Creato da silvia.ca_1956 il 13/07/2008
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ANNONA MURICATA

Post n°66 pubblicato il 30 Novembre 2008 da silvia.ca_1956

Annona muricata



Una
grande compagnia farmaceutica era quasi riuscita a far passare sotto
silenzio una sbalorditiva ricerca su un anti-cancro naturale



Alcuni tipi di cancro (colon, seno, prostata,ecc) sconfitti da una
miracolosa pianta dell’ Amazzonia di cui si è scoperto essere 10.000
volte più potente di alcuni farmaci chemioterapici




Da oggi il futuro del trattamento del cancro e le possibilità di
sopravvivenza sembrano molto più promettenti che mai. Il merito va ad
una pianta che cresce in Amazzonia, nelle foreste pluviali del sud
America: la GRAVIOLA (annona muricata). Molto probabilmente fra non
molto tempo potremo cambiare opinione sulle possibilità di sconfiggere
il cancro. Dagli estratti di questa potente pianta potrà essere
possibile:


  • Sconfiggere
    il cancro in tutta sicurezza con una terapia completamente naturale che
    non provoca nausea, perdita di peso e di capelli.

  • Proteggere il sistema immunitario ed evitare infezioni fatali.


  • Sentirsi più forti e sani durante tutto il corso del trattamento.


  • Aumentare la propria energia e migliorare l’aspettativa di vita.



Una
grande e conosciuta industria farmaceutica statunitense per più di
sette anni ha studiato e testato in laboratorio le proprietà della
graviola. Non essendo riuscita a isolare e duplicare in una formula
chimica brevettabile i due più potenti componenti della pianta e quindi
non potendo trarre grandi profitti dalla vendita di un farmaco,
l’azienda ha abbandonato il progetto evitando di rendere pubblico il
risultato della ricerca. Siccome per legge non si possono brevettare le
sostanze naturali (giustamente, la natura appartiene a tutti, non se ne
possono brevettare le meraviglie), uno studio clinico che comporta
investimenti per centinaia di migliaia o addirittura milioni di dollari
deve avere poi un suo ritorno economico dalla vendita dei prodotti;
nessuna casa farmaceutica condurrà mai degli studi su sostanze che poi
chiunque potrebbe coltivare o raccogliere per preparare il proprio
rimedio personale.


Fortunatamente uno dei ricercatori di
quella compagnia, pur condividendone gli obiettivi di profitto, non
poteva accettare la decisione di nascondere al mondo questo unico
killer del cancro. Fu così che ascoltando la sua coscienza e rischiando
la carriera decise di contattare e informare la Raintree Nutrition, una
compagnia statunitense che si dedica alla ricerca, al raccolto e alla
riforestazione di piante ed erbe nell’Amazzonia. La sua presidente è
riuscita a guarire da una rara forma di leucemia proprio grazie alle
piante della foresta pluviale.



Durante le sue ricerche la Raintree Nutrution ha scoperto che anche il
NATIONAL CANCER INSTITUTE (NCI) nel 1976 aveva già verificato che gli
estratti di questa pianta erano in grado di attaccare e distruggere le
cellule maligne del cancro. Questo studio era però stato archiviato
come un rapporto interno e mai reso pubblico.



Nonostante queste proprietà siano state scoperte già nel 1976, non è
mai stato condotto uno studio su esseri umani, quindi nessuna
sperimentazione a doppio cieco e altri test per verificare il valore
del trattamento tale da essere pubblicato sulle riviste mediche e
quindi universalmente accettato come terapia. In ogni caso, la graviola
ha dimostrato di poter distruggere le cellule del cancro in altri 20
studi di laboratorio. Il più recente, condotto dalla Catholic
University of South Corea agli inizi del 2001, ha rivelato che due
composti estratti dai semi della graviola hanno mostrato una “citotossicità selettiva comparabile all’Adramycin” (un farmaco comunemente usato nella chemioterapia) per le cellule del cancro al colon e al seno, lasciando contemporaneamente intatte le cellule sane, al contrario di quello che si verifica con la chemioterapia.



In un altro studio, pubblicato sul Journal of Natural Products, ha
dimostrato che la graviola non è solo confrontabile con l’Adriamicina,
ma la supera clamorosamente negli studi di laboratorio. Un composto
della pianta ha distrutto selettivamente le cellule cancerose del colon
con una potenza 10.000 (diecimila!) volte superiore a quella dell’Adriamicina.



Anche i ricercatori della Purdue University hanno riscontrato che gli
estratti delle foglie di graviola hanno eliminato le cellule del cancro
in almeno sei tipi di tumore e sono state particolarmente efficaci
contro le cellule del cancro alla prostata e del pancreas (!). Secondo
un altro studio, sempre della Purdue University, estratti di questa
pianta hanno isolato e distrutto le cellule del cancro al polmone.



Quindi, le domande più ovvie saranno: perché sono stati condotti solo
studi di laboratorio e non sono state diffuse notizie così
incoraggianti? Per il motivo già accennato all’inizio: non essendoci la
possibilità di profitti derivanti dalla vendita di un brevetto di un
medicinale chimico, nessuna compagnia farmaceutica investirà enormi
risorse finanziarie per uno studio appropriato. Purtroppo questa è una
realtà comune a gran parte delle terapie naturali.



Incoraggiata da questi test di laboratorio, la Rain Tree Nutrition ha
condotto ulteriori ricerche, anche con l’aiuto delle tribù
dell’Amazzonia, per raccogliere e far riprodurre questa pianta. Oltre
ad aver reso disponibile un preparato contenente la sola graviola,
questa azienda ha sviluppato un prodotto chiamato N-TENSE che contiene
il 50% di graviola ed il restante 50% una miscela di sei erbe con
riconosciute proprietà anticancro: Bitter melon (Mormodica charantia),
Esphinheira Santa (Maytenus illicifolia), Mullaca (Physalis angulata),
Vassourinha (Scoparia dulcis), Mutamba (Guazuma ulmifolia), Cat’s Claw
– Unghia di gatto (Uncaria tomentosa).



Purtroppo finora sono stati pochi i medici e pazienti negli USA
(pochissimi in Europa) che hanno usato la graviola o il composto messo
a punto dalla Rain Tree Nutrition per combattere il cancro. In ogni
caso, secondo le testimonianze pervenute alla Rain Tree Nutrition e al
distributore italiano, i primi risultati sembrano particolarmente
incoraggianti.



Mentre la gran parte delle ricerche sulla graviola sono focalizate
sulle sue capacità anticancro, la pianta è usata da secoli dalla
medicina popolare del Sud America per trattare un sorprendente numero
di disturbi fra i quali:

ansia,
ipertensione, influenza, tigna, scorbuto, malaria, eruzioni cutanee,
nevralgia, dissenteria, artriti e reumatismi, palpitazioni, nervosismo,
insonnia, diarrea, febbre, nausea, foruncoli, dispepsia, spasmi
muscolari, ulcera.



Non ci sono dubbi che un ammalato di cancro dovrebbe poter conoscere
tutte le opzioni di trattamento disponibili. La graviola potrebbe
fornire l’aiuto necessario e forse determinante per sconfiggere la
malattia, oltretutto, essendone stata riscontrata l’assoluta assenza di
tossicità, senza sopportare i pesanti effetti collaterali provocati dai
vari trattamenti farmacologici.



Gentile concessione di Naturmedica.com

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Commenti al Post:
lorenzoefrancesca
lorenzoefrancesca il 01/12/08 alle 23:59 via WEB
Ciao Silvia, non passavo da un po' da te, un abbraccio :-)
 
silvia.ca_1956
silvia.ca_1956 il 02/12/08 alle 00:58 via WEB
va bene anche una visita igni tanto
 
venezia72
venezia72 il 02/12/08 alle 11:46 via WEB
Ciao Silvietta, che notiziona hai pubblicato!!! Un abbraccio
 
silvia.ca_1956
silvia.ca_1956 il 02/12/08 alle 13:51 via WEB
la natura ci da i mezzi per salvarci, e noi la distruggiamo
 
scimmiaelettrica
scimmiaelettrica il 02/12/08 alle 22:18 via WEB
la natura da sempre una possibilità...
 
 
silvia.to
silvia.to il 06/12/08 alle 18:09 via WEB
e noi invece gliela togliamo.
 
elyrav
elyrav il 10/12/08 alle 20:29 via WEB
Sarebbe l'ennesima schifezza delle case farmaceutiche!!! :/
 
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