è notte fonda,
sento, come musica arcana,
nel buio che mi circonda,
i rintocchi d’una campana,
e affiora ricordo di bambino,
avviato su strada infinita,
pur se duro il cammino,
si sorrideva alla vita,
la guerra era dimenticata,
bello il mondo,
un’alba sempre incantata,
dolce il tramonto,
tutto come sogno di fata…
il tocco è cessato,
che cosa strana,
rivivere il passato,
al battito di campana,
ma è triste il risveglio,
quo vadis umanità?
ovunque si muore,
scorre sangue, e regna dolore…
cupo cala manto,
che oscura passato,
addio, addio,
sogno mai sognato…
Cassandra? Castellano
N.B. perché questa mia poesia? Perché da giovane, con altri giovani, abbiamo lottato per la ricostruzione, e dopo il fallimento dei cosiddetti grandi cervelloni del cazzo, credo solo nei giovani di ogni fede, perché sono veri, sono puri, non hanno bisogno di capi e di scienziati, (visto poi i cosiddetti come hanno ridotto l’Italia) quindi l’augurio che gli faccio, oltre la Pasqua, è che non si abbassi mai la guardia, pertanto forza ragazzi, sempre avanti e mai dire mai!