Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Gennaio 2006

La verità? Ho sbagliato a dare tutto per scontato.      

Post n°123 pubblicato il 08 Gennaio 2006 da psike830

Le chiavi dello studio.
Ricordavo che le porte e le finestre fossero verniciate d'azzurro, non ricordavo quanto tutto questo mi facesse stupidamente sorridere.
"ti ricordi? siamo venuti qui la prima volta, anche se poi...anche se poi...è successo a casa mia..."
"E poi ce ne siamo andati in cucina, tu a mangiare il salame e io la Nutella..."
Ne è passato di tempo da quel venerdì sera.
Ci conoscevamo da poco, nemmeno un mese, e dopo essere stati a cena fuori mi hai portato qui.
Ricordo il mio imbarazzo, la mia paura...ricordo che ti ho fatto spegnere tutte le luci, una per una.
E ricordo che poi...alla fine...non è successo niente.
"ogni tanto ripenso ai primi giorni...a tutto il tempo che passavamo chiusi in macchina a baciarci...come due adolescenti...i tuoi baci...i tuoi baci...vieni qui...abbracciami"
L'alcol che mi scorre nelle vene non mi fa agire lucidamente e le tue parole non mi aiutano di certo.
Sono cose che credevo tu avessi dimenticato, preso dalla tua vita, dal tuo lavoro, da tutte le donne che ti ruotano intorno.
E invece no.
E invece no.
"non riuscirei mai a rinunciare a tutto questo...perchè non è solo sesso, è qualcosa di più, qualcosa di molto di più...se mi chiedessero di spiegare cosa c'è fra me e te...non credo riuscirei a trovare le parole...se lo chiedessero a te come lo spiegheresti?"
"gli direi di chiamare te..." Lui se la cava sempre così, ma poi sa come riprendersi...:
"Bimba...non ero preparato a te, davvero, non ero preparato a  tutto questo..."
"a volte vorrei non averti mai incontrato...o averti conosciuto in un altro momento..."
"anni fa?"
"no...tra una decina d'anni..."
Lo guardo e me lo immagino girare per lo studio col camice bianco...
"lo stereo, le candele...sei sicuro che questo sia uno studio di fisioterapia? Non voglio immaginare cosa fai con le vecchiette..."
All'improvviso mi viene in mente A., all'improvviso mi viene in mente che io sono sempre stata una persona sincera, ma in questo "triangolo" di sincerità ce n'è stata poca da parte mia.
"So a cosa pensi, so cosa vuoi, ed è questo che mi piace"
I suoi occhi dentro i miei.
"e cosa voglio?!"
"lo sai che mi piace giocare...non provocarmi..."
I tuoi riccioli castani scompaiono nella maglietta e riappaiono poco dopo, tutti spettinati...
Devo dirglielo, devo assumermi le responsabilità di tutte le "cazzate" che ho fatto.Ma come posso dirglielo? questo credo sia il momento meno adatto per dire ad una persona con cui esci da 9 mesi che sei stata al letto con un altro e anche se l'intesa non è stata granchè...t'ha monopolizzato i pensieri.
L'unica cosa sarebbe fare in modo che sia lui a chiedermelo...
Lo guardo...le mie labbra sul suo collo e lui...occhi chiusi abbanbonato...
"sono io l'ultima persona con cui hai fatto l'amore?"
Non é stupito dalla mia domanda, forse perchè ultimamente ci vediamo così poco che sarebbe più normale vedere altre persone che stare insieme.
"Sì bimba...è passato un mese no? E tu?"
Sono sdraiata sopra di lui, nudi, completamente nudi e in una posizione compromettente...ma devo dirglielo...
"No" secco, quasi triste.
"Come no?" non se l'aspettava, non da me, sa quanto ci metto prima di andare al letto con una persona, quanti problemi mi faccio e quanti ne creo.
"E' successo ormai...non riuscivo a non dirtelo...alla fine siamo sempre stati sinceri, tu mi hai raccontato le tue storie, altre le ho viste e io, ora...sono sincera"
"Posso sapere almeno chi è?"
"forse lo sai già...è A."
"A.?! Per questo ieri sera mi hai salutatao solo con un bacio sulla guancia, perchè eri con lui, è successo ieri sera allora?"
Il discorso dovrebbe essere arrabbiato..invece siamo tranquilli, come se ci stessimo facendo una confidenza,ma in fondo...si sente tutto l'amaro che c'è nel dirsi queste cose..."
"no, non è successo ieri sera, ieri sera poverino m'ha rimesso a  posto la macchina..."
"in fondo è colpa mia, me la sono cercata, ultimamente ci vediamo così poco, ma è così bello tra noi..."
"è bello senza paranoie...è bello stare insieme e sentirsi liberi, ma non di fare chissà che, stiamo bene, stiamo bene...anche se stiamo vivendo questa storia al contrario..."
"siamo partiti di corsa e adesso... quando uscivano insieme ci sentivamo una volta ogni due settimane, appena abbiamo detto di chiudere abbiamo cominciato a sentirci tutti i giorni..."
"è che siamo molto diversi ma in fondo simili..."
"bimba...il bello è quello..."
Siamo qui abbracciati, in apparenza tranquilli, ma lo sento quanto è stato ferito dalle mie parole. E sinceramente mi aspettavo una diversa reazione, credevo lui fosse stato al letto con altre donne, credevo...
"Com'è stato? Ti è piaciuto?"
Secco, diretto, quasi triste anche lui, senza quasi forse...
"perchè me lo chiedi?"
"non so...curiosità magari..."
"non è stato come con te, non è stato assolutamente come con te"
"bimba...anch'io a volte vorrei non averti mai incontrato...è che tra noi è...tra noi è..."
"perfetto"
"sì...perfetto...e non sono più riuscito a fare l'amore con nessun'altra...sai quante ne ho avute di occasioni, ma...mi è mancata la voglia, anche l'ultima volta in discoteca...non mi ha più trovato perchè me ne sono tornato a casa per evitare una cosa del genere."
"e la roscia...sai che le voci girano..."
"la roscia ha 10 anni meno di me...anche stasera insisteva, insisteva, le ho dato un bacio e l'ho mandata a casa...e tu? con D.?"
"Tra me e D. c'è stato qualcosa anni fa, ma...niente, siamo come fratelli...e tu con P.?"
"la stessa cosa...siamo cresciuti insieme, solo qualche bacio e poi...più niente... Ti piace vero? Ti piace molto?"
credevo di sì, credevo di sì, ma adesso ritrovarmi qui fra le tue braccia e sentirti dire queste cose, sentirti dire che nonostante la lontananza, nonostante le diversità quel filo invisibile che sentivo unirci..esiste, esiste davvero, esiste anche per te e lo sentivi forse più forte di quanto io lo credevo...
"Io e A. siamo molto simili, siamo molto amici, forse quello che è successo rovinerà una bella amicizia, ma spero non rovini il rapporto tra me e te..magari avrei dovuto non dirtelo, ma...ho preferito farlo..."
Non ho mentito, ho detto la verità stavolta, anche se ad A. voglio un bene infinito, anche se forse in un certo senso l'ho amato...Ma è quasi un anno che io e B. non facciamo altro che tornare l'uno dall'altra, che non facciamo altro che cercarci e...
"non so..non credo sia amore, ma comunque non ce la farei mai a rinunciarci...è che forse io e te amiamo troppo la libertà, siamo abituati ad essere troppo liberi..."
"baciami, baciami ancora in quel modo..."
Non so se riuscirai a perdonarmi, non so se ti "vendicherai", so che ti è dispiaciuto e anche molto...
Io sono rimasta sorpresa dalla tua reazione, dalle tue parole...e ho capito che la sincerità ripaga sempre, anche se forse tra noi è cambiato tutto, ma...dovevo dirtelo, dovevo farlo.
Ho capito che ho sbagliato a dare di nuovo tutto per scontato, ad appicicarti addosso l'etichetta del tipico "bastardo" quando invece la bastarda sono stata io.
E la cosa divertente è che appena arrivata a casa mi è arrivato un messaggio di A.
E' innamorato di un'altra, cosa che io avevo capito forse prima di lui e quindi...mi chiedeva di rimanere amici.
Forse li ho persi tutti e due in un colpo solo o forse li ho ritrovati...l'importante è aver ritrovato me stessa, o almeno...la mia sincerità...ho deciso di assumermi le mie responsabilità...spero solo che B. capisca.

"E cadono parole
come pioggia sulla strada
forse verrà domani
il sole che le asciuga..."

"Giurami che non mi hai mai mentito
e ingannami farò finta di niente
ora che
di me più stima io non ho"


Magari sto solo cercando di togliermi A. dalla testa.
L'ho lasciato andare.
Ho dovuto lasciarlo andare.
Lui ama un'altra e io...non posso farci niente.
NIENTE.
Mi sono illusa che fosse semplice
e invece sei ancora lì
a correre su e giù nei miei pensieri.
Un'altra...
so chi è, la conosco...
Mi spiace vederti soffrire in questo modo per lei.
Mi dispiace davvero, tanto che la chiamerei e ci parlerei
perchè so che anche lei prova qualcosa per te
anche se nessuno dei due riesce ad ammetterlo, anche se ormai avete distrutto ogni possibilità di dialogo.
Ti voglio bene,
ti voglio bene,
più di quanto puoi immaginare,
E non le dimenticherò quelle sensazioni,
No, non potrei dimenticarle.
Vorrei poterti aiutare
vorrei vederti sorridere
senza che i tuoi occhi cerchino di guardare fuori
ti vorrei felice, davvero felice,
come tu hai reso me.
Vorrei poterti aiutare
ma forse mettendomi in mezzo peggiorerei solo la situazione.
Ti voglio bene,
cavolo se te ne voglio.

 
 
 

Lo dicevo io che era un Angelo.

Post n°122 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da psike830

Ieri sera appena arrivata al bar c'era il sottotenente che mi guardava in modo un po' strano. Non capivo il motivo.
Me ne sono accorta appena scesa dalla macchina.
Dal cofano usciva FUMO.
FUMO SOLO DALLA PARTE SINISTRA.
Il sottotenente, si sà, non è un genio dei motori, di computer, televisioni, dvd e cosa del genere sì, ma di motori....
"Spegnila, magari smette"(bel consiglio!)
Come volevasi dimostrare...
In quel momento il bar era pieno di gente, di gente che come il sottotenente non capiva un tubo di motori.
Decido di spostare la macchina e di metterla davanti al negozio del già pluricitato sottotenente, almeno se esplode ci rimette lui(e io naturalmente!).
Scendo.
Niente fumo.
Può andare.
Me la faccio a piedi fino al bar.
Tengo la testa bassa per provare a ripararmi dal freddo.
Appena arrivata la rialzo e mi trovo davanti un paio d'occhi che...sì...dovrei proprio conoscere.
Sono quelli di A.
Ci guardiamo un po' stupiti di incontrarci in questo modo.
Si parla del più e del meno.
E le arpie lì dietro...Occhi che lanciano fulimini e saette.
Me ne frego.
Mentre chiacchiero allegramente con A. col mio fido bicchiere di vino in mano, casualmente mi giro.
B.
A due passi da me.
Lo guardo, lui non mi ha visto.
Sta parlando con una roscia mozzafiato sulla panchina, magari, sicuramente(nei paesi le voci arrivano in fretta), è la sua nuova fiamma.
Faccio la vaga.
Siamo stati al cinema insieme l'altra sera e conoscendolo sarebbe capace di venir qui e stamparmi un bacio sulle labbra davanti a tutti.
Eccolo.
Si avvicina.
Io tremo.
Mi vede.
Mi viene incontro.
Si mette tra me e A.
A. sapendo dei trascorsi (e non dei presenti) storce un po'.
B. avendo sempre avuto il sospetto di A.(e mai la certezza) sembra farlo apposta.
PANICO.
PANICO TOTALE.
Fortunatamente si limita a passarmi una mano fra i capelli, in un modo forse un po' troppo dolce, ma per darmi un bacio c'è veramente troppo gente o forse...la roscia è ancora troppo vicina.
Due parole e se ne va.
"ci vediamo dopo, ora sono un po' di corsa"
Tiro un SILENZIOSO sospiro di sollievo.
Il sottotenente se la ride sotto i baffi.
Lui sa.
Si decide il pub.
A. addirittura decide di venire in macchina con me.
Il sottotenente mi ricorda che la mia auto non è proprio nelle condizioni migliori.
"Prendo io la macchina, aspettatemi qui"
Io e A. in mezzo al parcheggio, soli.
Gli racconto le tragedie della mia povera Panda, lui quasi si commuove accarezzando la sua fedele e malandata Punto.
Ce la ridiamo.
"BIMBA!"
A sentire la sua voce quasi mi prende un infarto.
E' B.
Comincia a chiedermi dove vai, cosa fai...
Lui non è mai stato geloso, di nessuno, ma la mia amicizia con A. allora non gli era mai andata giù (ha avuto l'occhio lungo) e anche adesso sembra voler interrompere tutti i momenti che ci vede passare da soli.
Il sottotenente non arriva, A. gira in tondo nel parcheggio facendo finta di non ascoltare.
B. se ne sta per andare, si avvicina per salutarmi e con un'abilità che non credevo di possedere riesco a trasformare il bacio destinato alle mie labbra in due baci agli angoli della bocca.
A. sembra non sospettare nulla, B. è un po' più dubbioso.
Arriva finalmente il sottotenente, si va al pub.
Capito proprio in mezzo alle due arpie, ma chi se ne frega.
Al ritorno A. mi dice che se voglio nei prossimi giorni mi dà un'occhiata alla macchina, stasera non può perchè è già tardi e domani deve lavorare.
Arrivati a destinazione.
Accendo la macchina.
Rumori strani.
Ancora fumo.
A. mi guarda.
"seguimi andiamo a casa mia"
Sfortunatamente non è una proposta.
Suona più come un ordine.
Abita poco lontano, in campagna.
E' l'una di notte. Buio pesto.
Lo guardo da lontano armeggiare nel garage.
In questo momento lo sposerei, giuro!
Si toglie il giubbotto, lo mette nella Punto.
Si tira sù le maniche del maglione e della camicia.
Apro il cofano, lo blocco.
Osservo i suoi muscoli che aprono tappi a me sconosciuti.
Sono incantata, non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
Mi dice di fargli luce.
Invece di illuminare il motore alzo la lampada e lo guardo.
lui guarda me.
un attimo.
un solo attimo.
mi perdo nel suo sguardo dolce, nel suo essere così misterioso e pieno di sorprese.
Ci stiamo per avvicinare.
Squilla il mio telefono.
Nel momento meno adatto.
NEL MOMENTO MENO ADATTO.
Un messaggio.
Un tizio che mi invita a cena.
Rido.
Lui continua il suo lavoro.
segue una lezione sui motori FIAT.
Dopo avermi praticamente rimesso a nuovo la macchina mi chiede un fazzoletto.
Le mani sporche e sul viso qualche segno nero.
In questo momento lo prenderei e lo porterei a far l'amore, anche lì, sul trattore.
Sono le due e mezzo di notte.
Cerco i fazzoletti nella borsa senza smettere di guardarlo.
Lui lì, ignaro dei miei pensieri.
Se sapesse.
se solo sapesse.
Mi piace.
mi piace il suo modo di muoversi, la sicurezza che ha.
"perchè fissi il pianale del trattore?"
Il suo dialetto, anche se abitiamo solo a 5 chilometri di distanza, è molto diverso dal mio.
La calata...mi eccita ancora di più.
"niente...pensavo..."
Sorride.
Dio com'è bello quel sorriso.
Chiude il cofano e butta il fazzoletto.
Sale nella mia macchina.
"facciamo un giro per vedere se è tutto a posto, non ti mando a casa in questo modo."
Salgo anch'io.
Dopo due metri c'era un caldo da isola tropicale.
"adesso la tua Panda si scalda" mi dice.
Suona quasi come una proposta.
Parcheggia.
Mi guarda.
lo guardo.
"ricordi la strada per andare via?"
"Dopo il cancello a destra e poi a sinistra, sì, ricordo"
Due baci dolcissimi sulle guance.
Me ne vado, quasi di fretta per il bene che sento di volergli in questo momento.
E' svanita la voglia di far l'amore, ma è rimasta una strana sensazione.
Una sensazione di pace nell'anima.
Vorrei abbracciarlo.
stringerlo forte.
Ma sono già lontana ormai.

Sono quelle cose che non riuscirai mai a capire, a spiegare, ma che ti piacciono, come lo strano discorso che fa Vasco prima della canzone "generale". Non ha senso eppure...l'ascolto sempre.

 
 
 

Ieri. Sincerità.

Post n°121 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da psike830

La verità sempre alle sei di mattina.
Tutta la verità.
Anche quella che fa male e non vorresti sentire.
Ma comunque apri le orecchie.
Momenti come questi non capitano spesso.
Sinceri, sinceri da far paura.
Si chiariscono piccole incomprensioni, si svelano grandi misteri.
Ti stupisce la semplicità con cui le parole escono dalla tua bocca.
La mia schiena sul tuo petto.
Circondata dalle tue braccia.
Con un dito sposti i miei capelli che finiscono sulla tua pelle nuda e ti solleticano.
Anche se sono di spalle ti sento sorridere e questo mi basta.
Mi basta per sorridere a mia volta.
Me lo son chiesta spesso cosa provo per te e nel continuum tra amore e amicizia purtroppo il segno cadeva sempre più sbilanciato verso il primo.
Ma non importa.
Guardo i vetri appannati, la nebbia, il fumo.
Respiro.
Vorrei...
Semplicemente vorrei.
Niente di concreto, niente di preciso.
Solo ritrovare le sensazioni di poco fa.
"Guarda me, guarda me, non guardare fuori!"
La tua testa fra le mie mani.
Me stessa.
Senza paure, senza inibizioni.
Giri la chiave perchè comincia a fare freddo.
In questo buio scopro i tuoi occhi nei miei, ne rimango sorpresa.
La mia testa fra le tue mani.
Un bacio.
Non me l'aspettavo.
Sorridi.
Vorrei...
Semplicemente vorrei averti.
Anche se, nonostante tutto, non abbiamo trovato nessuna risposta.
Anche se forse tutto è ancora più confuso.
Un altro bacio.
Sorrido.
Non riesco a smettere di sorridere.
Cambia il ritmo del tuo respiro.
Lo sento, ora lo sento.
Vorrei...
Semplicemente vorrei averti ancora.
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
Ora son vere, sincere, mi sembra quasi di poterle toccare.
Provi a cacciarle via.
"Guarda me, guarda me, non guardare fuori!"
Mi basta.
Stanotte mi basta averti.
E sentirti mio.
Perchè stanotte ho capito che mio un po' lo sei.
Perchè stanotte abbiamo avuto quello che cercavamo.
Nessuna risposta, nessuna certezza.
Intesa, complicità, sincerità.
Per il resto c'è tempo.
Il resto forse non arriverà mai.
Ma vale comunque la pena aspettare e forse sperare.
E riempire l'attesa in questo modo.
Grazie Angelo mio. 

 
 
 

Post N° 120

Post n°120 pubblicato il 06 Gennaio 2006 da psike830

I. - Sono fuori!

V. _ In che senso?

I. -In tutti e 5.

 
 
 

Post N° 119

Post n°119 pubblicato il 06 Gennaio 2006 da psike830

I rapporti interpersonali.
I rapporti tra le persone.
Il rapporto tra due persone.
Il rapporto tra due persone che non hanno ancora capito cosa sono.
Il rapporto tra due persone che ancora non hanno capito cosa rappresentano l'uno per l'altro.
Il rapportotra due persone tenute insieme dalla confusione.
il rapporto tra due persone che finalmente, forse, hanno ritrovato il dialogo
Il rapporto tra te e me.

 
 
 

Post N° 118

Post n°118 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da psike830

Vorrei tante cose, come tutti del resto.
Ma forse...semplicemente...vorrei essere diversa...vorrei riavere la vita che avevo prima.
Mia madre,
gli amici,
gli anni del liceo.
La mia casa che mia non è più.
Una famiglia, non perfetta,ma che si possa definire tale.
Chiudere la porta e sentirsi a casa.
Da quanti anni non mi succede?

 
 
 

Post N° 117

Post n°117 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da psike830

I. - Volevo regalartelo celeste, ma l'ho trovato solo verde.

B. _ Ma questo non è verde, E' GRIGIO MELA!

I.- Ma chi è il tuo fruttivendolo? Il mio oculista?

 
 
 

Post N° 116

Post n°116 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da psike830

Ora lo sai.
Ora lo sai cosa vuol dire non avere risposte.
Ora lo sai cosa significa non sapere.
Lo senti?
Il vuoto che riecheggia, che ti ricorda l'assenza?
Non so quando ho attraversato il punto di non ritorno.
Non ce se ne accorge mai in tempo.
E' questo il segreto.
Freno a mano sul ghiaccio.
Testacoda non fermato dall'attrito.
Giro in tondo.
E ti sento ancora mentre mi parli dell'anidride carbonica.
E ti vedo ancora mentre spegni le luci dell'albero di Natale.
Se potessi ti tirerei addosso i piccoli attimi condivisi.
Sì.
Te li tirerei come marito e moglie si tirano i servizi di piatti e si rinfacciano l'amore.
Se potessi li cancellerei come si fa con la polvere.
Passandoci il dito sopra e soffiandola via.
Ma il segno rimane.
Il segno rimane sempre.
Un passaggio.
No, non avevi promesso di rimanere.
E io non te l'ho chiesto.
Lo volevi, forse.
Lo volevo, forse.
E' stato quello che ho detto metà del problema.
Quello che non hai detto l'altra metà.
Surrogati di sentimenti.
Ritagli di frasi fatte.
E mal incollate.
Hai interpretato.
Era un tuo pensiero non il mio.
Non il mio.
E se hai creduto d'aver trovato conferme
poco importa ora.
Ti invidio.
Io non le ho trovate.
Per questo ho smesso di scappare.
E ho continuato a cercare.
Cercare cosa poi?
Le mie parole come gocce nell'oceano
e le tue acqua nel deserto.
Una ogni tanto.
Solo per non dimenticare il suono della tua voce.
Occhi fissi sullo specchietto retrovisore
per controllare che i fantasmi non ti raggiungano.
L'hanno già fatto.
Ti son penetrati dentro come per osmosi.
E tu non te ne sei accorto.
T'illudi di combattere.
E' una guerra persa ormai.
Sei forte,
nella tua debolezza.
Ti manca il coraggio.
Quello non te lo regala nessuno.
Io il mio me lo tengo stretto.
Potrei vendertelo,
ma a caro prezzo.
Certe porte una volta chiuse
non si possono riaprire.
Certe strade una volta percorse
si dimenticano.
Ma il viaggio ormai è fatto.
Poi ti tornano in mente
a 1500 metri d'altezza
col fiato corto
e allora ritrovi la strada.
Io me ne sono accorta lì
al freddo dell'Abruzzo.
Tu su una spiaggia di Rimini.
Non avresti dovuto parlarmi del mare.
Non avrei dovuto parlarti di quel camino acceso.
Perchè ora ti voglio e non posso farci niente.


 
 
 

Dovrei farlo.Dovrei.

Post n°115 pubblicato il 04 Gennaio 2006 da psike830

Sai che hai ragione...è proprio bella quella canzone...l'ho scaricata l'altro giorno...
C'è qualcosa che non va...e credo sia qualcosa di grave...perchè se mi ha chiamato B. per uscire e io preferisco rimanere a casa da sola a pensarti invece di vederlo...sì....è decisamente qualcosa di grave...
Ho riletto tutti i nostri 873 messaggi...tutti...dal primo all'ultimo...e ho riprovato tutte quelle emozioni...dall'amicizia, a quell'alba vista insieme, al nostro primo bacio sotto le stelle, al nostro credere di aver sbagliato tutto.
Il nostro secondo bacio in quella discoteca al tuo "ci lasciamo troppo andare". al mio ripensarci, al tuo venirmi a cercare, i nostri incontri casuali e poi...ricominciare...
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
IL TUO TRATTARMI DA SCHIFO E POI CHIEDERMI SCUSA OGNI VOLTA CON UN MESSAGGIO ALLE SEI DI MATTINA.
E ritrovarsi ubriachi in un parcheggio col giorno che nasce....i folli abbracci, gli addii e i ripensamenti. I baci, far l'amore dopo essersi detti "amici, solo amici".
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
LE TUE PAURE.
Da cosa stiamo scappando? da cosa cazzo stiamo scappando? dimmelo perchè io sono stanca di correre, ho il fiatone. E se le tue non sono paure ma solo cazzate...che senso ha? che senso ha avuto il tuo aspettarmi sotto casa da mezzanotte all'una e mezza implorandomi di scendere, che senso hanno avuto i tuoi improvvisi inviti a cena, i bagni alle terme, le bottiglie di vino, le canzoni degli articolo 31 e le confidenze? Lo sai, sì che lo sai che tutto questo non ha un cazzo di senso. Ho detto d'amarti, è vero...te l'ho detto la sera che mi hai detto "vuoi continuare a far l'amore solo perchè siamo simili e ci capiamo? io ti rispetto, lo sai, ma non posso farci niente se per te non riesco a provare niente di più di un'amicizia". Te l'ho detto, perchè in quel momento lo pensavo, ma ora no. Ora ti voglio solo qui, accanto e non so perchè.Ti voglio ancora a girare per casa mia, ti voglio vedere ancora mentre accendi il fuoco, prepari le bruschette e mi abbracci su quel divano, davanti alla televisione chiedendomi se ho freddo. Ti voglio ancora abbracciato al mio cuscino, mezzo incazzato perchè è tardi e cerco in tutti i modi di farti alzare. Ti voglio, forse solo perchè so che non posso averti. Ti voglio e non capisco perchè visto che ultimamente quasi non abbiamo argomenti di dialogo e al letto non abbiamo mai avuto un'intesa come quella che ho con B. Ti voglio e basta...voglio ancora sentire quel silenzio rotto solo dal tuo respiro e da Vasco che canta "voglio trovare un senso a questa voglia".
Un senso tutto questo non ce l'ha...e non è il senso che sto cercando. Perchè se mi hai preso per il culo...devo farti veramente i complimenti...ma le tue lacrime erano vere...sì che erano vere quelle lacrime, quel tuo "perdonami ti prego" e le mani che tremano e tutto il mondo fuori che non esiste più. Così come era vero il tuo "tu per me sei perfetta, ma non mi va di cominciare qualcosa che potrebbe finire all'improvviso, voglio semplicemente stare da solo...so che è tardi per chiederti scusa, ma ti prego perdonami, scusami, scusami ti prego..." e il mio  "ti prego non farmi più una cosa del genere" e poi...decidere di chiuderla lì al freddo di dicembre. E invece no....invece anche quello era un nuovo inizio.
Il cinema, il pub, il bingo e i panini con la cipolla, le poche parole, i tuoi gesti...i bagni alle terme e far l'amore lì...con tutta la gente intorno...
Non scappare...non scappare perchè ho deciso di non venirti più a cercare. No. E' tardi. Perchè non puoi dirmi alle 4 di mattina che pensi ad un'altra trattandomi come una di quelle puttanelle che ogni tanto ti porti al letto. A chi pensi? E' qui che mi devi dimostrare rispetto, che mi devi dire la verità...siamo amici? e allora tira fuori le palle e dimmi tutto come ho fatto io. A chi pensi la mattina di capodanno? e non puoi permetterti di incazzarti se mi vedi andare via con un altro, che tanto lo sai che ubriaca com'ero l'ho guardato e appena ha provato a baciarmi gli ho detto "scusa ma non ha senso stare qui, penso ad un altro....anzi...se non ti dispiace lo vado a cercare." e l'ho lasciato lì...come un cretino. Un cretino di 33 anni che si è fatto prendere in giro da una ragazzina di 22. E tu eri lì sulla porta... "dov'eri?" che cavolo t'importa dov'ero? pensi ad un'altra no?  e allora va a cercarla e non rompermi le palle...e sei rimasto lì...a girarmi intorno. Cosa vuoi da me? cosa vuoi? vedermi strisciare? non lo farò...nemmeno se fossi pazza d'amore...cos'è che in questi mesi non t'ho dimostarto? cosa ti manca? T'ho lasciato pure condurre il gioco, sono stata alle tue regole. Hai sempre deciso tutto tu. Sempre. Che io potere con te ne ho avuto poco. Troppo poco perchè non mi importava averlo. E ho sbagliato. E adesso forse è troppo tardi per tirar fuori i coglioni e prendere in mano la situazione. Dovrei metterti alle strette forse...ma ogni volta che l'ho fatto te ne sei andato con la coda tra le gambe per poi tornare pentito dopo un paio di giorni. E t'ho sempre perdonato, senza chiederti spiegazioni, senza chiederti un motivo. Perchè ho paura anch'io, cosa credi? 
I tuoi ti voglio bene...che senso hanno? I tuoi "ti prego...va via...ti prego" Adesso me lo devi dire, di cosa hai paura, di cosa? Di sbatterci la testa? Non puoi saperlo, non puoi saperlo se ogni volta che ci avviciniamo te ne vai. Lascia stare i ristoranti di lusso, i gioielli e i fiori...sai che non me ne può fregare di meno. Lascia stare le parole d'amore, non ne ho bisogno, non le voglio. Mi manca la tua voce e il rumore di quella vecchia punto scassata e sono contenta che la golf è dal meccanico. Lascia stare chi ha pagato la cena l'ultima volta. Lascia stare. Mi mancano le tue mani sulle spalle e la tua pelle, il tuo profumo, i tuoi "non ci pensare" che metti alla fine di ogni discorso. Mi mancano i tuoi silenzi del cazzo e i tuoi assurdi giri in macchina. E il tuo orecchino tra i miei capelli. La mia panda che non si scalda. Ho tolto la macchia sul sedile, perchè di te non deve rimanere traccia perchè te ne stai andando di nuovo. E l'unico problema è che quando tornerai io sarò ancora qui. E non dirmi che sono sparita, perchè te l'ho detto "quando hai tempo parliamo" e tu il tempo non l'hai trovato. E se non l'hai trovato c'è un motivo. E magari anche tu starai lì col telefono in mano a pensarci e ripensarci come me...ma io questo non lo posso sapere e tu non me lo dirai come non te lo dirò io e questo...sì che mi incazzare. E' qui che siamo simili, nell'essere due perfetti idioti che fanno una cazzata dopo l'altra.
Te ne stai andando e forse dovrei solo lasciarti alla tua strada e non pensarci, uscire con B. stasera ricominciando la mia vita com'era prima che uno stronzo come te venisse a sconvogerla.
Sì che dovrei farlo.
DOVREI FARLO.
DOVREI. 

E in fretta perchè mi sta telefonando in questo momento.

 
 
 

Post N° 114

Post n°114 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da psike830

Mi hai lasciato camminare in bilico su quel labile confine
senza darmi nemmeno un fottuto motivo.
Credevo che  la fatica per aver mantenuto l'equilibrio
sarebbe stata ripagata.
Amo i silenzi, lo sai.
Ma i tuoi...
son silenzi strani,
son silenzi di cose che non mi vuoi dire,
son silenzi solo tuoi.
Sono stanca delle frasi lasciate sospese.
Le belle parole,
le tue paure,
puttanate.
Niente.
Non siamo niente.
E la voglia che ho
di sentire la tua voce
non ha senso.
Come non ha senso che io speri ancora
d'esser stupita
come solo tu sai fare.
Ed è strano che proprio mentre scrivevo la parola "stupita" è arrivato un tuo squillo.
Sì, strano.
Fottuto bastardo
che stai lì ad aspettare che sia io a mandarti un messaggio.
Sono incazzata e lo sai.
O mi cerchi
o te ne vai a fanculo.
Anzi...
vattene a fanculo.
Perchè posso essere una fottuta bastarda anch'io.

 
 
 

Post N° 113

Post n°113 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da psike830

ma sì...che tanto le parole scivolano
lente
dense.
Le aspetto come gocce,
come chi ha sete.

                                                                   Ancora un'ora
Ancora un'ora
                                                                             Ancora un'ora
               Ancora un'ora                                               
                         
                          Ancora un'ora

                                                                              Un'ora.                    

 
 
 

Post N° 112

Post n°112 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da psike830

                              A.

TI cancellerò
TANTO che DI te NON rimarrà TRACCIA.
E mi RIMPIANGERAI.
nessun MESSAGGIO alle SEI di MATTINA
ti SALVERA' stavolta.
NESSUNA scusa
NESSUN perdono.
FINGERTI amico NON ti SERVIRA'.
sparire
SEMPLICEMENTE
sparire
NESSUNA spiegazione
NESSUN apparente MOTIVO.
sbagli SE credi CHE
t'ASPETTERO'
anche STAVOLTA.
tu MI hai ASPETTATA?
non TE l'HO nemmeno CHIESTO
ché CHIEDERE
per ME
é SEGNO di DEBOLEZZA
vuoi DARMI qualcosa?
L'accetterò VOLENTIERI,
ma CHIEDERE mai.
AVERE
dopo
AVER chiesto
E' diverso...
AVERE
senza CHIEDERE
è OTTENERE.
ti VOLEVO
e TI voglio ANCORA,
ma.....
DOVRAI strisciare
STAVOLTA
dovrai IMPLORARE
insistere
CONVINCERMI
sì...
CONVINCERMI.

B.
PERCHE' dovrei RESISTERE
ad UNA così INVITANTE tentazione?
NIENTE da PERDERE
tutto DA guadagnare.
L'odore DELLA tua PELLE
di NUOVO,
ancora
E
ancora.
NON sono PRONTA
per L'amore
O lui...
NON è PRONTO per ME.

sono CONTENTA
che SEI tornato.

 
 
 

Post N° 111

Post n°111 pubblicato il 03 Gennaio 2006 da psike830

Leggi tra le righe,
molla la presa,
finchè sei in tempo.
Scappa
e lasciati rincorrere
conduci il gioco.
sì...conduci il gioco.
E ti verrà a cercare implorando
come quella sera.
e se chiederà di nuovo perdono...
tu non glielo concederai...
c'è un tempo per seminare
e uno per raccogliere...
ora...
devo di nuovo seminare.
tu...
illuditi pure di raccogliere...

           Caro mio...è finita la pacchia!
 
 
 

Le 4 di mattina.

Post n°110 pubblicato il 01 Gennaio 2006 da psike830

Già mezzoggiorno...la testa affogata nel cuscino a rubare le ultime molecole rimaste del tuo odore...allungo la mano illudendomi che tu sia ancora lì, come la notte precedente...e ti sento perfino respirare...
"penso ad un'altra persona...è una persona che ho avuto e che non ho apprezzato..."
"chi è...puoi dirmelo, lo sai..."
"no, non posso perchè tu sei innamorata di me"
"io non sono innamorata di te"
"me l'hai detto tu..."
"ero incazzata e ubriaca quando te l'ho detto...e poi..ne è passato di tempo..."
E te ne sei andato riprendendoti il bicchiere di vino...
Il mio capodanno è finito così...alle quattro di mattina....
Non puoi dirmi "è bello avere una persona come te a cui dire tutto" e poi dirmi solo quello che ti fa comodo. Non funziona così.
So cosa dovrei fare...dirti basta...dovrebbe essere semplice scrivere poche parole in un messaggio e spingere invio...con B. è stato perfino esaltante...mi ha lasciato dentro un senso di vittoria...ma con te...con te no...
Occhi chiusi per cercare di cacciare la tua immagine...ma il tuo viso e lì...e come sei bello mentre sorridi...
T'ho chiamato per chiederti di parlare...ma credo di aver deciso...basta...basta così...mi sto innamorando, potrei innamorarmi, anche se credo di non esserne veramente capace...ma tu...tu no...e magari mi manderai di nuovo un messaggio alle 5 di mattina per dirmi che non è vero e che hai solo paura, ma io...io no...io sono abituata ad affrontarle le paure...e c'ho provato, ma...hai vinto tu...ha vinto la tua indecisione o forse...mi hai semplicemente preso in giro...io c'avevo creduto, ma...così non può andare...o siamo amici o usciamo insieme...in questo modo...non è nessuno dei due...e se per te è chiaro...per me no....e sono stanca di questa confusione...mi fa star male...e magari sì...magari sono innamorata, magari poteva succedere...
Ho avuto anche il mio regalo per il 2006...alle quattro e mezza D. appena finito di lavorare è venuta da me...e m'ha fatto troppo ridere quando m'ha detto
"secondo me stava parlando di te..."
Lei vede sempre il lato positivo...ha questa capacità di trovare il bello in tutto...
Ma io ho riso perchè so che non è così...un'altra è un'altra...non io...e dirmelo così...alle quattro di mattina completamente ubriachi...forse è stata la cosa migliore...non ho avuto modo di reagire...non ho potuto prenderlo per un braccio e chiedergli spiegazioni...l'ho lasciato andare...perchè questo è quello che devo fare...lasciarlo andare per la sua strada...perchè...ho capito che potrebbe distruggermi, sì...potrebbe farlo...e ha già cominciato...ma io...non posso permettermelo...

"...e mi riprendo i sogni, le speranze e le illusioni
e tutto quel che sai di me
e mi riprendo quest'amore in tutte le versioni
e ricomincio a vivere...
Adesso no, ti prego non parlare
fammi cadere in questo blu
non ho bisogno di certezze,
ma di sognare un po' di più...
all'improvviso non resisto più alle tentazioni e ricomincio a vivere..."
Paola turci
"volo così"


 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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