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Post n°106 pubblicato il 06 Novembre 2007 da scurerossa
Post n°105 pubblicato il 27 Maggio 2007 da scurerossa
Si accadrà Tralascio a voi signori del sapere Porterò il mio cuore sullo steccato
Post n°104 pubblicato il 30 Marzo 2007 da scurerossa
Quattro barattoli di magiche pozioni, sul bancone del negozio dei segreti, tre barattoli di un tempo svanito, con gli occhi che non hanno che segreti.
Uno pieno di dischetti di mentine, bianche e con la riga al centro, una lira, una lira per ogni sogno, una bustina e due regalate.
Uno pieno di verdi zinne assai gommose, pigmentate di cristalli zuccherini, servono a far respirare nella neve, si appiccicheranno ai miei dentini.
Uno è pieno di liquirizie mille forme, pesciolini cani e coniglietti, ne voglio dieci e tutti assai diversi, dieci animaletti da succhiare.
L’ultimo è per i grandi fumatori, sono caramelle gradi e disgustose, ricoperte da plastica e appiccicose, costano due lire e sono per quelli grandi.
Quattro barattoli, nel negozio dei ricordi in un tempo di sigari toscani con la mano di mia madre nella mia.
Post n°103 pubblicato il 08 Febbraio 2007 da scurerossa
E’ fredda la pietra sotto la quercia
Io non ho vento da regalarti, tramuterei le ortiche in rose, ma credimi non è questo.
E’ fredda la pietra screziata di rosso, il muschio trattiene solo rimpianti.
Dimmi hai più cavalcato? Hai cacciato ancora il cervo? In quel capanno sei poi tornata?
Il tempo ha fili d’argento, il tempio ha chiuso le sue porte, dicono che un generale ha chiesto il passo, ma tu sai che non c’è più la guardia bianca.
Dimmi, hai ancora i capelli sciolti? Tra quelle botteghe sino alla biblioteca, dimmi conservano ancora la chiave delle sette lune?
E’ fredda la pietra sotto la quercia, il tuo cavallo non è sellato, aspetta il carnevale e la padrona, ma l’acqua del lago non s’increspa ed io ho scarpe piene di troppo fango.
Continua a guardare verso Oriente, scruta le nuvole, guarda il cielo, forse i falchi voleranno ancora.
Post n°102 pubblicato il 29 Gennaio 2007 da scurerossa
Dio ha aperto un chiosco di giornali
Gente del sud, gente un po’ svagata, starnutiscono nel mare, bevono rossi pelano patate di collina.
Il mare ha colori di pirati, i saraceni hanno figli di lavanda, forse è per questo che Marta si vergogna.
Francesca sceglie il pesce, poi si aggiusta il trucco, forse ha una voglia, di fragola sul seno.
Il sindaco ha una pancia, che sembra una mongolfiera, quando scoreggia il comune un po’ traballa.
In questo mondo dove il tempo suona il violino, io pesco saraghi con la canna lunga, ma i granchi dicono che non ho speranza.
Dio per riposarsi ha aperto un chiosco di giornali, ma lui non legge, Lui è onnisciente.
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Inviato da: cassetta2
il 06/12/2023 alle 16:24
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:25
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:10
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:06
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 08:37