la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

immagine

Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Agosto 2010 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 92
 

ULTIME VISITE AL BLOG

orlandopelusoMountainguide33Bru7777lou_beyondmaociseidesmon1960fritz63francesca_mancoserghey1955ctrboariovvirginia.cerettacostel93fm_righini.56BORGdgl0vittorio.poi
 

QUANTI SIAMO?

tracker
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Agosto 2010

PLUM CAKE DI FARRO AL CIOCCOLATO

Post n°960 pubblicato il 31 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dopo oltre 4 anni e mezzo di permanenza qui sopra e oltre 900 post, il sig Libero ha ritenuto giusto insignirmi dell'onoreficenza di Libero Gold User. Mi chiedo se cambierà qualcosa. Se dovrò fare più attenzione alla consecutio temporis, per esempio (il post di ieri nn è di certo da prendere a modello da questo punto di vista!). O se dovrò preoccuparmi che i cappelli introduttivi abbiano un nesso logico con le ricette.
Mentre ci medito su vi lascio questa che a mio avviso può rientrare tra le torte macrobiotiche ben riuscite. In realtà nella ricetta originale c'era la carruba, ma il cacao mi è sembrato sufficientemente vegan e se del commercio equo, anche sufficientemente etico.

Ingredienti: 1 tazza di farina di farro, 1/2 tazza di farina bianca, 1/2 tazza di cacao amaro, 1/2 tazza di malto di riso, 1/2 tazza di olio di semi, 1/2 tazza di noci tritate grossolanamente, 1/2 bustina di lievito
Preparazione: mescolate le 2 farine, il lievito e il cacao, poi unite l'olio e il malto e mescolate fino ad ottenre un composto omogeneo, aggiungendo qualche cucchiaio d'acqua se dovesse risultare troppo duro. Amalagamate anche le noci, poi versate il composto in uno stampo da plumcake rivestito con carta da forno bagnata e strizzata. Infornate a 200° per 30 minuti.

 
 
 

ULTIMO WE DA NUBILE OVER QUOTA 4000: PUNTA GIORDANI PER LA CRESTA DEL SOLDATO

Post n°959 pubblicato il 30 Agosto 2010 da sillylamb
Foto di sillylamb

Questa cosa voglio davvero saperla: quanta gente conoscete che a una settimana dalle nozze, invece di stare a casa a guardare previsioni e a impazzire dietro alla disposizione dei tavoli, vene sera riempie di corsa lo zaino e sab mattina si sveglia alle 4.30 per andare in montagna?
In realtà i 4000 in programma erano 2, ma questa volta le cose nn sono andate proprio come avrebbero dovuto...
L'itinerario, proposto da LS, è proprio "alla Silvia": una via dell'epoca romantica, oggi un po' demodè a causa delle difficoltà contenute, ma lunga e che alterna sfasciumi a tratti su buona roccia in un ambiente selvaggio e solitario, poco lontano dalle altre cime affollatissime del gruppo del Rosa.

Partiamo in 4. Un avvicinamento un po' lungo, la via di cercare. Poi a quota 3900m l'imprevisto: su una placca appena strapiombante mi blocco, rogno e poi passo. Mi segue LS in cordata con mio papà. Un attimo di disattenzione o forse la stanchezza o una fatalità. Fatto sta che il piede scivola e mio papà precipita. Pochi metri, per fortuna il nut di assicurazione ha tenuto, ma è sufficiente per mandare in frantumi il casco contro la roccia. Ho smesso di respirare. Poi vedo che si muove, chiede di essere calato fino al sottostante terrazzino. NN so chi devo ringraziare, se LS, il nut o un Angelo custode. Forse tutti e 3. Decidiamo cmq di chimare l'elicottero. NN è semplice, il segnale del cellulare va e viene. Quando arriva, mentre mi sbraccio attaccata al mio friend in sosta, mi viene da piangere dal sollievo. L'elicotterista taglia la corda e ci chiede cosa vogliamo fare. Sinceramente nn ho capito che razza di domanda fosse. Ci guardiamo un po' perplessi. E Lui: "Se ve la sentite è meglio che saliate". Forse la risposta giusta era: "No, nn me la sento" ma nn sono brava a mentire, figuriamoci in quella situazione. In fondo ero solo spaventata e infreddolita, ero in grado di proseguire. Così l'elicottero si allontana e noi riorganizziamo la cordata e proseguiamo. Superiamo il dislivello rimanente senza difficoltà, ci facciamo anche la foto di rito vicino alla statua della Vergine e poi iniziamo la discesa disturbati da un vento gelido, con raffiche che raggiungevano 100km/h. Il sole tramonta, facciamo l'ultimo tratto che ci separa dal rifugio mantova alla luce dei frontali. NN so dove ho recuperato le forze per issarmi lungo i canaponi, prima di collassare sulla terrazza del rifugio. Mi attacco al telefono: è andata davvero bene, se l'è cavata con un trauma cranico minore e una lesione alla spalla; niente di rotto, per fortuna. Mangio il minestrone con la testa che mi ciondola sul piatto, poi a letto e il mattino dopo si scende per recuperarlo ad Aosta.
Lo Zumstein ci aspetterà.


Regione
: Valle d'Aosta

Località di partenza: A5 uscita Pont St Martin, quindi risalire la valle di Gressoney fino a Staffal dove si prendono gli impianti che conducono alla nuova stazione di Punta Indren (3260m; in realtà mentre queto impianto è molto comodo per raggiungere i rifugi, nn so se lo sia altrettanto in questo caso)

Meta: Punta Giordani (4046m)

Dislivello: 800m

Punti di appoggio: nessuno

Periodo:l'itinerario è percorribile da giugno a settembre; io l'ho fatto sabato 28-8-10: ghiacciai in buone condizioni con pochi crepacci aperti e ponti di neve portanti

tempo di percorrenza: 2h per l'attacco, 4h di via

cartografia Kompass

Presenza di acqua lungo il percorso: no

Equipaggiamento: normale da alpinismo (corda, imbrago, picozza, ramponi; utili nut e cordini)

Tipo di percorso: itinerario ad anello su ghiacciaio

Difficoltà: PD + (max III; 35° in discesa)

Itinerario: dalla nuova stazione di Punta Indren si traversa verso destra su rocce montonate con percorso disagevole fino a raggiungere la vecchia stazione. Scendere sul ghiacciaio di Bors e attraversarlo con ampio semicerchio verso destra fino a giungere a una sella nevosa a quota 3650m. Si inizia quindi a risalire la cresta, tenendosi vicino al filo o spostandosi occasionalemnte verso sinistra, alternando rocce rotte a brevi salti su buona roccia. A circa metà salita si incontrano 2 placche rossastre che si superano con itinerario logico. Poco sotto la cima si trova una placca (III, aggirabile) cui segue un facile camino. Quindi per sfasciumi si è un vetta.
la discesa avviene lungo la via normale: si scende al colle che separa la Giordani dalla Vincent e ci si abbassa lungo il ghiacciaio di Indren fino a incontrare la traccia che porta al Mantova.

Note: ho letto che l'itinerario è fattibile in giornata. Io credo che sia possibile solo se si è davvero molto veloci ed allenati perchè l'intero percorso richiede 8h e le funivie vanno dalle 7.30 alle 16.45. fate voi i vostri conti... Il mio consiglio è di pernottare in uno dei rifugio che si trovano nei pressi del passo dei Salati e partire presto la mattina, permettendo un migliore acclimatamento e arrampicando senza l'assillo degli orari...

In FOTO (MIA): la via normale da cui si esegue la discesa

 
 
 

IN MOTO SU E GIU' PER I PASSI SVIZZERI

Post n°958 pubblicato il 27 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Ancora un giovedì di ferie, ancora un giro in giro. Questa volta in moto: Nufenenpass, Furkapass, Oberalppass, Sustenpass, Grimselpass, Simplonpass per un totale di 600km. Ma più che i nomi quello che ricorderò sarà il tunnel nel ghiacciaio a meravigliarmi della stratigrafia del ghiaccio e le case di legno strette attorno a chiese bianche dai campanili appuntiti contro il cielo azzurro. Sarà il profumo resinoso del bosco e quello dell'erba appena tagliata. Sarà l'andare a caso e, nell'era del tom Tom, perdersi e accorgersene dopo 40km. Ma spt sarà la serena felicità che mi pervade l'anima e, dimentica delle paure, aver voglia di iniziare la nuova avventura che mi attende tra una settimana. Intanto sono pronta all'ultimo we da nubile. Naturalmente over quota 4000.

In FOTO (MIA): la nostra moto appena sotto il Sustenpass

P.S. Se qualcuno fosse molto preoccupato dello stato del mio tableu, posso finalmente dichiarare che ho finito di ricamarlo!!! Così domani me ne posso andare over 4000m con un pensiero in meno.

 
 
 

LAGO DI VERCOCHE, DI PIANA E DI MOLERA

Post n°957 pubblicato il 25 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

lo so che tra 10 giorni mi sposo e che forse sarebbe il caso che mi dedicassi a cose più contingenti quali finire di ricamare il tableu invece che far su e giù per i monti, ma di solito a Ferragosto andavo a trovare i miei in montagna. Quest'anno avevamo altri progetti, ma mi spiaceva nn passare a salutarli. e quindi quale occasione migliore per fare un giretto tutti insieme in una valle ancora poco sfruttata turisticamente? Nonostante la vicinanza degli impianti e l'altissima stagione abbiamo incontrato davvero poca gente...

 Regione: Val d'Aosta, valle di Champorcher

 Località di partenza: A5 uscita Pont St Martin. SS26 direzione Aosta fino a Hone, quindi a sinistra a risalire la valle di Champorcher fino a Chardonney (1460m)

Meta: Lago Molera (2290m)

Dislivello: 960m circa

 Punti di appoggio: sulla riva del lago Vercoche, all'interno del csotto dei guardiani della diga, è stato ricavato un piccolo e spartano bivacco con 10 posti letto (no coperte) e stufa a legna (no fornellino); standard di pulizia carenti

Difficoltà: E

 Periodo consigliato: l'itinerario è percorribile da giugno a ottobre. Io l'ho fatta sabato 21-08-10

Tempo di percorrenza: 5h per l'intero giro

tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati

Presenza di acqua lungo il percorso: sì (sorgenti in discesa)

Cartografia: IGC10

Itinerario: si parcheggia di fronte all'ovovia e si risale la strada asfaltata fino a un ponte che ci permette di attraversare il torrente. Si parte in salita su mulattiera lastricata che risale a tornanti sotto il percorso degli impianti a fune (segnavia 5; tralasciare il bivio a destra per l'AV2). Si giunge così alla stazione a monte (1990m) e si prosegue a sinistra di questa lungo una pista da sci fino a notare un sentiero che si stacca sulla sinistra. Si guada il fiume e si sale su buona traccia per pendii sostenuti fino a una selletta. Voltare a destra con un lungo traverso in leggera discesa che conduce al lago vercoche (2200m). Costeggiare il lago, passando di fronte al bivacco e sopra la diga e risalire il promontorio che lo separa dalla conca che ospita il lago di Piana e, poco oltre, si incontra il lago di Molera, oggi in parte interrato (3h).
Per la discesa una variante può essere quella che scende verso la valle della legna seguendo il segnavia 4f che si stacca dalla via di salita appena prima del lago di vercoche in corrispondenza di un tabellone esplicativo. Si scende verso destra dapprima su terreno ripido, poi per radure fino all'alpe Vercoche (1860m). segue un altro tratto ripido fino all'alpe Ourty. Da qui in breve a Outre l'Eve dove si avrà avuto l'accortezza di lasciare una seconda auto.

In FOTO (MIA): il lago Vercoche e il bivacco visti dall'alto

 
 
 

IN QUOTA CON LA MTB: IL LAGO DI COLINA

Post n°956 pubblicato il 24 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Giove scorso mi avevano dato ferie e visto che S. è a casa, invece di finire di ricamare il tableu, siamo andati a spasso. In origine pensavo di andare in Grigna ad arrampicare, ma nn dovevo averne molta voglia perchè nn ho trovato nessuna via che mi piacesse: il Torrione Fiorelli è troppo corto, ai Magnaghi sono già stata, il Cinquantenario ha un avvicinamento troppo lungo... Così decidiamo per un giro in MTB, un classico della media valtellina: da Triangia al lago di Colina, 18km di salita, 1200m di dislivello. Un giro molto vicino ai miei limiti: se i primi 800m sono andati via lisci, gli ultimi 400 sono stati un vero incubo un po' per la stanchezze e un po' perchè il tratto più impegnativo va dai 1600 ai 1800m di quota dove ci sono delle rampe cementate davvero molto ripide e lo sterrato ha un fondo molto sconnesso. Inoltre dalla cartina gli ultimi 5km sembravano in piano e invece si sono rivelate sempre e inesorabilmente in salita. Sono arrivata su davvero stremata, ma ne valeva la pena: l'ultimo tratto è uno splendido balcone e il lago, anche se un po' affollato, è un piccolo gioiello. E poi vuoi mettere la soddisfazione di aver fatto un itinerario classificato come difficile/BC+? peccato il continuo via vai di jeep...

Note: L'itinerario qui descritto va da Triangia a Castione Andevenno, passando appunto dal lago di Colina. A quel punto io ero a pezzi e mi sono rifiutata di fare gli altri 300m di dislivello e gli ultimi 4km necessari per tornare a recuperare l'auto. Ci è andato S.
Lungo il percorso si trovano tantissime (e provvidenziali) fontane.

Lunghezza: 36km, 1200m di dislivello

Tipo di itinerario: itinerario su asfalto e sterrato, indispensabile la MTB

Periodo consigliato: L'itinerario è in genere percorribile da maggio a novembre. Io l'ho fatto giove 19-8-10

Tempi di percorrenza: 5h per l'intero giro, di cui 3h30 di salita

Descrizione: da Triangia (875m) proseguire in salita passando dal laghetto di Triangia e dalla frazione di Ligari. Successivamente la strada alterna tratti asfaltati a tratti sterrati e cementati e si toccano gli alpeggi di Forcola e Poverzone. Segue ora un tratto meno ripido che in 5km conduce al lago (2040m), appena sopra l'alpe Marscenzo. Per la discesa si plana appunto su quest'alpe e successivamente si raggiunge l'alpe di Colina e il maggengo pra Lone e infine eccoci a postalese. All'uscita del paese imboccare le strada panoramica verso sinistra che, mantenendosi a mezza costa, porta con alcuni saliscendi a Castione Andevenno.

In FOTO (MIA): le nostre bici al lago

 
 
 

CIAO, LEO

Post n°955 pubblicato il 23 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Oggi è lunedì, ma nn ho voglia di scrivere altro...

 
 
 

FERREGOSTO SULL'AVML: DA CROCETTA D'ORERO A PEGLI

Post n°954 pubblicato il 18 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dicevamo, we da reinventare... Sab il tempo orrendo ha lasciato davvero poco spazio alla fantasia per cui ne ho approfittato per dormire un po'. Domenica invece si mette la tenda nello zaino e si va alla scoperta di un altro pezzetto dell'AVML. Due belle giornate lungo i crinali, 36km macinati in 2gg. E' stato riscoprire gioie più sottili di quelle violente dell'alpinismo. Addormentarsi nella tenda scossa dal vento e svegliarsi nella luce meravigliosa del mattino con gli appennini che si stendono a perdita d'occhio come un mare di montagne. Sorprendere la corsa di un capriolo. Il frinire delle cicale che riempie l'aria durante la discesa su Pegli. Riposarsi un attimo all'ombra di un albero antico. La strada che si snoda alle nostre spalle e a volte sembra arrivare in cielo.

I giorno: da Crocetta d'Orero a Prato Perseghin (tappe 25-24-23)  
Regione: Liguria, provincia di genova
Località di partenza: crocetta d'Orero (468m), raggiungibile con il trenino storico che parte da Genova, piazza manin e arriva a Casella
Meta: prato Perseghin (967m). Nn ci sono punti di appoggio, è necessaria la tenda. Siamo nel parco regionale Capanne di marcadero: è possibile il bivacco in tenda solo sopra i 900m e dalle 16 alle 8. Acqua a 200m
Dislivello: itinerario con saliscendi per un totale di 1100m circa
Punti di appoggio: bar e (credo) alloggi al Passo dei Giovi e al santuario della Vittoria 
periodo: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e spt d'inverno prestare attenzione alle bufere di vento; io l'ho fatta domenica 15-08-10
tempo di percorrenza: 6h
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
cartografia IGC
difficoltà: E 
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: dalla stazione si passa sopra la ferrovia e ci si incammina nella boscaglia percorrendo il versante nord est del monte carmo d'Orero. Si arriva al Pian delle Barche (607m) dove si incontra il sentiero che sale da casella. Si prosegue e si raggiunge l'asfalto nei pressi del santuario della Vittoria (591m; 1h40; fontana). Si segue la ritabile tra le case, si confluisce su una strada più grande che si segue a destra e si raggiunge il passo dei Giovi (472m; 2h). Attraversare la strada e continuare dritto. Ben presto l'asfalto si trasforma in una strada sterrata che si segue lungamente. Si incontra il sentiero E1, si passa nei pressi di un casotto e in breve si raggiunge il passo della Bocchetta (772m; fontana) dove si trova un monumento a fausto Coppi e un ricovero d'emergenza (3h45). Attraversata la strada, ci si incammina lungo una mulattiera lastricata che poi si fa sentiero e percorre il versante sud ovest del monte Leco sormontato dai ripetitori. Si raggiune la colla di leco (945m) e si percorre il versante nord del monte Taccone dove è facile incontrare mandrie di cavalli al pascolo. Eccoci quindi al passo Mezzano (1050m) a poca distanza dalla vetta del monte delle Figne. Si scende dolcemente lungo il versante sud ovest del monte Taccone, tra i mughi fino al Prato perseghin.

II giorno: da Prato perseghin a Pegli (tappe 23-22 e raccordo 36)
Località di partenza: prato Perseghin (967m). 
Meta: Pegli (3m)
Dislivello: tappa prevalentemente in discesa ma con alcuni saliscendi per un tot di 350m
Punti di appoggio: nessuno
periodo: l'itinerario è in genere percorribile tutto l'anno; sconsigliata nei periodi più caldi e spt d'inverno prestare attenzione alle bufere di vento; io l'ho fatta lunedì 16-08-10
tempo di percorrenza: 6h
Tipo di percorso: traversata su sentieri ben segnati
difficoltà: E
Presenza di acqua lungo il percorso: sì
Itinerario: si prosegue lungo la dorsale, con begli scorci sul santuario della Madonna della Guardia e i laghi del Gorzente. Si taglia il versante nord ovest del bric di Guana, poi si scende (sorgente del segaggin) fino al passo di Prato Leone (779m) dove si incontra una sterrata. La si lascia nei pressi duna sbarra per un sentiero nella boscaglia che sbuca sull'asfalto a poca distanza da Colla di praglia (510m; 1h45). Si lascia la strada principale per seguirne una che si stacca a sinistra e sale dolcemente a Colla del canile (844m; sorgente) dove si ignora a sinistra il tracciato per la Madonna della Guardia. Si continua a destra, sempre con dolci pendenze, lungo il versante sud est del monte Foscallo, fino a Colle gandolfi (936m; 3h45) a poca distanza dalla vetta del Monte Pennello. Qui si lascia l'AVML e si taglia a sinistra lungo il sentiero E1. Si inizia a scendere e si passa dalla sorgente del Fontanin (920m; area pic-nic). Sempre in discesa fino a Cian de Figge (615m; area pic-nic) dove si lascia a destra il sentiero che scende a Pra. Noi caliamo a sinistra, lungo un costone purtroppo deturpato dagli incendi. Si raggiunge una selletta dove si continua verso destra. Qui il tracciato si fa meno evidente, occorre seguire con una certa attenzione i segnavia (bandierine bianco/rosse del sentiero E1 oppure un bollo rosso) fino a raggiungere le case di pegli.

In FOTO (MIA): il sentiero E1 nei pressi del monte Pennello. una strada verso il cielo

 
 
 

COUSCOUS CON SPIEDINI DI POLLO

Nel mio immaginario il rifugio è un luogo spartano dove regna la pace; è un punto di partenza e arrivo nello stesso tempo; un luogo gestito da persone esperte e appassionata di roccia, ghiaccio e neve.
Ormai nn è sempre così. Basti pensare al gruppo rumoroso che abbiamo incontrato al Pizzini quando abbiamo fatto il gran Zebrù: gente del CAI che per tutta la sera nn ha fatto che gridare, soffiare nelle vuvuzelas (ma io dico, possibile che nn avessero niente di meglio da portare su? Forse lo zaino da alpinismo con corda, picozza, ramponi nn è già abbastanza pesante?) e cantare, fregandosene del fatto che noi nel tavolo vicino nn riuscivamo a parlarci con un tono di voce normale e andando avanti anche oltre l'orario indicato per il silenzio.
Inoltre ci sono rifugio che vogliono fare gli alberghi. Per esempio prenotare nel gruppo del Rosa è diventato complicatissimo: sia Mantova che Gniffetti hanno istituito un vero e proprio centro prenotazioni da cui bisogna passare e vogliono una caparra di 15€/pax nn rimborsabile nemmeno in caso di mal tempo. Cosa che nn mi sembra affatto in linea con quello che dovrebbe essere un rifugio e che secondo me va anche contro le norme di sicurezza perchè potrebbe spingere la gente ad andare anche se le condizioni metereologiche nn sono ottimali, visto che cmq è stato pagato già un terzo del pernottamento. Inoltre il rifugio dovrebbe fornire un servizio a gente che pratica alpinismo, attività che è strettamente legata alle condizioni metereologiche. Capisco che il rifugista è un lavoro come tanti altri e come tale deve essere retribuito (infatti nn mi sono mai sognata di questionare sui prezzi, anche se in taluni rifugi una doccia arriva a costare 8€ e la mezza pensione sfiora le 60€), ma in caso di maltempo la caparra a mio avviso DEVE essere restituita perchè nn è una condizione che dipende dall'alpinista. NN mi sembra affatto giusto lucrarci sopra, anche se i tempi sono cambiati.  Potrei parlare anche del Benevolo dove ti fanno pagare l'acqua calda anche se tu ci metti la bustina per il tea e che sono stati abbastanza sgarbati e maleducati. Sarà che io sono un'eterna romantica.
Poi per fortuna ci sono rifugi che fanno eccezione. Per esempio il Pontese, dove il gestore ci ha accolti grondanti d'acqua ed è stato disponibilissimo. Oppure il Gianetti: oggi ho dovuto cancellare la prenotazione per via delle previsioni (disastrose) per il we e lui è stato davvero molto gentile. Conservo un ottimo ricordo (sopra la media) anche del sellerie e del rifugio della vecchia.

Per quel che riguarda invece questo we Badile saltato e we (lungo! Mi ero presa anche il lunedì!) tutto da reinventare.

Ingredienti (per 2 persone): 1 bicchiere di couscous, 150g di ceci già lessati, 1 zucchina, 150g di pomodorini ciliegia, 250g di petto di pollo, sale, pepe, succo di limone
Preparazione: mettete a marinare il petto di pollo tagliato a striscioline con il succo di limone, sale e pepe per 10 minuti. Preparate il couscous come riportato sulla confezione, poi mescolatelo con i ceci, i pmodorini tagliati in quarti e la zucchina a julienne; condite con olio, sale e pepe. Scolate il pollo dalla marinata, infilate le striscioline sugli spiedini e fate cuocere sotto il grill del forno per 10 minuti, girandoli una volta. Serviteli accompagnati dall'insalata di couscous.

 
 
 

PROVE TECNICHE PER IL BADILE: VIA BRAMANI ALLA SFINGE

Post n°952 pubblicato il 09 Agosto 2010 da sillylamb
Foto di sillylamb

Sabato mattina lavoro fino alle 12.30, poi una pizza al volo e in auto verso la Valmasino. Viaggio tranquillo e veloce, come sempre quando viaggio nei we da bollino nero (vorrei tanto sapere se pagano della gente per fare queste previsioni: le peggiori code della mia vita le ho sempre fatte in periodi di bassa stagione...) e poi si calzano gli scarponi e si sale in 2h al rifugio Omio. Mi è sempre piaciuto raggiungere i rifugi nel pomeriggio, quando gli altri escursionisti tornano a casa. Si sale in solitudine, con una luce bellissima e nel mio intimo mi sento sempre un'alpinista vera. Lassù troviamo Max, ci godiamo un bellissimo tramonto, ceniamo chiacchierando e ci rifugiamo nei nostri letti.
Domenica sveglia alle 6.30, colazione e superiamo gli altri 400m di dislivello che ci separano dalla sfinge, imponente struttura di granito posta al confine con la Val Codera. Riusciamo ad attaccare per primi e questo ci permette di goderci la salita ai nostri ritmi. La mia prima volta sul granito, la mia prima volta con le mezze. Il granito è una bella roccia che regala grande aderenza e facilita l'arrampicata grazie ai suoi sistemi di fratture (in aderenza io nn sono un granchè, ma il granito tiene benissimo ed è una bella palestra per imparare a usare i piedi). La via scelta è semplice (III-IV) e per questo divertente: il primo tiro si è rivelato il più ostico, poi mi scaldo e i movimenti risultano fluidi e naturali. Le mezze si sono comportate bene: nonostante fossero nuove di pacca, i miei timori si sono dimostrati infondati e nn abbiamo passato la giornata a sbrogliarle. Lunghissima la discesa, sia con le doppie che quella a piedi. Peccato, perchè mi sarebbe piaciuto fare qualche altro tiro...

E settimana prossima, meteo permettendo, si replica. Sarà la volta del badile che ho ammirato dalla vetta. Forse l'avventura più audace di questa estate troppo breve...

In FOTO (MIA): La sagoma imponente della Sfinge.

 
 
 

TORTA ROVESCIATA ALLE ALBICOCCHE

Post n°951 pubblicato il 04 Agosto 2010 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

La mia collega C sta per partire per le vacanze. Andrà al lago nella casa di famiglia con il marito, la nonna malata di Alzehimer, la mamma depressa perchè nn riesce a curare la nonna, suo fratello + fidanzata che pensano di stare in albergo e vogliono essere serviti, un'amica con un bambino di 8 mesi. Mi ha confidato che più che una vacanza sarà un incubo e che tornerà più stanca di prima. NN faccio fatica a crederle e le ho consigliato di mandare tutti al diavolo e ritagliarsi almeno una settimana per sè. Mi ha guardato sconsolata e mi ha detto: "Lo sai che nn ne sarei mai capace..."
Questa cosa ha suscitato in me le seguenti reazioni:
1) ho ringraziato mia madre che quando ha avuto un problema simile con mia nonna nn mi ha mai chiesto niente del genere e anzi mi ha ringraziato dei maldestri tentativi di dare una mano;
2) mi sono sentita cattiva ed egoista perchè anche se me l'avesse chiesto nn penso che l'avrei fatto;
3) ho pensato che il marito di C deve essere un santo perchè nessuna delle persone che conosco avrebbe accettato di passare le vacanze in questo modo.
Tra l'altro ieri E (la mia amica del saggio sul tradimento, per intenderci) me ne ha girato un altro, questa volta sull'accettazione del sè. il succo era che dobbiamo seguire i nostri sentimenti e inclinazioni, accettando anche i nostri lati oscuri, senza cercare l'approvazione degli altri. Mi ha trovato molto più d'accordo dell'altro: negli anni ho imparato a volermi bene e ad accettarmi per quello che sono ed è praticamente impossibile farmi fare qualcosa che nn voglio. Tuttavia la situazione di C mi ha fatto sorgere una domanda: siamo proprio sicuri che l'egoismo sia sano? NN è che il mondo va a rotoli e i matrimoni pure proprio perchè tutti siamo molto concentrati sul sè e sui nostri sentimenti da dimenticarci dell'altro? E dall'altra parte, fino a che punto è giusto sacrificarsi per gli altri? Probabilmente come sempre la verità sta nel mezzo... Ma nn è facile capire dove sta la linea di confine...

Ingredienti: 150g di olio di semi, 200g di zucchero, 4 uova, 200g di farina, 10 albicocche, scorza grattuggiata di limone, 1/2 bustina di lievito
Preparazione: lavorate le uova con 150g zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Incorporatevi  l'olio e successivamente la farina setacciata col lievito. Fate caramellare il rimanente zucchero e usatelo per rivestire il fondo di uno stampo per dolci. Distribuitevi sopra le albicocche aperte a metà, poi versatevi sopra l'impasto. infornate a 160° per 45' minuti.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

immagine

Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963