1,nessuno&centomila

corrente (h 3:58)

continuo a guardare il mondo da dietro un vetro
non è vivere
è solo far finta
è solo provare inutilmente a difendersi

ho l'impressione che tutti sappiano vivere tranne me

M. lo conosco da pochi giorni ma dall'altra sera a cena mi ha mandato in tilt il cervello con questa storia del "lasciarsi trascinare dalla corrente"
mi stupisce la semplicità e la leggerezza con cui vede e affronta le cose

"ma perchè non te la vivi? in fondo è solo una storia...venerdì ce ne andiamo tutti...."

solo adesso, a pensarci bene, mi accorgo che -pur essendo un rompicoglioni e matto da legare- ha pinamente ragione

io metto un piede di qua e uno di là e rimango a guardarla la corrente invece di lasciarmi portare

c'è sempre tempo per pentirsi, c'è sempre tempo per il dolore
ma non sempre c'è il tempo di fare qualcosa da cui ci siamo precedentemente tirati indietro

non tutto ha un nome, non tutto ha un senso e una spiegazione logica e lineare

son le cose che senti e che non riesci a spiegar(ti),
quelle che vengono e se ne vanno come le onde
son le cose che non sapresti raccontare
son le cose da cui non riesci a sfuggire o a difenderti
quelle per cui vale la pena, quelle che ti fanno sentire vivo

è solo una storia in fondo
venerdì ve ne andate tutti
e mi sono accorta che ho preso questo periodo come una specie di vacanza
anche se son rimasta sempre qui
ma in vacanza uno deve divertirsi
e non capisco perchè io mi nego questo divertimento, questa botta di vita

(sono così stupida a volte)

prospettive

quando la macchina ha passato il passaggio a livello a 140 all'ora come se niente fosse ho capito che guardare il mondo da un ML e guardarlo da una Panda son due cose completamente diverse

inutile dire che in fondo siamo tutti uguali, che tutti andiamo a cagare e a dormire, inutile dire che tutti alla fine moriamo

è un altro mondo il loro, parlano la nostra stessa lingua, pagano con la stessa moneta, respirano la nostra stessa aria, percorrono le stesse strade, con le stesse buche e le stesse curve, bevono la stessa coca cola
ma sono alieni
o forse siamo noi gli alieni

i ricchi da noi son quelli che hanno due, tre case, son quelli che posso permettersi le ferie tre volte l'anno e qualche vestito di marca

qui è tutto un altro paio di maniche

questi son ricchi veri
con loro sembra di stare sempre in vacanza
e hanno il macchinone ma non la puzza sotto il naso
sono persone alla mano
sembrano gente comune

ma vedono e vivono la vita da tutt'altra prospettiva

però, a conoscerli così, ci si accorge che anche loro provano le stesse emozioni, hanno le loro debolezze, i loro piccoli vizi e difetti, si fanno domande, si chiedono perchè
ma hanno più modi di trovare risposte, più posti in cui cercarle, più persone a cui chiedere

E comunque, alla fine della storia, credo che M. abbia ragione "mi devo lasciar trascinare dalla corrente"

le emozioni vanno prese al volo e vissute, spolpate fino all'osso, non devo aver paura del dopo e togliermi il piacere del prima

vorrei esserne capace