1,nessuno¢omila
Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina
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Son caduta in giorni lenti scanditi dal ticchettio di orologi nascosti.
Odio gli orologi, ho smesso di portarli da anni ormai, quel rumore sempre uguale e infinito mi entrava dritto dritto nel cervello facendomi vibrare i nervi.
Come se qualcuno mi stesse dicendo "il tempo passa, il tempo passa, il tempo passa, te ne accorgi o no?".
non bisogna certo ricordarmelo ogni secondo, lo so da me come son volati via questi anni.
Ne sono passati quasi quattro da quando ho oltrepassato quella porta decidendo di non tornare più.
La porta era quella di casa.
Me ne sono andata, ho tolto tutti i vestiti, tutte le foto, ho provato a cancellare ogni traccia dei vent'anni passati là dentro.
Son tornata solo ogni tanto a riprendere qualcosa e immancabilmente ogni pomeriggio dell'ultimo dell'anno l'ho passato davanti al camino spento facendo un resoconto dell'anno che se ne stava andando.
Ogni tanto mi sembrava di sentire l'eco delle mie grida da bambina provenire dall'androne, di mia madre che mi chiamava dalla finestra perché era pronta la cena, dei colpi sul muro della mia vicina per chiedermi di andare da lei.
Ogni tanto mi sembrava di appartenere ancora a quella casa, soprattutto quando rimanevo col naso all'insù nel mio letto a fissare quel soffitto che ha accompagnato le mie paranoie adolescenziali, che ha contenuto i miei sogni, che ha visto nascere le mie passioni, quel soffitto che era sempre troppo bianco e il bianco, si sa, ha dentro tutti i colori, ma li nasconde bene.
Lo sapevo, però, che qualcosa si era rotto, irrimediabilmente, l'ho capito quando ho portato via tutti i miei diari, ho capito che quella non sarebbe più stata casa mia e quella non sarebbe più stata la mia famiglia.
A volte ho paura di infilare la chiave nella serratura, la maggior parte delle volte devo prima fare un respiro lungo e far forza su me stessa, soprattutto quando sento le voci provenire da dentro, soprattutto quando mia sorella mi corre incontro sorridendo e io mi accorgo di quanto sta crescendo e io mi accorgo di non essere con lei.
Di anni invece ne son passati 9 da quel 2 maggio che ha cambiato tutto o forse ha solo accelerato gli eventi.
Pensavo solo che non ricordo nessun bacio della buonanotte nè di mamma nè di papà.
tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac tic tac
JO
perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.
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DUE ZERO ZERO CINQUE
RADIOFRECCIA
"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
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delle vostre canzoni vi potete fidare..."