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Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Contro i privilegi. ASSE DI PIETRO-ALEMANNO

Post n°294 pubblicato il 12 Luglio 2007 da albert.z
 

L’asse Di Pietro-Alemanno contro i costi della politica Il leader dell’Idv e il deputato di An d’accordo: serve un’Authority indipendente di controllo Dibattito nella sala Angiolillo di palazzo Wedekind. Presente anche il vicecoordinatore azzurro Cicchitto LA POLITICA deve ripartire dall’umiltà. Dall’autocontrollo, dalla possibilità di restituirsi credibilità agli occhi del cittadino. Soprattutto lo deve fare creando una Authority indipendende che controlli la trasparenza dei costi. Che verifichi l’eleggibilità. Le incompatibilità. I conflitti d’interessi. Il tutto ricreando un bipolarismo che possa costruire senza distruggere. Mite e pronto ad accogliere proposte opposte. E per farlo, questo bipolarismo, deve essere allargato. Per essere allargato, uno dei primi passi, sarà portare avanti la battaglia sul referendum elettorale. O almeno queste sono le speranze di Gianni Alemanno e del ministro Antonio Di Pietro. Nella sala Angiolillo di palazzo Wedekind il direttore de Il Tempo Giuseppe Sanzotta ha moderato il dibattito - dal titolo «Politica/Antipolitica» - organizzato dalla Fondazione Nuova Italia del presidente Alemanno. Al confronto, oltre al ministro delle Infrastrutture e il deputato di Alleanza nazionale, erano presenti il vicecoordiantore nazionale di Forza Italia Fabrizio Cicchitto, il direttore de Il Riformista Paolo Franchi ed Enrico Cisnetto, presidente di Società Aperta. L’ex ministro An delle Politiche agricole, dopo essersi detto più volte favorevole al referendum e aver riscontrato un trasversale consenso, ha posto sul tavolo 10 punti. Tra questi uno è particolarmente piaciuto a Di Pietro: la creazione di una specifica autorità indipendente per regolare l'attività politica, che verifichi la trasparenza e i costi della rappresentanza politica nel complesso. Di Pietro sottolinea il fatto che anche l’Idv ha presentato un disegno di legge su questo tema: «Per cui - propone - prendiamo questi disegni di legge di "buona volontà" e mettiamoli insieme in un unico disegno di legge. Dopo, creiamo un intergruppo delle riforme e alla fine chiediamo alla Conferenza dei presidenti di metterle all’ordine del giorno per discuterle in Parlamento». «Accolgo la proposta del ministro Di Pietro», ha assicurato Gianni Alemanno. E la grande sfida di Sanzotta di tenere in piedi un confronto bipartisan ha centrato il bersaglio. È stata l’occasione per sperimentare una maggioranza trasversale che possa mettere all’ordine del giorno dell'agenda politica le proposte per uscire dalla crisi. E il manifesto di Alemanno prosegue: «imporre per legge un tetto massimo di spesa per il funzionamento degli organi istituzionali»; «applicazione rigorosa e sancita per legge del principio di sussidiarietà nello svolgimento di ogni attività della pubblica amministrazione». Poi torna sulla necessità di istituire l’Authority. Il ragionamento ruota intorno a quella che ormai comunemente viene chiamata «casta». Anzi le caste, come precisa Cicchitto che ricorda come «non sono solo i politici ad essere dei privilegiati, ma anche molte altre categorie». Solo che i politici, avverte Alemanno, «devono dare l'esempio, recuperare la sobrietà come stile, come scelta di comportamento». «Troppo spesso - dice Di Pietro - si sente denigrare l'antipolitica. Ma non ci sarebbe l'antipolitica se non ci fosse un malfunzionamento della politica. Facciamoci carico di correggere le distorsioni del sistema». Un compito che spetta a tutti. E come sottolineato anche da Cisnetto, se per creare una costituente ci vuole una larga maggiornza, la strada è una grande coalizione. «Beh, spero un giorno di far parte dello stesso polo di Di Pietro», ha detto sorridendo Alemanno.

 
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