1,nessuno&centomila

Post N° 74

Parole...
per spiegare, per ferire...
Solo parole...
è così semplice in fondo...
Voi due, io una...
voi inconsapevoli, io emerita stronza.
Ma tanto la pagherò...
la sto già pagando...
mente e cuore avete preso
e l'avete dilaniati...
Dovrei scegliere?
Sì lo so...
siete come le due facce della stessa medaglia
ed io...il nastro su cui quella medaglia è infilata...
Vi tengo al collo
vi tengo nel cuore...
Masochista io?
No...puramente folle.

Natale a casa "psike" #2

Anche quest'anno ci faranno vedere "mamma ho perso l'aereo" o "mamma ho riperso l'aereo, mi sono smarrito a new york", "il miracolo di Natale"...mi stupisco che ancora non abbiamo cominciato a trasmettere "Fantaghirò" dalla prima serie fino alla 100(o erano 200?). Ma perchè siamo così abitudinari?
Anche quest'anno mi toccherà fare il cenone di Natale con i parenti che non vedo mai durante l'anno. Quando ci ritroviamo lì mi gurdano e puntualmente mi dicono "ma come sei cresciuta!" non sono una ragazina di tre anni che cresce a vista d'occhio, a 22 anni posso essere forse un po' cambiata dall'anno precedente (magari mi sono tagliata i capelli- cosa che avviene una volta l'anno e quasi sempre d'estate-)ma sicuramente non sono cresciuta...le tette ormai non mi cresceranno più, mi tocca tenermi questa seconda misura e starmene buona..e anche d'altezza...non credo che ormai riuscirò ad arrivare ad un metro e 70, 1 e 65 sono e 1 e 65 resterò a vita..a parte perdere qualche centimetro in vecchiaia a causa della gobba (ma almeno quella porta fortuna).
E' un po' come organizzare un matrimonio...il giorno più bello della tua vita(ma chi ve lo fa fare) dovresti essere circondata solo dalle persone a cui TU tieni e con cui TU stai bene. Invece no...ti tocca invitare fiumi di parenti, molti dei quali per ritrovarli ci vuole il satellite,e stare bene attenta a come disponi gli ospiti ai tavoli...quello parla troppo, vicino a zio Giuseppe non ci può stare...quei due sono fratelli ma non parlano da una vita quindi li dovremmo mettere abbastanza distanti e così via fino allo sfinimento.
Fortuna che questo Natale (ammesso sempre che venga) ci sarà mia sorella a rubarmi la scena e ad evitarmi quei fastidiosi pizzicotti (una bambina di nemmeno 4 anni ha sempre il suo fascino eh eh).
Io credo di avere una particolare avversione per i bambini, ma non per tutti, solo per quelli con cui ho un qualche grado di parentela. L'anno scorso mia cugina (che ha 7 anni e non è affatto cretina) ha preso il mio telefonino nuovo di zecca (pagato 500 euro-regalo del mio ex-) e ha provato a buttarlo dalla finestra...fortuna che non c'è riuscita...se fosse stata figlia di sconosciuti o di amici mi avrebbero chiesto scusa, o nel malaugurato caso si fosse rotto, me l'avrebbero ripagato e invece, proprio perchè è mia cugina mia zia mi ha detto "ma dai...sono bambini...e poi...alla fine è solo un telefonino!" certo che è solo un telefonino, ma l'ultima volta che quella peste di sua nipote ha provato ad avvicinarsi alla macchinetta fotografica di suo marito(tra l'altro usa e getta) è stata quasi espulsa dalla famiglia...LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI O NO?
Ci sono anni che quando a tavola mi scappa una parola con qualcuno i miei parenti gridano al miracolo credendo che, finalmente, anche a me sia stato dato il dono della parola! (se sapessero che, a confronto, con gli amici sono quasi logorroica!) Tanto che parlo a fare..."ma ancora non hai fatto pace con tuo padre?" il fatto che in due persone scorra lo stesso sangue non le obbliga mica ad andare d'accordo! e poi...io e mio padre non abbiamo nessun problema a stare nella stessa stanza...non c'ammazziamo mica! a volte ci scambiamo pure qualche parola quando abbiamo bisogno di un favore l'uno dall'altra. Ogni volta che quel cretino rimane a piedi con la macchina in cima alla montagna e in mezzo alla neve chiama me, mica voi!
Cari parenti...quest'anno fatemi un favore...fatemi cenare da sola in cucina e lascitemi una bella scorta di torrone al cioccolato che lo sapete che quello bianco mi fa schifo......
che poi questi geni hanno pure le loro convinzioni...credono di sapere meglio di me quello che mi piace o non mi piace e credono di conoscere la mia vita meglio di me. Volete un esempio? Quest'anno mia nonna e mia zia si sono convinte che io ero nata il 3 marzo e non il 2...dicevano che ero io a sbagliare..certo, solo io, l'anagrafe e la motorizzazione che mi hanno fatto la carta d'identità e la patente! Mio padre naturalmente non ha avuto voce in causa...per lui sono nata tra il 20 febbraio e il 10 marzo...qualsiasi data va bene... Vabbè me ne torno a studiare!

Ho perso la bussola

Non so perchè, ma è come se all'improvviso avessi perso il controllo della mia vita...sono senza bussola...in una paese sconosciuto dove tutti parlano una lingua che non è la mia...il problema è che tutto questo è successo piano piano o forse all'improvviso...fatto sta che non me ne sono resa conto.
E adesso cosa faccio? Voi direte "la cosa più logica sarebbe comprarsi una piantina della città e un bel vocabolario"...e avete ragione...ma i soldi? Dove li prendo i soldi? A dir la verità ho pure una certa fame...potrei farmi capire coi gesti, il linguaggio universale...ma chi offrirebbe un panino ad una sconosciuta che per di più non parla nemmeno la sua lingua coi tempi che corrono?
Mi sono persa...è questa la verità...stavo cercando di dare un senso alla mia vita e mi sono persa "tra santi e falsi dei" come cantano i negramaro...potrei restarmene qui a canticchiare le mie canzoni preferite, ma...quanto sopravviverei? Sono pure stonata, meglio risparmiare energie...
No...il senso dell'orientamento non ce l'ho mai avuto, nemmeno lì sono stata fortunata...vago senza meta...e mi guardo intorno, in fondo...lo spirito d'osservazione non mi manca, anche se troppo spesso vedo solo quello che voglio vedere...vedo piccoli insignificanti dettagli, colori cangianti o pastello, ma...non ho mai il quadro completo, anche se forse nessuno ce l'ha mai avuto...
Eh sì...mi sono proprio persa...ho smarrito persino i documenti...Come mi chiamo? E chi lo sa? Senza documenti chi mi crederebbe? potrei inventare un nome qualsiasi...Potrei anche inventarmi un'altra vita...quante volte sul treno mi sono fermata ad osservare le altre persone, ad ascoltare le loro telefonate immaginando la loro vita...sì...milioni, miliardi di persone e miliardi di vite, tutte diverse, ognuno con i suoi problemi, con le sue storie, con i suoi ricordi...ognuno col suo mondo e le sue idee, i suoi progetti, i suoi sogni...e i miei? quali sono i miei sogni? Non è possibile che non ne abbia più nemmeno uno...non è possibile che si siano già avverati tutti...forse ho solo smesso di credere che possa accadere...e non sto parlando di depressione, sfiducia, rassegnazione o cose del genere, semplicemente...non ci credo più...e non è colpa mia, è la vita, il destino...che posso farci?
Oh sì...le persone come me sono forti, quelli come me non mollano mai, non si buttano mai giù, quando credi che siano finiti...tirano fuori il coniglio dal cappello e si rialzano in piedi...e a quelli come me non serve nemmeno dare conforto, perchè non l'hanno mai avuto e sono sopravvissuti lo stesso, che senso avrebbe darglielo ora? Ora che sono cresciuti, ora che ormai si sono fatti le ossa? Ma io...sono stanca di lottare...perchè fin'ora ho lottato contro i mulini a vento...contro i fantasmi...e credetemi...si fatica il doppio a lottare contro qualcosa che non c'è, proprio come "non c'è più sordo di chi non vuol sentire". Magari per voi il paragone non regge, ma nell'idea che ho io nella testa è molto calzante, come con me il numero 39 di scarpe, perfetto, semplicemente perfetto. Sì...qui intorno tutti fanno finta di non sentire, mantenendo la stupida convinzione che chi ride deve essere per forza felice, altrimenti? Che ride a fare? Quando si è tristi si piange, ci si dispera, si chiede aiuto...ma sapete una cosa? Non a tutti è permesso farlo e non tutti hanno persone a cui chiedere una mano. Già...il mondo non è tutto rose e fiori. E spero non pensiate che io mi stia riferendo ai miei problemucci d'amore con A. o con B., ho ben altro a cui pensare. Ma forse in parte A. c'entra...anche lui sommerso dai suoi problemi...Questo significa "voler stare soli" e mi dispiace per averti dato del codardo e per aver insistito per farti cambiare idea. Hai ragione, hai pienamente ragione. Già solo incontrarsi e conoscersi è stato un dono, abbiamo chiesto troppo pretendendo di essere anche felici. So che ci staremo accanto, che ci aiuteremo, come abbiamo fatto fin dal primo giorno, almeno questo, "amico mio", ce lo dobbiamo.

"...ogni giorno arriva recando i suoi doni,
sciogli i nastri..."