di spirito perché..."
Già, perché?Perché di sì.
Ah, ecco. Sapevo che doveva esserci un valido motivo.

 

P.S.: sopravvivere consente anche di spassarsela. Remember!
Remember my Member.

 
 
 

140903 #1 - Dialoghi...

Post n°512 pubblicato il 03 Settembre 2014 da sciarconazzi

03/09/2014

- Cosa credi? Che io venga a letto con te come se niente fosse?
- Non capisco...
- Io ho bisogno che si schiacci il bottoncino giusto!
- Ah, mi sa che ho capito di quale bottoncino si tratta: dev'essere quello che solitamente lecco...
- Imbecille!
- Invece per mettere in moto me, basta che tiri la "leva"...hahahahaha!

* * * * *

- Patapim e patapam, tiè!
- Coi tuoi modi di fare, riusciresti a smontare anche uno che soffre di priapismo!

* * * * *

- continua - (non dipende da me ma dall'ispirazione)

 

 

 

 
 
 

140902 # 1 - Afrodisismi Originali

Post n°511 pubblicato il 03 Settembre 2014 da sciarconazzi

 

Panzonardo Ingordoni aveva conosciuto sul blog tale Edulcorina.
Durante una serata di intenso scambio in messaggeria, ella gli aveva parlato delle sue abilità di cuoca e il buon Panzonardo, a conferma del fatto che il nome era più che meritato, s’era prontamente ingrifato - gastrointestinalmente parlando, beninteso.
E così, per arrivare alla mensa di Edulcorina, si era prodigato in acrobazie seduttive riportate nei migliori manuali. In particolar modo, è superfluo dirlo, si era avvalso degli insegnamenti riportati nella “Guida del Perfetto Seduttore”, best seller dello Sciarconazzi dei tempi d’oro.

Edulcorina, abbagliata da tante attenzioni inaspettate (viste soltanto nei film), pensò bene di tessere la sua tela per catturare il grasso moscone di nome Panzonardo e, in un momento di felice euforia, lo invitò a casa sua per preparargli manicaretti d’ogni sorta: insalate coi gamberi, rucola e grana, lasagne, tortellini, parmigiane, uova sode, petti di pollo cucinato in varie salse, vitelli tonnati e quarti di bue, pasta al pesto, dolci al cioccolato, brioches alla crema, gelati alla vaniglia e sorbetto al limone.
Da bere gli servì prosecco con Gin e succo d’arancia, piuttosto che vodka pura e ghiacciata o dei mojitos in bicchieri da mezzo litros (tanto per far la rima). Tutte bevande che il nostro Panzonardo volentieri e ingordamente trangugiava a dispetto dell’apporto etilico e calorico - come se ne avesse bisogno, il maiale!

- Beh, e ora che ne diresti di andare di là..? – gli chiese la maliarda accoccolata addosso alla sua preda semi distesa sul divano. La sprovveduta non s’era accorta che il suo ospite era già in fase pennica post prandiale e aveva sembiante più simile ad una balena spiaggiata piuttosto che ad un essere umano.
- …eh? -
- Andiamo di là…- ripeté ella.
- …a fare cosa? – rispose illo.
- …a digerire, no?
- …ma io sto già digerendo – disse lui, sigillando la frase con un rutto prima di cadere sul pavimento di marmo con un cupo tonfo, dove rimase privo di sensi.
“Coma etilico?” pensò vagamente allarmata la cara Edulcorina rimirando con sguardo incredulo quell’immenso ammasso di carne lipidica che avrebbe dovuto essere una forma di vita terrestre e non un insulto al creato…

- Beh?
- Cosa? - rispose Sciarconazzi.
- La storia finisce così?
- No.

- E allora, dai, continua!
- Se insisti… - disse Sciarconazzi facendo spallucce e rimettendo le mani sulla tastiera.

Un bel giorno, Panzonardo aveva fatto lo sforzo erculeo di invitare Edulcorina a fare due passi al parco, lei gli disse…

- Senti…ma è vero quel che si dice nel fantastico mondo dei blog che tu e…
- …e?
- Massì, dai, non è un mistero. Tu e “JennyLoveDelSogno_72” siete stati, diciamo così, intimi. E vedo che passa ancora a commentarti.
- È un’amica… - protestò debolmente l’essere simile ad una sfera.
- Sì, un’amica del cazzo! – sbottò Edulcorina a dispetto del suo nome.
Panzonardo versò una lacrima.
- Perché piangi? – chiese Edulcorina incredula.
- Tanti ricordi…- Ti piaceva, eh?
Il ciccione annuì senza alzare la testa e poi si soffiò rumorosamente il naso.
- Ma lo sai che mi ha scritto in privato? – riprese Edulcorina.
- E cosa ti ha detto? – chiese con aria sospettosa Panzonardo.
- Che forse verrà a Camindrate
- A fare cosa?
- C’è la partita amichevole di “Un-due-tre-stella”
- Ah, già!
- Ah, lo sai?
- È campionessa nazionale! Lo sanno tutti!
- Sì, vabbe’, non m’interessa. Quello che volevo dirti è che…
- …che si potrebbe fare una cosa a tre! – si entusiasmò Panzonardo e la ciccia sotto al maglioncino di cotone si mise a ballare il samba.
- No, cretino! Verrà con un suo amico!
- Allora si fa una roba a quattro
- Esatto!
Panzonardo si arrestò di colpo
- Cosa..? – disse con un filo di voce.
- Ma certo! Io, tu, lei e lui nella stessa stanza
- Ah, ma se non hai voluto manco venire al privé quando te l'ho proposto...
- Bigolo! Non si tratta di fare scambio: si scopa in quattro nello stesso letto ma ogni coppia per sé
- E che senso ha?
- Ha senso che così tu guardi, ti ingrifi e mi scopi come si deve!
- Uhm…macchinoso ma interessante. Che mi fai di buono stasera?
- Riso in bianco e insalata scondita: ti voglio in forma, panzone!

 

- Piaciuta la storiella? - chiese Sciarconazzi.
- Oh! Sto facendo le capriole per la gioia…

 

 
 
 

140831 # 2 - Per alleggerire - da "Il Grande Libro di Termolindo Cicciottoni": IL VENDITORE PERFETTO

Post n°510 pubblicato il 31 Agosto 2014 da sciarconazzi


Il venditore perfetto
(direttamente dalla scuola di Termolindo Cicciottoni)

- Buongiorno! Grazie per avermi dato udienza
- Dopo che mi ha tempestato i maroni per sette mesi, che altro potevo fare? E poi, parrebbe, dico, PARREBBE, che il suo cazzo di software possa avere una qualche utilità nonostante il prezzo esorbitante!
- Non chiamiamolo prezzo, ma valore!!
- Lasci perdere le tecniche di vendita. Con me non attaccano: sono troppo vecchio per queste stronzate. Si accomodi qua, che adesso le mando lo staff tecnico così discutete gli aspetti operativi della la faccenda...
- Ben gentile..!

Poco dopo...

- Sono il capotecnico del laboratorio segreto e questi sono i miei schiavi, ehm, collaboratori... Volevamo avere una dimostrazione pratica. E' possibile o ha soltanto dei deplianti spiegazzati come quelli che ci ha mandato per posta?
- No, no! Oggi ho portato...IL GIOIELLO, LA PUNTA DI DIAMANTE! Vede? La vede questa sporgenza cilindrica di colore rosa? Ecco, qui i nostri ingegneri hanno previsto l'installazione di un pulsante che permette di attivarlo!
- Cazzo, geniale! E magari c'è su scritto "ON-OFF"
- Lei mi legge nel pensiero!
- Vabbe', vada avanti...
- Sì, dunque. Una volta accesso l'apparecchio cibernetico "X-Gamma-Sessantanove", il software si carica e appare questa schermata...
- Ma è tutto nero!
- Sembra nero ma è soltanto molto scuro!
- Uhm...e ora?
- Ora eseguirò lo step numero due e premo Ctrl+Alt+Canc. Ora il nostro "X-Gamma-Sessantanove" entra nella modalità "Full Operational"...
- Che libidine... Praticamente lo sta riavviando!
- E' una procedura segreta di cui mi è vietato parlare!
- Ah, voialtri avete anche una "procedura segreta"...senti, senti...
- Non per niente abbiamo un plas (che si scrive "plus") rispetto alla concorrenza.
- Ah, esistono altre aziende che si dilettano nella produzione di queste minchiate?
- Eh? Ah, no...cioè esistEVANO tanti anni fa ma poi hanno fallito tutti
- Ma pensa... Vabbe', e quindi, si è riavviata 'sta cazzo di baracca? Un po' rumorosa, tra l'altro...
- Finché fa rumore va bene perché significa che gli ingranaggi girano e che non è andato in crash...
- Ah, pure, rassicurante! Beh, manca tanto? E' pronta?
- Sì, ecco qua... Vede?
- Sì, bello. La foto di un tramonto nelle colline. Toscana? Wyoming? Le Langhe? L'avevo anch'io sul Desktop. E ora?
- Sono le Langhe dello Uaioming. Ho dei parenti colà. Ecco, vede? Ora si schiaccia effe dodici e poi "Enter". Una volta che si apre questa finestra, si digita la password, vede?
- Sì, sì, vedo, vedo... Qual è la password?
- "123"
- A prova di pirla. E poi che succede?
- Poi si clicka qui, vede?
- E' l'unico pulsante in mezzo alle colline... Uhm, "Print Report", sì, ok... e poi?
- E poi il software genera un "Report d'Ispezione"
- Ispezione di cosa cazzo? Forse m'è sfuggito un passaggio?
- Il report è la prova inconfutabile che tutti i test sono andati a buon fine...
- Ma quali test, che non che non ha fatto un cazzo???
- Appunto! Con questo aggeggio non c'è bisogno che l'operatore esegua i test, si va direttamente al risultato "ERROR FREE-uan andred persent", meglio di così! Vede? Consideri il tempo che può risparmiare nel non dover eseguire materialmente dei laboriosi, noiosi e lunghi test, col rischio che ci sia qualche errore! Poi sì, che sono cazzi. Con questo "Analizzatore Superpront", invece, è tutto già fatto... Basta stampare il report, firmarlo, fargli due buchetti con la bucarola (che gliela lascio io volentieri in omaggio) e metterlo in qualche raccoglitore. In modo che, il giorno che esce un'ispezione del Ministero, voi avete il culo parato!
- Geniale! Senta, ma 'staffare qua fa anche i pompini?
- No, quelli glieli faccio io SE convince l'ufficio acquisti a firmare l'ordine...
- Ah, ecco, mi pareva che c'era un qualche bonus... Comunque non ci sarà bisogno di fare tanto. Mi accompagni in bagno un attimo...
- Non la seguo...
- No, no, mi segua, invece!

****

Poco dopo in bagno:

- Ho le mani sporche di terra e non voglio toccarmi il pisello. Dato che mi scappa da pisciare, me lo tiri fuori lei!
- Son' qua apposta

*****

 

 
 
 

140831 # 1 - Ludmillo e Las Vegas II

Post n°509 pubblicato il 31 Agosto 2014 da sciarconazzi

 

Il rombo di un elicottero irruppe nel silenzio della suite attraverso le tende leggere e candide mosse dalla brezza del mattino. E poi tuonò la raffica di una semiautomatica che infranse i vetri della porta finestra; e sibilarono i proiettili che si conficcarono nei muri, nel materasso e nella tibia e nel femore di Ludmillo. La sorpresa e il dolore non gli impedirono di conoscere l’inevitabile che si era consumato nell’arco di una manciata di secondi.
I rumori erano spariti come erano emersi dal silenzio. Solo la loro eco rimbombava nella testa di Ludmillo mentre sentiva il calore del sangue che gli colava dalla gamba.
Chiamò la portineria balbettando e urlando aiuto. Panico e disperazione e impotenza mentre strisciava sul pavimento di marmo lasciando una scia rossa. Si tagliò i palmi delle mani arrancando verso la terrazza sulle schegge della porta finestra infranta.
Attraverso le lacrime vide una chiazza bianca, un cumulo di improbabile neve macchiata. Tutto quello che restava di Clitemnestra.
Li avevano raggiunti. La patetica fuga si era interrotta nella capitale dell’azzardo.
Ma era quello il momento per poetare metafore?
Ondate di odio gli bruciavano l’anima mentre pregava di sopravvivere e non morire dissanguato per poterla vendicare.
Il pensiero di essere alla mercé degli assassini, o meglio, dei mandanti di quel crimine fu il suo unico tormento mentre l’ambulanza lo portava all’ospedale dove efficienti medici lo sistemarono con asettica competenza parlandogli del suo stato come un ingegnere espone il funzionamento di un macchinario industriale per la produzione di circuiti stampati. Ma erano cortesi e preparati e Ludmillo si rimise quasi perfettamente.
Nell’arco di quarantott’ore Poldracco, il fedele maggiordomo e amico, fu presso di lui.

- Ho parlato con gli amici. Hanno detto che non avrebbe dovuto andare così. Qualcuno si occuperà di questa faccenda – gli bisbigliò all’orecchio dopo che infermiera e medico furono usciti dalla stanza.
- Ma lei è morta – disse Ludmillo guardando il vuoto davanti a sé.
Poldracco prese la sedia e si sedette presso la finestra tenendo il capo chino.
- Avrei dovuto aspettarmelo… - disse poi con voce rauca Ludmillo.
Poldracco sollevò la testa e fissò il suo padrone con espressione seria.
- Si è fatto ciò che si doveva fare. Un meccanismo, quando si muove, mette in moto ingranaggi, signore – disse a bassa voce Poldracco.
Ludmillo si voltò come se si fosse accorto solamente in quel momento della sua presenza. Lo fissò per alcuni istanti, comprese ed annuì.
Dopo due settimane poté lasciare l’ospedale e insieme con Poldracco rientrò in Italia.
Dispose per un finto funerale al cimitero della cittadina in cui viveva e fece interrare segretamente la bara con i poveri resti di Clitemnestra all’ombra del Cipresso di Lawson, a lei tanto caro.

* * * * *

Da allora erano passati tanti anni.
Poi, quel giorno, un pomeriggio di settembre, ricevette la visita del dottor Tornielli che gli aveva telefonato circa un'ora prima...

 

 
 
 

140830 # 2 - Ludmillo e Las Vegas

Post n°508 pubblicato il 30 Agosto 2014 da sciarconazzi

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Avevamo lasciato Ludmillo sotto al gazebo insieme a Clitemnestra quando, come un fulmine a ciel sereno, irruppe sulla scena l'ispettore di Polizia Maniglieri con un odioso mandato di perquisizione.

Alla fine di quella giornata, dopo non aver trovato nulla, l’ispettore Maniglieri e i suoi uomini lasciarono "Villa Equilatero" promettendo o, meglio, minacciando che sarebbero tornati finché non avessero scoperto qualcosa.
Ludmillo si strinse nelle spalle ed espirò fumo.
Correva l'anno 2001.

Alcuni giorni dopo l'increscioso episodio, Clitemnestra chiese di potersi trasferire a "Villa Equilatero". Ludmillo fu scosso da un brivido di inquietudine che non riuscì a spiegarsi. Percepì un "tremito nella Forza"*  ma non disse niente. Acconsentì con un sorriso e, in cuor suo, ne era molto lieto.
Cionondimeno sentiva nelle ossa che non sarebbe stata una buona idea.

- Che ne diresti di un viaggio? Io e te soli, ci prendiamo una vacanza dal mondo e dai suoi problemi - suggerì Ludmillo durante una colazione. Non l'ebbe mai vista più raggiante di quel mattino. E così, di lì a poco partirono; e viaggiarono molto senza mete né piani. Saltarono da un aereo all'altro come fossero tram.
Trascorsero due mesi.

- Sei sicuro che vuoi andare ancora fino a Rio, caro? – chiese Clitemnestra quella sera mentre rientravano nell’albergo di Las Vegas.
- Perché? – rispose Ludmillo con un sorriso che aveva anche un che di etilico.
- Ma caro…quanto stai spendendo?
- Ho delle rendite, tesoro mio premuroso… Pensiamo a noi, ora – e la baciò.
Non poteva certo immaginare che subdoli nemici nell’oscurità gli stavano tramando contro.
Il mattino successivo, come di consueto, si fecero portare la colazione nella suite.
Ludmillo sonnecchiava mollemente nel letto disfatto cullato dallo scroscio della doccia che giungeva dal bagno. Tra loro non usava chiudere la porta.
Clitemnestra si era alzata da un quarto d’ora e stava terminando di lavarsi.
Uscì dal bagno con l’accappatoio bianco dell’albergo e un asciugamano messo a mo’ di turbante in testa. Si versò una tazza di thè, ci mise del latte e un po’ di zucchero. Mescolò facendo tintinnare di proposito il cucchiaino per spronare il suo fidanzato a levarsi dal letto. Poi uscì sulla terrazza al venticinquesimo piano.

*è un modo di dire di noi Jedi (Obi-Wan Kenobi)

 

 
 
 

140830 # 1 - Shark the motherfucker

Post n°507 pubblicato il 30 Agosto 2014 da sciarconazzi

___

...well, I got a blog, a fucking blog.
I write things, I draw cartoons, I fuck around and shoot the shit.

And I read other blogs, of course!

And I think: "...man, I can do fucking better!"

And then I smile and have an orgasm - if you understand what I mean!

 

Per comodità dei lettori, traduco:

...beh, ho un blog, un cazzo di blog.
Scrivo cose, disegno fumetti, cazzeggio e sparo stronzate.

E leggo altri blog, ovviamente!

E penso: "...ehi, ma posso fare meglio, cazzo!"

E poi sorrido e ho un orgasmo - capisci cosa intendo, vero?

 
 
 
 
 

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