la bradipessa

Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro. Fuori c'è un sole splendido, vedrò di godermelo in pausa pranzo andando a leggere al parco: questa settimana ho rallentato un po', come per riflettere di più su me stessa e sul cammino che mi attende.
Per salutarvi vi lascio questa: nn so se sia realmente meno calorica di quella tradizionale, ma di sicuro contiene meno colesterolo e il risultato è ottimo, anche a detta di S. che di solito nn apprezza molto i miei esperimenti in questo senso.

Ingredienti (per 8 muffin): 150g di farina, 80g di zucchero, 200ml di latte (di riso, di soia, di quello che volete...), 80ml di olio di semi, 1 bustina di vanillina, 1/2 bustina di lievito, 125g di lamponi
Preparazione: in una ciotola mescolate gli ingredienti liquidi e in un'altra quelli secchi, quindi unite i 2 composti e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo. Incorporate delicatamente i lamponi, poi suddividete l'impasto negli appositi stampini. Infornate a 180° per 20 minuti circa.

Chi mi segue da un po' sa che nn amo parlare di polita, men che meno qui sopra. Però essendo milanese e amando la mia città, nonostante tutti i suoi difetti, nn posso far finta di niente su quello che sta succedendo.
Premetto che ho sempre votato a destra perchè tutte le volte che ripenso alla faccia di Prodi che dichiata che dobbiamo fare tutti dei sacrifici mi viene il voltastomaco; vorrei tanto sapere che sacrifici fa lui con il suo stipendio a 5 zeri e D'Alema con la sua barca a vela.
Ultimamamente in realtà nn vado più a votare perchè Berlusconi è diventato una caricatura. Credo che abbia fatto il suo tempo e mi fa trsistezza come tutti i vecchi che si rifiutano di accettare il tempo che passa.
Credo anche che la Moratti nn sia stata un buon sindaco, ha pensato più alle sue casse che ai cittadini tra ecopass e strisce blu selvagge. Penso che la campagna elettorale attuale sia disgustosa: nn si può tappezzare la città con manifesti su cui campeggia la scritta "Zingaropoli con Pisapia", mi sembra quanto meno irrispettoso. NN mi piace chi alza la voce per farsi ascolate, nn mi piace chi invece di un confronto civile getta fango sull'avversario. Inoltre mi suonano tanto di presa per il cxxx quelli con scritto "Ecopass gratis ai residenti": nn potevi pensarci prima? Credo che stia solo raccogliendo quello che ha seminato...

Ingredienti (per 2 persone): 1 bicchiere di couscous, 1 peperone, 100g di fagioli rossi già lessati, 100g di tonno sott'olio, prezzemolo, peperoncino, 1 pezzo di cipolla, paprika, olio, sale
Preparazione: preparate il couscous come riportato sulla scatola. Nel frattempo fate appassire la cipolla tritata con olio e peperoncino, unite i peperoni e la paprika e portate a cottura. In una ciotola riunite il couscpous sgranato con una forchetta, il tonno sgocciolato e spezzetato, i fagioli e i peperoni. Condite con un filo d'olio e un trito di prezzemolo e servite.

Ormai con la testa sono già in vacanza. Stamattina ho anche fatto imballare le bici per caricarle in aereo: la cosa è stata più complessa del previsto ma alla fine di una mattinata di incastri (la vaccinazione del cane del vicino, la spesa, il pieno all'auto e pure il parrucchiere) ho scaricato i 2 cartoni nel box. Ora finalmente mi rilasso un po' e vi lascio questa: la sola idea di aver trovato il modo di mantecare il risotto senza burro e formaggio mi è sembrata innovativa e fantastica.

Ingredienti (per 2 persone): 4 pugni di riso, 250g di borragine, 1 scalogno, 3 filetti di acciuga sott'olio, olio, sale, brodo, vino bianco, 2 cucchiai di sesamo
Preparazione: fate imbiondire lo scalogno nell'olio con le acciughe, poi unite il riso e fate tostare. Bagnate con il vino e cuocete aggiungendo il brodo bollente un mestolo alla volta. A metà cottura unite la borragine, già lessata e tritata. Fate tostare i semi di sesamo in un padellino, poi frullateli con olio e brodo fino ad ottenere una salsina fluida che userete per mantecare il risotto.

Il we trascorso è stato fantastico: la strada che scorre veloce, la fatica ma la soddisfazione in salita, il mare scintillante che ci ha lavato via la polvere, la discesa in fuoristrada che richiede un'enorme concentrazione. Credo che santiago sarà una bellissima avventura. Quello che nn capisco è come sia possibile che il lunedì io pesi sempre di più del resto della settimana: ieri avevo ripreso 500g da venerdì. Sarà stata la focaccia, sarà stata la cena ottima in agriturismo con i salumi fatti in casa, le torte cotte nei testi, i testaroli al pesto e l'agnello fritto. Eppure ho pedalato, camminato, nuotato, litigato coi controllori FS che nn volevano farmi caricare le bici su intercity simili a carri-bestiame. In ogni caso da ieri mi sono rimessa sulla retta via e per cena una pasta golosa con tante verdure.

Ingredienti (per 2 persone): 170g di tagliatelle, 250g di asparagi, mezza mela, 30g di noci, olio, un pezzetto di cipolla, sale, pepe, prezzemolo tritato
Preparazione: tagliate gli asparagi a tocchetti e fateli stufare nell'olio con la cipolla tritata per 15 minuti. Nel frattempo cuocete la pasta in acqua bollente salata, scolatela e trasferitela nella padella del condimento. Completate con la mela tagliata a fettine sottili e le noci tritate grossolanamente e afte saltare per un paio di minuti. Regolate di sale e pepe, profumate con il prezzemolo e servite.

Ormai per santiago è tutto pronto: abbiamo le borse da bici, i pezzi di ricambio e anche una lista di massima su quello che ci servirà. NN restava che fare l'ultima prova e quale posto migliore se nn percorrere una breve tratta di un altro antico pellegrinaggio? Un progetto che mi solleticava da un po' ma che mi intimoriva anche per la scalata alla Cisa che invece è andata benissimo: sono davvero orgogliosa di me!
E poi l'arrivo al mare e il primo bagno della stagione hanno concluso in bellezza questo splendido we. Visto però che era andato tutto troppo bene, nn abbiamo perso niente, nn ci hanno rubato niente, siamo incappati in uno sciopero nn pubblicizzato delle FS che ha trasformato il ritorno in un'odissea. Ma questa è un'altra storia.

I giorno: da Fornovo di taro a Pontremoli
Lunghezza: 68km con 1700m di dislivello
Tipo di itinerario: la via francigena si sviluppa su sterrato e asfalto, ma considerato che:
1) sul sito stesso della francigena sconsigliano di fare in bici i sentieri da Terenzo alla Cisa per la scarsa manutenzione dei sentieri
2) nn ho trovato molte info sulla ciclabilità di tale tratto;
3) io nn è che sia molto brava fuoristrada e spingere la bici con le borse era faticosissimo
abbiamo deciso di fare quasi solo asfalto, a parte un brevissimo tratto di sterrato in discesa; consigliata una trek-bike con copertoni robusti
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da aprile a novembre. Sonsigliato nel periodo più caldo. Io l'ho fatto sabato 21-5-11
Tempi di percorrenza: 6h per l'intero giro
Descrizione: dalla stazione di Fornovo di Taro ci si porta in Pzza della libertà e si comincia a salire in v. Marconi e con ampio giro si raggiunge la SP39 che si segue oltre Sivizzano dino a Villanova. Poco oltre la si abbandona svoltando a destra per Bardone (bella pieve romanica, in FOTO; MIA) e terenzo che si raggiunge dopo una dura salita. Si scende ora verso la SS62 della Cisa che si segue fino al passo con continui saliscendi (pochissimo traffico). Si prosegue verso Pontremoli per 5,5km fino a Montelungo dove si svolta su sterrato in corrispondenza dell'ultimo tornante prima di entrare in paese. Seguendo i segni bianco/rossi, si guada il torrente e si prosegue su sterrato nel castagneto. Si ritorna sull'asfalto nei pressi di La Pollina, frazione di Succisa. Di fronte alla trattoria girare a destra e seguire le indicazioni per Pontremoli in discesa fino al cimitero dove si svolta a destra per La Colla e Villa Vecchia. Qui la strada è interrotta per una frana, si riescono a scavalcare le transenne anche se nn è molto agevole e si prosegue portandosi nuovamente sulla SP38 che si ricongiunge alla SS62 a Migneno. Qui si prende la prima a destra risalendo faticosamente verso il passo del Bratello fino a oltrepassare Traverde e trovare le indicazioni per l'agriturismo Ca' del Lupo che si raggiunge con 1km di sterrato.

Mangiare e dormire:
Credo che abbiamo trovato un angolo di paradiso. Una vecchia casa colonica immersa nel verde, dove è bello riposarsi sotto il portico o sull'erba. Dove si mangiano degli ottimi testaroli, dove le stelle sembrano vicine e le stanze sono ampie e accoglienti. Dove ho ritrovato un po' della mia femminilità nel gesto antico di spazzolarsi i capelli. Un luogo che si sarebbe meritato più tempo per essere scoperto e assaporato.

II giorno, da Pontremoli a La Spezia
Lunghezza: 68km con 550m di dislivello
Tipo di itinerario: itinerario quasi interamente su asfalto, consigliata una trek-bike con copertoni robusti
Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da aprile a novembre. Sonsigliato nel periodo più caldo. Io l'ho fatto domenica 22-5-11
Tempi di percorrenza: 4h30 per l'intero giro
Descrizione: Si torna verso Pontremoli lungo la strada percorsa la sera prima, questa volta in discesa. Dopo 5,5km, in corrispondenza di un tornante, si prende a destra seguendo le indicazioni per Chiosi. Al bivio andare a sinistra: la strada si fa ora lastricata e ripida ma è un tratto breve e si giunge così alle porte di Pontremoli. Si attraversa il centro storico tra case di pietra e vicoli fioriti e si esce dalla porta sud. Si attraversa l'antico ponte sul Magra e si svolta a sinistra lungo la SP61 che si segue lungamente parallela al Magra e all'autostrada. Si passa da Lusolo, si sale a barbarasco e si scende a Terrarossa dove si confluisce nuovamente sulla SS62 che, passata Aulla, si segue fino a Sarzana (prestare attenzione perchè questo tratto è abbastanza trafficato). Seguire quindi le indicazioni per Lerici da dove, dopo la pausa-bagno e la pausa-pranzo a base di focaccia, si raggiunge velocemente La Spezia.

Mentre preparo le borse da bici nella speranza di nn stramazzare sulla Cisa domani (dovrebbero essere le prove generali per Santiago, 1600m di dislivello!), vi lascio questa: diversa dal solito pesce bollito che è sempre presente nelle diete ma che io trovo decisamente poco entusiasmante, risulta saporita e light (emno di 250Kcal a porzione!)

Ingredienti (per 2 persone): 1 orata da 500g, 2kg di sale, 2 limoni, 6 foglie di alloro, 2 albumi, olio, 1 cucchiaio di olive
Preparazione: mescolate il sale con il succo e la scorza di un limone frullati don 4 foglie di alloro e 2 albumi. Distribuite 1cm del composto sul fondo di una pirofila da forno, poi adagiatevi sopra il pesce eviscerato ma nn squamato e profumato con l'altro limone a fettine e le foglie di alloro rimaste. Coprite con il resto del sale, comprimendolo leggermente con le mani. Infornate a 190° per 30 minuti, poi spaccate la crosta, sfilettate il pesce e servitelo con olive frullate con un cucchiaio d'olio.

Un paio di venerdì fa sono tornata dall'addio al nubilato di E abbastanza sconvolta per aver scoperto che è incinta. Capiamoci, nn perchè si sposa ed è incinta, quanto per il fatto in sè. Ricordo ancora quando un anno fa Max dopo aver tenuto per un pomeriggio la sua nipotina mi aveva confidato: "Alla fine nn ne potevo più per cui ho detto a E di nn farsi venire strane idee". E' vero che in un anno cambiano tante cose, ma il fatto di averlo saputo così, senza preavviso mi ha davvero spiazzato. E' segno che ci siamo allontanati, che sappiamo poco l'uno dell'altra e la cosa mi fa dispiacere. Credo che dovrei fermarmi un attimo e riflettere su cosa ha portato a questo allontanamento e forse anche sull'amicizia in generale.
Cmq nn volevo parlare di questo. Come dicevo, quella sera sono tornata a casa un po' scossa. La mattina dopo si doveva partire per Modena e io nn avevo ancora fatto la valigia per cui mi sono messa a frugare negli armadi alla ricerca di un paio di pantaloni comodi da indossare domenica durante il corso. Ne ho provati ben 2 paia ed nessuno dei due poteva essere definito comodo in quanto stringevano parecchio in vita e faticavano ad allacciarsi. Sarà stato l'insieme delle 2 cose, ma da lunedì scorso sono a dieta seria e già si vedono i primi risultati: senza troppa fatica la bilancia segna già circa 1kg in meno. Tuttavia io sono golosa, quando ho letto le diete standard a base di prosciutto crudo (70g) e petto di pollo alla piastra (120g) mi sono sentita male. Così nn ce l'avrei mai fatta. Perciò un po' di fantasia e ieri ho portato in tavola questo: rivisitazione light di un piatto della nostra tradizione, con verdure di primavera e i calamari che profumano di mare e di estate.

Ingredienti (per 2 persone): 1 cipollotto, 250g di tarassaco, 200g di fave sgusciate, 200g di calamri, basilico, sale, pepe, olio
Preparazione: fate appassire il cipollotto affettato nell'olio, poi unite il tarassaco a striscioline e le fave, fate insaporire, bagnate con un mestolino d'acqua e fate cuocere per 5 minuti. Aggiungete i calamari puliti tagliati ad anelli e proseguite la cottura per 10 minuti, regolate di sale e pepe e servite profumando con il basilico spezzettato.

Dopo 3 we di 2gg, sab mi è toccato lavorare. Per domenica le previsioni davano brutto e S era bloccato ai seggi così ho deciso di prendermi una giornata tutta per me. Alla mattina ho dormito fino alle 9.30 e nn so da quanto tempo nn capitasse più. Ho aperto le finestre e verso il Piemonte il cielo era azzurro. Un po' di rimorso perchè avrei potuto andare a Sesto Calende a proseguire il mio allenamento per Santiago, ma ormai avevo altri impegni e direi che è andata bene così. Fondamentalmente ho ciondolato un po' in casa. Una lavatrice fatta, cambiata la sabbia dei gatti, preparato il pranzo e il dolce sotto riportato. Al pomeriggio avevo appuntamento con la mia amica Siona e come meta avevamo le terme. Siamo state a mollo nell'acqua a cercare di scacciare la cellulite a suon di idromassaggi e idrogetti chiacchierando tutto il tempo, anche nella sauna e nel bagnoturco. Quando sono uscita mi sentivo un'altra. Avevo bisogno di una pausa che mi ha cancellato anche le occhiaie da sotto gli occhi. Come mi ha detto lei, alla nostra età dobbiamo iniziare a fare un po' di manutenzione che nn va proprio d'accordo con levatacce mattutine e piatti di culatello e gnocco fritto. E per finire serata a leggere con il Kimba addosso. Mi sono dedicata a "Lucio nel regno dell'Ortler". Il libro è abbastanza ripetitivo, decisamente nn memorabile, ma era bello leggere dell'andar per monti di circa un secolo fa. L'incanto della montagna è sempre lo stesso e ho ritrovato lo stesso spirito che mi anima. Temo di essere decisamente anacronistica, ma quello che più amo dei miei vagabondaggi per i monti è il sentirmi ancora pioniera.

Ingredienti: 300g di farina, 60g di mandorle, 2 uova e 2 tuorli, 100g di uvetta, 3 cucchiai di rhum, lievito di birra, scorza di limone, 90g di burro, 60g di zucchero
Preparazione: mescolate la farina con lo zucchero, il lievito, il burro fuso, le uvette ammollate nel rhum, la scorza di limone grattugiata e le uvette e impastate energicamente per 10 minuti, poi ponete l'impasto a lievitare in luogo tiepido per 1h. Trascorso questo tempo, riprendete la pasta, incorporate le mandorle tritate sempre mescolando energicamente e ponetelo in un appostio stampo avendo cura che nn superi la metà. Riponetelo a lievitare finchè nn avrà riempito lo stampo per intero (occorerranno almeno 2h), quindi infornate a 180° e cuocete per 45 minuti. Servitelo freddo spolverizzato di zucchero a velo.

Ti accorgi che stai invecchiando quando ti chiedi che necessità ci sia di fare il remake di un film e ti accorgi che dall'ultima versione sono passati 20 anni. Quando nn riesci più a fare sport partendo da freddo. Quando ti ritrovi a fare scialpinismo con gente che va al liceo perchè quelli della tua età hanno tutti uno stile di vita diverso. Quando sempre più spesso ti ritrovi a parlare di figli: di quelli dei tuoi amici, di quelli che nn vuoi, di quelli che nn vengono. Però anno dopo anno è bello ritrovarsi intorno ad un tavolo a mangiare raccontandosi le cose che sono cambiate in questi 365 giorni. E quelle che fortunatamente nn cambieranno mai. Ed è bello anche per una sera essere al centro dell'attenzione e scartare regali su regali. Tra i più graditi una canottiera da bici bianca con i profilini rosa che ve benissimo con i miei pantaloncini rosa (contenta Pink? NN sarò costretta a metterli con maglie azzurre o rosse) e un libro di dolci che solo a sfogliarlo mi veniva l'acquolina. Peccato che ora sia a dieta, ma appena sarò calata di qualche kg...

FRITTURINA DI VERDURE CON PASTELLA ALLA BIRRA
Avvertenza: riporto le dosi come le ho trovate sul web, ma la pastella risulta troppo liquida e nn aderisce alle verdure; secondo me bisogna aumentare considerevolmente la dose di farina
Ingredienti (per 9 persone): verdure miste (io avevo preso broccoli, peperoni, zucchine con il fiore, carciofi), 12 cucchiai di farina, 0,5l di birra bionda
Preparazione: preparate una pastella con la farina e la birra: aggiungetela a filo mescolando con una frusta avendo cura che nn si formino grumi; lasciatela riposare in frigor per un'ora. Pulite le verdure, tuffatele nella pastella, friggetele in abbondante olio bollente. Scolatele su carta assorbente da cucina e servitele subito.

MANZO ALL'IRLANDESE CON PATATE E CAROTE
Ingredienti (per 9 persone): 1,2kg di manzo per brasato, 3 cipolle, 6 carote, 800g di patate, 50g di lardo, olio, 1 lattina guinness (33cc), 0,3l di brodo, sale, pepe
Preparazione: affettate le cipolle e fatele appassire nell'olio con il lardo tritato. Unite la carne e fatela rosolare. bagnate con la birra e quando si sarà ridotta della metà unite il brodo. fate cuocere per 1h30, poi aggiungete le patate a cubetti e le carote a rondelle. Cuocete ancora per 30min, regolate di sale e pepe e servite

SORBETTO ALLA BIRRA
Ingredienti (per 9 persone): 0,3l di birra rossa, 300g di zucchero, 3 albumi, acini d'uva
Preparazione: portate a bollore 0,3l d'acqua in cui avrete sciolto lo zucchero. Lasciate raffreddare poi unite anche la birra e gli albumi montati a neve. Mettete qualche acino d'uva in 9 bicchieri in cui suddividerete il composto che riporrete in freezer per qualche ora, finchè nn si solidifica.

Da anni mi definisco un'agnostica animista. Perchè nn so bene cosa ci sia dopo la vita che conosciamo, ma penso che tutte le cose abbiano un'anima. Perchè fin da piccola ho sempre trovato la messa un'inutile e noiosa perdita di tempo. Perchè avevo 15 anni quando mi hanno dato dell'eretica. Perchè nn ho mai capito a cosa servano il papa e i preti che spesso si macchiano di orribili nefandezze. E' vero che la Chiesa è fatta di Uomini, ma Dio dovrebbe forse scegliere con più cura chi si fa Suo portavoce. Penso anche che il rapporto con il divino sia qualcosa di molto personale e diretto. Penso che in ciascuno di noi ci sia una scintilla divina. Chiamiamola coscienza. E se tutti ci fermassimo ad ascoltarla il mondo sarebbe un posto migliore.

Ingredienti (per 2 persone): 600g di piselli, 60g di pastina, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 30g di lardo, rosmarino, 2 cipollotti, olio, pepe, parmigiano grattugiato, 2 bicchieri di brodo
preparazione: fate un battuto con il lardo e il rosmarino, quindi mettetelo a sciogliere in una padella con poco olio. Unite i cipollotti tritati e fate insaporire, poi aggiungete i piselli. Bagnate con il brodo caldo in cui avrete sciolto il concentrato di pomodoro e fate cuocere per 20 minuti. Buttate la pasta portate a cottura e servite completando con il pepe e il parmigiano.