Creato da manu_el1970 il 29/04/2009
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« Salti nel ventoVivo »

Prigioniero...

Post n°136 pubblicato il 29 Aprile 2023 da manu_el1970

                                      

 

Una brezza delicata accarezza la sua pelle, la guardo seduto nello sdraio ascoltando il suono delle onde che s'infrangono nel bagnasciuga, il mare è là poco distante, lei invece così vicina, mille fantasie scorrono nella mente e si fanno immagini forti in un corpo troppo debole.

Il sole volge al capolinea in una giornata di fine estate ma ancora calda, i suoi occhi chiusi, i capelli mossi dall'aria, un filo che si perde tra due chiappe rotonde, altra forte tentazione per una mano ribelle che non segue regole.

La voglia, mi grida contro, tormento ribelle confuso nel tramonto, la schiuma delle onde schizzano alte spinte a loro volta dal vento caldo, estate cara estate.

E continuo a fissarla, ogni volta con sguardo diverso, ogni neo del suo corpo è scolpito nel cervello, lo ritrovo nei silenzi come nel vociare di alcuni ragazzi che tornano verso casa, la spiaggia si spopola di persone lasciando il posto al desiderio che nella penombra vuole respirare libero.

Le dune alte danno discrezione, la tentazione diventa sfacciata, la mano sopra la sua schiena si fa sfrontata, giochi di ombre sulla sua pelle ambrata, granelli di sabbia ai quali affidare la fantasia.

Ora in ginocchio di lato, le mani sulla schiena, le dita che scivolano sulla pelle oleosa che sa di crema da sole, le gambe che si divaricano di quel poco e quel poco diventa un mondo dove ogni volta mi perdo.

Quel filo diventa più visibile per l'occhio, la mano entra dentro a quella fessura umida, peli ribelli accendono altri istinti, un gioco dalle regole sempre diverse, certo di poter soccombere devo solo decidere se combattere o arrendersi, sguainare la spada o battere in ritirata.

E fuori piove, il cielo grigio è carico mentre è un vento gelido quello che sferza alberi e piante fuori nel giardino, galoppa solo la fantasia rincorrendo questa primavera, tra fantasia e realtà resto prigioniero di questa realtà.

 
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