Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Giugno 2006

Post N° 479

Post n°479 pubblicato il 09 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Le tue labbra che non conosco
eppure assaporo ogni giorno...
E ti incontro nei pensieri
e a volte inciampi nei miei sogni e nelle mie fantasie...


 
 
 

Post N° 478

Post n°478 pubblicato il 08 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Provaci anche tu a lasciarti andare.
A volte si scivola sai?
Certo che lo sai.
Non esistono vite perfette come i nostri incastri.
Vorrei ancora poter annullare tutto in quella stanza.
Fumo e profumo e le strane ombre sul muro dei nostri corpi intrecciati,
poi immobili
e sentirti respirare.
Ti ascolto
anche se non parli
anche se non me ne accorgo
e forse questo ti spaventa.
Non so...forse è solo finito l'incanto.

 
 
 

Post N° 477

Post n°477 pubblicato il 08 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Le coincidenze...
A volte le amo a volte le detesto....
ma vederti inchiodare in mezzo alla strada solo per dirmi "ciao".... mi fa sorridere....

 
 
 

Post N° 475

Post n°475 pubblicato il 08 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Tante volte ho visto crollare i tuoi castelli di bugie.
La mia visione del mondo ne era scossa, ma rimaneva comunque solida.
A volte mi capita di crederci ancora.
Ma solo a volte.
Certi uomini non cambiano mai, soprattutto superati i 50.
E questo io lo so da quando ho 15 anni.


 

 
 
 

Post N° 474

Post n°474 pubblicato il 08 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Sono disordinata, lo so...ma è nel mio disordine che io ritrovo le cose: le parole che credevo d'aver dimenticato, i fogli che credevo d'aver perso...

12 novembre 2005:
La tua voce in segreteria, io che non sapevo nemmeno di avere una segreteria.....
Allora ti chiamo, così, senza starci troppo a pensare...
Le due di notte...
"c'ho pensato tutto il giorno, ma sei arrabbiata con me?"
tu non pensi mai a niente, tu non pensi a queste cose...
"perchè? perchè non mi sono più fatta sentire?"
come fosse una novità...
"no, era una sensazione, avevo bisogno di sentirti, avevo bisogno di conferme..."
Stupido uomo....sei tu a dare conferme a me....
"dove sei?"
"sono a Vt..."
"sei con qualcuno?"
"no"
"vieni da me?"
"no"
"vengo io a vt?"
"no"
"Ci vediamo domani?"
"ci sentiamo..."
Da me, di conferme, non ne avrai mai.....

 
 
 

Post N° 473

Post n°473 pubblicato il 07 Giugno 2006 da azzurroprato

PSI' E' ORA...

 
 
 

Scar.(tissue)

Post n°472 pubblicato il 07 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Forse sei solo una cicatrice.
Mi fai male quando cambio umore, non quando cambia il tempo.
Allora mi ricordo che esisti, che sei stato "parte di me".
Perchè, in qualche modo, lo sei stato.

"Scar tissue that I wish you saw
Sarcastic mister know it all
Close your eyes and I’ll kiss you ’cause
With the birds I’ll share
With the birds I’ll share
This lonely view
With the birds I’ll share
This lonely view

Push me up against the wall
........
Fallin’ all over myself
To lick your heart and taste your health ’cause
With the birds I’ll share
This lonely view..."

R.H.C.P.

 
 
 

Post N° 471

Post n°471 pubblicato il 07 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Ore 13:15.
Esco dall'ambulatorio ed entro nella stanzetta adiacente.
Tolgo il camice, levo dalle tasche il pacchetto di gomme, i due telefoni, le sigarette, il pacchetto di fazzoletti, le chiavi, il burrocacao e l'accendino.
Li poggio sul tavolo e sorrido pensando a quanta roba mi posto dietro.
Appendo il camice, tolgo la penna dal taschino superiore, fermo lo sguardo sul mio cartellino:

Asl Viterbo               Regione Lazio
         Presidio Ospedaliero Centrale
                       U. O. Psicologia
                         nome   cognome

                

Di solito lo lascio attaccato così ognuno riconosce il suo camice.
Stavolta lo tolgo, lo rigiro un po' tra le mani e lo infilo nella borsa.
Chiudo la stanzetta e rientro in ambulatorio.
Saluto tutti, o meglio....tutte....a parte il chirurgo siamo tutte donne.
Esco, poi rientro.
"Ah...io, oggi, ho finito il tirocinio....comunque vi verrò a trovare.."
Mi guardano un po' incredule
"E ce lo dici così?"
Decisamente non sono fatta per gli addii.
Mi mancherete.

Cento demoni giocano con te
Come puoi sentirti solo più che mai
Uomo orribile hai cibo in polvere
Che mi fa accettare di essere finito

E ti dici che andrà bene se
hai l'orgoglio per il tuo niente
Non mentire su te
Con te

ma c'era un male in lei
Che non si cura mai
Nè coi baci nè con la cocaina sai
Senza lacrime senza regole
E' soltanto male in polvere

Ciò che conta sei tu
Sei tu

Cento demoni viaggiano con te
Ma la testa sa che ci sei solo tu

Male in polvere-Afterhours
 

 
 
 

Post N° 470

Post n°470 pubblicato il 07 Giugno 2006 da mikely
Foto di psike830

perchè io posso farlo

hai iniziato a contrattare perchè sai che posso farlo...

anche perchè amore a me di lui non importa nulla...

posso stare anche quattro mesi senza sentirlo...

e cosi...da adesso scatta ufficialmente l'ora X...

ti voglio bene donna predicona...

 
 
 

Post N° 469

Post n°469 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

La pazzia avanza (a grandi passi, enormi!)

Ero su msn a parlare del più e del meno...all'improvviso mi è venuta in mente questa cosa (veramente idiota) che una mia amica mi aveva scritto sul diario anni e anni fa.....
La dovevo scrivere assolutamente(giusto per confermare i vostri sospetti sulla mia pazzia).
Ve la regalo, ma mi raccomando è senza punteggiatura perchè dovete leggerla tutta d'un fiato!

Pensa a chi ti pensa non pensare a chi non ti pensa perchè se pensi a chi non ti pensa e non pensi a chi ti pensa chi ti pensa  può pensare che non lo pensi mentre chi non ti pensa non può pensare che lo pensi pensaci!

 
 
 

Post N° 468

Post n°468 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Rincorro parole nel silenzio di pioggia, qualcosa che spieghi il mio stato, che me lo chiarisca.
Il nulla, ma coi tuoi occhi.
Non guardo più niente coi miei, penso come penso che penseresti te.
Tutto è un gioco di parole ormai.
Anche noi, sì, anche noi.
Settimane in silenzio poi sms, provocazioni e fughe.
Te ne vai e poi ritorni: improvviso schiaffo in pieno volto.
Porto i segni del tuo passaggio nella mia vita.
Intrecci pensieri e voglie: le mie.
Non sarò mai esplicita io, sono come te.
Mi piace giocare coi doppi sensi e stuzzicare la tua fantasia, me l'hai insegnato tu e ora mi lasci fare sorpreso di quanto abbia imparato.
TI VOGLIO e non so quanto questo sia chiaro per te.
Voglio il tuo corpo, entrarti nei pensieri, senza invaderti del tutto, lasciandoti quello spiraglio che ti permetta di respirare.
Eppure non mi muovo.
Non aspetto il destino, con noi non ha niente a che fare, noi siamo istinto.
Aspetto forse di rincontrarti per caso.
Aspetto che tu smetta di usare la mia resistenza fingendo che sia la tua forza.
La mia non è forza sai?
Forse è paura, o non sentirsi abbastanza.
L'insicurezza gestisce da sempre la mia vita.
Tu, invece, sei più fragile di quanto dai a vedere.
Avessi avuto più coraggio t'avrei spinto a forza nel mio mondo sbarrandoti le uscite o, meglio, mi sarei infilata corpo e anima nel tuo come a te sarebbe piaciuto facessi.
Ed è tutto quello che non ho fatto che mi manca.
E forse è anche quello che tiene ancora teso quel filo che sta diventando cordone ombelicale e non posso certo permettermelo con te.

[La forza delle cose che ci uniscono
s'infrange contro gli argini di un giorno
sorvola tutte le cose normali
si ferma su particolari inutili
e meno male che erano scontate tante parole dette un po' per gioco
.....
e 1 un po' cosi come ci viene
...domani sarà un giorno eccezionale ....
sublimerai i miei attimi per sempre
domani saraà un giorno come tanti
l'abbiamo letto spesso sui giornali
e ci fa sembrare tanto stupide le cose più normali
che invece sono quelle più importanti
perché ci fanno stare più vicini
e da quando ci bastiamo non ci sono più confini
vorrei poterti ancora conquistare
vorrei poterti avere come mi pare
vorrei poterti avere ancora qui per dirti non andare...]
 
 Le cose che ci uniscono
A. Britti.

 
 
 

L'osceno (ha i tuoi occhi).

Post n°467 pubblicato il 06 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

                                                                          [...ma dici il sesso senza amore non ti ispira
però il concetto questa sera ti attira
gli istinti veri sono fondamentali
ma tu non ti abbandoni
tu non senti odore di fiori?]
Fiori-Povia.

[...Perchè c'è una parte di me
che esiste solo tra le tue dita
e vede coi tuoi occhi...]
Deliri-Psike

Per giorni hai lasciato la mano poggiata sul coperchio: ti piaceva dilatare l'attesa e posticipare la sorpresa di cosa vi avresti trovato.
Ti soffermavi solo sui riccioli biondi che accarezzavi e gli occhi azzurri in cui fingevi di perderti, poi hai incontrato le sue labbra e la curiosità si è fatta vera, concreta... e allora provavi con "scavicchi ma non apra", ma la resistenza che incontravi era più forte....tu che non c'eri abituato coi tuoi occhi da cerbiatto e il viso dolce, tu che schioccavi le dita e cadevano ai tuoi piedi e ne eri talmente inconsapevole da esserti abituato a tutto questo...
E credevi che anche con lei sarebbe stato semplice giocare, mentire, alzare la posta e vincere.
Non sai perchè ma da subito l'hai portata in mezzo ai tuoi amici, al tuo mondo, vedevi che si adagiava così bene sui loro discorsi, sui loro pensieri e a tavola mangiava di tutto e non doveva per forza sedersi accanto a te.
Allora il desiderio s'è fatto più forte e una notte dopo averla invitata a cena l'hai portata nello studio, dove ti senti di casa, dove ti senti protetto, dove il lettino nero aveva già ospitato altri corpi e nessuno di questi si era mai tirato indietro...
Pensavi che dopo quasi un mese lei si sarebbe arresa, ti avrebbe lasciato entrare senza tante difficoltà per poi accorgerti che non era solo un problema di tempo e di bon ton.
Allora hai dubitato.
Di te, delle tue capacità, della tua sensibilità e lei un venerdì, senza guardarti negli occhi per il troppo imbarazzo, ti ha detto di aver paura di non essere all'altezza...
Sapevi di avere più esperienza, magari con un'altra ti sarebbe scappato da ridere, ma di fronte ai suoi baci che ti hanno portato a dire "non credo d’aver mai baciato prima di te"di fronte a questo....hai preferito tacere davanti al brivido che per un attimo t'ha attraversato la schiena.
E allora hai "rinunciato", hai pensato che prima o poi sarebbe accaduto da solo e l'attrazione che provavate prima o poi avrebbe portato da qualche parte...Hai smesso di cercare il suo corpo, ma non riuscivi a fare a meno dei suoi baci....
La domenica l'hai invitata, quasi senza malizia, a studiare sulla grande scrivania vuota.
L'hai accolta nel tuo letto insieme ai suoi libri di psicologia e la guardavi leggere interessata mentre distrattamente ascoltavi Milan-Juve decisiva per il campionato e la Roma che lotta per la retrocessione.
Le regali, ogni tanto, dei baci morbidi, brevi, per non distrarla e non metterla in imbarazzo, per non farla sentire sotto pressione e lei si limita a rispondere e tu, all'aumentare della voglia aumenti a vostra distanza.
Senti che lei se ne accorge, speri che almeno l'apprezzi.
Ma dopo tutte le paranoie del venerdì hai paura di fare qualsiasi mossa.
Ti avvicini per un altro bacio lieve e senti che stavolta ha un sapore diverso, è più lungo, intenso e le mani di lei ti accarezzano il viso e tu chiudi gli occhi al tocco, ti lasci coccolare, ti abbandoni e non ti importa come andrà a finire.
E iniziate a giocare e ti sembra di capire come andrà a finire, ma non ci credi, perchè con lei non si può mai sapere....
Poi...le sue dita nella tua bocca...e il mondo scompare, nonostante il sole di maggio filtri dalle finestre aperte e illumini tutta la stanza alle 3 di questo pomeriggio e la spogli piano, sperando che lei non se ne accorga, che lei non cambi idea...
La guardi, abbandonata, stavolta lascerà guidare te.
Per un attimo apre gli occhi incontrando i tuoi e la vedi arrossire per l'imbarazzo di trovarsi nuda tra le tue braccia....pensi che se cambiasse di nuovo idea stavolta impazziresti, ma lei sorride, sorride e ti bacia e fate l'amore, lì, alla luce del giorno, e ti stupisci dell'armonia dei corpi, dell'intesa, del ritmo....
Rimani così...ad accarezzarla, come se ti avesse fatto un dono prezioso che non ti aspettavi e il cuore è ancora in gola e non solo per la dolce fatica....ti domandi chissà se è stato un caso o se sarà sempre così con lei....
E nei giorni successivi la cerchi e lei si fa trovare, ma non ti viene a cercare...risponde ai tuoi messaggi, alle tue chiamate, ma non è mai la prima a farsi sentire....e no che non ci sei abituato....
Le notti poi le passate insieme, chiusi nella tua macchina in compagnia della tua coperta rossa e degli urli soffocati e cominci a chiederti se è davvero possibile che tu la conosca solo da un paio di mesi e il tuo corpo scivoli sul suo come se l'avesse sempre fatto e lei, nonostante la sua timidezza, non è imbarazzata, non se ne vergogna e ti accarezza senza volgarità, con la dolcezza di chi sembra innamorato e tu non sai far altro che ricambiare...
Ora frughi in quella scatola, cerchi qualcosa che sia spiegazione, che sia chiarimento, che riesca a fermare il battito accelerato.
Ma lei è sfuggente, quasi timorosa, altezzosa....
Di notte poi si trasforma e diventa gatta e diventa coccole e credi quasi sia amore farlo così, per ore senza riuscire a fermarsi, senza stancarsi, senza quasi accorgersene e ogni volta vedere l'alba e sentire il gallo cantare e nonostante questo voler rimanere....
Nel tempo libero, intanto, infilavi nella tua vita altre donne, altre storie, ponendole su un altro piano, perchè tra le lenzuola fin'ora solo lei aveva conosciuto i tuoi veri gemiti....e lei, a tua insaputa, faceva lo stesso, con in testa gli stessi pensieri...Solo che lei era più furba, più scaltra e non si è mai fatta scoprire...tu invece la verità gliela facevi cadere addosso senza accorgertene, privo di quelle piccole accortezze che forse solo le donne hanno...
E non serviva a niente negare, promettere...lei sembrava non ascoltare...ti diceva che non voleva false promesse o scuse, voleva solo la tua sincerità...diceva che eri libero di fare qualsiasi cosa, ma dovevi almeno avere la decenza di metterla al corrente....così è iniziato il gioco che poi ti portava sempre a trascinarla nel tuo letto,a volte anche con l'inganno pur di averla, pur di passarle la lingua sulla schiena possedendola e chiedendole di urlare e di baciarti così come solo lei sapeva fare....
Non avete mai parlato di un futuro da progettare, sembravate esistere solo nell'attimo in cui eravate insieme, in cui le dita si sfioravano e lei amava il tuo odore, impazziva per il profumo della tua pelle e  ti ammirava e stimava anche come uomo, per la tua carriera, il tuo modo di vedere il mondo, ma tu questo non lo vedevi, anche se lei te lo diceva tu sembravi non capire, a volte, perfino, ne ridevi.
Ti ammirava, certo, ma non ha mai avuto una parola di cedimento, non sembrava mai accusare il colpo, raramente hai visto tremare il suo sguardo e forse solo in momenti di pura intimità...
E questo proprio non potevi sopportarlo...provavi a capire e non riuscivi e diventavi ancora più misterioso...Ai messaggi vi rispondevate dopo ore o giorni, aspettare uno squillo era diventata una gara di resistenza, eppure....eppure...tornavate sempre, non avete mai pensato di perdervi, non avete mai pensato di finire qualcosa che ancora non era iniziato....


Ho finito le parole....dopo questo...il vuoto....(avete ragione a pensare che gli psicologici sono tutti fuori di testa, io vi sembro normale?)(nelle prime righe sono arrivata perfino all'autocitazione.....è grave, è grave...)



 
 
 

Post N° 466

Post n°466 pubblicato il 05 Giugno 2006 da psike830

ma voglio un uomo o un gioco d'ingegno?

 
 
 

Post N° 465

Post n°465 pubblicato il 05 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

L'aquila.
(anche Mogol-Battisti mi perdoneranno?)

Lo guardi bene, come se fossi certa che sarà per sempre tuo, come se avessi la certezza che, voltato lo sguardo, se ne andrà a vivere chissà dove le sue sensazioni.
E lo senti tuo ma sai di non appartenergli, perchè la felicità sta nella libertà...nel respirarsi e riconoscersi ma senza chiedersi di rimanere.
La spontaneità di ogni tuo gesto era sorriso sulle mie labbra.
Certe cose non bisogna tentare di capirle, si può solo viverle, come l'aria fresca sul viso al risveglio di una giornata estiva, come il tuo modo di parlarmi del libro che avevi appena finito di leggere.
Due opposte realtà che si fondono in qualche modo lasciano dei vuoti da riempire, il problema è trovare il giusto materiale.
Noi non l'abbiamo cercato pensando che la polvere e l'abitudine avrebbero fatto il lavoro sporco, ma...di abitudine tra noi non ce n'è mai stata, nemmeno nel salire ogni volta le stesse scale a chiocciola e nel riuscire ad accendere la candela senza inciampare.
Io, memore di Battisti ["ma come un'aquila può diventare aquilone, che sia legata oppure no, non sarà mai di cartone..."] credevo d'esser più forte, dei tuoi anni, della tua bellezza, del tuo naso morbido schiacciato sulle mie guance...
E ti lasciavo respirare, ti lasciavo libero di cambiar profumo a cui mescolarti, credendo che, come sempre, saresti tornato.
E ti guardavo addormentarti e tentavo di non far rumore cercando l'accendino per fumarmi una sigaretta guardandoti, osservandoti come fossi in un cinema e tu diventavi dolce di coccole e io di carezze.
Poi ti facevi trovare su un'amaca all'ombra del salice, col costume un po' scolorito e i tuoi amici a chiedermi il pallone e ti alzavi svogliato tu che il calcio lo segui solo per compagnia.
Io nemmeno ti guardavo troppo occupata ad esser la più forte e poi la sera ti trovavo in altre braccia e non importava...e poi la sera mi rifugiavo in altre braccia e un po' ti pensavo...
E l'unica cosa che riuscivamo a fare guardando al futuro, con un solo occhio che una visione totale già ci terrorizzava, era progettare un ipotetico fine settimana chissàdove chissàquando perchè ormai nemmeno l'alba ci bastava più.
Una notte ci siamo fermati a guardare le stelle e poi abbiamo fatto l'amore, come fanno i fidanzatini, come in fondo tutti vorrebbero e nessuno ammette.
E tu mi spiegavi le costellazioni stringendomi le mani sulla pancia e prendendomi alle spalle.
Una sera ti ho perfino parlato di gradini, di scale e di passi successivi  e tu eri d'accordo e spaventato e io allibita alle mie stesse parole.
E t'ho guardato ad un tavolo tagliare una pizza a metà chiedendomi quanta ne volessi...e poi guardarsi negli occhi e sentirti dire "a noi" al tlin tlin dei bicchieri e ridere pensando alla tua fede politica e poi vederti quasi arrossire e goderne come fosse una vittoria....
Ti ho combattuto, sfidato, ho perso spesso e vinto forse altrettante volte fin quando non ci siamo accorti che deporre le armi avrebbe significato diventare ciò che non eravamo, ma combattere ancora sarebbe stato impossibile perchè le forze le impiegavamo ormai per portare avanti le altre "mille" storie parallele che avevamo.
E adesso non riesco a lasciarti andare del tutto, non riesco a vederti con lei e continuare a non provare niente come succedeva allora....e allora dov'è tutta questa libertà, che fine ha fatto l'odore che respiravo da quelle finestre aperte e le mie mani piano sul tuo viso o poggiate sul tuo petto seguendo il battito del tuo cuore che piano rallenta dopo l'ennesimo amplesso....


 
 
 

Post N° 464

Post n°464 pubblicato il 05 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Accosto la conchiglia all'orecchio ma no, non sento il rumore del mare....
Allora chiudo gli occhi e ripenso a quel viaggio in Calabria, alla tenda sotto il sole, ai vicini veneti, alla pesca subacquea, ai pesci colorati che mi sfiorano le gambe, al pedalò in mezzo al mare, alle cene a base di pesce, ai polipi sbattuti sugli scogli.
Adesso lo sento il mare.
Ma ricordarlo non è mai come viverlo.
E mi dispiace per averti lasciato, per averti urlato contro le cattiverie di stamattina, ma non pensavo che un giorno te ne saresti andato del tutto e m'avresti lasciato qui...
Io non l'avrei mai fatto, ma forse, senza accorgermene, l'ho fatto prima di te.
Solo che io non avrei mai permesso a nessuno di scegliere per me se sentirti o meno, se cercarti o meno....ma che siamo completamente diversi, questo, lo sapevamo già.



 
 
 

Post N° 463

Post n°463 pubblicato il 05 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Allora...
O provo a prenderti
o ti lascio andare
è sciocco continuare a far finta di afferrarti
e poi rimanere col pugno vuoto
.


[e pensare che credevo che il 17 fosse il mio numero fortunato...]
Sono ancora in tempo per cambiare idea?

 
 
 

Argini.

Post n°462 pubblicato il 05 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

L'ultima sigaretta prima di andare a dormire, in macchina, guardando i "rovi" pieni di spine.
E tra il fumo pensavo che in fondo noi siamo stati così: bisognava solo mettere indice e pollice nel punto giusto per non ferirsi e invece non siamo mai stati attenti.
Mi manchi più spesso di quanto lo credevo possibile.
Ma non l'ammetterei mai, di fronte a nessuno che mi conosce, ti conosce o conosce l'assurda situazione che per un anno abbiamo portato avanti.
Poi un tuo squillo.
Forse avevi appena accompagnato a casa lei.
Mi viene da ridere pensando che non ha ancora l'età per la patente e tu fra due anni sarai al giro di boa dei "trenta".
Un messaggio idiota, avrei potuto risparmiarmelo, anche perchè lascia intendere che ti penso, che mi manchi e che ho dei rimpianti.
"Guardavo le foto della fiera...tu e XXXXXX venite bene insieme...peccato: noi non ne abbiamo mai fatta nemmeno una...
Eh sì...adesso che ci penso bene sì, avrei dovuto evitare....ho colto di nuovo una tua provocazione, sono stata la tuo gioco e odio farlo.
Odio essere la più debole con te.
E mi piaceva tirare la corda, lasciarla tesa, dimenticarmene e inciamparci....perchè era questo che facevamo...e quel cazzo di venerdì mi volevi, mi volevi eccome....avresti fatto di tutto per avermi come l'avrei fatto anche io....ma scappare è più semplice....far di nuovo l'amore avrebbe significato ricominciare perchè poi....non ne avremmo potuto più fare a meno...
"Ti vorrei...due volte al giorno per vent'anni o forse trenta."
Mi hai detto questa frase camminandomi alle spalle, per poi fermarti, tirarmi per un braccio e guardarmi dritta negli occhi....aspettavi una mia reazione, una reazione che sapevi non ci sarebbe stata ed era questa la tua forza: la mia resistenza....
Romperei gli argini di questo fiume se non avessi paura che l'inondazione lasciasse solo macerie....
Mi distruggerai(?)

 
 
 

Post N° 461

Post n°461 pubblicato il 04 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Mi sembra di vivere in un mondo di conti alla rovescia.

 
 
 

Post N° 460

Post n°460 pubblicato il 03 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

E come al solito scelgo la musica e poi inizio a scrivere....ché spesso le parole vengono da sole....
Ma stasera son talmente tante che nessuna riesce ad avere la precedenza...
E allora ascolto...mi lascio trasportare...e non è difficile con questa canzone...."he's simple he's dumb he's the pilot" di Grandaddy....
La versione da 8 minuti e 53 secondi....

 
 
 

La fiera e il giardino.

Post n°459 pubblicato il 03 Giugno 2006 da psike830
Foto di psike830

Giro per la fiera senza una meta precisa, assaggiando tutto quello che si può assaggiare, senza preoccuparmi di alternare dolce e salato....tozzetti, pane e pomodori secchi, tozzetti con cioccolata, un bicchiere di vino rosso, pane e crema di carciofi, pane e cioccolata, pane una strana crema al peperoncino, gelato alla nocciola, di nuovo pane e cioccolata, un bicchiere di vino bianco, pane e cioccolata, di nuovo vino rosso...Poi mentre gli altri montano l'attrezzatura per stasera io sistemo le sedie insieme ad Ale e suo padre e continuo ad intingere il coltello nel barattolo della cioccolata nostrana...Ale ha uan piccola macchia marrone sul fondo dei pantaloni: stava lottando con una fetta di pane e ha perso.
Venerdì partirà e io so già quanto mi mancherà tutto questo.
Gli ho detto di fare una foto al panorama che si vede dal terrazzo di casa sua e ogni domenica me la guarderò, per non rompere la tradizione che ormai va avanti da anni.
Quella lettera non gliel'ho ancora scritta, forse non la scriverò mai... Un'amicizia di 10 anni non ha bisogno di tante parole...
B. non l'ho incontrato anche se, distrattamente, lo cercavo chiacchierando coi suoi amici.
Sono triste oggi.(oggi?)
La mia macchina è in dirittura d'arrivo, ci sono stati i funerali di G. a cui io non sono andata, non è passato nememeno un giorno e già la gente comincia a sputare sentenze "erano ubriachi" "correvano troppo"....
Ale partirà venerdì, non sono riuscita a vedere D. come avevamo detto.
L'unica nota positiva è che stasera dovrebbe venire a prendermi la mia amica D.
Credo ce ne andremo a Viterbo e spero di passare una delle nostre serate, come ai vecchi tempi.
Ma i vecchi tempi non ci sono più...sono passati, io non sono più quella che ero...tutte queste piccole cose continuano a segnarmi, a rimanermi dentro, si depositano e ogni giorno mi sento sempre più pesante (e non è solo per tutte le schifezze che mi mangio e perchè poi, arrivata a casa, ho avuto anche il coraggio di cenare abbondantemente).
Sì, va bene, reagisco, come ho sempre fatto, ma ogni tanto, quando mi fermo a pensare, sento di essere stanca...continuo a seminare ma non nasce nessun frutto, mi sforzo per tenere lontani gli uccelli, mi improvviso spaventapassero, poi innaffio, riparo dalle interperie come una serra....ma niente....le cose vanno sempre peggio....
Ricordo che una sera io e D. cazzeggiavamo in macchina (anche lei ha una Panda, ma è verde e 750)....improvvisavamo il testo di una canzone su una musica che lei aveva composto la notte prima...
Eravamo lì col registratore e carta e penna...mi era uscita una frase del tipo..."e se non saranno tutte rose e fiori innaffierò il giardino e superemo l'inverno..." eccolo l'inverno....ed io...sto per cedere...

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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DUE ZERO ZERO CINQUE

RADIOFRECCIA

"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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