la bradipessa

Perchè tanto sgomento e dolore? In fondo in un mondo in cui si paga il pizzo ai vigili urbani e in cui gli stupratori, invece di stare in galera, prendono miliardi, credo che nn sia così sconvolgente morire a 12 anni travolti dal camion dei pompieri mentre si va a scuola. Ehm, è una mia impressione o c'è qualcosina che nn va????

Ciao, Claudio.

a volte vorrei avere più tempo per farla perchè adoro impastare e sentire l'impasto che diventa liscio come seta. Mi piace vederla lievitare piano piano. E amo il profumo che esce dal forno mentre sta cuocendo. Ieri sera l'ho fatta così.

Ingredienti: 300g di farima, 20g di lievito di birra, 300g di pelati, 150g di praga in una fetta sola, 80g di carciofini sott'olio, 150g di mozzarella, 1 melanzana, olio, sale

Preparazione: impastate la farina con il livito sciolto in un po' d'acqua tiepida e lasciate lievitare in luogo tiepido e chiuso per almeno un'ora. Stendete la pasta in una teglia unta d'olio, poi distribuitevi sopra i pelati e la mozzarella a fette. Grigliate la melanzana a fette e disponetela al centro della pizza; tutto intorno mettete il praga a bastoncini e i carciofini. Regolate di sale e infornate a 220° per 20 minuti.

Dedico questa ricetta a Gio19700 che per l'ennesima volta si stupirà dell'utilizzo dello yogurt. Invito però lui e tutti gli altri lettori a provarla perchè è davvero straordinaria.

Ingredienti: 8 carote di grosse dimensioni, 1 mela renetta, 1 cipolla piccola, 1 cucchiaio di zenzero grattugiato, 1l di brodo preferibilmente vegetale, olio, 8 cucchiai di yogurt greco, il succo di mezzo limone

Preparazione: Affettate sottilmente la cipolla e fatela appassire nell'olio con lo zenzero. Unitevi le carote a rondelle e la mela a fettine e fate insaporire. Bagnate con il brodo e cuocete per 30 minuti (15 se usate la pentola a pressione). Unitevi metà dello yogurt e il succo di limone e frullate con un frullatore a immersione. Distribuite nelle fondine e completate con lo yogurt rimasto.

Alla fine sabato nn ho dormito per nulla. Brunch come previsto, ma poi mi sono messa alla guida per trascorrere il pomeriggio in completo relax alle terme di Pre St Didier.
Domenica invece ho tirato fuori le ciaspole per calpestare la prima neve caduta su uno dei più classici itinerari dell'escursionismo invernale.

Regione: Valle d'Aosta

Località di partenza: A5 uscita Aosta Est. Risalire la Valle del Gran S. Bernardo fino a Crevacol (1640m)

Meta: Col Serena (2547m)

Dislivello: 900m

Punti di appoggio: nessuno

Difficoltà: E

pericoli: i ripidi pendii laterali appena sotto il colle possono risultare valangosi

Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla prima neve a aprile, ma considerando lo sviluppo e il dislivello sarebbe preferibile intraprenderla da metà febbraio, quando le giornate sono più lunghe; io l'ho fatta domenica 25-11-07

Tempo di percorrenza: 3 ore di salita in condizioni ottimali (tenete presente che se occorre tracciare la pista come è capitato a noi, i tempi si dilatano enormemente)

tipo di percorso: A/R sulla stessa via 

Itinerario: parcheggiata l'auto nel piazzale degli impianti, si imbocca l'interpoderale che sale a toccare numerosi alpeggi. La si segue fino all'alpe Bois (1940m), quindi si supera la fascia boscosa per portarsi al pianoro soprastante da dove il colle è ben visibile. Il resto dell'itinerario è a vista.

Finalmente un we tutto per me e ovviamente il tempo è orrendo. Speriamo almeno che sia neve in montagna! E così domani ne approffitterò per dormire un po'. Il resto ancora nn lo so, di certo faremo il brunch e poi si vedrà.
E nel brunch nn possono mancare i muffins.

Ingredienti (per circa 10 pezzi): 200g di farina, 1/2 bustina di lievito per dolci, 60g di zucchero, 0,5dl di olio, 0,5dl di panna, 1/2 vasetto di yogurt, 1 uovo, 1 cestino di lamponi

Preparazione: sbattete l'uovo con la panna, l'olio, lo yogurt e lo zucchero. Incorporatevi la farina setacciata col lievito e poi delicatamente i lamponi. Distribuite il composto negli appositi stampini e infornate a 180° per 25-30 minuti.

Settimana scorsa, nn so come, mi ero fatta male a una caviglia. Però domenica nn mi andava di stare a casa. Così ho optato per un giro davvero molto facile alla ricerca dei cervi in amore (ne abbiamo visto uno, un maschio bellissimo). Gita istruttiva anche perchè mi ha fatto capire quanto davvero sia grave e reale l'emergenza acqua.

Regione: Liguria, provincia di Genova

Località di partenza: A7 uscita Busalla. Si segue la SS226 fino a Torriglia. All'uscita del paese prendere a sinistra seguendo le indicazioni per la diga del Brugneto da dove si inizia a camminare

Dislivello: trascurabile; presenti alcuni saliscendi

Punti di appoggio: nessuno

periodo:l'itinerario è percorribile tutto l'anno;  io l'ho fatto domenica 18-11-07

tempo di percorrenza: 4h30 per l'intero giro

Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri abbastanza carenti in segnaletica (spt nella prima parte)

cartografia: IGC

difficoltà: T/E (sviluppo discreto)

Presenza di acqua lungo il percorso: sì

Itinerario: Parcheggiata l'auto nel piazzale antistante la diga (750m), la si attraversa per imboccare un sentiero che si stacca a sinistra dalla carrozzabile per Retazzo. Si passa da un'area di sosta e al bivio occorre tenere la destra in salita raggiungendo le case di Fontanasse. Qui proseguire a sinistra in leggera discesa senza raggiungere l'asfalto. Il sentiero segue un ramo del lago, poi si inerpica in una breve salita seguida da una breve discesa. Superato un immissario, tenere a destra salendo per mulattiera fino a Cafferana (936m).  Entrati in paese, si prende una strada cementata in discesa che in breve conduce a Case d'Arbora dove si incontra l'asfalto. Lo si segue verso destra, si passa su un ponte e si continua in salita fino a giungere in vista delle case di Bavastri. Qui si imbocca un sentiero sulla sinistra che supera due antichi ponti,decorre parallelo alla strada asfaltata per un breve tratto e vi sbocca in corrispondenza di Costa di Paglia (864m). Lasciato a destra un lavatoio, si scende nel bosco fino a poca distanza dalla sponda del lago. Da qui in poi il tracciato, sempre evidente, lo costeggia fedelmente fino a sbucare sull'asfalto poche centinaia di metri a monte della diga.

Nota: Contrariamente a quanto sufggerito dall'ente del parco dell'Antola, l'itinerario qui descritto percorre il sentiero del Brugneto in senso antiorario in modo da avere le uniche due salite all'inizio del percorso

Novembre 2005. Ricevo questa mail: "Ciao. Ho visto il tuo messaggio sul forum XY. Anch'io vado spesso in montagna: perchè nn farlo insieme?" Ovviamente lo scopo del messaggio sul forum era proprio quello di conoscere persone con la mia stessa passione, così ci accordiamo per la domenica successiva. Venerdì mi arriva un sms: "Ti spiace se vengo con 3 amici?" La cosa in sè nn mi dispiaceva, ma mi preoccupava abbastanza: si legge tutti i giorni di qualcuno fatto a pezzi dal pazzo di turno, magari conosciuto proprio via internet... Cmq mi dispiaceva mandare a monte tutto, così mi sono fatta coraggio e ho conosciuto M., S. e D. (il quarto, come talvolta accade nella vita, si è poi perso per strada).
Novembre 2007. Ieri sera cena per festeggiare la nostra amicizia.

BAGNACAODA
Ingredienti: 1 fesa d'aglio per perona, 2 acciughe sotto sale (preferibilmente rosse di Spagna) per persona, 50ml d'olio per persona, 50g di burro
Verdure per accompagnare: io ho messo indivia, finocchio, peperone crudo, peperone sott'aceto, carote, topinambur a fette sottili, fette di zucca cotte al forno, patate lessate con la buccia; ma potete sbizzarrirvi: sono indicate anche cipollotti, rape, cipolle al forno, cavolfiore lessato, verza e cavoli....
Preparazione: Affettate sottilemnte l'aglio, se volete lasciatelo immerso in acqua per qualche ora. In un pentolino preferibilmente di coccio, mettete l'aglio, un mestolino d'olio e il burro e fate cuocere a fuoco dolcissimo (l'aglio nn deve diventare bruno e l'olio nn deve friggere) finchè l'aglio nn si sarà aciolto formando una cremina bianca. Aggiungete le acciughe dissalata, ben lavate e asciugate e il rimanente olio e fate cuocere sempre senza far friggere finchè le acciuhge nn saranno sciolte. Quindi travasate tutto nel pentolino della bourguignonne e portate in tavola. Ogni commensale intingerà la verdura nella salsa; se dovesse asciugarsi troppo, aggiungete ancora olio.
Nota: in teoria la bagnacaoda sarebbe un piatto unico e dovrebbe essere fatta seguire al massimo da un consommè. Cmq voi provate a invitare a cena 4 ragazzi e a presentargli un brodino... Secondo me rischiavo che si mangiassero i gatti. Cosi ho preparato anche il

BRASATO AL BAROLO
Ingredienti: 800g di noce o girello di manzo, 1 bottiglia di barolo, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 2 foglie di alloro, 5 foglie di salvia, 1 rametto di rosmarino, 1 mazzetto di prezzemolo, 4 chiodi di garofano, 1 pezzo di stecca di cannella, pepe, noce moscata, sale, olio e burro
Preparazione: mettete la carne in una terrina con gli odori tritati con le erbe aromatiche e coprite con il vino. Profumate con le spezie e lasciate riposare per almeno 12 ore. Asciugate la carne, infarinatela e fatela rosolare con olio e burro. Quindi aggiungete le verdure e parte del liquido della marinata. Salate, incoperchiate e fate cuocere a fuoco lento per circa 2 ore. Affettate la carne e servitela irrorandola con il fondo di cottura precentemente frullato. Potete accompagnare con polenta.

BUNET
Ingredienti: 2,5dl di latte, 3 cucchiai di cacao amaro, 40g di nocciole tostate, 25g di amaretti secchi, 4 uova, 9 cucchiai di zucchero.
Preparazione: sbattete le uova, poi incorporatevi le nocciole tritate, gli amaretti sbriciolati, 5 cucchiai di zucchero, il cacao e il latte. In uno stampo da budino, fate caramellare il rimanente zucchero in modo da rivestirne le pareti. Versatevi il composto e infornate a 180° per 40 minuti. Servite freddo con panna e amaretti.

P.S. Per il vino ringrazio A., la cui conoscenza è più recente ma molto promettente.

Ieri giornata perfetta in Valle Strona, compreso il cannonau in vetta! Grazie a M che l'ha comprato e a S che l'ha portato.

Regione: Piemonte, Verbano-Cusio-Ossola

Località di partenza: A26 uscita Gravellona, quindi su SS fino a Omegna. Da qui seguire per Quarna Sopra. A sinistra indicazioni per l'Alpe Camasca (1230m)

Meta: Massa del Turlo (1959m)

Dislivello: itinerario con alcuni saliscendi per un totale di 900m circa

Punti di appoggio: nessuno

periodo:l'itinerario è percorribile da metà aprile a fine novembre;  io l'ho fatto domenica 11-11-07

tempo di percorrenza: 2h30 solo salita

Tipo di percorso: A/R per la stessa via su sentieri ben segnati

cartografia: IGC10 (molto migliore per la zona della Kompass)

difficoltà: E

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Itinerario: lasciata l'auto al termine dell'asfalto, ci si incammina lungo la gippabile che conduce a una bocchetta a quota 1273m. Da qui su sentiero, dapprima in un bosco di faggi poi su sentiero aperto, fino in vetta al monte Croce (1643m; 1h15). Ci si abbassa al colle campo (1571m) e si risale lungo i ripidi pendii della Mazza. Quindi lungo l'ampia cresta erbosa si raggiunge la Massa del Turlo.
Discesa per la via di salita

Dopo aver costretto i miei amici a mangiare dolci di farina di grano saraceno per tutta l'estate, ho avuto la brillante idea di comprare quella di segale. Si accettano consigli su come debellarla. Io intanto l'ho utilizzata così, facendo quello che in Valtellina è l'equivalente del panettone. da provare.

Ingredienti: 200g di farina di segale, 50g di farina bianca, 1 panetto di lievito di birra, 5 fichi secchi, 10 castagne secche, 10 noci, 3 cucchiai di zucchero

Preparazione: mescolate le 2 farine e impastatele con un bicchiere d'acqua tiepida in cui avrete sciolto il lievito, quindi fate riposare in luogo caldo per un'ora almeno. Nel frattempo mettete a mollo la frutta secca, poi asciugatela e tritatela con lo zucchero. Incorporate quindi il trito all'impasto, disponetelo in uno stampo da plumcake e fate lievitare ancora per 30'. Infornate a 180° per un'ora circa.