1,nessuno&centomila

Post N° 652

Un po' d'affanno, le scale due a due.
Sei piani ancora.
La prendo come una pausa per pensare.
Mentre vengo a trovarti in un letto d'ospedale mi chiedo se ce l'eravamo immaginati così i nostri vent'anni quando scrivevamo frasi di canzoni sui diari con le penne colorate.
"come into my life" Gala
Ascolto i due cd che ti avevo regalato per il compleanno, colonna sonora della nostra vita... almeno finché tu non sei cresciuta e io son rimasta adolescente.
Fa freddo fuori, l'estate è già finita, qui in collina finisce sempre prima, ma ormai ci sono abituata.
"blue" eiffel 65
E inevitabilmente penso a quel 1999, alla sera che in due col mio motorino abbiamo raggiunto quell'ormai famosa panchina perché dovevo fartelo assolutamente conoscere.
"primavera" Marina Rei
E le mattinate a scuola che sembravano non finire mai e che adesso pagherei oro per rivivere.
Io scientifico, tu ragioneria.
E aspettare il sabato per uscire alle 4 di pomeriggio.
E quel giorno che S. si è tagliata tutti i capelli.
"Stavolta mi raso"
"Ma va... smettila!"
E' sempre stata una di parola.
Da qualche mese a questa parte, invece, sembra far fatica anche a dire "ciao".
"vamos a la playa" miranda.
Era nella cassetta che ti aveva fatto Antonio e che io ancora tengo chiusa in una scatola come fosse un tesoro.
Ricordo ancorala sera in cui aveva attraversato la strada di corsa per andarla a prendere in quella vecchia Punto bianca.
E le partite a biliardino nella sala giochi dove adesso c'è un centro estetico.
"mi tiri su le maniche che sto sudando?"
e sfiorare la sua pelle sempre col cuore in gola.
E quella sera in cui ho fatto la maggior parte della strada coi fari spenti tanto era forte la luce della luna.
"erase/rewind" cardigans
e immaginare d'avere già la patente.
"il primo posto dove voglio andare è sicuramente..."
"ma come cavolo si fa a fare quella salita senza che ti si spenga la macchina?"
E adesso guido senza nemmeno pensare a che marcia devo mettere e ho perfino imparato a parcheggiare nella via stretta dove abito con una sola manovra.
"doo dah" cartoons
Quel capodanno al locale vicino alla gelateria.
La cena col mio "fratellino" e alle 9 e mezza arrivare e trovare loro due già cotti
"sto fori..ma senza accuso"
e tutta la sera sdraiati sul divano a riempire "o callarello" di vomito
"non tradire mai" neffa
i pomeriggi sotto il garage di Stè e decidere che le mie sigarette sarebbero state le Chesterfield lights e tu che al massimo avrai fumato una sigaretta in vita tua e la tua unica canna tela sei fatta con me ai giardini su quella panchina verde vicino all'uscita secondaria vicino al campo da calcio.
"tanzen" gigi d'agostino(?)
le due e mezzo di pomeriggio, l'appuntamento di ogni giorno per andare a lago, io e Vale sedute ai tavoli dell'American bar, sigaretta in mano ad aspettare R. che come al solito è in ritardo.
I maschi del gruppo che avevano appena preso la patente.
"Ragà... oggi se va su in macchina!"
mettere il bloccasterzo al motorino e salire nella fiesta blu o nella panda rossa.
Ricordi che io sono l'unica a non esser mai stata buttata nel lago completamente vestita?
"truly madly deeply" savage garden
"ma secondo te il cantante è gay?"
"non lo so se è gay, ma è proprio bono!"
E provare a capire qualcosa del testo con quel poco inglese scolastico.
"regina di cuori" piero pelù
Le sere a casa davanti a Festivalbar quando i cantanti che partecipavano erano quasi esclusivamente italiani con il torinese che tira sassi alla mia finestra per farsi due chiacchiere e due risate.
Dopo che era tornato a casa uscivamo quasi tutte le sere per telefonargli, chissà se te lo ricordi ancora.
Le sere d'estate sotto casa, vicino alla cabina dell'enel e prendere un gelato alla palestra,
"alla consolle" nn
"...cosa bisogna avere sempre pieno? il magazzino
come si tolgono le righe dalla macchina? con l'aspiratutto
cosa conta di più nella vita? la figa
cosa c'è dietro la curva? la madama! butta via tutto butta via tutto butta via tutto"
e modificare questa canzone in tutti i modi possibili e immaginabili.
"tranquillo" sottotono
"sì...secondo me è questa la canzone più bella di tutto l'album"
e adesso i sottotono non li posso vedere manco in fotografia tanto non li sopporto.
Ma per me e te "sottotono" era il soprannome di una persona.
E sì che lì t'eri presa una bella cotta, e sì che in quel periodo avevamo un bel gruppo d'amici, non facevamo che ridere dalla mattina alla sera.
Ho ancora il bigliettino di auguri per il compleanno che mi avevano fatto "sottotono" e "aqua" sai? insieme al ciondolo tutto bucherellato a forma di cuore.
noi che davamo un soprannome a tutti, maschi e femmine e poi per ricordarceli li scrivevamo nel nostro quaderno rosa.
E parlavamo in codice, avevamo un linguaggio tutto nostro come solo due sorelle possono avere.
"supercafone" piotta
Questi si che erano tormentoni, li imparavi a memoria e ti entravano in testa e non riuscivi più a mandarli via.
L'abbiamo cantata fino allo sfinimento.
"smack my bitch up" prodigy
Se non ricordo male l'abbiamo scoperta grazie a una delle tante cassette che mi faceva Fil.
E i mondiali visti a casa sua te li ricordi?
In 10 su un solo divano e comprare tutte le magliette uguali e la carta adesiva.
Tu naturalmente eri Alex Del Piero e io mi litigavo con M. gli altri juventini.
E le due laziali del gruppo a fare quasi a capelli.
"inconquistabile" cattivi pensieri
E' quella che da sempre considero la nostra canzone, non credo ci sia stata una canzone che abbiamo amato e cantato di più.
Sapessi quanto c'ho messa per ritrovarla, avevo dimenticato quasi completamente il testo e il nome del gruppo, ma volevo e dovevo farcela per quel 15 marzo, data del tuo compleanno, sapevo non ci sarebbe stato regalo più grande di questo.
E adesso te la ridedico, anche se queste parole forse non le leggerai mai, anche se forse le stamperò e ne farò la lettera che da tanto volevo scriverti.
Ti voglio bene.
Tu sei una delle poche costanti nella mia vita.

in foto: il nostro primo quaderno "serio" anno 1996.
Il mome "riky" cerchiato è il nome di quello che da anni è il suo ragazzo e con cui convive.
Lei mi ha insegnato che a volte i sogni s'avverano.