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VISERBALANDIA

Accidere ex una scintilla incendia passim (A volte da una sola scintilla scoppia un incendio) - Lucrezio

 

 

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Cambiare prima che sia troppo tardi

Post n°215 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da superviserbese
 


Palazzi e industria turistica sono in perfetta antitesi.
Quello che sta' succedendo in Consiglio Comunale
e' una vera e propria abbuffata di piani particolareggiati,
altro cemento approvato in extremis prima del PSC.
Invece di tirare i remi in barca,almeno nel finale di legislatura,
con l'approvazione del nuovo PSC (vergognoso) alle porte,
questa maggioranza mattonara continua a sferrare
zampate micidiale al nostro territorio, alla nostra economia
e alla nostra qualita' della vita,e cosi capita che in poche
settimane vengano approvati 1500 appartamenti come
fosse un gioco,forse converrebbe regalargli SimCity,
almeno potrebbero sfogarsi a distruggere citta' senza
fare troppi danni!A me tutto questo e non solo questo
sembra pero' il frutto di un albero malato che finira'
con far marcire la citta',mi spiego.Se dico che Rimini
e' una citta' che vive di turismo balneare penso che
nessuno possa darmi torto,cosi come se dico che
gli investimenti milionari spesi in destagionalizzazione
che hanno caricato i cittadini di debiti per qualche decennio,
sono stati fatti piu' per il grandeur della nostra classe dirigente
che per le reali esigenze della citta',persone queste che fanno
i fenomeni con i soldi dei cittadini,mica
con i loro.C'era infatti bisogno di fare 2 palas a distanza
di pochi km (Rimini e Riccione)?Ricordo inoltro che la Fiera
era stata spostata dalla vecchia sede perche' provocava
troppo traffico,collocare li il nuovo Palas e' scelta veramente
incomprensibile,da sagra dei beoti.Quando nell'89 le mucillagini
con la complicita' di una campagna stampa vergognosa
hanno messo in ginocchio la nostra principale economia,
facendo precipitare la nostra immagine turistica nel mondo,
il rilancio sarebbe dovuto essere ambizioso,l'unica possibilita'
che avevamo ed abbiamo per uscire dallo sputtanamento
della nostra immagine e' puntare tutto su una nuova idea
di citta',una citta' ecosostenibile,all'avanguardia in ambito
ambientale,un esempio mondiale e invece prima hanno
puntato tutto sulle discoteche e la trasgressione,per portare
giovani che poi in troppi casi purtroppo morivano sulle
strade del ritorno non giovando sicuramente alla nostra immagine e
poi si e' deciso di puntare tutto sulla destagionalizzazione.
Decisione comprensibile,visto che in pochi anni abbiamo
perso un milione e mezzo di presenze turistiche e piu'
di mille alberghi,ma con le dovute proporzioni,perche'
e' appunto il balneare che da' da mangiare alla citta',
il Palas e la Fiera servono giusto come surplus,per arrotondare
ma non risolvono certo la crisi dei mille alberghi della citta',
servono probabilmente piu' come uffici di collocamento della
politica,sembra
che in citta' oltre ad i palazzi e le rotonde non si faccia niente
che non abbia bisogno di consigli di amministrazione.Se non
si capisce e forse e' gia' troppo tardi che il balneare ha un urgente
bisogno di investimenti che cambino la cartolina e la nostra
immagine turistica,
qui va' tutto a ramengo.Oggi in citta' ci sono almeno altri 500-600
alberghi che non sono piu' nella condizione di lavorare e non
investono perche' l'amministrazione con le proprie scelte dimostra
lei per prima di non credere piu' nella nostra principale industria.
Le strutture sotto alle 25 stanze,che sono una grossa percentuale
della nostra capacita' ricettiva,non hanno piu' redditivita' nemmeno
se lavorano bene,figuarsi in questi tempi di vacche magre.C'e'
da pensare al turismo balneare perche' io non vedo all'orizzonte
grandi industrie o altri sbocchi per la citta' che non sia la nostra
tradizionale ospitalita'.Una citta' turistica pero' deve essere bella,
curata,a misura d'uomo,anzi di bambino,deve avere lungomari
pedonalizzati,arredi urbani,parchi,giardini,piste ciclabili,un mare pulito e
i vostri palazzi e i vostri debiti vanno invece nella direzione contraria,
ormai la citta' e' un cane che si morde la cosa,deve crescere perche'
senza oneri di urbanizzazione e monetizzazione degli standards le
casse si svuoterebbero anche per la spesa corrente, ma allo stesso
tempo le nuove zone urbanizzate hanno bisogno di servizi che
aumentano le spese.Quello che fa' davvero incazzare e' che la nostra
classe dirigente va' avanti alla giornata,come dovra' essere la citta'
non lo sanno neppure loro,ormai e' chiaro a prescindere dai loro
sguardi attoniti.Oggi sono tutti li a piangere sul patto di stabilita'
che ha tolto fondi ai Comuni,ora,il patto di stabilita' fu creato da
Prodi e fu' forse l'unica cosa buona che fece,il patto di stabilita'
ha garantito all'Italia di non fare la fine della Grecia,e' in questi
tempi pero' che la politica deve dare il meglio di se',specie se
la situazione italiana e' questa perche' finora ha dato il peggio di se'.
O vogliamo dire che non ci sono sprechi?Ne dico uno che e' scandaloso,
solo uno per fare un esempio,senza parlare del Palas,del fatto che
costera'
piu' del doppio del preventivato etc.Il prossimo momumento alla
deficenza
umana sara' l'Auditorium,se quando fu' fatto lo Stadium 105,una
struttura architettonicamente orribile,(ancora peggio del palazzo
di vetro di Fuksas a Marina centro e ce ne vuole),si fosse provveduto
a dargli un acustica di prim'ordine,oggi risparmieremmo altri
20-30 milioni di euro.Pesaro ha fatto cosi,non e' fantascienza.
Noi siamo qui,siamo vittime delle vostre scelte,le viviamo sulla nostra
pelle,
pero' poi, se per strada vi danno dei mediocri,non prendetevela,
non conosco le logiche e gli interessi che portano a gestire
una citta' in questo modo,ma da' fuori,per i cittadini comuni,chiamarvi
mediocri e' veramente sintomo di buona educazione!

 
 
 
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E strolg ad Viserba

E cnusiva la merda da l'udour
e l'urtiga de tat.
(L'astrologo di Viserba)
(Conosceva la merda dall'odore
e l'ortica al tatto).

Pirinela

Pirinela sota i cop e mustreva e cul ma tot,
una dona u la' sgride' pirinela use' mase',
use' mase' t'una cantoina la rube' una galoina
la rube' un pizoun,pirinela le' ande' in prisoun.

 
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