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Post N° 98

Post n°98 pubblicato il 18 Dicembre 2006 da scurerossa

Signora borghesia

 

Le tue tette di plastica,

signora borghesia,

il tuo sorriso frigido.

 

Dimmi a chi pensi,

con chi stai giocando?

Signora borghesia,

raccontami d’un pianto.

 

Signora borghesia,

la tua futile ragione,

testimone d’una rabbia,

di breccia e di fango.

 

Non ti sei accorta,

di quanto sia falso,

questo vivere di pioggia.

 

Signora borghesia,

accarezzerei le tue gambe

per darti un’emozione,

quella che hai perduto,

di notte in un portone.

 

Guarda questa pioggia,

come neve di menzogne,

al posto d’una stella,

al posto d’un amore.

 

Alla fine hai fatto bene,

non ero l’uomo giusto,

distrattamente nel cestino,

un fazzoletto umido.

 

Signora borghesia,

hai fatto la tua scelta,

ritorna alle ricette,

all’estetista arabo.

 

Signora borghesia,

t’avrei acceso il ventre,

giuro t’avrei dato,

il senso d’un peccato.

 

Signora borghesia,

sono quello che tua madre,

scacciò dalle tue scale,

l’anarchico ribelle,

che t’insegnò ad amare.

 
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