Creato da psike830 il 19/11/2005

1,nessuno&centomila

Le mie contraddizioni: vivo spegnendo incendi con la benzina

 

Messaggi di Aprile 2009

porca trota

Post n°1469 pubblicato il 30 Aprile 2009 da psike830

conosciuto ieri
carino
simpatico
c'è feeling
abita in culo ala luna
al nord Italia
io al centro
al ritorno in macchina, seduti dietro, abbraccio, mi ha accarezzato le mani, sfiorato leggermente il culo, fatto intendere che non gli sarebbe dispiaciuto affatto rimanere con me, io ho inventato la cazzata che domani dovevo svegliarmi presto etc etc. Domani torna a casa ma torna la prox settimana.
ecco. io non voglio che pensi che io sono una facile.

anni quasi 35
ne dimostra 26

mannaggio a me
perchè trovo interessanti solo persone che son nate intorno al 70 o che abitano dall'altra parte dello stato?????????????????????????????

migliore amico di Psì "batti il chiodo finchè è caldo"
ma io non mi sentirei a posto con la coscienza

bacio sulle labbra, di sfuggita per salutare.... non mi ha chiesto nemmeno il numero...la mia amica ce l'ha, ma dev'essere lui a farsi sentire....

e fortuna che dicevo che single è bello....

mi è rimasto il suo odore addosso...

 
 
 

Il Grande Raccordo Anulare che circonda la Capitale

Post n°1468 pubblicato il 27 Aprile 2009 da psike830

Il raccordo scivola veloce sotto le ruote di questa micra azzurra in cui io son seduta dietro
con la faccia incollata al finestrino a guardar scorrere via le luci.

come una bambina, con la tempia poggiata sul vetro e gli occhi sognanti
intanto la mente si svuota di pensieri e si riempie di immagini

 
 
 

.

Post n°1467 pubblicato il 26 Aprile 2009 da psike830

mah
mi sembra di non capire più le persone
non mi sforzo più nemmeno
non mi importa più di capire e di essere capita
porto avanti solo i rapporti che vengono facili, senza troppi intrighi e paranoie, senza sotterfugi, doppisensi

io sono così, tu sei così, se ci andiamo bene bene, altrimenti ognuno per la sua strada

parlo soprattutto di amicizia ma anche di uomini

non do più peso alle tue telefonate alle due e mezzo del mattino, o a quielle che mi fai fare alle otto di sera da S. per chiedermi se voglio cenare e passare la serata con voi.

Vuoi dirmi qualcosa? Chiamami, non mi devi dire niente risparmia i soldi della telefonata, vuoi vedermi chiedimelo, altrimenti chi se ne frega

sono una persona semplice, la maggior parte delle volte faccio solo quello che mi va e le cose che faccio per forza sono gli impegni inderogabili come studiare, lavarsi, andare a lavorare, dormire, mangiare etc etc

perchè complicarsi la vita?

la semplicità è la miglior cosa
la sincerità ancora meglio

 
 
 

Ficozzo

Post n°1466 pubblicato il 22 Aprile 2009 da psike830

Provo a distinguere il lago tra le gocce di pioggia sul vetro. E’ già aprile, chi l’avrebbe detto. Passata la Befana, passata la Pasqua, volati via i giorni. I mesi hanno già creato e disfatto un’infinità di equilibri, di calibrature nei rapporti, ci si avvicina e ci si allontana con facilità perché in fondo nessuno ha bisogno di nessuno. Almeno è questo quello che sembra.

Cammino, zoppicando, per la mia strada cercando di indovinare gli incroci, scrivo frasi sconnesse per la tesi, l’italiano è incerto. Proprio io. Proprio io che in fondo avrei sempre voluto fare la scrittrice. Vivere di parole, lasciarsi riempire i polmoni e lo stomaco da piccoli particolari e colori, da odori e stralci di sensazioni. Forse ho poca immaginazione, la mia fantasia è troppo povera per mantenermi.
Tiro giù il finestrino e fumo un’altra sigaretta, è uno di quei periodi in cui praticamente vivo in macchina: metto tutto nello zaino dell’invicta pieno di vecchie scrittee fuggo al lago. Mi perdo e mi ritrovo tra l’azzurro e il verde. Certe volte spengo lo stereo e ascolto le onde andare e venire che non c’è musica  più duratura.

Qui ci sono quei rumori che in paese e in città non puoi sentire: le foglie che fanno rumore strusciando tra loro per il vento,l’uccellino che si posa su un albero e spezza un piccolo rametto, il rumore di quel rametto che cade a terra e vado avanti così all’infinito come le onde.

Ogni tanto si alza un po’ di nebbia, le montagne spariscono e sembra quasi di essere al mare. Ma l’illusione dura poco. Non ho molto da raccontare e ormai nemmeno tanto da ricordare. I ricordi che avevo si stanno scolorendo col tempo e forse è un bene, anche se quando B. mi ha parlato l’altra mattina d’improvviso sono tornati tutti freschi e vividi. Ho avuto paura. Paura che sarebbe tornato, paura di non saperla gestire, di non essere abbastanza forte. So che non sarei stata in grado di dirgli no, che alla fine mi sarei arresa senza nemmeno lottare tanto per lui non ho difese.

So che sarebbe ricominciato tutto da capo: le attese, i vuoti, le piene improvvise, i picchi e gli scivoloni, so che mi sarei trovata di nuovo aggrappata a un fragile ramo su un precipizio. Così, quando ho visto la sua macchina parcheggiata sotto casa della ragazza, ho sorriso contenta. Mi son trovata a fare il tifo per il nemico. Strani scherzi che fa il destino.

Però, per un paio di giorni, mi son sentita di nuovo viva,ho sentito il sangue fluidificarsi e scorrere scorrere scorrere e i pensieri viaggiare e immaginare.

A parte la batosta, lui è sempre stato la mia musa. Penso a lui e le frasi, le metafore, i paragoni, le immagini mentali prendono forma, si susseguono, diventano storie, diventano sogni. Ma lì rimangono, non saranno mai niente di più concreto che idee. Così quelle idee le ho parcheggiate vicino alla sua macchina azzurra. Bisogna andare avanti. So che dentro mi rimarrà sempre una parte B., ma in questi 4 anni ho imparato a conviverci. Certe porte devono essere tenute chiuse, alla fine ci si abitua e non si fa tanta fatica a buttar via la chiave. Il problema è che, in un modo o nell’altro, la si ritrova sempre. E’ come un boomerang. Ma hai preso male le misure nel lanciarlo e t’arriva dritto in fronte. Pazienza. Un ficozzo non è grave, c’è di peggio.

 
 
 

Trombamici

Post n°1465 pubblicato il 16 Aprile 2009 da psike830

Cerchiamo tutti qualcosa di meglio, vogliamo tutti salire un gradino più su. Si sta male qui al piano terra.

I rapporti stanno degradando ultimamente, le relazioni sono sempre più strane o forse, semplicemente, nessuno vuole più impegnarsi, mi ci metto anch’io nel mezzo ovviamente. Le donne vogliono un uomo che dia sicurezza e stabilità, ma sicurezza e stabilità forse non esistono più da un pezzo.

Non esistono più nemmeno delle vere relazioni di coppia, adesso ci sono i trombamici. Una persona ti piace, ma sai che non è l’uomo della tua vita, che non può offrirti quello che vorresti e tu non puoi offrirlo a lui così, invece di strazianti tentativi di cambiarsi, di sforzarsi di essere qualcun altro, senza corteggiamento, senza fiori, telefonate sdolcinate, cioccolatini e, soprattutto, un mare enorme di bugie e cazzate, si prende solo quello che si vuole, senza impegno, senza troppo coinvolgimento o sbattimento.

Deve esserci un’affinità di fondo, certo, non tutti possono diventare trombamici, non si sceglie mica di esserlo, semplicemente capita.Spesso il trombamico è un ex con cui fuori dal letto non funzionava granchè e allora si prende solo quello che funziona.

Meglio così no? Siamo tutti fatti di carne e tutti abbiamo gli stessi bisogni, meglio venirsi incontro, darsi una mano a soddisfarli.
L’unico problema certe volte è la gelosia o, meglio, la possessività. Con quella persona senti di avere un rapporto particolare e speciale, non è il tuo ragazzo, certo, può fare quello che vuole, andare a letto con chi vuole, ma tu DEVI SAPERLO. E’ una cosa che non sono mai riuscita a spiegarmi tutta questa sete di sapere. Se scoprissi che il mio trombamico fosse andato a letto con un’altra senza dirmelo mi incazzerei come una bestia e stanotte ho capito che per lui è la stessa cosa. Ma, fondamentalmente, non ha molto senso.

Chissà, forse perché l’altra sarebbe una cosa diversa,sarebbe su un altro piano, perché i trombamici, si sa, sono una cosa a parte,spesso anche i più cari amici dei due ne ignorano l’esistenza, il trombamico spesso è qualcosa di solo tuo, come un hobby, un vizio segreto, di cui non ti vergogni ma di cui non hai bisogno di parlare.

Un mondo a parte e “l’altra” potrebbe essere amore, potrebbe essere la rovina dell’equilibrio oppure si potrebbe ridere insieme a letto della cornuta.

Però c’è sempre questa cosa del sapere che non capisco.
Se ti vedi con qualche altra persona lo DEVO sapere, è una questione di rispetto in un rapporto che è basato forse sull’antitesi del rispetto per sé stessi.


[non è comunque normale ricevere una telefonata
nel cuore della notte...]

 

 
 
 

disintossicazione da saluti inopportuni

Post n°1464 pubblicato il 16 Aprile 2009 da psike830

Ho capito che non si può sempre stare sulla difensiva
Ho capito che non si può avere sempre tutto sotto controllo
certe volte bisogna lasciarsi andare

la malinconia è qualcosa che non si può gestire o decidere
lei arriva e ti prende
come il vento che stacca le foglie
come una fitta improvvisa

volevo caccialra via
e invece mi son dovuta arrendere
ai tuoi occhi da cerbiatto
ai ricordi lontani che sembrano ancora troppo vicini

disarmata
già dalla tua mano alzata per salutare
in un bar pieno di gente pronta a partire per chissà dove a Pasquetta

essere forti in fondo significa anche riuscire a lasciarsi andare seza perdersi del tutto
riuscire a tornare

e così
ho chiuso gli occhi

son tornati i morsi allo stomaco
il vuoto e la mancanza
ogni singola sensazione

mi hai invaso i sensi
anche se non c'eri

ho scritto
scritto
scritto
scritto
pensando che se fossi riuscita a tirar tutto fuori
di te non sarebbe rimasto più niente
ma qualcosa rimane sempre

poi ho fatto mezzanotte passata
a pulire gli interstizi tra le mattonelle del bagno

oggi mi fanno male le braccia
ma mi sento meglio

respiro di nuovo
e non sento il tuo odore

è bastato un giorno per disintossicarmi
ma, per favore, la prossima volta fai come
fai finta di non vedere
non mi salutare
non mi chiamare
non mi chiedere dove vado e cosa faccio
sono cazzi miei


 
 
 

paranoia comune mezzo gaudio

Post n°1463 pubblicato il 13 Aprile 2009 da psike830

Metà giornata di Pasqua ho capito che mio padre è il solito idiota
l'altra metà che le persone in fondo son tutte imparanoiate

sulla strada del ritorno E. tra una canzone e l'altra, tra una curva e l'altra, tra un discorso e l'altro, ha buttato lì una frase:
"Cazzo, ma perchè quando sono in mezzo alla gente sono sempre così insicuro?"

non era una domanda che voleva aprire un discorso, era solo una di quelle cose che dici per non tenerle dentro, per vedere la faccia che l'altro fa quando dalle orecchie gli arriva al cervello, ma non vuoi una vera risposta.

eppure da fuori sembra così sicuro, così padrone della situazione
eppure, forse, da fuori sembriamo tutti sicuri
ma va a capire cosa ci passa per la testa.



 
 
 

stranezze e normalità

Post n°1462 pubblicato il 11 Aprile 2009 da psike830

la mia vita è un casino
però è strana
and so so funny

stanotte attacco di nostalgia (di sensazioni) leggendo pagine vecchie di anni su B.

stamattina sono andata a prendere un caffè al bar e la barista mi ha chiesto "Dov'è il tuo ragazzo?"
"Quale ragazzo?"
"Tu ed E. non state più insieme?"
veramente siamo durati una settimana!

che alla fine poi stiamo sempre insieme

e stasera lo vado a vedere
canta col suo nuovo gruppo
ci vado con sua madre

no dico
con sua madre


Frase da evitare questa sera:
"sai? ogni tanto mi scopo il cantante!"

secondo voi sua madre approverebbe il nostro essere "trombamici"?





 
 
 

4 e 35 l'ennesimo "non era amore ma il tuo odore"

Post n°1461 pubblicato il 11 Aprile 2009 da psike830

sei l'ossessione
l'estasi
la mia droga
la mia rovina
il mio dolce veleno
quello che arriva solo ad un passo dall'ucciderti
ma alla fine riesce solo a fortificare
un rinforzo positivo
un doppio rinforzo positivo
come l'alcol


come il non riuscire a capire cos'è
nemmeno dopo tutto questo tempo

nemmeno ora che potrei essere oggettiva

sale sulla ferita aperta
ma non sentire dolore
solo piacere

chiamalo masochismo
chiamalo come vuoi

sempre se riesci a dargli un nome

polpastrelli su pelle d'oca
sangue bianco
cuore che esplode
nemmeno un barlume di razionalità

non ci sono ruoli o compiti
nè progetti o aspettative
solo presente da vivere d'istinto
senza domande o dubbi

io che son sempre controllata e razionale
io che mi faccio sempre paranoie
che in un certo senso provo sempre a guardare dal di fuori

ero lì, ero semplicemente lì
a vivere
viverti
sentirmi
respirarti
ascoltando i gemiti

non sapevo di potesse davvero annullare tutto il mondo intorno
per più di pochi istanti
per minuti
ore
notti intere
l'unico contatto con la realtà proveniva dal vento fresco
da una finestra aperta con la tenda che si muove lieve per paura di disturbare

la credevo fragile la perfezione
mi stupivo che non fosse ancora caduta in pezzi nonostante i colpi inferti
distrattamente, volutamente, incosciamente, vigliaccamente.

è solo un'illusione il tempo
uno stato interno
siamo stati un attimo che non inizia e non finisce
qualcosa che sai che c'è
che non vedi che non tocchi
ma lo senti
e l'unico modo per descriverlo è chiudere gli occhi e rievocarlo coi ricordi

saliva
pelle
lingua
schiena
respiro
battito
un altro ancora

e i brividi
come se piovessero
ad ogni tocco

incastri
sintonie

leggeri
e liberi
liberi da vincoli e definizioni
dalle promesse
da qualsiasi cosa che somigli a una domanda
o a un dubbio

era questo
la certezza
di quello che si voleva
e averlo tra le dita
sotto le unghie
tra le gambe
tra i pori

la certezza
di non voler stare da nessun'altra parte
se non lì

la certezza
che al mondo non esista qualcosa di migliore

in tutto il mondo
tra tutte le persone
tutte le situazioni
i luogi
le circostanze
le probabilità
le coincidenze
i caratteri
le affinità

niente

sarebbe altrettanto perfetto
come ogni singolo gesto
come il respiro umido
la mano che scivola
muove
comanda
si lascia gestire
senza accorgersene

quante volte capita di vivere il momento perfetto
e capirlo proprio mentre lo stai vivendo
capire

e se non fosse solo un momento?
se quella cosa si ripetesse ogni volta?
se non fosse vittima della routine
del tempo che passa e la sbiadisce
se i colori rimanessero sempre brillanti
e le sensazioni vive
se ogni volta stupisse ancora come fosse la prima

come lo chiameresti tutto questo?

puoi dimenticare le immagini
gli eventi
la loro collocazione nella tua personale storia
ma non le sensazioni
quelle ti restano appiccicate addosso come zucchero filato sulle dita
e continui a leccare e leccare e il sapore non se ne va
e continueresti a leccare e succhiare anche coi denti cariati e la lingua in fiamme
perchè non esiste dolore qui
non c'è pentimento
o incertezza
ragione

non c'è possibilità di difesa
capacità di opporsi

ci si arrende semplicemente ad un odore
che penetra dentro per osmosi
e inizia a scorrere nelle vene
e diventa parte di te
come forse non lo era nemmeno il tuo stesso sangue

l'odore che riesco a sentire
le sensazioni che riesco a provare
il ritmo del respiro che ascolto
quello che vedo quando chiudo gli occhi
il sorriso che si stampa sul viso
la musica che ascolto fatta di vento tra le foglie di glrilli di pioggia
di due che diventa uno

questo
è quello che cercavo da sempre
e che cercava me

è l'incontro
atteso e inaspettato
definitivo e precario
inevitabile e puramente casuale

è l'attimo che se perdi non tornerà mai più
frutto del minuzioso lavoro di mille coincidenze e imprevisti
il miracolo
la disgrazia
l'amore



[è stato solo rileggere qualche vecchia pagina
e chiudere gli occhi appena un poco più a lungo]


 
 
 

mondo crudele (odio il 1971)

Post n°1460 pubblicato il 10 Aprile 2009 da psike830

C'ha pure le buchette sulle guance
mondo crudele
c'ha pure le buchette sulle guance quando sorride
mondo crudelissimo

Parla con gli occhi
mondo crudele
parla con gli occhi azzurrissimi
mondo crudelissimo

se li porta bene 38 anni
mondo crudele
troppo bene
mondo crudelissimo

m'è venuto il dubbio....non è che si dice cruderrimo, no???

 
 
 

.

Post n°1459 pubblicato il 09 Aprile 2009 da psike830

Sì va su e giù come sull'altalena
basta un'immagine, un film, una canzone e tutto cambia
basta una chiacchierata, un pensiero che riaffiora alla mente, uno di quelli che credevi di aver dimenticato
passato e presente continuano a mischiarsi
ma il passato remoto, gente di quindic'anni fa

e inevitabilmente mi trovo a pensare chi ero, ci sono, chi sarò
cos'è cambiato
se sono cambiata
se "loro" quelli che da quindic'anni a questa parte non mi hanno più incontrato continuano a vedermi ancora allo stesso modo, come se fossi ancora la stessa dodicienne con una famiglia seminormale

è cambiato tutto o non è cambiato niente
perchè, se mi è rimasto il dubbio, allora non è cambiato niente

 
 
 

Odore di primavera - Should I stay or should I go? I go, I go...

Post n°1458 pubblicato il 09 Aprile 2009 da psike830

Ogni anno arriva il giorno in cui per la prima volta senti l'odore della primavera.
Ed è in quel momento che arriva veramente.
Io l'ho respirata oggi pomeriggio mentre guidavo per tornare a casa, ho tirato giù tutto il finestrino e mi son lasciata prendere.
Il sole era appena andato giù, dietro le montagne, battevo l'indice a tempo sul volante e miagitavo come una scema, come faccio raramente, e lo stereo cantava "Should I stay or should I go?"
Appena toccati i novantunomila e cento km.
Poi mi sono accorta che fra poche ore sarebbe stato un altro 9 aprile
4 anni fa indietreggiavo cercando un muro a cui appoggiarmi mentre per la prima volta le tue labbra toccavano le mie.
"should I stay or should I go?"
Chissà che fine ha fatto tutto l'amore che provavo, credo sia andato a colmare il vuoto che avevi lasciato.
L'unica cosa che mi manca di te è il sesso meraviglioso che facevamo.
Nella mia testa sei rimasto semplicemente come una fantasia erotica.
anni di gioie e sofferenze ridotti a pensieri di carne e sudore.
Non c'è nessun uomo nella mia vita adesso, non c'è nessuno a cui penso, non c'è nessuno che mi manca o di cui ho bisogno.
Ho capito che posso respirare anche senza sentire il tuo odore, ho imparato a guardare film, leggere libri, ascoltare musica, andare nei nuovi locali senza pensare se potrebbero piacerti o meno.
Ho ricominciato a fregarmene di tutto e di tutti
esco quando voglio, telefono quando voglio, cago quando voglio, ascolto musica a tutto volume, mi compro vestiti nuovi, prenoto viaggi, provo a scrivere la tesi, vado al cinema, scrivo cose che somigliano a racconti, ho un trombamico, sto lavorando sulla mia fobia della guida e delle strade.
Non devo rendere conto a nessuno di niente.
E sto bene
E mi sento forte
non più inadeguata e non all'altezza come quando tu entravi e uscivi dalla mia vita e dai letti delle altre.

E sentire questo odore di primavera mi fa tornare in mente quando con D. siamo andata a B. a portare i volantini e mentre allo stereo girava il cd di Povia io le raccontavo delle nostre prime uscite, dei nostri primi baci, delle nostre prime volte di ogni cosa.
Mi è tornato in mente tutto questo ed ho semplicemente sorriso continuando a guidare per la mia strada.

Nella mia vita ora non ci sei più nè tu nè D., un tempo sarebbe stato impensabile per me vivere senza uno di voi due e invece sono qui, sono in piedi e non mi mancate più.
In fondo se una persona non riesce a farti stare bene non merita di essere nella tua vita, è ora di smetterla di trascinarsi dietro a peso morto dei rapporti usurati e spolpati fino all'osso.
Si nasce, si vive, si muore, lo stesso è per i rapporti
a volte son destinati a finire
possono durare anche 15 anni ma poi basta una piccola folata di vento e vengono spazzati via
qualcosa all'improvviso si rompe e non può più essere riaggiustato, il mio istinto è sempre quello di provare a riattaccare i pezzi, ma se mancano quelli fondamentali il tutto è destinato a crollare di nuovo facendo ancora più rumore della prima volta.
Non si possono mantenere i rapporti al patto di annullare se stessi
che poi in fondo il mio problema è sempre stato avere un carattere troppo forte o forse solo troppo freddo

io non esprimo, io non dimostro, io non do soddisfazione e spesso le persone lo confondono con "non provare" e "non sentire".
Io provo e sento, forse molto più in profondità di tutte quelle persone che ripetono in continuazione ti amo e ti voglio bene o che piangono se vengono a sapere della morte di qualcuno che magari conoscevano solo di nome.
Piango anch'io a volte, ma per i morti che conosco e ce ne sono ogni giorno nella vita di tutti quanti anche se non sempre sono persone.

Io sono così, certe volte non conosco vie di mezzo, altre so essere solo grigia, non vado mai a dormire prima delle 2, non spengo mai la radio, odio la televisione e chi non cambia mai idea, mi informo sul blog di Beppe Grillo e l'unico giornale che compro in edicola è focus seguito dalla settimana enigmistica, mangio come un camionista e non ingrasso molto, non sto mai a dieta, fumo chesterfield blu da una vita e prima o poi smetterò come ho smesso di mangiarmi le unghie: da un giorno all'altro quasi senza fatica.

Perchè è così che succede: credi che è impossibile uscirne e poi un giorno ti svegli e t'accorgi che è arrivata la primavera e tu non senti più dolore.
A parte il mal di schiena, ma quello, si sà, è dovuto all'età. 

 
 
 

.

Post n°1457 pubblicato il 08 Aprile 2009 da psike830

C'è il sole oggi
è una buona giornata per un "inizio"
Foto scattata dalla mia finestra con la mia nuova macchinetta fotografica
era ora che avessi di nuovo la macchinetta fotografica



 
 
 

Il Matto.

Post n°1456 pubblicato il 07 Aprile 2009 da psike830
Foto di psike830



Il sole cade giù lento e pesante, quasi a scatto, come se qualcuno provasse a tenerlo su con una fune. Il Matto cammina per la biblioteca, su e giù, guardando i libri come fossero vetrine, li tocca, li sfoglia, legge i titoli e per oguno si racconta una storia breve.
Allena la fantasia (aiutato dalle allucinazioni).
Il Matto, come tutti i matti, vive in un mondo tutto suo che poi non è tanto diverso da quello reale, si conta le dita poggiando l'indice sinistro sugli altri polpastrelli e non capisce perchè non riesce ad andare più in là di 9.
I quotidiani non li guarda nemmeno "Son sempre le stesse cose! Ogni giorno qualcuno nasce, qualcuno muore, qualcuno si incazza e dichiara guerra, qualche titolo sale e qualche altro scende. Monotono."
Che i giovani imparino che "un altro" non vuole l'apostrofo, di quello si preoccupa. Si sta esaurendo l'acqua? Tanto ormai bevono tutti la Coca-Cola...
Il Matto dalla finestra vede la sua vecchia classe del liceo, mezza sgangherata, con le scritte sui muri e le incisioni sui banchi.
Ha fatto lo scientifico il Matto, ma in 3° si reso conto che avrebbe preferito di gran lunga fare il classico. Non capiva bene, poi, perchè quelli del classico cominciavano dal IV ginnasio. L'inizio, pensava, presuppone il numero uno, non il numero quattro, o la matematica è un'opinione oppure quelli del classico sono troppo avanti.
Il Matto ha compiuto da poco 26 anni, c'è chi dice che ne dimostra qualcuno in più, c'è chi dice che ne dimostra alcuni in meno, ma lui, nonostante quello che dice la gente, continua ad averne comunque ventisei. Perchè lui della gente se ne frega. Altamente.
Al silenzio, da sempre, preferisce la musica, di più quella italiana. Non che le canzoni italiane siano migliori, ma almeno capisce le parole. In inglese ha difficoltà, leggerlo è un conto, ascoltarlo un altro (senza apostrofo). Anche perchè, dice, il silenzio vero, assoluto, non esiste, c'è sempre qualcosa che lo disturba e al Matto da un po' fastidio essere disturbato.
E poi ci sono tante altre cose che non esistono in assoluto.
Il cielo e la terra per esempio. Su dove finisce la terra possiamo pure essere d'accordo, quella la puoi toccare ( e pure qui ha qualche dubbio ...se c'è l'erba ad esempio? Dove finisce la "terra"? Dove izia l'erba o dove termina?). Il cielo invece....la linea dell'orizzonte non è mica fissa, è una specie di illusione ottica, si sposta a seconda di come ti sposti tu. Ti segue l'orizzonte, senza sosta, senza tregua, ti perseguita.
E poi il cielo non lo puoi toccare, nemmeno con un dito, nemmeno su un aereo. Comunque sia il Matto non c'ha mai provato e la sua per adesso è solo una teoria.
Il Matto esce tutte le sere, non sopporta di stare a casa da solo anche se in realtà da solo non è, ma lui sa bene che non basta la presenza fisica per essere in compagnia.
Soffre pure un po' d'insonnia o forse è solo cattiva abitudine. La sera non importa dove si va, l'importante è non rimanere a casa a guardare la tv che ti atrofizza il cervello con tutti quei programmi demenziali. Però al cinema ci va. Gli piacciono quasi tutti i generi tranne quello...come si chiama? Fantasy? Lui che ad allenare la fantasia è un asso dice che quel genere è, appunto, troppo fantasioso.
Che è la contraddizione fatta persona il Matto, mica scherzi.
Gli piace pure camminare sotto la pioggia se non piove troppo, anche se dopo poco gli si bagnano gli occhiali e vede tutto appannato (ma tanto è lo stesso se li toglie, quindi...). Tutto appannato vede un altro mondo, con altre forme de-formate e certe volte gli dà pure un nome, tanto nemmeno i nomi sono assoluti, sono solo convenzioni e se lui abita su un altro pianeta si può permetere di chiamare le cose come vuole, l'importante è che si capisca da solo. Ad esempio sulla strada di montagna che porta in città c'è un palo della luce in cui è cresciuta l'edera sul filo, sembra una proboscide sia in estate che in inverno e lui quel punto lo chiama "l'elefante". Quando arriva lì arriva a "l'elefante", è il suo personale punto di riferimento su quella strada. Una volta un amico lo ha chiamato e gli ha chiesto "dove sei?" e il Matto ha  prontamente risposto "all'elefante". Ma l'amico non ha capito. Strano.
Il Matto si è mangiato le unghie per una vita. Quasi a sangue. Senza quasi. Poi un giorno ha smesso, senza una ragione o una spinta precisa. Un giorno ha detto "provo" e c'è riuscito.Prima o poi, dice, lo farà anche con le sigarette, per adesso non ne ha voglia.
Pensa che le Marlboro light siano salate, sì: salate. Odia la birra, non se sopporta nemmeno l'odore, non sopporta più di tutto che sia frizzante. Non dissetano le cose frizzanti, gonfiano e basta. Crede.
Però il vino lo odora. Non è un alcolizzato il Matto, ma pensa che potrebbe diventarlo facilmente, forse.
Ha abbastanza avversione anche nei confronti delle discoteche. Non gli piace ballare. Cioè...gli piace ma non ci riesce. Quindi odia le discoteche, ma non può fare a meno della musica e se va in fissa con una canzone è capace pure di ascoltarsela 10 volte di fila. Facciamo pure 20.
Il Matto ha una concezione di privacy e di possesso abbastanza allargato: la sua privacy è sacra e pure le sue penne, anche le Bic smangiucchiate.

In fondo in fondo il Matto sono io.
Nemmeno tanto in fondo.

Ho il blocco dello scrittore, ma a quanto pare, solo per quanto riguarda la tesi. Tutte le altre cazzate riesco a scriverle.


 
 
 

Vincere le paure

Post n°1455 pubblicato il 05 Aprile 2009 da psike830

ho dei limiti
ma posso superarli

forse in fondo è solo paura
paura di lasciare qualcosa di conosciuto e fare un salto nel vuoto
ma in fondo le novità mi piacciono

in fondo devo solo guardarmi bene intorno e ricordare la strada

sono in grado di imboccare il raccordo
sono in grado di scrivere 50 pagine su un argomento
qualsiasi esso sia
e so di poterlo fare anche in poco tempo

e so anche che la prima cosa la posso fare con gli amici
e la seconda da sola

sono passata attraverso cose peggiori
sono io
e posso fare tutto

 
 
 

JO

perché forse più bello che descrivere una grand’amicizia, è averne una.

 

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DUE ZERO ZERO CINQUE

RADIOFRECCIA

"...perchè le canzoni non ti tradiscono.
Anche chi le fa può tradirti,
ma le canzoni,
le tue canzoni,
quelle che per te han voluto dire qualcosa
le trovi sempre lì,
quando tu vuoi trovarle.
Intatte.
Non importa se cambierà chi le ha cantate.
Se volete sapere la mia,
delle canzoni,
delle vostre canzoni vi potete fidare..."

 
 

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