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« Berlusconi e la Carfagnail castello di carte »

Le frasi di Beppe Grillo e di Sabina Guzzanti

Post n°683 pubblicato il 09 Luglio 2008 da albert.z

ROMA (9 luglio) - Eccole le frasi procunciate sia per telefono (Grillo), che dal vivo (Guzzanti) ieri in piazza Navona.  Come era facilmente prevedibile i due comici non hanno fatto sconti, attaccando a 360 gradi governo e opposizione. A destare particolare scalpore, tuttavia, sono state alcuni stralci dell'intervento di Sabina Guzzanti.

Beppe Grillo ieri si è collegato via telefono con la piazza e ha detto: «Non ho mai offeso Morfeo; lui sonnecchia, ma poi firma delle cose come il provvedimento sulla banda dei quattro», ha affermato Beppe Grillo, riferendosi a Napolitano, nel suo intervento telefonico a piazza Navona. «Io non ho mai offeso il presidente della Repubblica - ha continuato - che però firma delle cose... Ad esempio, un provvedimento per la banda dei quattro. Ve lo immaginate Pertini che firma una cosa per rendersi immune dalla giustizia? Io non lo immagino così come non immagino Ciampi e Scalfaro», ha detto Beppe Grillo, intervenendo telefonicamente alla manifestazione. «Non c'è nessuna differenza tra l'indulto e l'ammazza-processi. Le leggi di Prodi sulla giustizia sono uguali a quelle di Berlusconi», ha continuato.

«Topo Gigio in tre mesi ha fatto cadere il governo Prodi, ha perso Roma e ha disintegrato i partiti della sinistra. È il più grande alleato dello psiconano». Nella sua invettiva duramente il collegamento da Piazza Navona, il comico ha poi attaccato il segretario del Pd Walter Veltroni. «Lo psiconano - afferma Grillo - è il garante di un comitato d'affari. Ci sono ancora diciotto condannati in Parlamento e se per loro Mangano era un eroe, questi diciotto condannati sono supereroi che hanno il superpotere del silenzio perchè non parlano mai contro il padrone».

«Ci stanno prendendo per il culo, il governo e l'opposizione sono identici», ha continuato Grillo. «Questa mattina lo psiconano che ci governa, in Giappone ha fatto un'altra figura di m..., perchè continua a governarci, lui che ha provato a corrompere senatori per far cadere il governo Prodi, una cosa per la quale in un Paese serio si dovrebbe essere arrestati per colpo di Stato». Grillo ha poi insistito più volte sul tasto dell'«inciucio» tra i due poli. Un affondo da parte del comico genovese anche nei confronti del precedente governo: «Non vedo differenza tra l'indulto votato dal Governo Prodi e l'impunità che adesso vuole Berlusconi». La chiusura del suo intervento è stata poi affidata al consueto «Vaffa». 

L'intervento della Guzzanti. Un attacco a 360 gradi contro il governo ma anche contro la chiesa e il centrosinistra. Così Sabina Guzzanti ha scaldato usando parolacce e espressioni volgari la manifestazioni di piazza Navona. Guzzanti comincia con le indiscrezioni sulle intercettazioni del premier intonando una filastrocca: «Osteria delle ministre... 'paraponziponzipò... le ministre sò maestre... 'paraponziponzipò... e se sò brave a letto figuriamoci in Parlamento... dammela a me Carfagna... le Pari Opportunità». Poi offese verso Papa Razinger: «Tra 20 anni sarà morto è andrà all'inferno dove sarà conteso da due diavoli frocissimi e attivissimi, non passivissimi».

L'ultimo affondo, che scade sempre più nel turpiloquio, è ancora contro Berlusconi e Carfagna: «A me non interessa la vita sessuale di Berlusconi, non sono una moralista; ma non può diventare ministro delle Pari Opportunità una che gli ha succhiato l'uccello». E ancora: «Berlusconi usa il viagra, questo lo sanno tutti infatti uno dei suoi nomignoli è 'presidente vaso dilatatoriò ed i suoi assistenti si chiamano "vasellinati" o "vaso dilatati"».

La comica non ha risparmiato neanche il centrosinistra, in particolare il Pd. «Perché - ha chiesto - si deve appoggiare la norma sulle intercettazioni. Vogliono rifare le scalate alle banche perchè gli stanno bene i Consorte e i Fiorani che si mettono in tasca i soldi delle vecchiette». Nel suo intervento Guzzanti ha anche raccontato di non essersela sentita di votare Rutelli sindaco di Roma, «perché anche se gli avevo fatto pubblicità sul mio blog, lui fino all'ultimo ha detto di non volere il voto della sinistra ma solo il voto dei cattolici e dei conservatori. Non volevo essere invadente...».

Paolo Flores d'Arcais: "La norma sospendi-processi non sarà accantonata ma come spiega Cicchitto, tessera P2, il governo vuole infliggere al Paese un uno-due per mettere al tappeto la Costituzione italiana". "Vogliono l'impunità totale per i criminali di ogni tipo per salvare i criminali del governo e i loro amici".

Marco Travaglio: "Quello di Berlusconi è il governo più ridicolo della storia: abbiamo un ministro della Giustizia, Alfano, che spara cazzate tutti i giorni e ha il record di aver presentato in un mese ben cinque leggi incostituzionali". Berlusconi in campagna elettorale ha fatto di tutto "per perdere ma quando lui arretra anche l'opposizione lo fa: la sua più che una vittoria è stato un sorpasso in retromarcia". Per il giornalista la sinistra in questi anni si è data il compito "di risuscitare ogni volta Berlusconi, anche quando appariva politicamente morto". Travaglio ha quindi criticato aspramente l'attività del governo in tema di intercettazioni e sul censimento dei nomadi definendo "orrenda" l'idea di prendere le impronte digitali dei bambini.

E' stata una piazza finalmente libera: libera di sorridere per la satira, di indignarsi per le leggi ad personam, di condividere proposte e proteste, di dissociarsi quando non condivideva, di ascoltare in riverente silenzio le severe poesie di Camilleri (che - provate a riascoltarle - erano ancor più dissacranti delle battute satiriche di Sabina Guzzanti).


L'unica nota stonata mi sembra il riferimento al papa della Sabina. Poteva risparmiarselo.

 
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