Creato da albert.z il 31/08/2006
Proposte contro gli sprechi e i privilegi delle caste

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Costi della politica, le proposte dell'Italia dei Valori

http://www.italiadeivalori.it/bastacasta/1/6856-costi-della-politica-le-proposte-dellitalia-dei-valori

 
 

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Parlamento pulito: no a impunita'

Basta! Parlamento pulito                                    
 

PRAGMATISMO

NO ALLE IDEOLOGIE, SI AL PRAGMATISMO.

NUOVA COSTITUZIONE COSTRUITA DAL POPOLO

PER REGOLARE I POTERI DEI PARTITI E DEI POLITICI.

NO AI PRIVILEGI DELLA CASTA DI DECIDERE IL PROPRIO STIPENDIO.

SI AL PRINCIPIO CHE TRA STIPENDIO PIU' BASSO E QUELLO PIU' ALTO

DEVE ESSERCI UN RAPPORTO FISSO.

STIPENDI DEI POLITICI IN MEDIA EUROPEA.

STIPENDIO DEL MANAGER NON SUPERIORE A 13 VOLTE

QUELLO MEDIO DELL'OPERAIO DELLA SUA AZIENDA.

NO ALLE STOCK OPTION

NO ALLA FINANZA CREATIVA, NO AI DERIVATI

 

 Questo sito non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'. Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001 Alcune delle immagini contenute sono prese dal web. Per qualsiasi problema fatemi sapere e verranno rimosse.

 

 

IL DEBITO PUBBLICO NEGLI ULTIMI ANNI

Post n°1497 pubblicato il 09 Settembre 2011 da albert.z
 

Andamento del debito negli ultimi anni confrontato con il PIL (in milioni di €)[10][11]:

Anno

Debito

PIL

% sul PIL

2005

1.512.779

1.429.479

105,83%

2006

1.582.009

1.485.377

106,51%

2007

1.602.115

1.546.177

103,60%

2008

1.666.603

1.567.761

106,30%

2009

1.763.864

1.519.702

116,10%

2010

1.843.015

1.548.816

119,00%

 

2010                1843 MILIARDI DI EURO

30/6/ 2011       1900 MILIARDI DI EURO

 

 
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SALVIAMO I CONTI PUBBLICI

Post n°1496 pubblicato il 07 Settembre 2011 da albert.z
 

PROPOSTE PER SALVARE I CONTI PUBBLICI E PER PERMETTERE LO SVILUPPO

 

1) RADDOPPIARE LE PENE AI CORROTTI, AI TANGENTISTI, AGLI EVASORI.

2) ASSEMBLEA COSTITUENTE COMPOSTA DA CITTADINI, NON POLITICI

3)ABOLIZIONE DEI FINANZIAMENTI PUBBLICI AI GIORNALI.

4)FAR PAGARE L’ICI ANCHE AI BENI DELLA CHIESA IN ITALIA

5) DIVIETO DI CANDIDARSI OLTRE DUE LEGISLATURE

6)ABOLIZIONE DELLE REGIONI A STATUTO SPECIALE

7) APPALTI SOLO CON GARE PUBBLICHE REGOLARI

8) PAREGGIO DI BILANCIO, CON MARGINE DI SFORAMENTO DELL’1% MASSIMO.

9) DIVIETO AI CONDANNATI PER REATI CON PENA SUPERIORE ALL’ANNO DI GALERA, DI CANDIDARSI.

10) SEQUESTRO DI UN IMPORTO DOPPIO RISPETTO ALLE TANGENTI PERCEPITE.

11) RIDUZIONE DEL RIMBORSO PER SPESE ELETTORALI AD UN 1 EURO PER ELETTORE.

12)AMMINISTRATORE UNICO PER GLI ENTI PUBBLICI.

13) ABOLIZIONE TOTALE DEI VITALIZI.

14) STIPENDI DEI POLITICI ITALIANI IN MEDIA EUROPEA.

15) RIDURRE AD UN QUARTO LE SPESE PER LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA.

16) RIDURRE A META’ I POLITICI, SPECIE I PARLAMENTARI.

17) PATRIMONIALE DEL 5%  OLTRE I  4 MILIONI DI EURO DI PATRIMONIO.

18) ABOLIZIONE ENTI INUTILI.

19) VENDITA AZIENDE PUBBLICHE NON ESSENZIALI.

20) GALERA AGLI EVASORI CHE NASCONDONO AL FISCO OLTRE 200.000 EURO DI REDDITO.

21) ABOLIZIONE DELLE PROVINCE.

22) ACCORPAMENTO DEI COMUNI SOTTO I 9.000 ABITANTI.

23)  TASSA AGGIUNTIVA DEL 15% A TUTTI COLORO CHE HANNO GODUTO DI UN CONDONO DAL 2002 IN POI.

24) PROCESSI RAPIDI PER I POLITICI.

25) INTERCETTAZIONI OBBLIGATORIE PER I PARLAMENTARI E MINISTRI.

26) ABOLIZIONE DELLE AUTO BLU, ECCETTOLE PRIME QUATTRO CARICHE DELLO STATO.

NON SI AVREBBE INFLAZIONE, COME INVECE FARA' LA MANOVRA DEL GOVERNO.

DA QUESTI TAGLI SI RISPARMIEREBBERO ALMENO 350 MILIARDI.

SI RIDURREBBE IL DEFICIT DA 1900 MILIARDI DI EURO A MENO DI 1600 E SI POTREBBE INVESTIRE E FAVORIRE LA RICERCA E LO SVILUPPO.

 
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AVVISIAMOLI CHE NON TOLLERIAMO OLTRE I LORO PRIVILEGI!

Post n°1495 pubblicato il 02 Agosto 2011 da albert.z
 

Lettera da inviare ai Segretari dei Partiti , al Presidente della Camera, al presidente del Senato, ed al Ministro Calderoli  e ai parlamentari.......................................................................................​..........................................................................................................

Ill.mo on.

il piano di tagli approvato dall'Ufficio di Presidenza della Camera è minimale, ridicolo e prende in giro gli Italiani!

Mentre il popolo sta subendo il peso della crisi, la classe dei politici vive nel lusso ed è piena di privilegi odiosi ed antidemocratici. Chiedo che anche loro si adeguino alla penosa situazione economica italiana, con provvedimenti immediati:

1) abolizione del vitalizio, per una normale pensione contributiva;

2) abolizione di tutti i privilegi a spese delle casse dello Stato;

3) limitazione delle auto blu alle quattro principali cariche della Stato, ministri, presidenti di Regione, sindaci di città con oltre 50.000 abitanti;

4) stipendi dei politici nella media europea.

Queste 4 richieste vanno attuate subito.

Inoltre occorre fare una Riforma, che vada in vigore nella prossima legislatura, per la riduzione dei politici, portando i senatori a 1 ogni 500.000 abitanti, cioè 120, ed i deputati 1 ogni 250.000 abitanti, cioè 240. Occorre eliminare le Province. Bisogna assolutamente mettere delle regole alle candidature al Parlamento ed al Governo, escludendo condannati ed inquisiti per reati con pena oltre l'anno. Nessun privilegio di fronte alla Giustizia: i parlamentari devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri dei cittadini. No assoluto ad immunità, ad impunità, al privilegio dell' autorizzazione all'arresto che i cittadini non hanno, no a protezioni di casta! In una sana democrazia è fondamentale un ricambio della classe politica, introducendo anche il limite di tre legislature, eventualmente una quarta solamente al Segretario e al Presidente del Partito.

E' assolutamente indispensabile, per evitare storture e favoreggiamenti, che nessun parlamentare possa far parte di un C.D.A. di qualsiasi società per azioni. Durante il mandato il parlamentare non deve svolgere altri lavori. Deve dimettersi obbligatoriamente, dall'altra carica, entro 15 giorni dalla conferma dell'elezione, pena l'invalidazione della elezione. Inoltre, chiedo l'abolizione dei senatori a vita.

Distinti saluti

..................

P.S VISTO CHE FATE I FURBI, SAREMO COSTRETTI A SCENDERE IN PIAZZA, NEI TEMPI OPPORTUNI! Se poi vi faranno del male e' colpa vostra!!!

 
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E' ORA DI PRENDERE I FORCONI CONTRO I POLITCI DEI PRIVILEGI!!!

Post n°1494 pubblicato il 27 Luglio 2011 da albert.z
 

http://www.youtube.com/watch?v=_wAHiIJdEeo&feature=share

I POLITICI DELLA MAGGIORANZA VOGLIONO CONTINUARE AD AVERE IL PRIVILEGIO DEL VITALIZIO!!!!

PRENDIAMO I FORCONI!!!!!

SCENDIAMO IN PIAZZA E PUNIAMOLI!!!!

 GAETANO FERRIERI E' GIA' IN PIAZZA DAVANTI MONTECITORIO

http://www.facebook.com/pages/PRESIDIO-AD-OLTRANZA-DAVANTI-A-PALAZZO-MONTECITORIO/148229825250000#!/video/video.php?v=110121065753580&comments

 
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ISLANDA: UN MODELLO DA COPIARE

Post n°1493 pubblicato il 26 Luglio 2011 da albert.z
 
Tag: ISLANDA

UN MODELLO DA COPIARE

IL PAESE DOVE IL POPOLO HA BATTUTO I POTERI FORTI,

CREANDO LA VERA DEMOCRAZIA.

 
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Petizione contro i privilegi e sprechi della politica

Post n°1492 pubblicato il 26 Luglio 2011 da albert.z
 

PETIZIONE AL PARLAMENTO ITALIANO PER UNA LEGGE CHE ABBATTA I COSTI DELLA POLITICA ED I PRIVILEGI RICONOSCIUTI ALLA CLASSE POLITICA 

 IL SOTTOSCRITTO CITTADINO CHIEDE che il Parlamento italiano proceda al più presto ad una riforma delle regole che governano la Politica ed il mandato elettorale, ad ogni livello istituzionale, sulla base dei seguenti indirizzi:
1) CHE IL MANDATO ELETTORALE SIA CONSENTITO AL MASSIMO PER DUE LEGISLATURE CONSECUTIVE;
2) CHE GLI EMOLUMENTI E LE INDENNITA’ RICONOSCIUTE AI PARLAMENTARI E A TUTTI GLI ELETTI AI VARI LIVELLI ISTITUZIONALI SIANO ADEGUATI AI PARAMETRI DELLA MEDIA EUROPEA;
3) CHE IL FINANZIAMENTO PUBBLICO DEI PARTITI SIA LIMITATO AI SOLI RIMBORSI ELETTORALI, EROGABILI LIMITATAMENTE AI GRUPPI PARLAMENTARI ED AI PARTITI RAPPRESENTATI IN PARLAMENTO;
4) CHE LE SPESE SIANO SEMPRE SOSTENUTE E NON GARANTITE FORFETTARIAMENTE E CHE LE STESSE SIANO QUINDI RIMBORSATE SOLO A FRONTE DELLA PRESENTAZIONE DI REGOLARI GIUSTIFICATIVI DI SPESA;
5) CHE L’IMPORTO COMPLESSIVO DELL’INDENNITA’ (PARLAMENTARE, REGIONALE, PROVINCIALE, COMUNALE) SIA INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLE ASSENZE INGIUSTIFICATE NELLE SEDI ISTITUZIONALI NELLE QUALI SI E’ STATI ELETTI;
6) CHE IL MANDATO ELETTORALE DECADA DOPO UN NUMERO SIGNIFICATIVO DI ASSENZE INGIUSTIFICATE;
7) CHE GLI AUMENTI DELLE INDENNITA’ E DEGLI EMULUMENTI SIANO DETERMINATI SOLO IN FUNZIONE DEI PRINCIPALI INDICI DI ADEGUAMENTO ALL’AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA ED UTILIZZATI NEL RINNOVO DEI C.C.N.L.;
8) CHE L’ASSEGNO VITALIZIO SIA RIDIMENSIONATO E CALCOLATO CON EQUITA’, SU BASE CONTRIBUTIVA E SECONDO IL REGIME PENSIONISTICO IN VIGORE PER I CITTADINI ITALIANI LAVORATORI DIPENDENTI;
9) CHE LE REGOLE CHE STABILISCONO IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO SIANO ANALOGHE A QUANTO STABILITO PER I CITTADINI ITALIANI LAVORATORI DIPENDENTI;
10) CHE SI ADOTTI IL CRITERIO DELLA TRASPARENZA (PUBBLICAZIONE ANNUALE SUL SITO WEB DEL MINISTERO DELL’INTERNO) PER QUANTO ATTIENE AGLI EMOLUMENTI RICONOSCIUTI AGLI ELETTI A QUALSISI LIVELLO ISTITUZIONALE;
11) CHE IDENTICO CRITERIO DI TRASPARENZA DEBBA ESSERE ADOTTATO PER QUANTO ATTIENE AI RIMBORSI ELETTORALI EROGATI AI GRUPPI PARLAMENTARI ED AI PARTITI RAPPRESENTATI IN PARLAMENTO;
12) CHE IL NUMERO DEI PARLAMENTARI (CAMERA E SENATO) SIA RIDOTTO DI UN TERZO COSI’ COME IL NUMERO DELLE AUTO BLU A DISPOSIZIONE DI PARLAMENTARI ED ELETTI NEGLI ENTI LOCALI;
13) CHE SI PROCEDA AD UNA RAZIONALIZZAZIONE DEL NUMERO DEGLI ENTI LOCALI E NON SI INCREMENTI IL NUMERO DELLE ATTUALI PROVINCE;
14) CHE AI PARLAMENTARI ELETTI AL PARLAMENTO DELLA REPUBBLICA ITALIANA, ONDE GARANTIRE L'EFFICACIA DEL MANDATO ELETTORALE RICEVUTO, NON SIA CONSENTITA, PER LA DURATA DEL MANDATO STESSO, LA PROPRIA ATTIVITA' PROFESSIONALE QUALE, AD ESEMPIO, QUELLA DI AVVOCATO, NOTAIO, MEDICO, ECC. ECC.
INVITA
Le Camere a prendere le conseguenti determinazioni.
Nel caso in cui il Parlamento non ritenga di procedere alla revisione di quanto suggerito, i sottoscritti cittadini si riservano di ricorrere al diritto costituzionale di raccogliere le firme per richiedere un referendum popolare per deliberare l’abrogazione della legge n. 1261 del 31 ottobre 1965 e conseguenti (art.1 comma 52, legge 23 dicembre 2005) onde addivenire ad una riduzione dei costi della politica e dei privilegi riconosciuti alla classe politica.
DISTINTI SALUTI

           firma

indirizzi:   http://presidente.camera.it/760

                http://nuovo.camera.it/28

                http://presidente.senato.it/presidente/mail/form.jsp   

                http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/Sena.html

 

 
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10 PROPOSTE PER SCONFIGGERE I NEMICI

Post n°1491 pubblicato il 16 Luglio 2011 da albert.z
 

I nemici li abbiamo in casa. 10 proposte per sconfiggerli

L’attacco speculativo contro l’Italia è arrivato. Se non verrà bloccato determinerà effetti molto pesanti sulla condizione sociale del paese: disoccupazione, ulteriore precarietà, taglio di salari e pensioni, taglio dello stato sociale. Come abbiamo visto per quanto riguarda la Grecia, la speculazione produce danni come una guerra e le politiche europee non costituiscono una difesa, ma favoriscono la speculazione. Una guerra economica scatenata dalle classi dominanti – politiche ed economiche - contro i popoli europei al fine di cancellare tutte le conquiste ottenute dal secondo dopoguerra in avanti, sia quelle sociali che quelle democratiche.
La reazione a questo attacco speculativo è la proposta – caldeggiata dal presidente della Repubblica - di unità tra tutte le forze politiche per approvare la manovra. Si tratta di una prospettiva non solo sbagliata ma dannosa: la manovra, come segnala anche la Cgil, non è rivolta contro la speculazione ma contro i lavoratori e lo stato sociale. L’approvazione della manovra, che è recessiva, aggraverà la situazione, mettendo a disposizione della speculazione ulteriori risorse di cui cibarsi.
Siamo quindi contro ogni forma di patto politico per approvare la manovra e riteniamo necessario opporsi ad essa in tutti i modi al fine di evitare la sua approvazione. Occorre costruire la mobilitazione sociale contro questa manovra, che è solo l’inizio della stangata che hanno programmato a livello europeo.
Per sconfiggere la speculazione è necessario fare una manovra contro la speculazione e contro gli speculatori, cioè quei delinquenti in giacca e cravatta che vanno sotto il nome di banchieri e finanzieri, i quali dalla distruzione dell’economia di interi stati stanno guadagnando barche di quattrini: i nostri.
Questa è l’elementare verità che occorre gridare dai tetti in questi giorni in cui la censura verso ogni voce fuori dal coro è totale: per sconfiggere la speculazione occorre combattere la speculazione, non sparare sui popoli. Questa semplice verità si basa su una premessa: battere la speculazione è possibile. La speculazione viene presentata come un fenomeno naturale, come una specie di tempesta scatenata dagli dei. Gli ideologi del neoliberismo – che vanno sotto il nome di economisti – ci presentano il capitalismo neoliberista come fosse un evento naturale. E’ una menzogna!
La speculazione è stata volutamente resa possibile dalla deregolamentazione di ogni aspetto dei mercati finanziari ad opera dei governi e dei parlamenti. La forza della speculazione è stata creata da decisioni politiche sbagliate assunte in questi anni in nome dell’ideologia neoliberista. E può essere sconfitta a partire da decisioni politiche che correggano gli errori del passato e costruiscano un nuovo sistema di regole.
Non è un caso che la speculazione stia attaccando l’Europa. Solo in Europa le classi dirigenti di centrodestra e di centrosinistra sono state così criminali da costruire – a partire dagli accordi di Maastricht – un sistema finanziario che consegna totalmente in mano degli speculatori i destini delle nazioni e dei popoli. Solo in Europa la Banca centrale non può acquistare i Titoli di debito degli stati nazionali, obbligandoli a cercare sul mercato – cioè dagli speculatori – le risorse necessarie a finanziarie il debito. Negli Stati Uniti la Federal Reserve può tranquillamente acquistare – come hanno sempre fatto le banche centrali di ogni singolo paese anche in Europa sino all’avvento dell’Euro – i titoli del debito pubblico.
Questa è la prima proposta che avanziamo: a livello europeo si decida che la Bce acquisti subito al tasso di interesse fissato ufficialmente (1,5%) i titoli degli stati sottoposti ad attacchi speculativi. Questo porrebbe immediatamente fine alla speculazione perché verrebbe a mancare immediatamente la possibilità di speculare al ribasso. Se i governanti europei non assumono questa posizione vuol dire che stanno dalla parte degli speculatori e non delle nazioni che rappresentano. Invece di finanziare gli speculatori (cioè le banche), la Bce difenda gli stati dalla speculazione!
In secondo luogo è necessario porre da subito una tassa alle transazioni speculative di capitale (denaro contro denaro) in modo da togliere convenienza economica alle manovre speculative (la cosiddetta Tobin Tax). La speculazione avviene attraverso piccolissimi guadagni percentuali su masse enormi di denaro. Basta una piccola tassa per togliere convenienza alla speculazione.
In terzo luogo è necessario impedire la vendita di titoli allo scoperto. Forse non tutti sanno che nel mercato azionario italiano è possibile mettere in vendita titoli anche se non si posseggono. Questa è una delle modalità più utilizzate dagli speculatori per fare una speculazione al ribasso (come quella che stanno subendo i titoli di stato in questi giorni). In altri paesi europei – a cominciare dalla Germania – questa pratica è illegale. Che cosa aspetta il Parlamento italiano e rendere illegale anche in Italia questa pratica che ha l’unico scopo di favorire la speculazione?
In quarto luogo la speculazione viene fatta direttamente dalla banche e dai fondi che da esse dipendono. Una delle modalità è quella di tenere “fuori bilancio” una massa sterminata di “derivati”. Si faccia una norma che impedisca alle banche di gestire i “derivati” fuori bilancio, riportando il complesso dell’attività finanziaria all’interno delle regole fissate e oggi completamente aggirate.
Se queste misure non dovessero bastare l’Italia deve ristrutturare il debito, garantendo per intero i piccoli risparmiatori e allungando unilateralmente i tempi di restituzione e le cifre da restituire alle grandi finanziarie, cioè agli speculatori. Anche se nessuno ne parla, l’Islanda lo ha fatto con ottimi risultati.
Le 5 proposte sopra esposte servono a bloccare la speculazione. Ne avanziamo altre 5 che rappresentano una manovra economica alternativa a quella proposta dal governo.
Si vari immediatamente una tassa sui grandi patrimoni. Una piccola tassa sui grandi patrimoni che superano il milione di euro permetterebbe di abbassare le tasse ai lavoratori, ai pensionati e di dar vita ad un reddito sociale per i disoccupati.
Si azzerino le grandi opere (dalla Tav in Val di Susa al Ponte sullo stretto) e con quelle risorse si faccia un piano per rendere autonomo energeticamente ogni edificio pubblico (pannelli solari su tutti i tetti).
Si obblighino le aziende che delocalizzano a restituire i finanziamenti pubblici di cui hanno beneficiato.
Si dimezzi lo stipendio dei parlamentari e si riducano gli enti inutili usando quelle risorse per stabilizzare i precari della pubblica amministrazione
Si ritiri l’esercito dall’Afghanistan e si smetta di bombardare la Libia; si riducano di un quarto le spese militari e con quei soldi si finanzi lo stato sociale e l’istruzione pubblica.
Più pesante è la crisi e più servono scelte nette. I governanti europei e italiani vogliono utilizzare la speculazione come scusa per distruggere i diritti sociali e civili. Noi al contrario vogliamo mettere la mordacchia al capitale finanziario per impedire la speculazione e allargare i diritti sociali e civili. Questa è la posta in gioco oggi in Italia e in Europa.

Paolo Ferrero

 
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SCENDERE IN PIAZZA PER COPIARE L'ISLANDA!

Post n°1490 pubblicato il 14 Luglio 2011 da albert.z
 

IL 16 LUGLIO 2011 AVRA’ INIZIO UNA NUOVA LOTTA, CON L’OCCUPAZIONE AD OLTRANZA DI P.ZZA MONTECITORIO A ROMA…

 L’EVENTO SARA’ SEGUITO E SUPPORTATO DAI MOVIMENTI INTERNAZIONALI DEGLI ALTRI PAESI IN LOTTA… SARANNO EFFETTUATE ANCHE VIDEO-CONFERENZE DURANTE LE ASSEMBLEE PUBBLICHE.

PARTECIPATE!!!

 
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DA PARTITOCRAZIA A DEMOCRAZIA

Post n°1489 pubblicato il 14 Luglio 2011 da albert.z
 
Foto di albert.z

Viviamo in una partitocrazia, mentre ci danno ad intendere che viviamo in una democrazia. La casta dei politici "repubblicani" ha preso il posto della nobiltà del regno. Napolitano stà nella reggia, come il re. La casta gestisce in piena libertà ogni cosa. Si decidono gli stipendi, il vitalizio e tutto ciò che vogliono, mentre a noi cittadini spetta solo il dovere di pagare ed obbedire e prendere quello che loro decidono. Quando proprio vuoi sfogarti li vai anche a votare, tanto se non ci vai tu, ci vanno loro, con il loro parenti e non c'è bisogno di quorum, ma se tu cittadino vuoi dire la tua con un referendum, allora spostano le date, in modo che non si voti anche le politiche o le amministrative, cercando di invalidare il referendum per mancanza del quorum. Vengono in tv e si proclamano democratici, difensori della libertà. Quale? La loro, la libertà di decidere i loro vantaggi, di non essere arrestati, se non con il loro permesso e declamano che essendo eletti sono intoccabili per volontà popolare. Vi basta per capire che siamo in una dittatura dei politici?

OCCORRE FARE COME IN ISLANDA: UNA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA E COSTITUIRE UN COMITATO COSTITUENTE DI CITTADINI, NON POLITICI, PER SCRIVERE LE REGOLE A CUI I POLITICI DOVRANNO ASSOGGETTARSI, QUANDO AMMINISTRANO LA COSA PUBBLICA, CON PRECISI LIMITI DI POTERE. CHI NON LE RISPETTA VA' ESILIATO E CONFISCATI I SUOI BENI.

 
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VITALIZIO PARLAMENTARI

Post n°1488 pubblicato il 06 Luglio 2011 da albert.z
 

AVEVO SPEDITO AD ANTONIO DI PIETRO LA RICHIESTA DI ABOLIRE IL VITALIZIO DEI PARLAMENTARI.

ANTONIO DI PIETRO, UNO DEI POCHI SEGRETARI DI PARTITO CHE RISPONDONO, MI HA SCRITTO:

Gentile Amico,

rispondo alla sua mail scusandomi del ritardo. L’Italia dei Valori ha proposto , oltre alla riduzione degli stipendi parlamentari ( e il conseguente allineamento con quelli europei) e l’abolizione del vitalizio (http://www.camera.it/126?pdl=3763) , l’eliminazione delle province, delle comunità montane e la riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti. Le nostre proposte non hanno finora trovato il voto favorevole delle altre forze politiche che tanto si riempiono la bocca di belle parole. Purtroppo la scandalosa lauta pensione dei parlamentari è una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera. Essendo dunque un atto di autonomia e non una legge ordinaria non può essere abrogata attraverso lo strumento referendario.

Sebbene i mezzi d’informazione non facciano arrivare ai cittadini tutto il lavoro da noi svolto nelle istituzioni, porteremo avanti queste ed altre battaglie per venire incontro ai reali problemi del Paese con proposte valide ed incisive.

 

Cordialmente,

Antonio Di Pietro
GRAZIE PER LA RISPOSTA.
HO SCRITTO  al Presidente della Camera Fini per chiedere di revocare la delibera che istituisce il vitalizio.
                     
LETTERA DA INVIARE APPUNTO AL PRESIDENTE DELLA CAMERA GIANFRANCO FINI. L'OBIETTIVO E' QUELLO DI SCATENARE MIGLIAIA DI MAIL CHE DOVREBBERO FUNZIONARE MEGLIO DI UNO SPOT PUBBLICITARIO.
                             copiate, firmate e spedite al Presidente della Camera


Ill.mo Presidente della Camera, Gianfranco Fini, data la grave situazione economica per moltissimi italiani, chiedo un atto di responsabilità e di onestà: l'abolizione della scandalosa lauta pensione dei parlamentari che è stata decisa con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera. Spero che i parlamentari dimostrino che sono in Parlamento per servire il Popolo e non per arricchirsi. L'abolizione del vitalizio si appalesa come atto necessario perchè rappresenta un privilegio iniquo che vieterebbe di richiedere ulteriori sacrifici al popolo italiano, già ampiamente vessato.
 Distinti saluti.      (firma)

      Presidente della Camera  Gianfranco Fini :  http://presidente.camera.it/760     
per sicurezza speditene una copia anche al deputato Antonio Leone : http://nuovo.camera.it/794?mailer_back_end_recipients=leone_a@camera.it&shadow_deputato=50447
    
(Ufficio di presidenza   : http://nuovo.camera.it/40 )
Inoltre, se volete collaborare per il vostro e nostro bene
copiate ed inviate con una mail la seguente lettera al Presidente della Repubblica:.................................................................................................
Ill.mo Presidente della Repubblica, data la grave situazione economica per moltissimi italiani, chiedo un atto di responsabilità e di onestà: l'abolizione della scandalosa lauta pensione dei parlamentari, che è stata decisa con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera. Invoco il vostro intervento presso l'Ufficio di Presidenza della Camera per richiedere l'abolizione del vitalizio. E' un atto necessario perchè rappresenta un privilegio iniquo che deve essere fatto specie ora che ci si accinge a sottoporre il popolo italiano, già ampiamente vessato, a ulteriori sacrifici. Spero che i parlamentari dimostrino che sono in Parlamento per servire il Popolo e non per arricchirsi in maniera vergognosa.
Distinti saluti.
 
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GIUSTIZIA RAPIDA

Post n°1487 pubblicato il 06 Luglio 2011 da albert.z
 

MODELLO AMERICANO PER UNA GIUSTIZIA RAPIDA_
Sarebbe ora, che nella Giustizia, si adottasse il modello americano. Un solo grado di giudizio. L'appello si ha solo se emergono nuovi elementi. In Cassazione si può andare solo per evidenti e gravi vizi di forma.

 
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DEMOCRAZIA VERA

Post n°1486 pubblicato il 01 Luglio 2011 da albert.z
 

Il problema è sempre quello: quando un cittadino viene eletto ad essere un rappresentante del popolo, non si sente più cittadino, ma si sente politico, parte di una casta di dominatori, di privilegiati, di approffittatori. Non fà più le cose utili al cittadino, ma le cose utili al partito, a chi finanzia il partito e alla casta dei politici.
Il problema si risolve solo con una nuova Costituzione, che contenga le regole a cui devono sottostare i politici, scritta da cittadini, che resteranno sempre solo dei semplici cittadini, cioè non candidadosi, poi, al Parlamento.

 
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Legge elettorale

Post n°1485 pubblicato il 30 Giugno 2011 da albert.z
 

Mai più alle urne con questa legge

21 giugno 2010 - Commenti disabilitati

La presidenza di Libertà e Giustizia lancia un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento affinché si impegnino a restituire al cittadino il potere previsto dalla Costituzione di eleggere propri rappresentanti alla Camera e al Senato. E’ infatti unanimemente riconosciuto che con l’attuale legge elettorale detta “porcellum” questo potere è stato totalmente sottratto all’elettore e depositato nelle mani di pochi capi partito.
L’attuale Parlamento è dunque composto da parlamentari “nominati” e non eletti: è questo il più grave vulnus alla Repubblica parlamentare disegnata nella nostra Carta costituzionale.
LeG chiede che se non fosse possibile trovare un accordo in tempi rapidi su una legge elettorale realmente rispettosa delle scelte del popolo, i partiti si impegnassero almeno a ripristinare la legge elettorale in vigore fino al 2005, nota come “Mattarellum”, basato su un sistema misto, maggioritario e proporzionale.
Una democrazia non può vivere in un regime in cui deputati e senatori “nominati” sono sostanzialmente sotto perenne “ricatto” dei pochi capi partito cui è attribuito il potere di nomina. Il presidente onorario di LeG, Gustavo Zagrebelsky e tutto l’ufficio di presidenza dell’associazione si impegnano a promuovere al più presto una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare composta di soli due articoli: il primo che dichiara abrogata l’attuale legge elettorale, il secondo che stabilisce il ritorno alla legge precedentemente in vigore.

 
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PROPOSTA MANOVRA IDV

Post n°1484 pubblicato il 30 Giugno 2011 da albert.z
 
Tag: IDV

 http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=410&Itemid=1

La manovra proposta da Italia dei Valori: 1) i costi della politica
AntonioBorghesi.it - giovedì 30 giugno 2011


 

 

 

 
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Proposte per risparmiare di IDV

Post n°1483 pubblicato il 29 Giugno 2011 da albert.z
 

Tre sono le linee sulle quali intendiamo sviluppare la nostra azione: riduzione dei costi della politica, riduzione delle spese ordinarie della pubblica amministrazione e misure fiscali.

Intendiamo intervenire sui costi della politica in modo drastico: eliminazione dei vitalizi ai parlamentari nazionali e regionali, dimezzamento del numero dei parlamentari, eliminazione dei rimborsi elettorali ai partiti, eliminazione delle Province, rivisitazione dei bilanci delle authority, che prendono i soldi da quelli che controllano ma li utilizzano solo per le casse dello Stato. Vanno rivisitate anche talune authority che producono più carta che controlli. Siamo per l’abolizione del credito. Ovviamente abbiamo sentito dire che nella manovra ci deve essere una forte riduzione delle auto e dei voli blu. Abbiamo sposato in pieno questa linea mettendo le stesse cifre della relazione Brunetta. Anzi, qualcosa in meno.

Nella nostra proposta c’è la riduzione dei livelli istituzionali: per intendersi comunità montane e consorzi vari, come anche la soppressione di diversi enti inutili.
Per quanto riguarda il blocco delle consulenze, noi vogliamo riportare l’attività della pubblica amministrazione all’interno della pubblica amministrazione, perché abbiamo scoperto che nel ‘99% dei casi le consulenze servono solo a sistemare qualche trombato e qualche trombone, o per fare uscire in modo formalmente lecito denaro dalla pubblica amministrazione e dall’erario.
Noi crediamo che la pubblica amministrazione abbia al proprio interno le competenze e le capacità per poter decidere cosa fare. E se non ce le ha, cambia le persone, trovando chi queste capacità ce le ha. Ma sempre al proprio interno. Noi, ad esempio, riproponiamo una cosa che io avevo proposto in modo forte e duro quando ero ministro delle Infrastrutture: l’eliminazione degli arbitrati.
Ho letto oggi che forse il ministro Tremonti oltre a ridurre le spese elettorali, che noi vogliamo eliminare e quindi certo non voteremo contro la riduzione, vuole stabilire anche un’altra incompatibilità, quella dei professionisti a fare i giudici tributari. La voteremo senz’altro. E’ nel nostro progetto. Non vogliamo che ci siano conflitti d’interesse a qualsiasi livello. Non vogliamo che ci siano più consulenze e incarichi esterni.
Per quegli enti territoriali che resteranno, dato che noi vogliamo eliminarne molti, invece dei 25mila addetti ai consigli d’amministrazione attuali, sicché in molti casi gli enti servono per produrre consigli d’amministrazione e degli attuali 4500 membri dei consigli sindacali, noi vogliamo fare l’amministratore unico. Almeno invece di 25mila ne abbiamo 1500.
L’idea che ogni Regione si fa il suo palazzetto di rappresentanza in giro per il mondo mi sembra un giochino allo sperpero. Quando mancano i soldi, bisogna pensare prima a sistemare le cose fondamentali. Quel che viene rappresentato come una promozione molte volte promozione non è. Domani sera a Bruxelles ci sarà una manifestazione al parlamento europeo per evidenziare la qualità degli ulivi della Puglia. E’ bello se ci va il presidente. Spero di poterci andare pure io. Se però questo si trasforma in 100 ulivi da portare in giro, io vorrei che di tutto questo ci fosse una forte riduzione. Non vogliamo eliminare la promozione, ma facciamola dentro al parlamento, come domani la si fa al parlamento europeo, non comprando un immobile e assumendo 50 persone come in altri casi è avvenuto.
Da questo impegno sulla riduzione dei costi della politica contiamo di risparmiare oltre 6 mld di euro. Abbiamo un forte impegno sulla riduzione della spesa della pubblica amministrazione che, piaccia o non piaccia, va fatta. Ora io non so come si comporterà questo governo. Però l’unica cosa che non accetteremmo sarebbe l’ipocrisia di dire “facciamo una manovra da 40 mld con impegni che partiranno nella legislatura prossima, quando o non ci saremo più noi, o se ci saremo non dovremo più rendere conto dopo pochi mesi agli elettori”. Questa furbata di non prendere impegni adeso per rinviarli a dopo le prossime elezioni è una furbata vetero-democristiana, da prima repubblica, che non possiamo accettare.
Abbiamo previsto anche la riduzione delle spese militari, delle spese per le missioni, perché abbiamo pensato di eliminare alcune missione e di ridurne altre. Anche questa idea che noi ancora oggi paghiamo per poter accedere alla Rete mi pare del tutto fuori dalla realtà.
Un grosso impegno dovrà esserci anche per le spese correnti della pubblica amministrazione. Noi vogliamo riportare il budget di palazzo Chigi al Tesoro. So che è una riforma fatta dal governo Prodi, ma non è una buona ragione per tenersela. E’ bene che quel budget lo controlli il Tesoro con la sua ragioneria dello stato e non sia fuori di ogni controllo come oggi.
Abbiamo intenzione di ampliare e anche obbligare l’unione tra comuni fino ai 20mila abitanti per tutto quel che riguarda i servizi.
Per quanto riguarda le misure fiscali, è possibile un grosso contrasto per l’evasine e l’elusione, che può essere fatto anche prevedendo un nuovo livello di redditometro come anche interventi sulla sanatoria per gli immigrati. Noi siamo certamente favorevoli a portare dal 12,5% al 20% la tassazione delle rendite finanziarie. Se il governo lo farà, noi saremo d’accordo. Anche per quanto riguarda il gioco va aumentata la tassazione. Tutto questo deve produrre anche un intervento sulle agevolazioni fiscali: vogliamo tenere indenni solo casa, famiglia, lavoro e pensioni.
Oltre a questa manovra economica che porta complessivamente circa 40 mld, noi abbiamo intenzione di intervenire a monte, sullo stock del debito. Fino a quando questo rimane a una misura tale per cui quel che incassa lo Stato non basta per pagare gli interessi passivi, è chiaro che non riusciremo mai a rilanciare lo sviluppo. Prevediamo un grosso intervento sulla cartolarizzazione dei ruoli esattoriali, circa 400 mld di euro di cartelle esattoriali non riscosse. Crediamo che la cartolarizzazione sia ormai ineludibile.
Vogliamo poi tornare alle dismissioni sia della partecipazioni statali, sia delle partecipazioni territoriali, sia di tutto quel che arriva agli immobili. Vogliamo tornare alle dismissioni anche rilanciando un grande piano per le liberalizzazioni. Il governo delle libertà di Berlusconi non le ha fatte. Alcune le avevamo fatte noi con Bersani e io vorrei continuare su quella via con interventi molto specifici: la privatizzazione delle camere di commercio, degli ordini professionali, la liberalizzazione dei servizi postali, tutta una serie di riforme sull’autotrasporto, un piano generale completo per quanto riguarda l’approvvigionamento delle energie, le gestioni stradali e aereoportuali.

Voglio fare una riflessione finale: 40 mld bisogna trovarli, non condividiamo l’idea di trovarli soltanto per finta e sulla carta e non possiamo accettare l’idea che a pagare siano le fasce sociali più deboli. Per questo abbiamo previsto un grosso impegno contro l’evasione fiscale, sulla speculazione finanziaria, sugli sprechi e sulla spesa pubblica corrente. Sappiamo che presto questo governo non ci sarà più. Tra 18 mesi o tra 18 giorni ci sarà un nuovo governo che dovrà assumersi la responsabilità di far quadrare i conti. Chi oggi sta all’opposizione deve sapere che può andare al governo da un momento all’altro e quindi non può illudere i cittadini soltanto con i no a tutto. Deve dire la verità: che per l’irrazionalità, per la schizofrenia, la irresponsabilità dei governi che si sono succeduti in questi anni oggi siamo in una situazione di pre-Grecia. Prima di cadere nel dramma della Grecia, chi ha il coraggio di assumersi la responsabiltià di governare deve avere anche il coraggio di tagliare le spese improduttive e di fare tutti quegli interventi che possono risanare il bilancio.
Questa è la posizione dell’Idv e con questa posizione ci accingiamo, nei prossimi giorni a valutare il provvedimento del governo. Senza sconti e senza preconcetti, men che meno nei confronti del ministro Tremonti che invitiamo fortissimamente a fare il suo dovere: far quadrare i conti senza fare sconti.

 
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ABOLIRE REATI INUTILI

Post n°1482 pubblicato il 29 Giugno 2011 da albert.z
 

Abolire i reati inutili
Noi continuiamo a intasare le aule di giustizia con cazzate di questo genere, mi sono preso un sacco di “vaffa” dagli ambientalisti e dagli animalisti quando ho detto a Anno Zero che forse un governo che vuole introdurre la discrezionalità dell’azione penale perché sostiene che i magistrati non riescono a perseguire tutti i reati e quindi scelgono di volta in volta quali perseguire prima, non dovrebbe creare il reato penale di maltrattamenti sugli animali.

Bene, queste altre norme andrebbero abolite, perché? Perché producono più delinquenti a gratis, non c’è nessun bisogno di tenere dentro oltremodo chi ha rubato i 3 provoloni, mentre invece è bene che resti dentro e anche a lungo chi ha fatto magari i due stupri o le due rapine a mano armata, uscite dalla schizofrenia, guardare quali sono i rubinetti che fanno uscire troppi ordini di detenzione, ridurli al minimo senza intaccare la sicurezza dei cittadini, espellere quegli immigrati che devono essere espulsi anche alleggerendo le carceri, depenalizzare i reati inutili che possono essere puniti addirittura più efficacemente con ammende e sanzioni amministrative o interdittive, naturalmente per fare questo ci vorrebbe una classe politica intelligente, non molto, di media intelligenza, leggete le intercettazioni di Bisignani e dei Ministri che letteralmente gli si prostravano o gli si prostituivano ai piedi e vi rendete conto che noi siamo governati da gente che non solo è pericolosa, ma è anche stupida, mediocre, demenziale e quindi sovraffollamento carceri? Amnistia, sovraffollamento carceri? Indulto, proteste contro il Tav, giù botte, è un riflesso condizionato di persone che hanno mezzo neurone funzionante, che però si sta spegnendo, passate parola!

Beppe Grillo

 
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IDV SEMPRE AL FIANCO DI PRECARI, DONNE , LAVORATORI

Post n°1481 pubblicato il 29 Giugno 2011 da albert.z
 

Cari amici Viola,
vi ringrazio del confronto franco e trasparente che mi consentite di aprire, grazie alla lettera aperta che mi avete indirizzato dal vostro sito.
Innanzitutto voglio tranquillizzare voi e tutto il popolo della Rete: io ho il massimo rispetto di quello che state facendo e credo che il vostro contributo sia stato e sará fondamentale per cancellare il berlusconismo in Italia.
Sapete bene che noi dell’Italia dei Valori siamo stati sempre al vostro fianco e accanto ai giovani precari, alle donne indignate, ai lavoratori della scuola e a coloro che in questi mesi sono scesi in piazza per protestare a difesa dei loro diritti.
A questo proposito ho letto e apprezzato la vostra richiesta di sfiduciare individualmente il ministro Brunetta per le sue affermazioni su precari e disoccupati: sono convinto anche io che lui rappresenti la parte peggiore dell’Italia, ma l’azione che voi chiedete deve essere approvata dalla maggioranza dei parlamentari e noi siamo solo 22 deputati e 12 senatori. Comunque stiamo valutando con il resto dell’opposizione una azione condivisa. Vi terró informati.
Voi dite di non capire perché proprio oggi si dovrebbe rinunciare a chiedere le dimissioni di Berlusconi. E chi ci rinuncia? Io gliele ho chieste anche direttamente, in quel famoso colloquio che ha scandalizzato tanti. Però con questo Parlamento comprato e venduto mi pare difficile che quella richiesta venga esaudita.
Per una coalizione seria, che vuole governare il paese e non solo impedire che lo malgoverni qualcun altro, e per un partito come l’IdV, che ambisce a non essere solo la prima linea dell’antiberlusconismo ma anche a dare il suo contributo alla ricostruzione dell’Italia, non mi pare una buona idea passare i prossimi due anni solo a urlare inutilmente che Berlusconi si deve dimettere. Mi sembra più utile e più serio spenderli preparandoci alla sfida difficile che arriverà dopo quelle dimissioni.
Ma vi voglio rassicurare soprattutto sul fatto che, per noi, essere partito popolare e di massa non è ad excludendum ma piuttosto - permettetemi il dipietrese - ad includendum. Questo vuol dire che non abbandoneremo mai i temi che ci hanno guidato fin qui: risoluzione del conflitto di interessi, nuova legge elettorale, una giustizia per tutti, la difesa dei beni comuni, la diffusione delle energie rinnovabili e – soprattutto – la difesa delle libertá digitali e contro i bavagli ai giudici e alla stampa.
Del resto non abbiamo mai nascosto le nostre origini liberaldemocratiche ed è da queste che noi ripartiremo con l’Idv 2 per presentarci come forza non ideologica ma riformista e democratica.
Comunque sia, tutto il percorso che ci porterá agli Stati generali di ottobre sará democratico e fortemente partecipativo. Con il coinvolgimento dei movimenti e delle associazioni con le quali abbiamo collaborato in tutti questi anni e con la massima trasparenza, visto che utilizzeremo il web per raccogliere in questi mesi opinioni e per creare un vero dibattito che tenga conto dell’apporto della Rete: un punto di riferimento irrinunciabile per noi dell’Idv. E anche per la democrazia sostanziale che il berlusconismo ha demolito e che noi dovremo ricostruire, adeguandola alla modernità: cioè alle immense possibilità di partecipazione diretta che la Rete ci offre.

 
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L'agguato ad Antonio Di Pietro

Post n°1479 pubblicato il 23 Giugno 2011 da albert.z
 
Tag: furbata

Berlusconi ha fatto con Antonio quello che ha fatto con Obama e con Fini nel recente passato, ha cercato di giustificarsi direttamente, lo faceva anche in passato quando andava a piangere miseria da Mammi' , Craxi ecc. per le sue TV. Del resto per il bene del paese bisogna che se ne vada presto e come dicevano gli antichi Romani : al nemico battuto devi non solo concedere spazio per la ritirata, ma anche rendergliela sicura.

Il colloquio è stato estremamente pubblico ed all'interno di uno spazio istituzionale !!! Non in privato e in una delle sue case private,,, come va tanto di moda ultimamente ( Mi viene in mento uno a caso, il paladino della Rottamazione, Renzi, che non poteva mica incontrare B in ufficio? ). O i famosi incontri segreti di D'Alema e dei "miglioristi" Violante, Napolitano......che hanno portato ad inciuci schifosi, tradendo gli elettori del centrosinistra.
Non poteva fare altro che parlagli (In nessuna parte del mondo il capo di un partito d'opposizione o di maggioranza, rifiuterebbe di parlare con il capo del governo, sopratutto e in particolarmente se lo ritiene indegno di governare e lo vuole cacciare..) !!! Tanto più che fin da subito D Pietro a continuato a ribadire la sua cristallina Posizione !!!!
Morale della storia.. un mal pesante come me, non riesce a non pensare che quello di Mister B è stato un'abile tranello.

 
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