la bradipessa

Oggi sono a corto di idee per l'introduzione, si vede che ieri ho scritto troppo! E quindi... mettiamoci subito ai fornelli!

Ingredienti: 350g di pasta lunga tipo linguine, 300g di gamberi già sgusciati, 200g di fagiolini, 2 cipollotti, 1 vasetto da 125ml di yogurt naturale, 150g di olive (io ho usato le taggiasche ma erano un po' troppo saporite; preferite quelle verdi dolci), prezzemolo, sale, olio, pepe, aglio

Preparazione: Fate appassire i cipollotti affettati finemente in un po' d'olio. Unite i fagiolini tagliati a pezzetti e fate cuocere a fuoco vivo finchè nn risulteranno croccanti. Aggiungete le olive tritate con il prezzemolo, regolate di sale e pepe e tenete in caldo. Fate cuocere i gamberi in un po' d'olio aromatizzato con l'aglio per 5 minuti, poi versate lo yogurt e spegnete. Lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatela e conditela con le verdure e i gamberi.

Ho scoperto che esiste una guerra tra i blog, in particolare tra chi è vegetariano e chi no. Voglio dire la mia.
Ho letto che i vegetariani si sentono discriminati. Io nn ho nulla contro chi la pensa diversamente da me: credo che ognuno possa mettere nel piatto ciò che più gli aggrada. Se dovessi averne uno a cena, cucinerei dei cibi ad hoc. In fondo alcuni dei miei amici nn amano gli asparagi, altri nn mangiano la rucola, qualcuno è intollerante al lattosio. Quello che mi irrita di questi personaggi è l'aggressività che dimostrano. Che forse nn è proprio casuale, visto che anche Hitler era vegetariano (ma questo nn lo troverete scritto in nessuno dei loro blog). Si ergono a paladini del pianeta terra e dell'etica, senza tener conto dei fondamenti scientifici delle loro affermazioni. Visto che nn possono proprio dimostrare che l'uomo è erbivoro (nn abbiamo nè i denti nè l'intestino degli erbivori; questi infatti presentano degli adattamenti per digerire la fibra, vedi il cieco del coniglio e del cavallo e il rumine dei bovini), dichiarano che l'uomo è frugivoro. A parte il fatto che già Carducci dichiarava "E' la Tittì come una passeretta/ ma nn ha penne per il suo vestire./ E mangia altro che bacche di cipresso", sfido costoro a vivere di mele, pere e banane. Io credo che un'alimentazione variata sia alla base di una vita sana, senza eccessi da nessuna parte. E se ho voglia di mangiare l'hamburger lo mangio, senza tanti patemi d'animo. Perchè accontentarmi di un surrogato che nella migliore delle ipotesi sa di cartone??? Scelgo con cura ciò che porto in tavola, preferendo carni biologiche allevate nel rispetto degli animali, ma tanti proselitismi mi sembrano davvero fuori luogo. Vorrei far notare a costoro che sono semplicemente delle persone che hanno fatto una scelta (di gusto o etica che sia) e che questo basta a renderli migliori del resto del mondo.
Ieri sera per esempio avevo voglia di pollo...

Ingredienti: 2 galletti da 500g l'uno, 4 cipollotti, 2dl di panna, 2 tuorli, maggiorana, sale, pepe, olio

Preparazione: Tagliate i galletti a metà, lavateli e strinateli. Asciugateli e cospargeteli con maggiorana, pepe e sale. Fateli rosalare in un tegame che possa andare anche in forno in un po' d'olio, quindi distribuitevi sopra i cipollotti finemente affettati. fate cuocere in forno a 200° per 30 minuti. Sbattete i tuorli con la panna e versateli sulla carne. Rimettete in forno un paio di minuti perchè la salsa si addensi e serviteli.

Alla fine ieri sera ho fatto davvero il riso, ma nn bollito che proprio nn mi piace a meno che nn lo condisca con burro, salvia e 1/2kg di parmigiano e allora nn è più dietetico. l'ho fatto così: il mal di stomaco è passato ed era decisamente di maggior soddisfazione.

Ingredienti: 320g di riso per risotti, 150g di provolone dolce, 1 mazzetto di rucola, 1 cipolla piccola, 1/2 bicchiere di vino bianco, brodo, olio

Preparazione: fate imbiondire la cipolla affettata nell'olio, poi unite il riso e fetelo tostare. Sfumate con il vino bianco e iniziate a bagnare con il brodo, un mestolo alla volta. Dopo 12 minuti aggiungete la rucola tritata grossolanamente e terminate la cottura. Mantecate con il provolone tagliato a cubetti piccolissimi e servite.

NN so se è il freddo o lo stess della notte, ma mi ritrovo con il mal di stomaco. Pazienza. Alla fine di questa settimana mi attende un we tutto per me e tra 11 giorni parto per le vacanze. Meglio di così... Visto che nonostante tutto sono di buon umore, vi lascio questa che è una delle mie ricette preferite. E poi vedremo se stasera mi toccherà il riso in bianco...

Ingredienti: 300g di farina, 10g di lievito di birra fresco, 1 melanzana grossa, 3 pomodori ramati, 150g di formaggio tipo primosale, 50g di pecorino grattugiato, sale, basilico

Preparazione: Preparate la pasta: impastate la farina con 1 cucchiaio d'olio e il lievito sciolto in un bicchiere d'acqua tiepida fino a ottenere un impasto morbido, liscio ed omogeneo che farete lievitare per un'ora. Nel frattempo tagliate la melanzana a cubetti e fatela cuocere a fuoco vivo con un po' d'olio. Tagliate a cubetti anche i pomodori e conditeli con olio, sale e basilico. Unitevi le melanzane fredde e il primosale sempre e cubetti. Stendete metà della pasta e rivestitevi una teglia da pizza. Riempite con il ripieno, spolverizzate con il pecorino e coprite con la rimanente pasta avendo cura di sigillare bene i bordi. Infornate 180°C per 30 minuti e servitela calda.

Squillino le trombe, rullino i tamburi: sto facendo la mia ULTIMA notte!!! E per festeggiare oggi ho preparato i ravioli.

Ingredienti: 300g di farina, 4 uova, 1/2 bicchiere di vino bianco, 250g di spinaci, 250g di borragine, 250g di erebette (in teoria ci vorrebbe il preboggion - una misticanza di erbe spontanee, ma qui proprio nn si trova e mi sono arragngiata così), 150g di ricotta (la ricetta richiedeva la prescinsoa, ma... v. sopra; garantisco cmq che il risultato era migliore di tutti quelli mangiati nei ristoranti in Riviera!), 150g di parmigiano grattugiato, maggiorana, sale, 100g di noci, la mollica di 1/2 panino, latte, olio, aglio

preparazione: Iniziamo dalla pasta: impastate la farina con 1 uovo e 1 tuorlo e il vino bianco fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che avvolgerete in uno strofinaccio umido e lascerete riposare in frigor. Poi il ripieno: bollite le verdure, tritatele e quando saranno fredde mescolatele con le uova rimaste, la ricotta, 100g di parmigiano; profumate con un po' di maggiorana tritata e regolate di sale. Tirate la pasta in sfoglie sottili, distribuitevi il ripieno in mucchiettini distanziati, chiudete i ravioli e tagliateli. Infine il sugo: nel pestello sminuzzate le noci con l'aglio, la mollica del panino ammollata nel latte, sale, un po' di maggiorana, il parmigiano rimasto e olio quanto basta per ottenere una crema. Cuocete i pansoti in acqua bollente salata per pochi minuti, scolateli e conditeli con il sugo, eventualmente diluito con un po' di acqua di cottura.

Volevo tranquillizzarvi: la maretta un po' si è placata. In compenso mi si è bruciato l'hard-disk del pc dell'ambulatorio, per cui finchè nn me lo ripristinano sarò un po' latitante. Peccato perchè in questo periodo mi sto davvero sbizzarrendo ai fornelli. Che poi col caldo (qui a Milano si muore letteralmente: a fine maggio 35° mi paiono davvero eccessivi!) si ha poca voglia di mangiare e ancora meno di cucinare. Vi propongo quindi questo piatto unico saporito e leggero.

Ingredienti: 350g di pasta corta tipo paccheri o maccheroni, un trancio di spada da 400g, 300g di piselli sgranati, zenzero, brodo, 2 cipollotti, olio, sale, pepe, aglio, limone

Preparazione: In una padella antiaderente fate cuocere lo spada per pochi istanti per parte di modo che resti rosa all'interno; tagliatelo a fette e lasciatelo marinare per 20 minuti con olio, aglio, sale e pepe. Fate appassire i cipollotti tritati in un po' d'olio con lo zenzero, aggiungete i piselli e bagnate con 2 mestoli di broso; fate cuocere per 5 minuti, poi frullateli con il succo del limone. Cuocete la pasta in abbondante acqua bollente salata, scolatele a conditela con la crema ottenuta. Suddividetela nei piatti e completate con le fette di spada irrorando il tutto con la marinata.

Oggi sono un po' triste. Vi lascio questa: mettermi ai fornelli mi rilassa e mi fa stare un po' meglio.

Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia, 300g di pomodorini ciliegia, 2 uova, 100g di mozzarella, 1,5dl di panna, limone, basilico, sale, pepe, noce moscata, 1 cucchiaino di senape

Preparazione: Sbattete le uova con la panna, qualche goccia di succo di limone, la mozzarella tagliata a dadini piccolissimi, sale, pepe, noce moscata, basilico tritato, senape. Rivestite una taglia con la pasta sfoglia, versatevi il composto ottenuto e gaurnite con i pomodorini tagliati a metà. Infornate a 200° per 20 minuti.

Che fatica questa volta decidere dove andare! Sabato sera alle 21.30 abbiamo infine optato per il Monte Duria, vetta molto panoramica ma poco conosciuta sopra Gravedona.

Regione: Lombardia, provincia di Como

Località di partenza: Bodone (1113m). Raggiungerlo nn è comodissimo: si può fare la SS Regina da Como o la SS Colico-Lecco; arrivati a Gravedona si seguono le indicazioni per Peglio; appena fuori dall'abitato si prende una strada sulla sinistra nei pressi di una chiesa; questa, tortuosa, stretta e senza protezioni laterali ci conduce all'inizio del sentiero.

Meta: Monte Duria (2264m)

Dislivello: 1300m circa

Punti di appoggio: nessuno

periodo:l'itinerario è percorribile da maggio a novembre, ma data la totale assenza di ombra sconsiglio di effettuarlo nei mesi più caldi. Io l'ho fatto domenica 20-5-07

tempo di percorrenza: 3h solo andata

Tipo di percorso: A/R per la stessa via su tracce e sentieri in assenza di qualunque indicazione e segnavia (qualche raro ometto)

cartografia: Kompass 92

difficoltà: E/EE (cresta esposta)

Presenza di acqua lungo il percorso:nel primo tratto

Itinerario: Si imbocca il sentiero appena prima del parcheggio poco fuori dell'abitato di Bodone, salendo ripidamente la dorsale del Monte Motta. In breve si arriva a una malga (1400m; 30'; fontana) e si prosegue in salita per l'ampia cresta erbosa fino alla sommità del monte (1515m). Da qui si affronta un breve tratto in discesa (fontana) e poi uno pianeggiante fino all'alpe Paregna (1439m; ultima fontana). Ignorato un sentiero a mezza costa sulla destra, si continua dritto in assenza di sentiero per ritrovarlo poco oltre e salire faticosamente all'alpe Duria (1860m; 2h). Arrivati sotto la balconata rocciosa, si prosegue verso destra fino a incontrare un ampio canale (quello giusto è il terzo; noi siamo saliti dal primo: è fattibile ma molto ripido e termina su un tratto di sfasciumi) che si risale per tracce. Si percorre quindi la cresta verso sinistra arrivando infine in vetta.
Discesa per l'itinerario di salita.

Lavoro, lavoro, lavoro. Sempre e solo lavoro, di corsa e senza nemmeno poter dormire. Inizio ad essere stanca di nn avere mai tempo per me se nn piccoli, piccolissimi ritagli. Di ridurmi a fare le cose che amo alla sera tardi, come è successo l'altro giorno con questa buonissima marmellata.

ingredienti: 1kg di amarene, 200g di zucchero, la scorza di un limone nn trattato, cannella

Preparazione: snocciolate le amarene e mettetele a cuocere col loro succo finchè nn diventano morbide. Passatele al setaccio e rimettetele sul fuoco con lo zucchero, la scorza di limone grattugiata e la cannella. Fate andare a fuoco dolce fino alla consistenza desiderata, quindi invasate a caldo. Fate raffreddare i vasetti capovolti su un piano di legno prima di procedere alla sterilizzazione.

Per il we del 2 giugno, meteo permettendo, avrei organizzato 2 gg in rifugio con ferrata. E' da tantissimo che nn faccio un po' di roccia. E sì che mi piace di più del ghiaccio: sentirla calda e ruvida sotto le mie mani, cercare gli appigli che nn si vedono ma sono lì a offrire una presa sicura, salire lentamente controllando il baricentro. Eppure nn ho più avuto occasione da... be' direi almeno 10 anni e forse qualcosina in più. Ricordo ancora l'emozione di arrivare al Borelli, con la corda arancione del papà che si snodava davanti a me, la catena che era la mia salvezza da un salto di 300m, il cielo intenso. Così ho deciso di provare a tirar su Fausto per una cosa semplice semplice (la cima Ladrinai; anzi se qualcuno avesse qualche informazione che me la passi, grazie), aiutata da M e S. Il problema è l'attrezzatura: da piccola mio papà mi legava come un salame con un cordino, ma nn so se sia sufficiente. Ho cercato qualche negozio che la noleggiasse ma nn ne ho trovati. Comprare un imbrago costa 40$ circa; moschettoni e caschetto li ho. Che dite, faccio la follia? Anche se questo mese ho da pagare l'ENPAV e l'assicurazione furto e incendio dell'auto??? Anche se nn so quando mai lo userò di nuovo? In fondo scartando Corfù ho risparmiato circa 200$... Devo dire che sono moooolto tentata...

(Nella foto un particolare della ferrata che porta appunto al Bivacco Borelli; cliccateci sopra per vederla bene, così fa davvero schifo...)