Un blog creato da little.bee il 11/05/2008

Amor vincit omnia

Ama, e fa' ciò che vuoi (S. Agostino)

 
 
 
 
 
 

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SILVIETTA

Ogni fattoria ha la sua passera scopaiola...

 
 
 
 
 
 
 

L'ERBA VOGLIO

Da piccola mia madre mi ripeteva sempre:

"L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re"

Io sono cresciuta.

E voglio quell'erba.

 
 
 
 
 
 
 

QUELLA

Sono quella che sono





Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido
come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non è sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa
a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi.

Jacques Prévert

 
 
 
 
 
 
 

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Estive adolescenze

Post n°19 pubblicato il 23 Luglio 2008 da little.bee
 

Riscopro questa estate come un’estate di ricordi. Colma di desiderio, faticosamente nostalgico, per gli amori adolescenziali. Quelli vissuti sempre a mille, senza alcun risparmio, sprezzanti di ogni pericolo. Quelli sognati, voluti, combattuti, conquistati.

Ah! Gli amori estivi! Quelli poi! Nella memoria si tingono di un sapore eroico.

Destinati a finire temporalmente con il ritorno a casa dalle vacanze (che genitori stronzi quelli che scelgono per noi la fine delle vacanze!), ma ineluttabilmente eterni: gli adolescenti portano in sè il potere di sfidare lo spazio e il tempo. Non temono la fine, non la calcolano, non la vedono. Ogni gesto o avvenimento ha per loro la forza e il sapore dell’eterno.

E i ritorni dalle vacanze si colmano di promesse, di carta da lettere e di francobolli. E del sapore di quel bacio seminudo sul pattino, fermo a riva la sera. Un pattino bianco contro la notte nera, spregiudicata complice. Un pattino che è la prima irripetibile alcova, spettatrice, e al tempo stesso fattrice, di amori immobili nel tempo.

Ripenso alla mia fanciullezza […] Il tempo è scorso, si è addensato, è scorso: così come l’acqua immobile per quel fanciullo […] Quel fanciullo o quella immagine proiettata dalla mia nostalgia?

Dino Campana, Canti Orfici

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Commenti al Post:
ilaria290878
ilaria290878 il 24/07/08 alle 13:04 via WEB
però gli amori dell'adolescenza son quelli che ricordo sempre con un sorriso... che belli!ila
 
argo_felix
argo_felix il 25/07/08 alle 11:40 via WEB
Il problema del crescere, del non voler crescere e di negare di essere ... cresciuti.
 
 
little.bee
little.bee il 28/07/08 alle 19:02 via WEB
Permettimi, non è solo questo: è tenerezza e spregiudicatezza che non sempre guastano e che con il crescere si perdono all'ombra delle sovrastrutture. Che fine fanno certe spontaneità?
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 28/07/08 alle 23:15 via WEB
Dino Campana e Sibilla Aleramo. Ho letto molto di lei. Ciao :-)
 
 
little.bee
little.bee il 06/08/08 alle 17:31 via WEB
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BLOG BRILLANTE

Premio assegnatomi da di tanto amore

Io lo assegno a voi!

 
 
 
 
 
 
 

SUCCHIARE IN PROFONDITÀ

Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, sbaragliare tutto ciò che non era vita e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto. (Henry David Thoreau)

 
 
 
 
 
 
 

FALLING IN LOVE

sono innamorata

gridarlo al mondo

non si può

siamo clandestini

per necessità

di sentirci vivi

 
 
 
 
 
 
 

A TE, CHE NON TI PIACI MAI E SEI UNA MERAVIGLIA

A te, con cui ho pianto.

Piangere insieme è più difficile che piangere soli.

 
 
 
 
 
 
 

MI SONO DETTA

Al risveglio, mi sono detta che Driss era una trappola da cui dovevo scappare. Ero consapevole che, se avessi deciso di diventare il becchino di quell'amore, avrei dovuto anche accettare di caricarmi del suo cadavere, di errare per quarant'anni nel deserto, e alla fine ammettere, vinta, che stavo trasportando il mio, di cadavere.

NEDJMA, La mandorla

 
 
 
 
 
 
 

LA LIBRERIA

 
 
 
 
 
 
 

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FAMMI ARRENDERE

Prendimi adesso tra le tue braccia
adesso sciolta da me raccoglimi
non per ridarmi forza
ma perché possa arrendermi

Patrizia Cavalli

 
 
 
 
 
 
 

MAESTRI

Nessun uomo può rivelarvi nulla, se non ciò che già sonnecchia nell'alba della vostra conoscenza.
Il maestro che cammina all'ombra del tempio tra i suoi discepoli non offre il suo sapere ma piuttosto la sua fede e il suo amore.
Se egli è saggio non vi inviterà ad entrare nella dimora del suo sapere, ma vi guiderà piuttosto verso la soglia della vostra propria mente.


L'astronomo può dirvi ciò che egli sa dei grandi spazi, ma non può dare a voi la sua conoscenza.
Il musico può cantarvi del ritmo che è nell'aria, ma non può darvi l'orecchio che ferma quel ritmo né la voce che lo riecheggia.
E chi è versato nella scienza dei numeri può descrivervi i mondi del peso e della misura, ma non potrà guidarvi colà. Poiché la visione di un uomo non presta le proprie ali a un altro uomo.
E come ognuno di voi è solo davanti all'occhio di Dio, così ognuno di voi deve essere solo nella sua conoscenza di Dio e nella sua conoscenza della terra.

G. K. GIBRAN

 
 
 
 
 
 
 

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