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Per andare dove dobbiamo andare, dove dobbiamo andare?

Post n°361 pubblicato il 06 Luglio 2008 da cloudbreak
 
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Ovvero: "Noio, voluvan savuar l'indiris...."
Livorno, 5 luglio 2008, ore 21 e spiccioli, parecchi spiccioli, diciamo quasi una quindicina.
Erimo lì, Nuta, Kate, ed il sottoscritto, in quel della città labronica.....
Domanda: perchè "città labronica"? Qualcuno di quelli decisamente più acculturati del sottoscritto saprebbe spiegarmi perchè Livorno è definita "città labronica"? No, perchè con questo termine a me vien da pensare una persona che ha due labbroni stile gommone, e non capisco poi molto. A meno che (ma ripeto, io sono ignorante) il tutto derivi dal fatto che a Livorno ci sia il mare, e, di conseguenza, siano presenti i gommoni, quindi i labbroni.....
Comunque, erimo lì. Erimo lì in quanto c'è (c'era: oggi è l'ultimo giorno) una mostra di opere del pitore Giovanni Fattori (dato che io sono un ignorante cronico, per saperne di più in merito all'artista vi rimando al blog della Kate, la quale potrà fornirvi tutte le informazioni in merito), anche per incontrare Cecilia, alias Odio_via_col_vento (ma perchè mai odierà Via col vento, chissà che le avrà fatto....) e un'altra gentilissima signora anch'ella molto addentro nel campo artistico. Insomma, se non c'era il Nuta, che ha un livello culturale più o meno simile al mio, mi sarei sentito un pesce fuor d'acqua. E meno male che eravamo vicini al mare.
Ma, dicevo, erimo lì (ancora). E più o meno verso le 21 e spiccioli, parecchi spiccioli, era giunta l'ora di mettere sotto i denti qualcosa di commestibile. Sì, ma dove? Perchè il buon vecchio (molto) Nuta aveva avuto un paio di indicazioni su locali ove rifocillarsi a base di pesce, ma già sapevamo che questi erano al completo. E la Cecilia ci aveva dato, fortunatamente, un'indicazione positiva, dicendoci dove potevamo andare. E con i potenti mezzi a disposizione, Sandro era riuscito a contattare tale locale. Nel senso che aveva telefonato a suo figlio, chiedendogli di fare una ricerca del numero telefonico e dell'indirizzo via pc (a dire il vero, aveva pensato in prima battuta di chiedere a Kemper indicazioni simili, in considerazione del fatto che Kemper sa tutto....). Cosicchè, a bordo del nero mezzo di locomozione spinto da propulsore endotermico (la mia macchina) e coadiuvati da apposita strumentazione di geolocalizzazione cartografica (navigatore satellitare), impostato l'indirizzo siam giunti al punto.
Più o meno. Si arriva all'indirizzo previsto. Nulla. Centro di Livorno. Case da un lato, banca dall'altra. Ma di ristoranti nemmeno l'ombra. O, meglio, uno sì, ma il nome era sostanzialmente diverso. Si parcheggia, si scende, si va in esplorazione. Nulla. Controllo dell'altro lato della strada, e stesso risultato. La strada finisce: del ristorante cercato nessuna traccia.
Sandro richiama il figlio, per far verificare le indicazioni stradali. Manu conferma che le indicazioni sono giuste. Io e la Kate, intanto, si continua a perlustrare. Invano, i risultati son sempre i soliti: niente.
Sandro è sempre più perplesso. Ci permettiamo di suggerire di chiamare il locale per farsi dare le indicazioni giuste. E Sandro si trasforma in Totò e Peppino nella famosissima scena. Riporto ovviamente solo le parole di Sandro, non so cosa abbia risposto il ristoratore all'altro capo della linea telefonica.
"Pronto? Sì, buonasera, avevamo prenotato un tavolo da voi per le nove e mezzo."
"Sì, esattamente. Ecco, noi non siamo di Livorno, e non ci riesce di trovare il locale"
"Eh, sì, noi siamo dove si dovrebbe essere"
"Sì, infatti, noi si sa che il ristorante dovrebbe essere qui dove siamo, ma qui non c'è niente"
"Sì, dunque, sulla destra ci sono delle case, e un po' dentro c'è un ristorante, ma non è il vostro, mentre sulla sinistra c'è una banca."
"Sì, dovrebbe essere qui dove siamo noi, perchè la strada è questa, ma non c'è mica"
"Se mi dice dove dobbiamo andare per andare dove si deve, si arriva"
E siamo arrivati, alla fine. Perchè non era molto visibile: era un vicolino seminascosto, pareva quasi una strada perfetta per un agguato di qualche malvivente. E, se fosse successo, Sandro ed il sottoscritto avremmo mandato la Kate all'assalto, perchè, essendo lei decisamente d'animo più teppistico di noi due, avrebbe fatto scappare i cattivi in un attimo.
Ma alla fine una bella mangiata di pesce non ce l'ha tolta nessuno....

 
 
 
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