la bradipessa

La cucina toscana è una cucina semplice che gioca sulla qualità di pochi ingredienti e una particolare attenzione alla cottura, basti pensare alla celeberrima fiorentina. Questo ne è un altro esempio.

Ingredienti (per 2 persone): 2 costolette di maiale con l'osso da 150g l'una, 200g di cavolo nero, olio, aglio, sale, pepe, 1/2 bicchiere di vino rosso

Preparazione: fate imbiondire l'aglio nel'olio, quindi unite le costolette e quando sarano ben rosoate, bagnate con il vino. Fate cuocere a fuoco dolce e recipiente coperto finchè il fondo di cittura nn sarà ristretto. Unite quindi il cavolo precedenteent lessato e regolate d sale e pepe. Lasciate insaporire 5 minuti, quindi servite.

"La contadina
fa la polenta
senza farina
è rimasta senza..."

Così recitava una canzoncina che mi cantava mio papà quand'ero piccola.
La polenta nn so, ma settimana scorsa sono riuscita a fare una torta senza farina. E anche senza burro. Il risultato? Deliziosamente sorprendente!

Ingredienti: 150g di zucchero, 250g di farina di mandorle, 1 arancia nn trattata, 6 uova

Preparazione: lessate l'arancia intera con la buccia in acqua bollente per 30 minuti; scolatela, lasciatela raffreddare e frullatela. Lavorate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, unitevi la farina di mandorle, il frullato d'arancia e gli albumi montati a neve. Infornate a 200° per 30 minuti.

Ieri avevo voglia di vedere il mare. Così siamo andati ad osservarlo da lontano da una cima dell'Appennino piacentino. Bel giro. Nel silenzio, il bosco completamente rivestito di ghiaccio sembrava parlare quando il vento muoveva i ramoscelli. E sulla vetta del Maggiorasca il vento rabbioso trasmetteva una bellissima sensazione di libertà. Un grazie a Sternina che ci ha fatto un po' di lettura del paesaggio.

Regione: Emilia, provincia di Piacenza

Località di partenza: da Milano A1 uscita Piacenza sud. Risalire la Val Nure fino al Passo dello Zovallo (1410m)

Meta: Monte Maggiorasca (1800m)

Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 700m circa

Punti di appoggio: nessuno; in vetta al Mte Bue si trova un piccolo ricovero, ma si tratta di 4 assi inchiodate, giusto per mangiare al riparo dal vento

Difficoltà: E (EE la variante del Monte Nero)

pericoli e difficoltà: itinerario considerato sicuro anche dopo abbondanti nevicate. Alcuni tratti esposti sul Monte Nero. Molti dei segni biano/rossi del sentiero estivo sono ben visibili anche in inverno

Materiale supplementare: consigliati picozza e ramponi spt per la variante del Mte Nero

Periodo consigliato: la zona è abbastanza fredda e nevosa, tanto che vi si trovno numerosi esemplari di pino mugo, relitto dell'ultima glaciazion. Tuttavia il periodo migliore è gennaio-febbraio di inverni nevosi; io l'ho fatta domenica 25-1-09: manto nevoso continuo dalla partenza e la nevicata recente ha reso superflue picozza e ramponi

Tempo di percorrenza: 3h45 per l'intero giro

tipo di percorso: itinerario parzialmente ad anello

Cartografia: Multigraphic

Itinerario: Parcheggiata l'auto a bordo strada o nell'ampio piazzale (che ieri nn era accessibile), incamminarsi nella faggeta in direzione sud Ovest (venendo da Piacenza, a destra del passo) su terreno quasi pianeggiante a costeggiare l pendici del Monte Nero. Giunti al Lago Nero (1540m; 1h), lo si costeggia e si affronta un breve tratto più ripido che conduce alla sella Costazza (1670m). Qui si volge leggermente a destra raggiungendo in breve la vetta del Monte Bue (1780m; 45') occupata da impianti di salita fatiscenti. Passare accanto alla croce di vetta e scendere alla sella del Maggiorasca (1700m) per poi risalire all'omonimo monte (1800m; 30') da dove è visibile sia il mare che l'arco alpino.
La discesa può essere fatta lungo il prcorso di salita, oppure con una impegnativa e bella variante che passa dalla vetta del Monte Nero. In questo caso occorre tornare alla sella Costazza e rimontare lo spallone che conduce all'antecima. Si prosegue su bella cresta aerea con passaggi talvolta esposti fino a raggiungere la cima (1753m). Continuare in cresta per breve tratto per poi scendere lungo il versante est fino a confluire sul percorso di salita poco distanti dal Passo dello Zovallo.

Ancora una MIA foto: il mare visto dalla vetta del Maggiorasca

In questi giorni ho voglia di cucinare, forse così prendo possesso della cucina nuova... Ieri dunque ho cucinato per davvero per S. Abbiamo mangiato abbastanza tardi e poi ci è rimasto poco tempo per tutto il resto, ma il risultato è stato degno di uno chef!

Ingredienti (per 2 persone): 150g di fregola, 500g di vongole, 4 carciofi, 30g di pomodori secchi, 50g di pomodoro fresco, aglio, olio prezzemolo, sle, pepe, 1/2 bicchiere di vino bianco

Preparazione: fate sofriggere uno spicchiod'aglio con un po' d'olio e un cucchiaio di prezzemolo tritato, poi unitevi le vongole sciacquate e spurgate e 750ml d'acqua. Fate aprire le vongole col calore, poi separatele dai gusci conservando l'acqua di cottura. Tagliae i carciofi a spicchi sottili e fateli rosolare con olio, aglio e i pomodori secchi tritati; bagante con il vino bianco e fate cuocere a recipiente coperto per 5 minuti. Portate a ebollizione il liquido di cottura delle vongole filtrato e fatevi cuocere la fregola per 5 minuti. Unite quindi i carciofi e portate a cottura. Fuori dal fuoco regolate di sale e pepe, aggiungete le vongole e il pomodoro fresco a cubetti. Servite con un filo d'olio crudo.

Ieri mattinata all'Ikea con mia madre che dopo estenuanti discussioni mi ha concesso di comprare specchio, coltelli e il cesto per la biancheria. Le lampade no, per quelle nn avevo più energie. Però poi sono andata a correre, un panino al volo, pomeriggio al lavoro e poi nel traffico impazzito pre-partita per fare la spesa. Una giornata intensa, insomma. A casa ho pensato di farmi un piatto di pasta, "Così faccio presto", mi sono detta. Avevo comprato i broccoli, per cui la scelta è caduta su questo piatto della nostra tradizione. Che si è rivelato più laborioso del previsto, ma ne valeva la pena! Ancora una volta, la magia delle cose semplici.

Ingredienti (per una persona): 80g di ziti, 250g di broccoli, 100g di passata di pomodoro, 5 olive verdi, olio, aglio, peperoncino, sale

Preparazione: pulite i broccoli e fateli insaporire nell'olio con l'aglio per 10 minuti. Unite la passata di pomodoro, le olive a pezzetti, il peperoncino e proseguite la cottura per 30 minuti, quindi regolate di sale. Nel frattempo lessate la pasta in acqua bollente salata, scolatela e conditela col sugo. Servite subito.

Ancora una domenica di mal tempo. Così, nonostante la poca voglia 8io odio i cambiamenti...), mi sono dedicata al trasloco. S. è stato un angelo, senza di lui nn ce l'avrei mai fatta. Così ho svuotato quella che ormai era diventata la mia casa e mi ritrovo in un'altra che al momento mi è estranea. Asettica, sembra uscita da una rivista. E manca tutto. Così, per nn pensare al fatto che ho le lampadine ma nn i lampadari e i libri ma nn le librerie, stasera credo che preparerò una torta...

Ingredienti: 300g di farina, 125g di burro, 1 uovo, 1 bicchierino di marsala, 1kg di mele, la scorza di un limone, 150g + 3 cucchiai di zucchero, 1 cucchiaino di lievito per dolci

Preparazione: impastate la farina con il burro, l'uovo, 150g di zucchero e il lievito, quindi lasciate riposare in luogo fresco per 30 minuti. Nel frattempo sbucciate le mele, tagliatele a fette e cuocetele con la scorza di limone e lo zucchero rimasto. Tirate 2/3 della pasta e usatela per rivestire uno stampo a cerniera. Versatevi dentro le mele raffreddate e coprite co la pasta rimasta. Fate dei fori con una forchetta per far fuoriuscire il vapore e cuocete a 180° per 20-30 minuti. 

Un piatto della nostra tradizione culinaria a cui facevo il filo da un po'. Il risultato nn è stato male, anche se credo che nella  mia ricetta ci sia troppo latte... Ce lo siamo mangiati lo stesso, per consolarci della mancata uscita di dmani, causa maltempo: mi sa che a questo punto nn ho scuse, mi tocca il trasloco...

Ingredienti (per 2 persone) 400g di stocafisso ammollato, 1dl di latte (nella ricetta originale diceva 2,5...), 30g di parmigiano grattugiato, olio, 4 filetti di acciughe sott'olio, 1 cipolla piccola, prezzemolo, farina, 1/2 bicchiere di vino bianco

Preparazione: Tagliate lo stocafisso a pezzetti di 5cm per lato, poi infarinateli e disponeteli in una teglia da forno. Tritae la cipolla col prezzemolo e fatela sofriggere nell'olio. Unite le acciuhge e quando saranno sfatte bagnate con il vino bianco e il latte. Versate il composto sul pesce, spolverizzate con il parmigiano e infornate a 180° per 20 minuti. A fine cottura il latte dovrà essere quasi completamente assorbito. Servitelo con crostini di polenta.

Ieri pensavo di andare ad arrampicare in palestra. Ci voleva quindi un piatto veloce da preparare. Poi i miei compari hanno bidonato e io ho deciso di restare a far la pigra a casina, tra le braccia di S. Ma il menù è rimasto lo stesso.

Ingredienti(per 2 persone): 200g di pasta corta, 1 patata, 1 porro, 1 zucchina, 70g di fontina, 30g di parmigiano grattugiato, burro, salvia, aglio

Preparazione: lessate la pasta con le patate a cubetti e il porro a rondelle. Nel frattempo fate saltare in una padella le zucchine a julienne con burro, aglio e salvia. Scolate la pasta, unitevi le zucchine, la fontina a cubetti e il parmigiano. Mescolate, lasciate riposare 2 minuti coperto e servite. 

La Val di Blenio sta diventando il teatro delle mie prime volte: a luglio prima volta da capocordata per l'Adula, questo we ho provato lo scialpinismo. Una delle cose più faticose mai fatte, ma grandi emozioni e soddisfazioni. Sono scesa con curve larghe e un po' schifose, ma nn sono mai caduta. E la neve era una favola. Un grazie a S. per l'infinita pazienza e ai miei compagni d'avventura ciaspolatori che mi hanno regalato, ancora una volta, un we indimenticabile.

I GIORNO, SALITA AL RIFUGIO
Regione: Svizzera, Ticino
Località di partenza: da Milano autostrada fino a Como, quindi proseguire lungo la stessa in direzione s. Bernardino fino a Biasca. Risalire quindi la valle fino a Olivone dove si prende per Campo Blenio (1216m)
Meta: capanna Bovarina (1870m)
Dislivello: 650m circa
Punti di appoggio: CAPANNA BOVARINA, di proprietà del UTOE di Bellinzona, dispone di 42 posti letti in piccole camerate. E' sempre aperto con guardiano presente nei mesi estivi. E' un rifugio di lusso, con corrente 220V e acqua nel rifugio. Cucina ben attrezzata, ma per usare il gas occorrono monete da 1 fr, in alternativa si può usare la sftufa a legna. www.bovarina.ch
Difficoltà: MS
Pericoli e difficoltà: l'itinerario si svolge nel bosco ed è percorribile anche dopo abbondanti nevicate. Il prcorso è più adatto alle ciaspole che agli sci, ma ce la si cava.
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla metà di dicembre a fine marzo; io l'ho fatta sabato 10-1-09: manto nevoso continuo dalla partenza, un po' crostosa
Tempo di percorrenza: 2h45 solo salita
Cartografia: 1:25.000: CNS 1253 Olivone
Itinerario: ci si incammina lungo una stradina a monte del paese che tocca diversi nulei rurali. Giunti all'Alpe Pradasca, salire nel bosco lungo il sentiero estivo fino a raggiungere la capanna.

II GIORNO, SALITA AL PIZ CADREIGH
Località di partenza: capanna Bovarina (1870m)
Meta: Piz cadreigh (2516m)
Dislivello: 650m circa
Punti di appoggio: nessuno
Difficoltà: MS
Pericoli e difficoltà: itinerario che si svolge su dolci pendenze, con pericolo di valanghe considerto quasi nullo
Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile dalla metà di dicembre a fine marzo; io l'ho fatta domenica 11-1-09: neve polverosa
Tempo di percorrenza: 2h30 solo salita
Tipo di itinerario: A/R per la stessa via
Itinerario: si risale l'ampio vallone alle spalle della capanna. Giunti in prossimità del passo Ganna Negra, piegare a sinstra per raggiungere l'ampia cresta seguendo la quale in breve si raggiunge la vetta sormontata da un grosso ometto.
Discesa per la via di salita.

E ora che ho finalmente la digitale, ecco ua delle MIE FOTO: tramonto sull'Adula dala Capanna Bovarina

Ieri, complice la neve, per una volta me ne sono stata a Milano e ne ho approfittato per prendermi una mattinata per me e al pomeriggio fare un giro per i saldi. Indovinte cosa mi ha regalato S.? Un paio di scarponi da scialpinismo!!! Così nn ho più scuse, questo we mi toccherà cimentarmi ancora una volta in qualcosa di nuovo... Ho un po' paura, ma ho anche voglia di provare. Una cosa è certa: mi sembrano bellissimi, forse più di quegli stivali scamosciati visti in centro...

Ingredienti (per 2 persone): 250g di farina, 1/2 cubetto di lievito di birra, 1 cucchiaino di zucchero, olio, aglio, 1 mazzo di borragine, 1 cucchiaio di pinoli, 1 cucchiaio di uvetta, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 80g di ricotta, 1 uovo, sale, pepe noce moscata

Preparazione: Preparate la pasta con la farina, il lievito sciolto in un bicchiere di acqua tiepida, lo zucchero, 1 cucchiaio d'olio e impastate fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea che nn si attacca alle mani; fatela riposare nel forno a 50° pr 1 ora. Nel frattempo pulite la borragine, scottatela in acqua bollente per 5 minuti, scolatela, tagliatela a pezzi e fatela saltare in padella con aglio e olio. Aggiungete i pinoliprecedenetente tostati nel forno l'uvetta ammollata e strizzata, la ricotta, il parmigiano e l'uovo e mescolate per amalgamare il tutto. Stendete metà ella pasta e usatela per foderare una teglia. Distribuitevi sopra il ripieno, profumate con pepe e noc moscata e chiudete con la pasta rimasta. Ungete la superficie con un cucchiaio d'olio, quindi infornate a 180° per 30 minuti.