1,nessuno¢omila
Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina
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Racconto [semi (o non)] autobiografico
Sole caldo sul viso, vento leggero tra i capelli porta via gli anni passati.
Il mio sorriso nostalgico.
Proprio come ti ricordavo.
Alla mente accedono frasi fatte...
Proprio come ti ricordavo.
Se solo facessi un altro passo verso di me so che non riuscirei più ad uscirne.
Potrei fingere se ne fossi capace.
"ti guardo che mi guardi, non so se salutarti o fare finta che non sia già tardi..."Samuel dei Subsonica mi suggerisce le parole adatte.
Potrei fuggire ancora ma le scarpe rimangono ancorate all'erba umida.
Mi accorgo che le margherite sono ancora chiuse.
Anche loro si proteggono, anche loro sono sulla difensiva.
Cerco distrattamente un quadrifoglio, un modo come un altro per distrarmi.
Nella testa ho solo musica e una voce che canta,
la tua.
Proprio come ti ricordavo.
Tornano ricordi e sensazioni impolverate, passano dalla soffitta direttamente al comodino, il posto più vicino e accessibile.
E io? Dove sono?
Nella tua stanza dei giochi o sul fondo di un cassetto che non apri quasi mai?
Come possono i pensieri correre così velocemente?
Un altro passo.
Il mio sorriso di circostanza,
nervosismo malcelato.
Mi chino e raccolto quella margherita.
Come me non ha spine,
come me non può difendersi.
Passo in rassegna tutte le cose che potrei dire e quelle che, invece, dovrei tacere.
Ancora un altro passo.
Cerco intorno vie di fuga, un viso conosciuto, un animale di cui aver paura...io ho il terrore delle api....o le urla di qualcuno che rischia di affogare...qualsiasi cosa.
"la vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare..."
Allora, caro il mio Lorenzo, dimmi come fermare questa testa che gira.
Sorridi e vedo un po' della tua solita sicurezza svanire, sembra quasi creare uno strano alone nell'aria.
Mi guardi.
Occhi negli occhi come da tempo, da troppo tempo, non succedeva.
Si calma il vento all'improvviso, torna l'estate, sparisce il verde del prato e mi ritrovo sull'asfalto delle scale dove ci siamo conosciuti.
E tu ancora qui.
Sospesi tra passato e presente. Il futuro non c'è mai veramente interessato, nel futuro noi non eravamo calcolati.
Sento le risate dei nostri vecchia mici, il vociare del bar in fondo alla strada, i profumi della frutteria qui davanti, il mio motorino rosso è parcheggiato al solito posto, i rumori della strada...
Sorridi ancora su questo sfondo surreale, sul mondo che continua a girare e vorrei trascinarti via, dove il tempo non passa, dove le cose non cambiano, dove tu non te ne andrai.
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JO
perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.
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DUE ZERO ZERO CINQUE
RADIOFRECCIA
"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."