la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

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Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

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Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Ottobre 2012

MINESTRA DI FARRO, CASTAGNE E RICOTTA

Post n°1310 pubblicato il 31 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

E così siamo già alla fine di questa settimana brevissima, iniziata lunedì con una sessione di shopping con la Pink in cui ho rimediato un bellissimo paio di stivali. Al mio guardaroba manca sempre una camicia bianca e se mai avrò il coraggio un paio di leggins, ma sarà per la prossima volta. Lune sera ho anche superato il blocco della moto in minigonna, avevo troppa voglia di usare subito gli stivali e il Forum è relativamente vicino a casa mia. Peccato che poi il concerto dei Cramberries si sia rivelato una gran delusione: brevissimo (1h30), lei poco trascinante e tantissime canzoni che nn conoscevo. NN so se sia stata una cosa voluta per fare un concerto diverso dall'ultimo da cui era passato poco tempo, ma nel par terre la gente si riuniva in gruppi a chiacchierare e una nel mio settore c'era una che dormicchiava addirittura, mentre poi la folla è esplosa sulle note di Salvation e di Zombie.
Stasera partirò per Courmayeur con una grande incognita sul meteo, ma con la voglia di fare la II prova Patagonia questa volta su neve. Buon ponte a tutti!

Ingredienti (per 2 persone): 70g di castagne già pulite, 70g di farro, 100g di ricotta, 1/2l di brodo, parmigiano reggiano, pepe, olio, 1 porro, rosmarino, finocchietto
Preparazione: Nella pentola a pressione fate appassire il porro nell'olio con il rosmarino, poi unite le castagne, il farro e il finocchietto. Fate insaporire, quindi bagnate con il brodo caldo in cui avrete sciolto la ricotta. Chiudete la pentola e fate cuocere per 15 minuti dal fischio. Completate con il parmigiano grattuggiato, un filo d'olio crudo e un'abbondante macinata di pepe. Servite subito.

 
 
 

VISENTINI MAGNA GATI

Post n°1309 pubblicato il 29 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

We di maltempo e sab lavorativo. Quale migliore occasione per andare a vedere una città nuova e una mostra? Così mi sono accordata con Nuovinizi.
Dom ci siamo svegliati con una piacevole sorpresa: il sole! Che però ci ha accompagnati solo fino a Bergamo, poi ha iniziato a diluviare. Pazienza, era previsto. Vicenza è una città piccola. la mattina ci siamo dedicati ai dintorni, iniziando dalla villa Valmarana ai nani con gli affreschi di Tiepolo. La villa mi è piaciuta, con la vista sui colli berici e il giardino all'italiana e gli affreschi rococò con le loro atmosfere oniriche e i cieli azzurri. Poi ci siamo trasferiti al santuario mariano Monte Berico. La chiesa di per sè nn è granchè, anche se è bella la via dei portici per arrivarci; il punto di forza dovrebbe essere il panorama, ma per ovvii motivi ieri nn abbiamo potuto goderne. In zona ci sarebbe anche la villa Rotonda, patimonio dell'UNESCO, ma la domenica permette la visita solo degli esterni e 5€ per vedere un giardino sotto la pioggia francamente mi sembravano troppi.
Il pomeriggio è stato dedicato alla città, con le vie dello shopping intorno a Piazza dei Signori, chiusa da una parte da una logggia e dall'altra dalla basilica palladiana, sede della mostra. Nella piazza era allestita Cioccolandovi, mostra mercato di prodotti a base di cioccolato. Le bancarelle nn erano molte, forse per via del maltempo, i prodotti erano in tutte più o meno gli stessi e nessuno ti faceva assaggiare niente; insomma, sono rimasta un po' delusa. La mostra invece è molto bella. Mi è piaciuto spt un ritratto di Sergent di madre e figlia con sguardi così vividi che sembravano uscire dal quadro (in FOTO, dal web, un particolare). Anche S. ha apprezzato i realisti americani, che è una corrente che personalmente conosco molto poco. Ma tutte le opere erano belle, scelte e allestite con sapienza, trasmettevano emozioni.
Cmq quello che davvero ha reso la giornata speciale è stata la compagnia. Avevo avuto modo di conoscere Nuovinizi e Lui l'anno scorso, un aperitivo preso al volo. Mi ero trovata subito molto bene, ma poi riuscire a combinare è sempre così difficile, spt quando si abita lontani. E così è passato un anno. La loro compagnia è estremamente piacevole, il pomeriggio è trascorso tra chiacchiere e confidenze. Abbiamo parlato di tutto, ci siamo aperte e scambiante senza pudori nè veli. Davvero un'amicizia preziosa, tanto che il momento di risalire in auto è stato rimandato il più possibile. Spero solo che nn passi un altro anno, che si riesca a combinare presto qualcosaltro insieme.

 
 
 

LASAGNE DI PANE CARASAU E CAVOLO NERO

Post n°1308 pubblicato il 26 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

A settembre mio papà è andato in pensione e, per occupare le giornate, ha deciso che era tempo di sistemare la cantina da cui è venuto fuori di tutto, dai miei appunti di latino del liceo (mi chiedo chi possa aver conservato un sacco di cose del genere!) a un'infinità di lettere scritte durante l'adolescenza. Ecco come funzionavano le cose prima di FB e delle mail: 2 lettere a settimana e una telefonata con la tessera del telefono pubblico. Forse era un po' meno veloce, ma funzionava lo stesso: quando ci ritrovavamo l'estate dopo era come se ci fossimo appena salutate.
Cmq la cosa più carina che è saltata fuori dalla cantina sono stati i miei quaderni delle elementari: a parte l'incredibile acutezza dei bambini (è incredibile come in quei disegni e dialoghi infantili cogliessi perfettamente le caratteristiche degli adulti), mi ha colpito il fatto che nn sono poi cambiata tanto. Potrete anche nn crederci, ma molto dei miei lati distintivi (l'adeguarmi a quello che volevano gli altri, l'amore per gli animali e per la scrittura/lettura, l'interesse verso il cibo) erano già evidenti allora.

Ingredienti (per 2 persone): 100g di pane carasau, 200g di cavolo nero, 100g di crescenza, parmigiano reggiano grattugiato, olio, peperoncino, aglio, sale
Preparazione: lessate il cavolo nero in acqua bollente salata per 10 minuti, poi tritatelo e fatelo saltare con olio, aglio e peperoncino. In una teglia unta d'olio disponete una fetta di pane carasau, un po' di cavolo, qualche fiocchetto di crescenza, un po' di parmigiano e un filo d'olio. Continuate in quest'ordine fino a terminare gli ingredienti. Fate un ultimo strato con pane carasau, parmigiano e olio. Infornate a 180° per 30 minuti.
Note: nella ricetta originale c'era scritto di bagnare il pane carasau in un po' d'acqua. Siccome io ho preparato la teglia al mattino e l'ho cotta alla sera, avevo paura che si ammollasse troppo, per cui nn l'ho fatto. In effetti l'umidità degli ingredienti ha ammorbidito il pane, senza però fargli perdere del tutto la sua croccantezza e quindi trovo che il risultato sia stato ottimo così.

 
 
 

PIZZA AL PESTO

Post n°1307 pubblicato il 25 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Conversazioni e soddisfazioni appenniniche.

In vetta al Monte Prado:
S: - Che palle questo vento...
Io: - Fa parte dell'allenamento, è stato richiesto apposta per abituarci a quello patagonico.
Poco oltre, sul crinale:
Io: - Ecco che arriva anche la malefica nebbia appenninica...
S: - Anche lei fa parte dell'allenamento, pensa al meteo patagonico...
Poco dopo, insieme ridendo: - Ma se abbiamo il vento patagonico e la nebbia patagonica a 2 passi da casa e le torri del Paine sembrano le dolomiti, cosa ci andiamo a fare in Patagonia?

Arrivati in vetta al Monte Cusna, S era un po' stanco del peso dello zaino e mi ha sfidato a sollevarlo. NN bisogna sfidarmi, mai. Mi sono fatta aiutare a indossarlo (da sola nn riuscivo quasi a sollevarlo da terra) e mi sono incamminata in discesa. Lentamente perchè mi sbilanciava, ma sono riuscita a portarlo. Per un po', perchè poi S me l'ha rubato quando mi sono fermata a bere. NN sarei riuscita cmq a portarlo fino all'auto, ma è stata cmq una bella soddisfazione. E la Patagonia mi sembra sempre più vicina.

Ingredienti: per la pasta: 200g di farina, 1 patata, 1/2 bustna di lievito di birra, 2 cucchiaini di zucchero, 1 patata, 1 cucchiaio d'olio, 1/2 bicchiere di latte, acqua
Per la farcitura: basilico, pinoli, parmigiano, olio, sale, aglio (nn so le dosi, vado sempre a occhio quando faccio il pesto...), 125g di mozzarella, 6 pomodorini ciliegia
Preparazione: Lessate la patata con la buccia, sbucciatela e schiacciatela. Impastate gli ingredienti per la pasta insieme alla patata fino ad attenere un impasto liscio, omogeneo, che nn si attacca alle mani. Ponetelo a riposare in luogo tiepido per almeno 1h. Quindi stendetelo in una teglia da pizza e infornate a 220° per 5 minuti. Nel frattempo preparate il pesto tritando il basilico con l'aglio e i pinoli; regolate di sale, incorporate il parmigiano grattuggiato e tanto olio quanto basta ad avere una salsa fluida. Spalmate il pesto sulla pizza, poi infornate per altri 5 minuti. Distribuite sulla pizza la mozzarella a cubetti e i pomodorini a filetti, quindi infornate ancora per 10 minuti. Servite subito.

In FOTO (MIA): S in vetta al Cusna

 
 
 

PROVE TECNICHE PER LA PATAGONIA SULL'APPENNINO TOSCO-EMILIANO

Post n°1306 pubblicato il 23 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

In realtà la prova l'ha fatta S che ha messo nello zaino l'inverosimile; ho temuto che ci mettesse anche picca e ramponi giusto per far peso. Il mio zaino invece era tollerabile, anzi, ne ho portati di più pesanti. Cmq il giro è andato bene: 47km tra panorami diversissimi. Abbiamo camminato tra boschi di faggio vestiti d'autunno e tra pinete, su crinali e per praterie. Ci volevano proprio 2gg così per riprendersi dalla settimana precedente che era stata davvero faticosa. Bello ritrovare il senso del tempo nella solitudine e nel silenzio.

I giorno: Ligonchio, Porraie, sentiero 00
Regione: Emilia Romagna, provincia di Reggio Emilia
Località di partenza
: A1 fino a parma, poi risalire la val d'Enza fino a castelnuovo nei Monti, quindi prendere a sinistra per Ligonchio (1277m)
Meta: passo delle Forbici (1575m)
Dislivello
: itinerario con saliscendi per un totale di 1200m circa
Punti di appoggio
: Bivacco Al Piano (1440m): ricovero di emergenza con cucina a gas e a legna; no letti, no acqua
Rifugio Bargetana (1750m): Dispone di 37 posti letto, servizi con acqua calda ed è aperto con servizio di alberghetto da giungo a ottore
periodo: l'itinerario è percorribile da aprile a novembre; io l'ho fatto sab 20-10-12
tempo di percorrenza: 7h30
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
cartografia Multigraphic
difficoltà: E
Presenza di acqua lungo il percorso: poca
Itinerario: Si parcheggia l'auto appena a monte del paese e ci si incammina per una strada asfaltata a sinistra (indicazioni per il rifugio Bargetana; sentiero 633). La si lascia quasi subito per una strada cementata a sinistra che ben presto diventa sentiero che sale nel bosco deciduo (fontana). Poco sopra si ritrova l'asfalto che si segue a sinistra in salita per alcune centinaia di metri, fino a trovare una strada sterrata a destra (indicazioni per il Monte Sillano). La si segue brevemente in piano e poi si prende una mulattiera a sinistra. Questa raggiunge il bivacci Il Piano e continua a salire. Si trascura un bivio a destra per il valico della Comunella e si prosegue dritto. Al bivio successivo ancora dritto, in discesa. Poco oltre occorrerebbe seguire a sinistra per la presa Alta, noi invece abbiamo continuato dritto per una sterrata che va a perdersi. Cmq proseguendo dritto e mantenendo la quota, si confluisce nuovamente sul sentiero 629a che esce dal bosco e sale verso il crinale. Qui piega bruscamente a destra andando a immettersi sulla gea (segnavia 00) poco oltre il passo delle porraie (1800m). Si prosegue dritto, sulla dorsale ampia e pratosa raggiungendo in breve la cappelletta di S. bartolomeo posta a poca distanza dal passo di Romecchio (1655m). Qui ci sono 2 possibilità. Noi abbiamo scelto la variante bassa che, ignorato un bivio a sinistra per Ligonchio, prosegue nel bosco e raggiunge il rifugio Bargetana (acqua). Si continua sulla sterrata alle spalle del rifugio per lasciarla ben presto per un sentiero che si stacca a destra. In beve si raggiunge il lago della Bargetana (1762m). Si passa sopra l'emissario su di un ponticello e si prosegue in salita guadagnando la cresta nord ovest del Prado. la si segue verso sinistra arrivando in vetta (2054m). Ancora lungo il crinale, lasciando sulla destra le modeste elevazioni di Monte Vecchio e Monte cella arrivando infine alla Bocca di massa (1816m). Qui si piega a sinistra, ancora sul crinale per circa 2km, per poi tuffarsi nel bosco e, con discesa un po' più ripida, si raggiunge il passo delle Forbici.

MANGIARE E DORMIRE: ovviamente in tenda! L'abbiamo montata a lato della cappelletta. L'unico problema è che nn c'è acqua, ma S. per far carico ne aveva portata in abbondanza. per cena risotto liofilizzato arricchito con un porcino trovato per strada.

II giorno: Passo delle Forbici - Rifugio Leonardo - passo lama Lite - Cusna e rientro a Ligonchio
Località di partenza: passo delle forbici  (1575m)
Meta: Monte Cusna (2121m)
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 800m circa
Punti di appoggio: Rifugio S. Leonardo (1240m): dispone di 12 posti letto ed è sempre aperto per autogestione previo ritiro chiavi
Rifugio Segheria (1410m): è aperto con servizio di alberghetto nei we durante tutto l'anno e continuativamente da giugno a settembre
Rifugio Battisti (1761m): di proprietà del CAI di reggio Emilia, dispone di 27 posti letto ed è aperto con servizio di alberghetto nei we durante tutto l'anno e continuativamente in luglio e agosto
Rifugio Emilia 2000: posto all'arrivo di una seggiovia, verte in stato di grave abbandono. Si salva solo la sala da pranzo con tavoli e panche in legno
periodo: io l'ho fatta domenica 21-10-12
tempo di percorrenza: 5h30
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
difficoltà: E (EE la salita per la via diretta al Cusna, cmq evitabile)
Presenza di acqua lungo il percorso: poca
Itinerario: Dal passo si prende il sentiero 603 che scende a destra nel bosco. Poco sotto si incontra un ruscelletto e al bivio successivo si tiene la sinistra sul sentiero 691 che si abbassa fino al fondo valle. Si attraversa un torrente su di una passerella in legno e subito dopo si volge a sinistra sul sentiero 605a che, lungo il corso del Dolo sale a confluire sul 605. Si ignora il 605b e si continua fino al rifugio Segheria (acqua). Qui si prosegue sul medesimo segnavia seguendo le indicazioni per il passo Lama Lite. Si esce dal bosco e, per prati, si raggiunge il passo. Si confluisce su una sterrata che si segue verso destra passando nei pressi del rif. Battisti. Continuiamo dritto, in direzione del Passone. Al bivio successivo tenere la sinistra e poi la destra (segnavia 607) camminando tra le praterie del Cusna. Si raggiunge lo spartiacque e, con alcuni saliscendi, si raggiunge la stazione a monte di una vecchia seggiovia. Ancora dritto fino al pendio terminale del Cusna che si risale con alcuni facili passaggi su roccette.
per la discesa, ci si abbassa sul versante opposto (segnavia 627), a sinistra, per ripidi prati fino al dosso delle Veline. Qui prendere a destra (segnavia 623) in falsopiano. Poco oltre ancora a sinistra (segnavia 625), in ripida discesa nel bosco. In corrispondenza di una radura il sentiero tende a perdersi, ma i segnavia bianco/rossi ci indicano con sicurezza la strada da seguire. Di nuovo nel bosco fino a confluire in una sterrata che si imbocca a destra in discesa. Si passa un ponte e una sbarra (acqua), si arriva al lago Presa Alta e si continua a seguirla per oltre 1km. Poco prima di un ponte, in corrispondenza di alcuni tavoli da picnic, prendere a destra. Passare il fiume su di un ponte e proseguire lungamente su sentiero pianeggiante, a tratti protetto da parapetto (acqua), fino a sbucare sulla strada asfaltata percorsa il giorno prima. Da qui all'auto per il percorso di salita.

In FOTO (MIA): la nostra tenda al passo delle forbici

 
 
 

POLPETTE DI SEITAN ALLE ORTICHE

Post n°1305 pubblicato il 17 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Premessa: so di avervi sfracassato le balle con la storia dei figli, ma dopo che un mio stato su FB (che voleva essere una battuta) ha creato un piccolo pandemonio, volevo spiegare un paio di cose. Tanto so che di qui ci passano tutti, anche se a volte me ne dimentico e scrivo come se fosse solo per me.

E' vero, nessuno mi obbliga a fare figli. Ma è pur vero che è quello che tutti si aspettano da me. Un po' come quando, finite le medie, tutti si aspettavano che facessi il liceo. E come quando, finito il liceo, tutti si aspettavno che facessi l'università. A parte che nel secondo caso nn avevo tanta scelta con in mano una maturità classica, nel primo nn mi ero nemmeno posta il problema di oppormi ai miei. Sono sempre stata una che nn aveva voglia di discutere, oltre al fatto che la mia idea di futuro è sempre stata abbastanza nebulosa. lo è ancora adesso, figuriamoci a 14 anni. Cmq avessi potuto scegliere liberamente forse avrei tentato una scuola ad indirizzo artistico nel primo caso e magari una scuola di toelettatura nel secondo. Con chissà quali risultati. Quello che voglio dire è che alla fine quello che gli altri si aspettavano da me si è trasformato nella mia strada perfetta. Mi ha permesso di arrivare dove sono ora, con un lavoro che mi piace, S, le mie passioni. Se tornassi indietro, nn credo che cambierei una virgola perchè ora sono felice. Il problema è che ora ho maggior margine di manovra. Tutti si aspettano da me questa cosa dei figli ma nessuno può obbligarmi. Quello che mi chiedo e che sto cercando di capire è se anche in questo caso quello che gli altri si aspettano si rivelerà la cosa migliore per me. E cmq sia, la prima cosa da fare è superare la fottutissima paura che ho in questo momento: della gravidanza, di nn essere all'altezza, di cambiare la mia vita che amo. Perchè un figlio è l'unica cosa per cui nn esiste una scappatoia (per il matrimonio, in fondo c'è pur sempre il divorzio; il lavoro si può cambiare, ecc) e anche questa consapevolezza nn fa che aumentare la mia paura. Ed è per questo che ho bisogno di persone simili a me che con leggerezza mi raccontino delle cose belle svelandomi dei lati a cui nn avevo pensato e lontani dai soliti luoghi comuni.

Ingredienti (per 2 persone): 200g di seitan, 50g di ortiche, 3 carote, 1/2 cipolla, 3 cucchiai di parmigiano grattuggiato, 3 cucchiai di pangrattato, 1 uovo, 1dl di panna, 1 cucchiaino di zenzero grattuggiato, sale, 1 cucchiaio d'olio, semi di sesamo
Preparazione: sbollenatate le ortiche in acqua bollente salata, scolatele, strizatele e tritatele. Tagliate il seitan a cubetti piccolissimi e fatelo saltare in padella con la cipolla tritata e 2 carote tagliate a julienne per 10 minuti. Unite le ortiche, fate insaporire e regolate di sale. Lasciate raffreddate, poi incorporatevi il pangrattato, il parmigiano e l'uovo. Impastate e formate delle polpette ovali che rotolerete nei semi di sesamo. Disponetele su una teglia da forno e infornate a 180° per 20 minuti. Nel frattempo cuocete le carote al microonde e frullatele con la panna e lo zenzero. Mettete il composto in un pentolino, portate a ebollizione e fate cuocere per 1 minuto. Servite le polpette accompagnate dalla salsa.

 
 
 

CASTAGNATA 2012: PASSEGGIANDO DA BARD A MACHABY

Post n°1304 pubblicato il 15 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Un evento che ha evidenziato come quest'anno ci sia stato un evidente cut-off delle amicizie: tutta gente nuova! Un evento che ha riservato un sacco di bellissime sorprese. Ritrovarmi dopo 20 anni con la Frabby e scoprire di trovarci bene e la consapevolezza che nn lasceremo passare altri 20 anni prima di rivederci. Conoscere CP che spero riesca a venire con noi in Patagonia perchè lei e il marito sono davvero le persone che stavamo cercando: disponibili, gentili, simpatiche e in 4 sarebbe tutto molto più semplice. Il riavvicinamento con Sternina che con la sua leggerezza e le foto sue e del suo bimbo (di appena 1 anno) a spasso per i monti è l'unica persona che mi fa pensare che forse prima o poi potrò farcela anch'io. Contrariamente a E che prende tutto molto seriamente e continua a insistere sulla fatica che si fa a crescere un figlio e quindi sulla conseguente stanchezza, lei mi ha detto: "Certo, cambiano i ritmi. Ma io sento di nn star rinunciando a niente. Ed è divertentissimo". Mi è dispiaciuto che alla fine nn sia riuscita a venire causa previsioni incerte, ma spero che ci sarà presto l'occasione per rivederci. Il tempo poi in realtà è stato clemente e tra i primi colori accesi dell'autunno e le nebbie che creavano effetti suggestivi, siamo partiti con un'idea e abbiamo finito col fare un giro ben più lungo di quello preventivato col risultato che il tempo per raccogliere le castagne nn è stato molto, ma siamo cmq tornati a casa con un discreto bottino.

Regione: Valle d'Aosta, valle centrale

Località di partenza: A5 uscita Pont St martin. SS26 fino a Bard (352m)

Meta: Tete di Cou (1410m)

Dislivello: 1000m circa

Punti di appoggio: presso il santuario di Machaby è stata recuperato la foresteria che dispone di un locale adibito a ristornate e alcune camere

periodo: marzo-novembre; io l'ho fatto domenica 14-10-12

tempo di percorrenza: 4h30 per l'intero giro

Tipo di percorso: itinerario ad anello su sentieri e mulattiere ben segnati

cartografia: IGC

difficoltà: E

Presenza di acqua lungo il percorso:

Itinerario: tra le case vecchie del villaggio di Bard, tra un negozio di alimentari e la fontana, parte un'antica e ripida mulattiera gradinata che sale rapidamente nel bosco. Nei pressi delle case di Issert si sfocia su una strada sterrata da imboccare a destra e seguire fino all'asfalto. Qui si piega a sinistra (fontana) e lo si segue fino ad Albard di Bard (650m; 45min). Qui si prosegue su sterrata da abbondanare ben presto, quando piega a sinistra. Noi proseguiamo dritti su mulattiera (sorgente) a raggiungere Chesal con 2 case ristrutturate e poco oltre il villaggio abbandonato di Bosu. Si ignora un bivio a sinistra, ma si continua dritto raggiungendo quindi Verale (1228m; 2h). Qui si piega a sinistra a raggiungere il colle di La Cou. Ancora a sinistra nei pressi di una baita ristrutturata, lungo il crinale, fino alla sommità della tete de Cou (2h30). Si torna sui propri passi e si prosegue a sinistra, sul versante opposto, su bella mulattiera lastricata che scende le baite di Arben Ahtse e successivamente, ignorato un bivio per il pilasto Lomasti, quelle di Lo Fort. Poco oltre si è al santuario di Machaby (fontana) ove si incontra l'asfalto che ci conduce a Ville di Arnad. In corrispondenza di un incrocio con un oratorio si piega a sinistra. Subito dopo il ponte l'itinerario proseguirebbe a destra su sterrato (indicazioni per Hone; 4h30) ma questo tratto in fondovalle, a ridosso della ferrovia, è decisamente poco interessante. Noi siamo stati fortunati: c'era una manifestazione al forte di Bard ed era pertanto stato istituito un servizio di navetta gratuito che ci ha riportato al punto di partenza.

In FOTO (MIA): il forte di Bard

 
 
 

TORTA DI PERE E GRANO SARACENO

Post n°1303 pubblicato il 10 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

per me la patagonia è ancora nella fase del sogno. NN ho in mano i biglietti e in realtà nn ho ancora deciso se sarò in grado o meno di fare il trekking che mi piacerebbe: 5gg intorno al Fitz Roy su ghiacciaio senza punti di appoggio. Il che significa zaini pesantissimi con tenda e cibo al seguito. La realtà è che ho paura di nn essere abbastanza forte fisicamente e psicologicamente per un'impresa simile. D'altro canto se vado dall'altra parte del mondo, deve essere per qualcosa che ne vale veramente la pensa, che rispecchi davvero il paese che mi ospita. E il trekking intorno alle Torri del Paine (molto più semplice per la presenza di rifugi e sentieri) nn risponde a questi requisiti. La cosa buffa è invece quanto mi abbia preso sul serio mia madre. Probabilmente pensa che sia una cosa da fuori di testa e che quindi rientri perfettamente nei miei standard. Ormai quasi ogni sera mi dice qualcosa al riguardo. Tipo dove prendere la tenda o che nn posso partire senza noleggiare un telefono satellitare. E intanto io sogno e ho voglia di partire.

Ingredienti: 100g di burro, 100g di zucchero, 100g di farina di grano saraceno, 100g di farina bianca 00, 3 uova, 1/2 bustina di lievito, 3 pere, gelatina di frutta
Preparazione: fate fondere il burro, poi lavoratelo a crema con le uova e lo zucchero. Incorporatevi le 2 farine setacciate con il livito e trasferite l'impasto in una tortiera. Tagliate le pere a fettine sottili e fetele affondare nell'impasto. Spennellate la superficie con poca gelatina di frutta sciolta in un po' d'acqua. Infornate a 180° per 40 minuti.

 
 
 

FUNGHIE CASTAGNE IN MTB NEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO

Post n°1302 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Il parco delle capanne di Marcarolo è un posto che mi piace molto e da cui mancavo da troppo tempo, così sab scorso ne ho approfittato per fare un giro bello anche se molto faticoso tra boschi di castagno e mazze di tamburo. Molto divertenti i commenti dei cacciatori incontrati. Uno che, mi ha visto in un momento in cui stavo spingendo causa discesa troppo ripida e sconnessa per i miei gusti, mi ha detto: "Guarda che nn funziona così. Sulla bici ci devi salire" E un altro, vedendomi passare, questa volta in sella, ha dato di gomito al suo compare e ha commentato: "Guarda, una femmina!" come fossi una specie rara.
Dom invece corso a Recco. E così di nuovo sveglia antelucana. però ho scoperto che so ancora guidare in autostrada e la cosa mi fa molto piacere, visto che ultimamente io usavo l'auto solo in città. Il viaggio nn mi è pesato, accompagnato dalle note di Bryan Adams che mi strappavano spesso dei mezzi sorrisi a ripensare a quando avevo 18 anni davvero e passavo i pomeriggi ad ascoltarlo.

Lunghezza: 38km, 1200m di dislivello, quasi tutti su sterrato!

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto (35%) e sterrato (carrarecce e sterrate); necessaria la MTB

Tempo di percorrenza: 4h

Periodo consigliato: l'itineraio è percorribile da marzo a novembre; sconsigliato dopo forti piogge per il fondo a tratti fangoso e nella stagione più calda. Io l'ho fatto sabato 6-10-12

Itinerario: cartina e descrizione qui

In FOTO (MIA): veduta del lago della lavagnina

 
 
 

SPEZZATINO DI VITELLO ALL'ACETO BALSAMICO CON ORZO

Post n°1301 pubblicato il 05 Ottobre 2012 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Finalmente un bel libro! "Una bottiglia nel mare di Gaza" di V. Zenatti tratta di argomenti scottanti come la questione palestinese in maniera leggera e scorrevole e con un sottofondo enorme di speranza, sottilineando le assurdità di quel conflitto che viene tenuto acceso da chissà chi. Ecco le frasi che voglio ricordare:

Mi chiedo se la legge religiosa abbia dedicato un capitolo sul comportamento da tenere in caso di disperazione. 
Siamo in Oriente. O nel Mondo Arabo. O nel Mediterraneo. In tutti e tre i casi significa che la gente ti prende per matto se nn ti piace stare 24 ore su 24 con la tua famiglia, i tuoi amici, con gli altri alla moschea. Insieme. Sempre insieme. Io penso invece che impazzirei se nn potessi stare mai da solo.
Sai che nn si sceglie nulla di ciò che determina le nostre vite: nè la nostra faccia, nè il luogo di nascita, nè i genitori. Niente. Dobbiamo arrangiarci con tutte queste cose che nn abbiamo scelto e che siamo.

Ingredienti (per 2 persone): 300g di spezzatino di vitello a pezzi piccoli, 100g di orzo, 1 zucchina, 1 peperone piccolo, 1 cespo di radiccio piccolo, 2 cucchiai di olio, 2 cucchiai di aceto balsamico, aglio, 1 mestolino di brodo, 1 cucchiaino di zuccero, sale
Preparazione: lessare l'orzo in acqua. Nel frattempo far rosolare la carne in un cucchiaio d'olio; quando sarà ben colorita aggiungere l'aceto balsamico e lo zucchero e bagnare con il brodo; proseguire la cottura per 15 minuti. Tagliare le verdure a julienne, farle saltare nell'olio rimasto con aglio, sale e pepe per pochi minuti. Quando saranno appassite unirvi l'orzo e fare insaporire per qualche minuto. Servire l'orzo accompagnandolo con la carne.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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