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Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste
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CHIEDO LA MODIFICA DELL' ART. 138
Oltre alle modifiche della Costituzione in base all'art. 138, chiedo che la Costituzione possa essere modificata su iniziativa popolare. a) Iniziativa popolare per la revisione totale della Costituzione: 500.000 aventi diritto di voto possono proporre la revisione totale della Costituzione. Tale proposta va sottoposta al Popolo per approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della iniziativa. b) Iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione: 250.000 cittadini aventi diritto di voto possono chiedere la revisione parziale della Costituzione. Tale proposta se è già elaborata in articoli chiari e completi deve essere sottoposta al Popolo per l'approvazione entro 18 mesi dalla pubblicazione ufficiale della relativa iniziativa. c) L’iniziativa popolare per la revisione parziale della Costituzione può essere formulata come proposta generica o progetto elaborato. Se l’iniziativa viola disposizioni cogenti del diritto internazionale, il Parlamento dichiara nulla la parte che contrasta le norme in vigore. d) Se il Parlamento condivide un’iniziativa presentata in forma di proposta generica, il Parlamento elabora la revisione parziale nel senso dell’iniziativa e la sottopone al voto del Popolo. e) Se il Parlamento respinge l’iniziativa, la sottopone obbligatoriamente al Popolo entro 18 mesi dalla pubblicazione. Se il Popolo approva l’iniziativa, il Parlamento elabora il progetto proposto nell'iniziativa. f) L’iniziativa presentata in forma di progetto elaborato è sottoposta al voto del Popolo, per la decisione definitiva, mediante referendum senza quorum.
Voterò solo per il Movimento, o partito, che farà sua questa proposta di modifica.
Costituzione svizzera, art. 138, 139, 140 e 141 :
https://www.facebook.com/notes/alberto-zennaro/la-costituzione-svizzera-realizza-la-sovranita-del-popolo/10151876375094241
FIRMATE E FATE FIRMARE PER LA SOVRANITA' VERA:
http://www.change.org/it/petizioni/regole-e-vincoli-in-costituzione
Per la DEMOCRAZIA E LA GIUSTIZIA:
https://www.change.org/it/petizioni/democrazia-e-giustizia-1-leggi-di-iniziativa-popolare-con-obbligo-del-referendum-2-abolire-la-prescrizione-dei-reati
PROPOSTE DI RIFORME
1) Elezione di un'Assemblea Costituente, i cui partecipanti rinunceranno a candidarsi al Parlamento, per evitare di scrivere regole favorevoli ai politici e dannose per i cittadini. In alternativa chiedo che si scriva in Costituzione il seguente art. : 250.000 cittadini, con i diritti civili, possono presentare modifiche parziali, 500.000 cittadini possono presentare una nuova Costituzione, ed il Parlamento o l'accetta o è obbligato a indire un referendum entro 18 mesi dalla pubblicazione del progetto di modifica costituzionale.
2) Impedire ai vari Consigli Regionali, Provinciali, Comunali, di decidere il numero dei consiglieri, degli assessori, di decidere l'istituzione di Enti, di commissioni, di decidere le consulenze, senza aver avuto la preventiva autorizzazione del Senato o della Corte dei Conti. Stipendi sotto il controllo della Corte dei Conti, sganciati da quelli dei magistrati, con rapporto massimo di 8 volte tra stipendio massimo di una carica politica e quello di un semplice dipendente pubblico al livello più basso. Il parlamentare può arrivare a 7 volte, i ministri a 8 volte ed il Presidente della Repubblica a 9 volte lo stipendio di un dipendente pubblico al livello più basso. I politici regionali possono arrivare ad un massimo di 5 volte per i consiglieri regionali e 4,5 volte per i componenti della giunta e per presidente della giunta e presidente del Consiglio regionale.
3) Divieto assoluto di spendere denaro pubblico, per cose, o servizi, fuori della competenza dei singoli enti pubblici. Divieto di decidere spese senza la copertura finanziaria o senza imporre tasse allo scopo.
4) Elezioni con il sistema proporzionale con premio di maggioranza; con scalino di ingresso del 3% e scelta dei candidati da parte dei cittadini.
5) Riduzione del numero dei deputati e senatori : dalla prossima legislatura, non più di 100 senatori e 400 deputati. Pensione come tutti i cittadini.
6) Ridurre le spese, almeno del 50% per la presidenza della Repubblica, e per tutte le Assemblee elettive.
7) Il Parlamento, Camera e Senato elegge il Presidente della Repubblica; La Camera dei deputati elegge il Presidente del Consiglio ed elegge i Ministri. Il Presidente del Consiglio coordina l'attività del Governo.
8) Deputati e senatori non devono fare più di tre legislature. Complessivamente non si può essere eletti, nelle varie assemblee, comprese quelle locali, per oltre 20 anni.
9) Gli ex presidenti della Repubblica, dopo il mandato di 7 anni, rientrano in Parlamento solo fino alla scadenza della legislatura. Poi, per essere rieletti, devono sottostare alle regole di tutti. 10) abolizione dei senatori a vita.
PROPOSTE DI RIFORME
11) Impedire che si candidi al Parlamento o alle varie assemblee, chi può entrare in conflitto d'interessi: non si può candidare chi è titolare o proprietario un famigliare di quote azionarie superiori al 5% di una società che ha in concessione un bene pubblico, chi possiede quote superiori al 5% di giornali o di tv, o possiede quote superiori al 10% di una grande industria.
12) Non sono candidabili coloro che hanno avuto una condanna, anche se in primo grado, per reati che prevedono una pena superiore all'anno di carcere e per i reati a danno dello Stato, indipendentemente dalla durata della pena.
13) Abolire le province con meno di 200.000 abitanti, salvo alcune di confine. Abolire i Comuni, con meno di 8.000 abitanti. Abolire le Comunità montane, accorpare le Regioni con meno di 1 milione di abitanti, eccetto quelle di confine.
14) Ridurre a metà tutti i consiglieri regionali, comunali e delle province superstiti. Abolire i consigli di circoscrizione, nelle città con meno di 120.000 abitanti.
15) Abolire le regioni a statuto speciale, eccetto per il Trentino-Alto Adige. Comunque non devono avere privilegi, ma prerogative speciali solo se dovuti a patti internazionali. Abolire qualsiasi Ente inutile.
16) Divieto di far parte di consigli di amministrazione di banche assicurazioni, società a chi ha una carica politica e a chi possiede quote di società di giornali o di tv superiori al 5%.
17) Le consulenze non devono essere pagate se non hanno avuto l'approvazione della Corte dei Conti, altrimenti le pagano di persona, chi le ha decise.
18) Acquedotti pubblici, o almeno al 90%, in mano pubblica, con consiglio di amministrazione composto da direttore amministrativo, da assessore incaricato, da un consigliere di maggioranza e da uno di minoranza
19) riduzione degli stipendi dei consiglieri dei vari Enti pubblici, decisi da un organo superiore, come il Senato e sotto controllo della Corte dei Conti.
20) lavoro precario per tempi ridotti, massimo tre anni, con stipendio maggiorato al meno del 10% rispetto a chi lavora a tempo indeterminato.
PROPOSTE DI RIFORME
21) Finanziamento ai partiti: solamente da cittadini privati. Vanno certficati se superiori a 1000 euro a persona. Divieto di avere finanziamenti da società.
22) auto blu in media europea.
23) Le regole per le pensioni dei politici, non devono discostare da quelle dei cittadini. Abolizione del vitalizio, compreso quelli già in vigore.
24) La reggia del Quirinale, deve servire solo per rappresentanza e per museo. Non deve servire per abitazione del Presidente.
25) Non più di 18 ministeri e di 60 tra viceministri e sottosegretari. Divieto di nominare condannati con pena superiore all'anno.
26) Ci si può candidare solo nel colleggio di nascita e/o di residenza da almeno tre anni, o nel collegio unico nazionale.
27) Per chi si candida al Parlamento: Divieto assoluto, pena la confisca, di possedere più del 10% più di 2 canali digitali di una rete Tv a carattere nazionale.
28) Il collaboratore-segretario del parlamentare deve essere assunto, anche se a tempo determinato, dalla Camera o dal Senato.
29) certezza delle pene. Galera effettiva per pena superiore all'anno. Premi speciali per buona condotta. No a indulti, se non fatti eccezionali
30) Nelle società azionarie è vietata l'autoassegnazione delle stock option. Gli stipendi dei manager devono essere approvati preventivamente dal consiglio di amministrazione e dall'ASSEMBLEA degli AZIONISTI, CON IL 66% dei voti validi.
PROPOSTE
31) Scrivere in Costituzione che alle elezioni Regionali, e Nazionali, almeno il 30% siano candidate donne.
32) L'unica immunità parlamentare accettabile è quella per le idee. Nessuna immunità per reati comuni, contro lo Stato e per qualsiasi altro reato.
33) Qualsiasi legge deve essere sicuramente corrispondente ai principi della Costituzione, altrimenti non può entrare in vigore. Se un partito chiede il giudizio di Costituzionalità la legge non entra in vigore se non dopo averlo avuto dalla Corte Costituzionale.
34) Fisco: galera effettiva, di 6 mesi di carcere, con pagamento delle spese, ogni 10.000 euro non dichiarati al fisco.
35) Lotta ai cartelli, per favorire la concorrenza. Al posto dell'Authority, occorre una commissione eletta direttamente dal popolo, per controllare i prezzi.
36) Vietare ai deputati, senatori, consiglieri regionali di esercitare altre attività durante il mandato, tantomeno altre cariche politiche.
37) Un canale RAI digitale deve essere gestito dai sindacati e dalle varie associazioni dei consumatori.
38) Nessun cittadino italiano o straniero, può possedere oltre il 50% delle azioni di una società televisiva o di un giornale, operante in Italia.
39) Referandum propositivi obbligatori, entro un anno dalla consegna delle firme.
40) Per le famiglie, con più di un figlio, stabilire assegni familiari per i figli, se il reddito è inferiore a 40.000 euro l'anno. Asilo nido gratuito dal secondo figlio in poi, con reddito inferiore ai 40.000 euro.
Proposte di riforme
41) Regolare per legge le competenze degli alti dirigenti di banche e società per azione. Vietati i premi se il bilancio è negativo. Vietato ai politici far parte del CDA dielle SpA.
42) Stabilire regole internazionali per i fondi e metterli sotto controllo costante di autorità sovranazionali.
43) ostacolare i paradisi fiscali, punendo chi vi deposita soldi senza validi motivi, per vantaggi fiscali, per scopi non consentiti. Confisca dei beni in Italia, a chi li usa in maniera truffaldina.
44) terreni per edificare a prezzi agricoli, comprati dal Comune e ceduti ai costruttori, con obbligo di vendere gli edifici a prezzi contenuti.
45 ) Per evitare che le fabbriche vadano all'estero occorre mettere dei freni. Occorre che sia vietata l'importazione se nelle fabbriche, in Cina o in altri Paesi, i lavoratori non hanno i diritti sindacali.
46) Occorre responsabilizzare i dirigenti RAI, che non rispettano le regole, facendo pagare a loro le multe.
47) Occorre impedire ai candidati, anche se eletti, di decidere sulla validità delle elezioni. Deve essere un'apposita commissione di magistrati a verificare le credenziali e a dichiarare l'ineleggibilità o l'avvenuta elezione secondo le regole.
48) Aliquote IRPEF proporzionate al reddito, esenzione fino a 16.000 euro, con un minimo del 20% , tra 16.000 euro ed i 20.000 ed un massimo del 50%, oltre i 400.000 euro l'anno di reddito.
49) Eliminazione del quorum per i referendum
50) Introduzione della democrazia diretta, con i referendum propositivi su richiesta di 250.000 elettori, con obbligo dello svolgimento, eventualmente previo assenso della Corte Costituzionale, entro un anno dalla presentazione del testo con le 250.000 firme.
51) I tempi di prescrizione dei reati devono essere quelli della media europea. Sono incostituzionali tutte le leggi che impediscono di arrivare alla sentenza definitiva. La Prescrizione cessa di agire a inizio del processo, per non tentare di rallentare il processo per fare intervenire la Prescrizione.
52) Divieto totale di costruire con il sistema del project financing per Comuni, Province e Regioni, dato che i lavori fatti finora sono costati almeno 5 volte il valore reale. Lo Stato può farlo ma solo a prezzi nella media europea. Ogni lavoro và preventivamente sottoposto all'approvazione della Corte dei Conti.
STORIA RECENTE
TRAVAGLIO SPIEGA CRAXI: http://spacepress.wordpress.com/2009/01/07/bettino-craxi/
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 1 http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
TRAVAGLIO SPIEGA BERLUSCONI 2 http://it.youtube.com/watch?v=eoue61XDw6k
LE BUGIE DI BERLUSCONI: http://it.youtube.com/watch?v=0YcztkyDPYc
BORSELLINO intervistato PRIMA DI MORIRE http://it.youtube.com/watch?v=DN9iM-7DSlo
BERLUSCONI E DELL'UTRI http://it.youtube.com/watch?v=iXJin-dYraY
Dell'Utri, Berlusconi e i boss siciliani: http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/03/09/quando-dellutri-incontrava-boss-milano/192237/
LA PAPPATORIA: TAV NAPOLI-ROMA http://it.youtube.com/watch?v=NpS8acymTQg
Corruzione E TAV: http://it.youtube.com/watch?v=l1i0yOY_qLE
NOTIZIE http://it.youtube.com/watch?v=sOh_NBuf7WQ
I pentiti E BERLUSCONI http://www.youtube.com/watch?v=1yySraMnHPg
Libero Provenzano e Ilardo Che vuole Parlare Ucciso:
http://www.youtube.com/watch?v=VCBfT5ANcuo
CANDIDATURA DEL PDL: http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-13/vernola-intervista/vernola-intervista.html
Ciancimino: I SOLDI DELLA MAFIA PER FARE Milano2:
I PENSIERI DI BOSSI SU BERLUSCONI ED ALTRE IDEE LEGHISTE
GLI INCIUCI DELLA VOLPE DEL TAVOLIERE, MASSIMO D'ALEMA:
UN GRANDE : Travaglio
Storia di Berlusconi e i mafiosi 1
http://www.youtube.com/watch?v=v_63LZA9qUE
Storia di Belusconi e i mafiosi 2
http://www.youtube.com/watch?v=-rDQ61o-Scg&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=rIgmWlQQvIg
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/05/02/servizio-pubblico-travaglio-su-pd-e-pdl-guerra-civile-che-non-ce-dei-20-anni/230741/
Le menzogne di Berlusconi
L''unione fa la forza
IL POPOLO DEVE STARE UNITO E VOTARE PER UN PARTITO CHE CURI GLI INTERESSI DI TUTTI E NON DEI POTERI FORTI.
I PARTITI DEL CENTROSINISTRA, PER FARE GLI INTERESSI VERI DEI LAVORATORI A REDDITO FISSO, DEI PENSIONATI E DEI CONSUMATORI, DEGLI AMMALATI, NON DEVONO AVERE FINANZIAMENTI DA CITTADINI PRIVATI SUPERIORI AI 1000 EURO ALL'ANNO.
I PADRONI DEL VAPORE:
http://www.beppegrillo.it/2009/03/diretta_da_brux/index.html?s=n2009-04-01
http://www.youtube.com/watch?v=ZnLNtJJQEik
COMBATTIAMO LA CRIMINALITA' ORGANIZZATA
CHE SI E' INSERITA NELLE ISTITUZIONI.
PROGRAMMA MOVIMENTO 5 STELLE:
http://www.beppegrillo.it/2010/02/il_programma_de_1/index.html?s=n2010-02-18
Ho un sogno: far eleggere una ASSEMBLEA COSTITUENTE composta da 51 cittadini esperti, semplici cittadini, che poi non si candideranno a cariche politiche, affiancati da 10 politici. Questa Assemblea deve scrivere le regole a cui i politici dovranno attenersi. Il Parlamento non potrà modificarle. Lo potrà fare solo una nuova Assemblea di cittadini, non politici e le modifiche dovranno essere confermate da un referendum.
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Messaggi di Aprile 2010
Perché un referendum?
Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. Noi tutte e tutti possiamo impedirlo.
Mettendo oggi la nostra firma sulla richiesta di referendum e votando SI quando, nella prossima primavera, saremo chiamati a decidere. E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso.
Perché tre quesiti?
Perché vogliamo eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua.
Perchè vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.
Cosa vogliamo ?
Vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva. Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene comune. Per conservarlo per le future generazioni. Vogliamo una gestione pubblica e partecipativa.
Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.
Quale scenario dai referendum?
L’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Renderà possibile il ricorso alle aziende speciali o ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come servizio di interesse generale, senza profitti nella sua erogazione. Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.
E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali.
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Il segretario Pd,Pier Luigi Bersani, osserva: "Quello che abbiamo visto è sconcertante, anche sconveniente per il nostro paese. Il fatto che il centrodestra non riesca a trovare convergenze su questioni decisive apre la strada a una nuova lunga fase di paralisi dell'azione di governo".
Per il presidente Udc, Rocco Buttiglione, "Berlusconi è il problema della democrazia italiana degli ultimi quindici anni. Noi abbiamo sempre saputo che il Pdl era nato con problemi interni che prima o poi sarebbero affiorati".
E il leader Idv Antonio Di Pietro, ammonisce: "L'opposizione non deve trovarsi impreparata di fronte a quello che sta accadendo nel Pdl".
Secondo me Berlusconi non avrebbe potuto entrare in Parlamento, se non dopo aver ceduto le reti tv, come prescrive la legge 361 del 1957.
Berlusconi, deve vendere o uscire dal Parlamento e deve presentarsi ai giudici, come tutti gli italiani.
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BRAVO FINI E FORZA OBAMA!
Fini: "Impensabile che maggioranza faccia regole per tutti"
"Se parliamo di riforma della Costituzione, di casa degli italiani, non possiamo pensare che ogni maggioranza possa fare o disfare le regole di tutta quanta la comunità". Così il presidente della Camera durante l'incontro all'istituto Stensen.
Fini: "Riforme, da provinciali guardare solo ai modelli stranieri"
Nell'affrontare il dibattito sulle riforme "la classe politica dovrebbe evitare l'atteggiamento un po' provinciale di guardare a questo o a quel Paese per cercare modelli all'estero. Un modello non è una bandiera che si può prendere e piantare in un'altra realtà". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini all'Istituto Stensen di Firenze. A proposito del dibattito sul semipresidenzialismo alla francese, Fini ha commentato: "Il cosiddetto modello francese ormai ha cinquant'anni di vita, la prima idea di De Gaulle è del 1958 e l'ultima modifica è del 2008. Le Costituzioni hanno una loro organicità, una capacità di adattarsi alla storia e alla realtà dei singoli Paese. Guardiamo alle nostre necessità e cerchiamo di rispondere"
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Berlusconi è pronto a rompere con chiunque e quasi a qualsiasi prezzo, pur di affermare la sua sovranità indiscussa: ed è pronto a negoziare con chiunque e a un prezzo ancora più alto, pur di riaffermare il suo comando.
Bisogna dare atto a Fini di avere avuto un grande coraggio. Per avere avuto una reazione così netta contro Berlusconi, vuol dire che non ne poteva proprio più di tutti gli attacchi dei lecchini di Berlusconi e dei giornalisti servi, che ogni giorno lo denigrano.
CANTIAMO TUTTI BELLA CIAO. ( vedi box a lato)
PER LA LIBERTA', LA DEMOCRAZIA, L'UGUAGLIANZA,
CONTRO LE DITTATURE, I BERLUSCONISMI, LE MAFIE.
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L'emendamento sulle intercettazioni consegnato alla commissione Giustizia del Senato mette in evidenza una grande apertura da parte di questo Governo. Una grande apertura alla criminalita' organizzata.
I parlamentari diventano il punto di riferimento dei delinquenti e non dei cittadini perbene. Viene creata una riserva indiana per i parlamentari. Oggi permettono a tutti quelli della criminalità organizzata di avere come referente un parlamentare, così le intercettazioni non valgono più. Anche se confessa un omicidio, se c'è un parlamentare, nell'intercettazione, ci vuole un'autorizzazione del Parlamento, e la Camera si guarderà bene da dare il via libera. Oggi io aiuto te e domani tu aiuti me: tra destra e sinistra non hanno mai dato l'autorizzazione a procedere.
La proposta di oggi, quindi, la ritengo ancora più grave della precedente, perché con questi emendamenti si mette un bavaglio definitivo alla stampa: addirittura si puniscono i giornalisti, che fanno il loro mestiere. Bisogna punire invece chi rende noto, chi viola il segreto istruttorio e non il giornalista che svolge la propria funzione.
Con questo emendamento il Governo ha inferto un altro colpo al sistema giustizia. Non si capisce per quale ragione per una persona che non è parlamentare, e che può occultare tutte le prove e realizzare reati, si debba chiedere l'autorizzazione ad intercettare. A questo punto, la criminalità organizzata potrà scegliersi i suoi adepti, il parlamentare più adatto, punto di contatto tra criminali che così non parleranno più tra di loro ma per interfaccia. Volendo fare un esempio: se due mafiosi vogliono scambiarsi delle informazioni basterà che a fare da tramite ci sia un parlamentare. Per essere ancora più chiari: se Totò Riina vuole mandare un messaggio a Provenzano basta che si rivolga al parlamentare mafioso di turno. Così, questi potrà essere l'anello di congiunzione con la criminalità. E' chiaro che per il parlamentare sarà più facile avere come punto di riferimento la criminalità.
Queste sono le prove tecniche del regime. Queste disposizioni mettono seriamente a rischio l'articolo 21 della Costituzione. Il ddl voluto fortemente da Berlusconi prevede diversi anni di carcere per chi svolge di mestiere di giornalista e dovrebbe essere un 'cane da guardia' della democrazia. In questo modo da cane da guardia diventerebbe una pecora.
Noi dell'Italia dei Valori siamo accanto ai giornalisti e ci mobiliteremo con la Fnsi, scendendo in piazza il 28 aprile, per protestare contro questo scempio del diritto e attentato alla Costituzione.
Antonio Di Pietro
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Facciamo come Daniele Luttazzi : “considerato che a livello politico non si intravedono soluzioni per mandarlo a casa,
boicottiamo il potere economico di Berlusconi rifiutando di comprare i prodotti pubblicizzati su Mediaset. Dato che il regime
mediatico è evidente, e dato che il potere politico di Berlusconi deriva dalla pubblicità, si propone di boicottare i Big spender,
ovvero le più grosse aziende che fanno inserzioni preferibilmente sulle Tv berlusconiane.
"QUESTI I Big spender che investono in pubblicità su Mediaset da boicottare:
1. Ferrero spa (kinder, duplo, Nutella, cioccolattini Ferrero)
2. Unilever (Findus, dove, Lysoform, Knorr,Mentadent, Coccolino, Clear,Axe, Svelto)...
3. Barilla spa (Mulino Bianco, Pavesi, Barilla pasta e sughi)
4. L'Oreal (Garnier, L'Oreal Paris, Giorgio Armani Parfums)
5. Vodafone (Vodafone, Omnitel)
6. Procter e Gamble Co. (Ace, Az, Mastro Lindo, Max Factor, Infasil, Pantene, Swiffer, Wiakal, Dash, Hugo Bass, Oil of Olaz, Vicks Tempo)
7. Nestlè SA (Buitoni, Nescafè, acqua Vera, acqua s.Bernardo, friskies, acqua Levissima, LC1, Nesquik, acqua Panna)
8. Bolton Group International (Roberts, Smac, WC net, Rio mare)
9. Uliveto spa (acqua Uliveto e Rocchetta)
10. Danone (Vitasnella acqua e yogurt, Saiwa, Fonzies, Ferrarelle, Actimel, Danette.
11. Parmalat (latte fresco blu e Zymil, yogurt Joy, Mr.day, Coppa Malù, Santal)
12. Gruppo RCS - Rizzoli (Fabbri ed. Oggi, Amica, Anna, libro Cristina Parodi)
13. Renault SA (Renault, Nissan)
14. Henkel (Dixan, General, Antica Erboristeria, Pril, Verlana, Vernel, Bref, Pattex, Nelsen)
15. Gruppo Mondadori (Panorama, Oscar Mondadori, Flair, Tu, Tv Sorrisi e Canzoni, Starbene, Contro Campo, Grazia, libro Bertolino)"
STAMPATE QUESTA LISTA PORTATELA CON VOI, IN TASCA, NEL PORTAFOGLIO ETC. ED APPICCICATELA OVUNQUE :
es. - sul frigo, etc. ( le marche/logo appartengono ai rispettivi proprietari - stampato in proprio )
BOICOTTANDO SI COMBATTE IL CONFLITTO D'INTERESSI CHE BERLUSCONI USA CONTINUAMENTE PER ARRICCHIRSI, FAVORIRE LE SUE ATTIVITA' CON LEGGI AD PERSONAM, IMPORRE LA SUA VOLONTA' CON LA SUA POTENZA MEDIATICA, CHE USA PER I PROPRI SCOPI ANTICOSTITUZIONALI, COME IL LODO ALFANO, IL "LEGITTIMO IMPEDIMENTO", A DANNO DELLA DEMOCRAZIA E DEGLI ALTRI CITTADINI.
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Berlusconi dice.......
Terza riforma dopo quella costituzionale e fiscale, è la riforma della giustizia civile:
"Prima di passare da una legge varata a una realtà che cambia ci vuole molto tempo". Il punto finale "è il dimezzamento delle cause del processo civile". "Sulla giustizia penale vi parla il più grande imputato di tutti i tempi. Ho avuto più udienze, 2550 udienze, dei giorni che ho governato. Ho giurato sui miei figli che nessuno dei fatti che mi sono stati attribuiti, messi in campo per tenermi sulla griglia penale, sono veri". L'affondo è anche alla Corte costituzionale "che abroga le leggi che non piacciono alla sinistra".
Berlusconi, per quanti reati faccia e per quanti processi gli facciano, lui resterà sempre un agnellino innocente. I suoi avvocati-parlamentari, sono lì, pagati, anche da noi, per renderlo impunito a vita. Chi vota le leggi AD PERSONAM è complice di Berlusconi ed un giorno ne risponderà al TRIBUNALE SUPERIORE.
VERRA' IL GIORNO CHE IL GIUDICE DEL TRIBUNALE SUPERIORE CONDANNERA'
LE CANAGLIE, E NON CI SARANNO LEGGI AD PERSONAM CHE TENGANO.
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PRIMA CI PENSAVA BRUNETTA A COLPIRE A TESTA BASSA I LAVORATORI STATALI. dA DOPO LA BATOSTA A VENEZIA E' SCOMPARSO. QUINDI CI PENSA UN ALTRO EMERITO SERVO DI BERLUSCONI: SACCONI.
Dal Convegno dei potenti di Parma.
Prende la parola il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: "Noi dobbiamo liberare il lavoro e lo dobbiamo fare soprattutto in un Paese come il nostro dove è stato caricato da un sovraccarico ideologico". Come fare? Prima di rispondere elenca che "cosa abbiamo fatto negli anni scorsi per riprendere il percorso avviato da Marco Biagi". Tra gli esempi una metafora: "Abbiamo dato direttive alle autorità di vigililanza perchè gli ispettori non limino le unghie alle zanzare, ma vadano a cercare gli elefanti che pascolano liberi soprattutto nelle praterie del mezzogiorno". Sacconi spiega: "Aggiusteremo il disegno di legge sull'arbitrato confermando l'utilità di un arbitrato che è una opportunità in più per i lavoratori e le imprese rispetto al grande contenzioso esistente che deve essere deflazionato trovando soluzioni tempestive''. Ancora: "Presenteremo un piano triennale per il lavoro nel quale è compreso il passaggio, dopo quarant'anni, dallo statuto dei lavoratori allo statuto dei lavori''. Quando? ''Dopo i passaggi con le parti sociali'' che probabilmente verranno convocate entro maggio, quando si festeggeranno i quarant'anni dello statuto. Oltre alle politiche di liberazione del lavoro dalle tutele unilaterali, dall'illegalità e dalle eccessive rigidità, il ministro si è lasciato andare a un giudizio sugli anni '70: "Organizziamo insieme una
difesa della cultura del lavoro rispetto a quel nichilismo che purtroppo dagli anni Settanta, dai peggiori anni della nostra vita per coloro che li hanno vissuti, si è diffuso con effetti perversi negli ambiti dell'educazione in modo particolare, oltre che nell'editoria e nella magistratura''. ''C'è chi dice -ha proseguito- che l'inserimento di quella generazione in questi ambiti sia stato dovuto ad una logica gramsciana, all'occupazione delle casematte per costruire una società diversa e migliore. Io ho sempre avuto un'opinione diversa: che si siano, come direbbero a Roma, infrattati in questi ambiti lavorativi per una scelta molto più banale: sempre meglio che lavorare''.
Prende la parola il presidente della banca centrale europea Jean Claude Trichet: "Ho dinnanzi a me l'Italia che produce". Citando luigi Einaudi "uno dei padri della letteratura finanziaria pubblica" elogia le caratteristiche di forte pragmatismo degli imprenditori italiani che fondarono Confindustria 100 anni in un momento "drammatico per la contrazione bancaria". Poi le analisi sulla situazione presente e sul futuro: "La ripresa sarà molto irregolare nel tempo tra una regione e l'altra. Così come accadde nel 1907 l'Italia è stata colpita duramente" però come già accaduto nel passato crede che "sarà in grado di riprendersi". "La ripresa in Italia e in Europa comincerà nel 2010 ma sarà moderata". Questo scenario, secondo Trichet, non sarà limitato al panorama europeo: ''Nel secondo trimestre dell'anno, l'economia globale comincerà a emergere dopo una prolungato periodo di tempesta finanziaria''. Il giudizio sull'Italia e la sua politica di bilancio nei medio termine è positivo: ''La prospettiva di medio termine ha guidato la politica di bilancio in Italia durante la crisi. Il ministro dell'Economia ha resistito alle pressioni per l'introduzione di stimoli fiscali che vadano oltre l'alleggerimento che deriva dall'azione degli stabilizzatori automatici. Questa è una strategia appropriata, dato il suo scottante debito pubblico e in prospettiva della sua evoluzione nel lungo termine''. Positivo anche il giudizio sulle banche italiane "più lucide" rispetto a quanto è successo nel mondo. La conclusione: "Abbiamo una piattaforma solida per costruire il nostro futuro. L'Italia rimane una economia manifatturiera, in cui la finanza è un sostegno all'economia reale" e in cui va riconosciuta anche "la prudenza bancaria". "Noi dobbiamo dare stabilità ai prezzi, voi dovete consolidare la vostra competitività".
Ieri i cinquemila imprenditori riuniti a Parma hanno chiesto al Governo di voltare pagina sull'economia, paventando un futuro a tinte fosche. Oggi, attesa per l'intervento di Berluscono e per le analisi del presidente della Bce Jean Claude Trichet. I lavori sono aperti dal presidente regionale di Confindustria Anna Maria Artoni. Assente il governatore Vasco Errani. "Vi trovate nel cuore dell'Europa avanzata", ha esordito Artoni ricordando il Pil della regione, i tassi dell'occupazione tra i più bassi del paese, l'alta qualità della vita e la capacità d'innovazione delle sue imprese. La descrizione dei risultati raggiunti in Emilia Romagna è lo spunto per parlare della crisi e delle capacità da mettere in campo per rispondere alla crisi e alla stagnazione dell'economia. "La libertà, che è anche un potente ascensore sociale, necessario per premiare il merito e il benessere" si deve accompagnare a un cambio di passo che liberi le piccole e medie imprese dalle briglie in cui si dibattono. "A pochi giorni dalle elezioni regionali è evidente la necessità che le Regioni imparino a mettere al centro l'impresa e le crescita. Non possono essere solo gestori degli ospedali". Il presidente degli industriali emiliano-romagnoli pensa "alle leggi e alla conoscenza" su cui si deve investire.
A margine dell'assiste interviene anche il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi: "Le riforme istituzionali e le riforme economiche sono due facce della stesa medaglia che riguarda proprio la libertà di crescere e di creare lavoro''. Lo ha detto in occasione del convegno di Confindustria a Parma, il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo il quale ''gli imprenditori sanno che il paese ha bisogno di stabilità politica. La libertà economica si muove solo in un contesto stabile nel quale vi sia una giustizia giusta e maggiori certezze''.
A margine del convegno le dichiarazioni di Corrado Passera: ''E' indubbio che ci sono segnali di miglioramento rispetto agli anni scorsi, ma sono d'accordo con Tremonti sul fatto che siamo ancora nel pieno di un anno molto difficile'', dice il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo. Avverte: ''Speriamo che possa essere meno difficile del 2009, ma è sicuramente difficile per l'economia quindi la societa'''. Per Passera, quindi, ''la priorità deve essere stimolare la crescita per creare posti di lavoro''. Quanto alle ricette per uscire dalla crisi, ''bisogna rimettere velocità nel sistema''. Quindi, ''la riforme delle riforme, che non costa nulla, ma può mettere in moto crescita e lavoro, è quella dei meccanismi decisionali: in questo Paese ci vuole troppo tempo per prendere qualsiasi tipo di decisione, per esempio per fare una infrastrutture metterci venti anni, invece che 2 o 5 come altri Paesi riescono a fare, significa rinunciare a posti di lavoro, investimenti, e crescita''.
DA VENT'ANNI DICONO SEMPRE LE STESSE COSE......
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La prossima settimana sarò a Roma, dal 12 al 16 aprile. Ci sono stato varie volte, da quando ho fatto il militare. Manco da 12 anni. Roma è meravigliosa, ha monumenti affascinanti, una storia unica, chiese e musei pieni di opere d'arte. A Roma piangi per una malattia rara: la sindrome di Stendhal.
Ricordo, che l'ultima volta, in bus, tre nordafricani hanno tentato di borseggiarmi.
Speriamo che tutto vada bene.
Da un servizio tv, vengo a sapere che a Roma operano centinaia di ladri provenienti dal nordafrica, bravissimi a derubare gli stranieri ovunque.
I LADRI, IN ITALIA, HANNO TROVATO IL PAESE IDEALE PER RUBARE. PARE CHE ABBIANO UNA GRANDE AMMIRAZIONE PER BERLUSCONI. DICONO:"E' IL PIU' BRAVO". QUANDO E' SCOPERTO SI FA FARE UNA LEGGE AD PERSONAM ED E' A POSTO. UN GENIO. FRA POCO NON CI SARANNO PIU' NEMMENO LE INTERCETTAZIONI E CHI SCRIVE SU UN GIORNALE CHE UN LADRO E' UN LADRO, VA IN GALERA.
Omaggio a Caio Giulio Cesare
GIULIO CESARE: IL MASSIMO DELLA GENIALITA' IN MOLTI SETTORI:
MASSIMO STRATEGA DELL'ARTE MILITARE E' STATO IL PIU' GRANDE GENIO MILITARE DELLA STORIA ROMANA, STATISTA LUNGIMIRANTE.
OPERO' PER IL BENE DELLO STATO E PER IL BENE DEL POPOLO.
Il nome "Cesare" rimane in molte lingue come sinonimo di "comandante", "leader"; il tedesco Kaiser, il russo Zar ed il persiano Scià hanno la stessa radice del nome di Cesare, e ci furono in tempi successivi molti imperatori con quel nome. La pronuncia latina del nome era Cáesar .
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L'onda di Facebook non molla Minzolini
"Sul Tg1 vogliamo risposte dalla Rai"
di CARMINE SAVIANO
![L'onda di Facebook non molla Minzolini L'onda di Facebook non molla Minzolini](http://www.repubblica.it/images/2010/04/06/191711419-98b60836-2597-495e-a6ff-71625baaf230.jpg)
L'annuncio della mobilitazione è stato dato con una lettera che Arianna Ciccone, responsabile de 'La Valigia Blù e anima del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia, ha inviato al presidente della Rai Paolo Garimberti. Vi si legge: "Più volte vi abbiamo scritto via mail e cercato al telefono. Chiedendo di essere ricevuti o di avere una risposta. Ma ci ha avvolto solo uno stupefacente silenzio misto a indifferenza". Nella lettera la Ciccone rievoca la giornata del 5 marzo, quando è stata ricevuta in Rai. "La posizione del dott. Paglia - responsabile delle relazioni esterne Rai - è stata: la notizia corretta è stata data successivamente. Ma come può capire non basta dare la notizia correttamente. Bisognava fare riferimento all'errore e magari scusarsi con i telespettatori".
Ad oggi l'impegno di 'Valigia Blù si spinge oltre la richiesta di rettifica. "Sappiamo benissimo, a questo punto, che la rettifica non verrà mai più data", scrive la Ciccone. "Ma quello che non riusciamo ad accettare è il vostro silenzio nei nostri confronti. Nè lei nè Zavoli nè il direttore Minzolini avete ritenuto opportuno degnare 196mila cittadini di una risposta. Perché? 196mila cittadini non valgono niente? Non sono niente? Non hanno diritto a essere presi in considerazione?". E ancora: "Quello che sta avvenendo alla Rai ci preoccupa molto. La nostra lotta è il simbolo di una richiesta sempre più pressante da parte dei cittadini: una Rai e un'informazione pubblica libera dai partiti e che sia garanzia di tutti i cittadini. E dia spazio alla pluralità delle voci. Sempre".
Poi l'annuncio della manifestazione: "Non servirà a niente, vista l'arroganza con cui il potere continua a trattarci, ma sabato 10 aprile alle ore 11.00 saremo di nuovo a Roma. E altre persone simbolicamente davanti ad altre sedi Rai regionali. Per dirvi che esistiamo. Che non assisteremo alla morte lenta della Rai senza fare niente". Un annuncio che si conclude con una proposta: "Vogliamo una Tv pubblica modello BBC. Destra, sinistra e centro stanno distruggendo la (ex?) più grande azienda culturale del paese".
Nelle ultime ore 'Valigia Blù ha pubblicato online il proprio manifesto. Che oltre alla lettera di Arianna Ciccone a Garimberti, contiene un articolo di Giovanna Zucconi sulla 'curà delle parole: "Nulla è più rivoluzionario, oggi, che rispettare le parole. Riprendiamocele, le parole, maneggiamole con cautela, brandiamole con il rispetto che meritano. Che meritiamo". Perché "prescrizione non è assoluzione" non è solo una questione terminologica.
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Milano, accuse di appropriazione indebita e frode fiscale
I PM : Frode sui diritti tv, per Berlusconi
richiesta di rinvio a giudizio.
MILANO - Pur destinato a essere subito fermato e sospeso dalla nuova legge sul «legittimo impedimento», un nuovo processo a Silvio Berlusconi inizierà a giugno: l’Ufficio dei giudici delle indagini e delle udienze preliminari del Tribunale di Milano ha infatti ricevuto ieri dalla Procura della Repubblica le 45mila pagine di atti con la richiesta di rinviare a giudizio per «appropriazione indebita» e per «frode fiscale» il presidente del Consiglio, accusato (nella compravendita Mediaset di diritti tv) di aver concorso nel 2002-2005 dalla plancia di Palazzo Chigi a svuotare di 34 milioni di euro la società quotata in Borsa di cui è azionista di maggioranza, e a frodare il fisco per 8 milioni di euro con effetti tributari sensibili ancora fino al settembre 2009.
La Procura chiede di processare per «frode fiscale» anche il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, e il vicepresidente Mediaset e presidente Rti, Pier Silvio Berlusconi, figlio di Silvio; più altre 9 persone tra le quali il produttore tv americano Farouk «Frank» Agrama. A costui nell'ottobre 2005 i pm milanesi fecero sequestrare in Svizzera 100 milioni di euro sui conti della sua Wiltshire Trading ( Hong Kong), e tuttora li detengono nel presupposto che questo denaro sia non il frutto di una colossale «cresta» fatta dal fornitore Agrama a spese delle casse del cliente Mediaset (azienda che si dichiara parte lesa da propri manager infedeli), ma il portafoglio accumulato da un Agrama «socio occulto» di Berlusconi. L’inizio dell’udienza preliminare nella quale il giudice Marina Zelante valuterà la richiesta di rinvio a giudizio, a cominciare dall’applicazione o meno della nuova legge sul «legittimo impedimento», sarà fissato non prima di metà-fine giugno, visto che per quella data la sua cancelleria risulta aver già fissato altri fascicoli pervenutile prima di questo.
Intanto, però, dopo il deposito degli atti il 22 gennaio scorso e il relativo partire dei 20 giorni procedurali a disposizione delle difese, nell’ultimo mese già sulla tempistica della richiesta di processo si è sviluppata in Procura una dialettica, anche epistolare, tra il neoprocuratore aggiunto Edmondo Bruti Liberati e i due sostituti procuratori titolari del procedimento, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro: l’uno riteneva che su questo fascicolo, tanto più in quanto aperto già da 5 anni, non potesse nuocere un’ulteriore manciata di giorni per limare e migliorare alcuni aspetti tecnici dei capi d’imputazione; gli altri paventavano che sui tempi fisiologici del procedimento si volessero far calare valutazioni di " opportunità", come ad esempio quella di far partire solo dopo le elezioni regionali la richiesta di rinvio a giudizio già pronta a metà marzo.
Nel merito dell’accusa, i pm prospettano che Agrama, Berlusconi «titolare di poteri di fatto sulla gestione di Mediaset spa», Daniele Lorenzano «uomo di fiducia di Berlusconi» per l'acquisto di diritti tv, Roberto Pace «direttore di Mediatrade fino al 2002», e Gabriella Ballabio «dirigente di Mediatrade e poi di Rti», abbiano «operato all'interno di un sistema di frode utilizzato dalla fine degli anni 80, in forza del quale i diritti di trasmissione forniti dalla Paramount, e in misura minore da altri produttori internazionali, invece che direttamente dai fornitori venivano acquistati da Mediaset a prezzi gonfiati per il tramite di società di comodo riconducibili ad Agrama». Così sarebbe maturata l’appropriazione indebita «di una parte rilevante (nel 2000-2005 complessivamente 100 milioni di dollari Usa) delle somme trasferite da Mediatrade, e dal 2003 da Rti, alla società Olympus Trading ( di Agrama, ndr) a titolo di pagamento di diritti tv». Questo denaro, la cui valutazione a fini penali è però largamente falcidiata dalla prescrizione che solo negli ultimi 8 mesi ha già mandato in fumo 40 milioni di euro in contestazione, per i pm sarebbe stato «successivamente depositato sui conti presso l'Ubs di Lugano nella disponibilità di fiduciari di Agrama, su conti aperti a nome di Pace e di Ballabio, e su altri conti in Svizzera e altrove».
Luigi Ferrarella - Corriere della Sera
09 aprile 2010
Vorrei tanto sapere se ci ha frodato. Credo che gli italiani abbiano il diritto di sapere se Berlusconi è un criminale, che si è messo in Parlamento, con una banda di avvocati, per frodare e per farsi leggi per restare ingiudicato e impunito.
Va processato subito, come tutti e, se colpevole, deve essere punito e mandato in esilio, altrimenti la sua banda di delinquenti, con l'aiuto di D'Alema, Violante, Boato, Fassino, Napolitano......... tenterà di rimetterlo in Parlamento per fare leggi ad personam, come hanno fatto finora, per vantaggio suo, dei suoi amici e dei venduti che lo aiutano.
LEGGI IL NUOVO VANGELO: AD PERSONAM, DI MARCO TRAVAGLIO.
TROVERAI LA STORIA DEI CRIMINALI POLITICI ITALIANI, CHE SI SONO ARRICCHITI A SPESE DEL POPOLO LAVORATORE.
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TRIBUTI ITALIA: 90 MILIONI DI EURO DI BUCO.
La conseguenza è che centinaia di piccoli Comuni sono sull'orlo del fallimento
Così le tasse vengono pagate
e poi spariscono nei conti "sbagliati"di ROBERTO MANIA e FABIO TONACCI
Oggi centinaia di piccoli Comuni sparsi lungo la Penisola sono sull'orlo della bancarotta o soffrono per il buco nel loro bilancio. Ci sono Pomezia con un ammanco di quasi 22 milioni, Aprilia (20 milioni), Nettuno (3,2 milioni), Augusta (quasi 5 milioni), Bergamo (2,2 milioni), Fasano (quasi 2 milioni) e poi tanti, tanti, altri. I servizi, quelli per cui i cittadini pagano le tasse, spesso sono stati azzerati. Sono saltati oltre mille posti di lavoro. Solo qualche decina di dipendenti di "Tributi Italia" è rimasta a sbrigare le pratiche ancora necessarie, i collaboratori e consulenti sono stati licenziati, gli altri dipendenti sono in cassa integrazione. E lì resteranno dopo essere da mesi anche senza stipendio. "Tributi Italia", che raccoglieva le tasse per circa 400 Comuni, sta fallendo o è già tecnicamente fallita. Ha chiesto di poter accedere al concordato preventivo previsto della legge Marzano, la versione italica del "Chapter 11" americano. Il governo ha approvato una norma (sta nel decreto incentivi) per salvare la superholding delle tasse. Che adesso è in una sorta di stand by: prima cancellata per inadempienze dall'albo dei riscossori, quindi in attesa della decisione di merito del Consiglio di Stato, dopo la sospensiva ordinata dal Tar del Lazio. Impervi sentieri giudiziari che difficilmente cambieranno l'epilogo di questo scandalo. Il Tribunale di Roma deciderà prossimamente sull'ammissione della società al concordato preventivo. La Procura di Velletri si sta preparando a chiedere il rinvio a giudizio dei vertici della società con l'accusa di peculato. E le altre tredici inchieste aperte proseguiranno. Ma come è potuto accadere il furto delle tasse? È anche colpa degli amministratori? Chi doveva controllare? Chi restituirà i soldi ai Comuni e dunque i servizi ai cittadini?
Il modello Aprilia
Le tasse, per fortuna, non possono avere padrone. Ma qui siamo davanti a una fittissima ragnatela di interessi, tutti privati e mai pubblici. Ci sono amministratori inadeguati e ambiziosi. Ci sono affaristi travestiti da imprenditori con tante fidejussioni fasulle. Ci sono i controllori che non controllano o controllati che sono anche i controllori. Qualche volta pure i revisori dei conti sono abusivi. Non mancano, come sempre, le scatole cinesi. Ci sono scambi palesi e altri nell'ombra. Ci sono assunzioni clientelari, società miste pubblico-privato per nulla trasparenti e degne di un posto in prima fila nella degenerazione del non già edificante capitalismo municipale. Ci sono protezioni. Inspiegabili silenzi, colpevoli disattenzioni. Ci sono generali della Guardia di finanza in pensione che diventano consulenti proprio di "Tributi Italia". E ci sono soprattutto 14 Procure della Repubblica che indagano dopo i 135 esposti presentati dalle amministrazioni locali.
Assunzioni e poteri
Ma dove sono finiti i soldi che hanno provocato una voragine nei conti di così tanti municipi? Chi sa dove sono? Giuseppe Travaglini, quarantacinquenne, marchigiano, sostituto procuratore della Repubblica a Velletri, ha ricostruito il percorso seguito dalle tasse del vicino comune di Nettuno, delineando così il "sistema Saggese". L'ipotesi è che ci sia un "Conto padre" nel quale arrivano tutte le tasse provenienti dai vari Comuni. Dal "Conto padre", poi, si dipanerebbero i conti affluenti, i "conti figli", lasciati costantemente a zero. Da qui i soldi dei cittadini finirebbero nelle tesorerie dei Comuni, in ogni caso con un guadagno derivante dalla maturazione degli interessi bancari. Ma poi c'è il gran miscuglio: le tasse di Alghero che finiscono a Forlì, le multe di Nettuno usate per finanziare il verde pubblico di Bari e via dicendo. Spesso - secondo l'ipotesi dei pm - le tasse sono servite a Saggese per ripianare parte dei debiti con le banche. Così sarebbe stata possibile la crescita tumultuosa di "Tributi Italia": diventare la prima società privata della riscossione con oltre 230 milioni di fatturato nel 2008 e circa 1,8 milioni di utili prima delle imposte. Una crescita anche di potere nel rapporto con i politici locali, i partiti, le consorterie, gli amministratori. Aver in mano i cordoni della borsa, poterli aprire e poterli chiudere, significa avere il potere, o almeno un pezzo del potere. Può significare, per esempio, poter giocare al tavolo delle assunzioni clientelari, anche di parenti di consiglieri comunali, come si dice a Nettuno e pure a Bari. Dunque può significare l'ammissione al banchetto degli scambi territoriali, che è poi la sede autentica dove prende forma il potere o l'intreccio di poteri. Ed è anche in forza di questo protagonismo, decisamente politico, che "Tributi Italia" denuncia di avere un credito nei confronti di tutti i Comuni intorno ai 142 milioni di euro, pur ammettendo di essere in una fase di "tensione finanziaria". Perché il "sistema Saggese" si inceppa per colpa della crisi: manca all'appello l'Ici, aumentano gli evasori e l'accertamento diventa più dispendioso.
Sei milioni di parcelle
E il Palazzo? Dove stavano i potenti di Roma mentre le tasse locali se ne andavano in direzioni anomale? Possibile che nessuno se ne sia accorto? Ci sono due deputati del Pd, Ludovico Vico, ex sindacalista della Cgil pugliese, e Rita Bernardini, esponente del Partito radicale, che hanno presentato più di una interrogazione ma senza mai risposte da parte del governo. Due deputati sommersi dalle richieste di sostegno da parte dei sindaci di tutta Italia, che non hanno esitato a denunciare la "corruttela" del sistema. Probabilmente anche il colpo decisivo per la cancellazione di "Tributi Italia" dall'albo dei riscossori è arrivato dal Parlamento. Lontano dai riflettori, la Commissione Finanze della Camera ha indagato a fondo sul caso "Tributi Italia". Si scoprono tante cose leggendo il resoconto dei lavori nella Commissione, come, d'altra parte, i verbali delle riunioni, tenute al ministero dell'Economia e delle Finanze, della Commissione che gestisce l'albo dei riscossori. Per esempio, si scopre di come sia stato tortuoso il cammino per la cancellazione dall'albo. E si scopre che l'Anci, l'associazione dei Comuni, non è sempre stata presente alle riunioni dell'Anacap (l'associazione di categoria dei riscossori). E perché tra i componenti di quest'ultima, che ha voce in capitolo sulla cancellazione, c'è Pietro Di Benedetto che fa l'avvocato e difende proprio "Tributi Italia"? Quest'ultima, a sua volta, ha speso non meno di 6 milioni di euro per pagare i suoi consulenti legali. Tasse dei cittadini? E poi: controllati che controllano? Non resta che dare l'ultima lettura al teutonico codice etico della holding delle tasse, quello che ciascun dipendente ora in cassa integrazione aveva per anni scrupolosamente osservato: "Tributi Italia crede fermamente che l'onestà sia una componente fondamentale di ogni comportamento etico e la lealtà è essenziale per costruire relazioni d'affari solide e durature". Sì, c'è scritto proprio così. SE si fa il federalismo fiscale in queste condizioni, i Comuni saranno CANNIBALIZZATI da queste società private, che operano secondo gli schemi privatitistici, ispirati da criminali che siedono in Parlamento.
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IL GIORNALE LIBERO SBEFFEGGIA I MAGISTRATI: MARAMEO AI GIUDICI.
ESULTA SUL FATTO CHE BERLUSCONI RESTA IMPUNITO, GRAZIE ALLA LEGGE CONTRA IUSTIZIAM DEL COSIDETTO "LEGITTIMO IMPEDIMENTO", CHE NON SAREBBE DA APPLICARE FINO AL VERDETTO DELLA CONSULTA, CIOE' MAI, DATO CHE SARA' DICHIARATA INCOSTITUZIONALE.
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UN PO' DI MUSICA, IN ATTESA DI UNA RIBELLIONE AI TIRANNI, ALLA CASTA DEI LADRONI IMPUNITI. Dobbiamo seguire anche le votazioni delle singole leggi per vedere e annotare coloro che votano leggi inique, ad personam, utili a pochi e dannose a molti: un giorno risponderanno al popolo.
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UNA FOLLIA CHE DIVENTERA' LEGGE!!!
PUR DI IMPEDIRE LE INTERCETTAZIONI AI POLITICI DISTRUGGONO LA GIUSTIZIA.
SOLO DEI CRIMINALI POSSONO APPROVARE UNA SIMILE LEGGE!
SE NAPOLITANO LA FIRMA E' COMPLICE ANCHE LUI.
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Le tv SONO essenziali per influire sull'opininone Pubblica.
D'Alema Disse: "Le tv non contano"!
Guarda Gli inciuci TRA D'Alema e Berlusconi
http://www.beppegrillo.it/2009/12/_guarda_tutte_l.html
Movimento 5 stelle http://www.beppegrillo.it/movimento/
http://www.italgiure.giustizia.it/nir/1957/lexs_35153.html
http://www.antoniodipietro.com/tv/index.php aiutaci #
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http://www.serracchiani.eu/mi-presento/
IL PD, ha una bella speranza: Debora Serracchiani.
HO CHIESTO A DEBORA DI DIVENTARE PALADINA DI UNA COMMISSIONE DI CITTADINI, ( GIURISTI, COSTITUZIONALISTI, ...), CHE SCRIVANO LE REGOLE PER LA POLITICA, DA METTERE IN COSTITUZIONE, DOPO APPROVAZIONE CON REFERENDUM.
NATURALMENTE QUESTI CITTADINI GIURERANNO DI NON CANDIDARSI MAI AD ALCUNA CARICA POLITICA, ALTRIMENTI FAREBBERO LE REGOLE A PROPRIO FUTURO VANTAGGIO DI FUTURI POLITICI.
QUESTE REGOLE SERVONO PER EVITARE SIA I PRIVILEGI, SIA PER DESCRIVERE ESATTAMENTE I COMPITI DEI SINGOLI ORGANI ISTITUZIONALI ED I LIMITI, IN MODO CHE NON CI SIANO PREVARICAZIONI.
ES. 1) CI SI PUO' CANDIDARE SOLO SE NON SI E' MAI STATI CONDANNATI E NON SI E' SOTTO PROCESSO.
2) L'ELETTO ALLA CAMERA DEVE REALIZZARE IL PROGRAMMA PROPOSTO E NON UN ALTRO, SE NON IN CASO DI DETERMINATE EMERGENZE.
3) NON CI SI PUO' CANDIDARE SE BENEFICIARI DI UN BENE PUBBLICO.
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IL REGNO BIRBONICO SI RAFFORZA:
NAPOLITANO HA FIRMATO L'ENNESIMA LEGGE AD CASTAM E AD PERSONAM, LA LEGGE PER IL COSIDETTO"LEGITTIMO IMPEDIMENTO". IL PRESIDENTE E I MINISTRI POTRANNO EVITARE DI ANDARE A RISPONDERE AL GIUDICI E DEDICARE IL LORO TEMPO AD ALTRO, FRA CUI MASSAGGI E VISITE DI PIACERE.
E' UNA VERA CANGLIATA PER CANAGLIE CHE HANNO PAURA DI ESSERE GIUDICATE.
CHIARAMENTE ANTICOSTITUZIONALE, INTANTO E' IN VIGORE, FINO ALLA DELIBERA DELLA CONSULTA E/O FINO AL REFERENDUM , CHE DI PIETRO CERCHERA' DI INDIRE, RACCOGLIENDO PRIMA LE FIRME. INTANTO LE CANAGLIE POTRANNO STARE TRANQUILLE ASSIEME ALLE LORO ESCORT.
Prepariamo a raccogliere le firme, ma se tardano a fare il referendum, prepariamoci con le camicie viola..........!!!
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Inviato da: Vianello
il 02/10/2018 alle 01:20
Inviato da: GRIMALDI
il 20/04/2018 alle 21:56
Inviato da: jean
il 13/11/2016 alle 19:00
Inviato da: VALENTINO BARGELLINI
il 06/12/2015 alle 11:33
Inviato da: VALENTINO BARGELLINI
il 06/12/2015 alle 11:32