W. SHAKESPEARE - RE LEAR IV
cosģ noi siamo per gli dei,
ci uccidono per gioco."
Post n°455 pubblicato il 21 Ottobre 2011 da nagel_a
Ci sono persone che sanno essere piene, colme, maestose, come quei fiumi che sono vita per i terreni che attraversano. Che riescono a condursi, senza riguardo ai chiacchericci delle rive, alle argille e alle balze. Sono un torrente. Le mie acque si esauriscono in poche onde, il resto è limo e trote pescate sotto un ponte.
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Post n°454 pubblicato il 18 Ottobre 2011 da nagel_a
E' inutile. Oscillo tra rabbia e pietà. Per qualcosa che vorrei non aver visto e che ormai sta come immagine fissa qui dietro. Una rabbia che strappa bestemmie, tanto è impotente e disarmata. Tanto smisurata è l'indecenza, l'impossibilità di nominare ciò che è stato. Non so se sia ancora pietà quella che giunge oltre. Che assiste all'alienazione in cui l'uomo è caduto. Alla perdita di ogni senso del sacro, di ogni fede anche istintiva nella propria sopravvivenza. L'uomo non deve credere nemmeno più in se stesso, se arriva ad essere cieco verso i propri cuccioli. Yue. Aveva 2 anni.
"Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei giusti" (Sal 102) Vaffanculo
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Post n°453 pubblicato il 13 Ottobre 2011 da nagel_a
Aveva, nelle sue false premonizioni, reagito sdegnosamente a insulti e minacce, racchiusa intangibile in un silenzio impenetrabile, mentre fuori avrebbe infuriato una nube di accuse dalle punte acuminate. Ogni variabile era stata scandagliata dalla sua mente, la posizione di ogni movimento, persino la luce che avrebbe illuminato ogni parola. Ora rimaneva lì. Annientata. Muta. Spenta ogni sua immaginazione. Ogni eroica pretesa di superiorità. L’uomo se ne era andato senza una parola, senza un gesto che anticipasse la porta sbattuta. Solo uno sguardo fondo come la notte. E in quella notte lei era rimasta smarrita, perduta come una bimba nel bosco. Nessuna battaglia e nessun prigioniero. Giaceva lì, sul letto sfatto, marionetta immobile nel corpo e nella mente, i fili recisi da quel colpo secco.
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Post n°452 pubblicato il 12 Ottobre 2011 da nagel_a
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Post n°451 pubblicato il 11 Ottobre 2011 da nagel_a
E tu assisti meravigliato al salto del passerotto dal nido che vola e non cerca mani tese per nutrirsi.
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Post n°450 pubblicato il 10 Ottobre 2011 da nagel_a
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Post n°449 pubblicato il 05 Ottobre 2011 da nagel_a
Mi sbagliavo. Ci sono anime che gridano dolorosamente in corpi muti o estranei.
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Post n°448 pubblicato il 30 Settembre 2011 da nagel_a
A fuoco spento rimane il corpo bruciacchiato della falena.
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Post n°447 pubblicato il 28 Settembre 2011 da nagel_a
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Post n°446 pubblicato il 23 Settembre 2011 da nagel_a
[ci sono persone che non sanno essere libere e cercano catene] * titolo rubato a Hermann Broch
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Post n°445 pubblicato il 15 Settembre 2011 da nagel_a
(il titolo del post è una citazione da Cristina Campo; la fotografia riproduce una scultura di Fausto Melotti... uno degli sciamani)
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Post n°444 pubblicato il 14 Settembre 2011 da nagel_a
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Post n°443 pubblicato il 07 Settembre 2011 da nagel_a
C'è una bussola nel cesto dei giocattoli dismessi. |
Post n°442 pubblicato il 05 Settembre 2011 da nagel_a
Le grandi vetrate aperte come maglie larghe di una grossa rete, lasciavano sgusciare la festa fino al terrazzo e giù dalla scalinata fino al buio più discreto del giardino. * W. Shakespeare, Amleto
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Post n°441 pubblicato il 03 Settembre 2011 da nagel_a
La riemersione è straniamento, confusione. Una decompressione lenta e necessaria per ripristinare l'ordine delle cose nella "dimensione principale". "Dalla contemplazione del limite - di quel necessario perdersi, nascondersi, interrompersi della visione - la vita sembra nutrirsi, come l'uccello delle Upanishad che guarda il frutto senza mangiarlo."
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Post n°440 pubblicato il 02 Settembre 2011 da nagel_a
Un'angoscia sottile abita le ore, danza che s'imprime al ritmo di una musica macabra. Ballo su ceneri mute, con passo smorzato e guance pallide. Prendi la pipa giovane uomo e osserva l'estuario. Unica tua saggezza è abbandonare ogni passione. Non hai metà da cercare. Non hai metà da seppellire.
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Post n°439 pubblicato il 01 Settembre 2011 da nagel_a
Capita di incontrare luoghi e persone semplici nella loro intima ricchezza, che hanno il profumo intenso e il sapore ghiotto del pane appena sfornato. [sigh... evasione finita troppo presto]
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Post n°438 pubblicato il 25 Agosto 2011 da nagel_a
Metto insieme una borsa da viaggio con un sussurro e un desiderio.
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Post n°437 pubblicato il 23 Agosto 2011 da nagel_a
Hanno gambe lunghe e gracili i ragni. Tessono tele dai fili sottili e tenaci che si imperlano di rugiada tra l'erba. Ogni gamba è un giro di valzer, il racconto di un sogno d'inverno. Ogni gamba è il passo scalzo di chi avanza nel vuoto e nel vuoto costruisce. Una ragnatela che si spiega sull'abisso e unisce sponde prima intatte. Una città che sfida il buio del fondo e vibra alla luce di vita tenue.
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Post n°436 pubblicato il 21 Agosto 2011 da nagel_a
Ho ribaltato cassetti e gettato cose ormai morte. Altre, pure morte, per il momento rimangono lì. Stantie e fuori moda, fuori corso. Forse rimangono lì perchè provo ancora qualche tenerezza per l'io che le ha attraversate. Tendo alla damnatio memoriae di ciò che è stato. Rimuovo, a volte consciamente, atrettanto spesso senza coscienza, ciò che mi disturba ricordare. Quello del passato che non si è trasformato in carne e sangue, lo pongo nel rogo freddo di ciò che è ormai inutile e sterile.
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IL REGNO DEL SENSO PROFONDO
"Oltre alla realtà empirica e banale c'era l'ambito dell'immaginazione, costituito da quello stesso mondo percepibile grazie alla vista, al tatto e all'odorato, ma con in più le schiere infinite degli spiriti e delle ombre. [...] Allora non mi capacitavo del fatto che la maggioranza assoluta dell'umanità appartiene al regno del senso profondo non in virtù del proprio sapere - dono assai raro - bensì della vita, della raggiante, viva sostanza, e che, dunque, accusarli di ignoranza era sciocco e assurdo. Invece di interrogatori, inquisizioni e tormenti, avrei dovuto osservarli e comprenderli. Osservarli con tenerezza e comprenderli con intelligenza"
A. Zagajewski - Due città
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