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MEMORIE RIMOSSE

Post n°228 pubblicato il 24 Settembre 2013 da longu
 

C’era una volta un lavoratore manuale che con un giornalista parlò della crisi del suo paese che minacciava di trascinare in un vicolo cieco, con l’economia nazionale, l’intera società.

 “Migliaia di fabbriche chiudono i battenti…. Il governo di Grande Coalizione Nazionale si accanisce a tal punto sui cittadini che tanta brava gente per sfamarsi
deve ridursi a rubare….
Assistiamo ad ondate di licenziamenti di operai e di impiegati da parte di molte piccole e medie imprese e di alcune grandi aziende…. Le prospettive non sono rosee neppure per i giovani forniti di istruzione universitaria…. La caduta della domanda ha messo sul lastrico un gran numero di proprietari di piccoli esercizi commerciali, di artigiani e di imprese industriali minori…. In contrasto con l’immiserimento progressivo di operai, impiegati, della piccola borghesia e del ceto medio, risalta l’ostentata ricchezza di una fetta della popolazione….nemmeno la cultura offre stimoli immediatamente tangibili…. La crisi economica, diffondendosi in ogni dove, ha scompaginato le precedenti
 strutture di vita e toglie il riposo e la serenità….
Come se non bastasse, la situazione è resa ancor più complessa dal fatto che il mandato settennale dell’ottantaquattrenne Presidente della Repubblica è scaduto proprio a ridosso delle elezioni. Così, le condizioni della grave crisi economica e la paura di una furibonda contesa politica, hanno fatto sì che i partiti, nell’impossibilità di mettersi d’accordo sul nome di un nuovo Presidente, abbiano chiesto al vecchio di rendersi disponibile per un nuovo mandato”.

L’Italia di oggi? No, la Germania del 1933. Il lavoratore manuale è Hans Ronzheimer,  lavoratore meccanico. Il socialdemocratico Hermann Müller era il presidente del Consiglio del Governo di Unità Nazionale. Von Hindenburg era l’ ottantaquattrenne Presidente della Repubblica rieletto. La repubblica era la repubblica di Weimar. L’intervista è del 29 gennaio 1933. Il giorno dopo, 30 gennaio, ci furono le elezioni politiche che sancirono la vittoria del partito Nazionalsocialista.
Il mondo non fu più lo stesso e precipitò verso una mattanza senza precedenti.

 

 
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