1,nessuno&centomila

Post N° 739

La luce della tv illumina la stanza balzellando...un documentario sui pesci, un reality show...giusto per ricordarmi perchè la tengo sempre spenta.
Poi rai2, un telefilm su compagni di scuola.
E ti ricordi quella volta che....
Solo che stasera non ho voglia di raccontare niente a nessuno, anche se il telefono continua a squillare.
Da domani la ruota ricomincerà a girare, forse un po' troppo velocemente.
Il mio problema è che non ho idea di cosa sia il senso di responsabilità.
Domani è il mio primo giorno di lavoro e alle 3 e mezzo me ne sto qui a scrivere cazzate.
Spengo la tv e rimane silenzio, voglia di chesterfield blu e la consapevolezza di essere arrivata al "capolinea".

Per tutte le volte che mi sono arresa ancor prima di lottare, per tutte le emozioni che ho frenato solo per la semplice paura di provarle, per i fallimenti, per i sogni che non ho mai avuto il coraggio di rincorrere e i desideri che non ho mai nemmeno provato a soddisfare, per tutte le maschere che indosso a seconda dell'occasione, per tutti i treni persi, per le occasioni sfuggite, per le ginocchia sbucciate e i palloncini sfuggiti di mano: per me.
Per cambiare, è per questo che lo faccio.

Post N° 738

Al punto in cui eravamo non servivano nemmeno più le parole, discutevamo e parlavamo attraverso semplici gesti, sguardi o espressioni del viso, passavamo la maggior parte del tempo in silenzio, senza nessun imbarazzo, senza sentirne il peso.
Non saremmo stati mai felici.
Ero stupita del fatto che tu mi amassi ancora proprio perchè mi conosci così bene.
Ci siamo fatti tutto il male che potevamo farci, abbiamo dato tutto quello che si poteva dare, magari in tempi diversi, magari sempre sbagliati.
Di addii ce ne siamo detti talmente tanti da perdere il conto: con le lacrime agli occhi, urlando, per lettera, faccia a faccia, in silenzio, vomitandocelo addosso, facendo l'amore, prendendoci in giro, prendendoci quasi a schiaffi, ammettendo di essersi traditi, dicendo d'amarci, d'essersi dimenticati, di stare con un'altra o un altro, senza guardarci nemmeno in faccia....in tutti i modi possibili.
Mancava solo questo: per sms.
Su quel biglietto, qualche anno fa, rubando le parole della nostra canzone ti ho scritto:

"certi amori non finiscono: fanno dei giri immensi e poi ritornano"

E' da quel primo settembre 1997 che noi giriamo in tondo e oggi: primo ottobre 2006 il cerchio si è rotto.

Giallorosso, come la tua Roma.