La piattaforma digitale Watchbox si espande

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Watchbox, round da 165 milioni di dollari Alcuni orologi Rolex in vendita su Watchbox (ph. Watchbox website)

Watchbox mira all’espansione globale.

“Il marketplace ha raccolto 165 milioni di dollari (147,1 milioni di euro) di capitale azionario in un round di finanziamento.
The Radcliff companies e The spruce house partnership sono stati gli investitori principali ai quali si sono aggiunti Cmia capital partners e altri existing investors, come reso noto in un comunicato.

La nuova realtà di orologi di lusso, fondata nel 2017, userà il capitale per estendere la sua piattaforma digitale ed espandersi in nuove sedi negli Stati Uniti e a livello internazionale, migliorando il suo inventario.” Mffashion

Watchbox è una piattaforma digitale per la vendita di orologi di valore nel mercato di seconda mano.

Si tratta di un mercato stimato di venti miliardi di dollari. Venti miliardi di dollari vale anche il mercato degli orologi di lusso dominato dalle sette sorelle. È un mercato quasi esclusivamente svizzero

A causa del Covid l’importante fiera Baselworld non si è tenuta e non si terrà nemmeno nel 2022.

E’ stata sostituita parzialmente dalla Geneva Watch Days.

La manifestazione di Basilea dopo anni di successi è in crisi. Comprende anche il mercato orafo.

Tutto questo forse sta lanciando il mercato degli orologi di seconda mano.

(foto da internet)

Attilio Runello

Baselworld perde famosi brand dell’orologio

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Baselworld è stata per anni l’evento più importante d’Europa nel settore orologi e gioielli.

Il comparto svizzero degli orologi è uno di quelli con maggior tradizione, settore che oltre alla precisione ha sempre offerto anche eleganza. Per l’uomo come è noto l’orologio e l’automobile sono i principali status symbol.

Tutte le più importanti marche sono confluite per anni in Baselworld – fiera che si svolge a Basilea in primavera e che fa convergere buyer da tutto il mondo.

Ingenti somme erano state spese di recente per ristrutturare i padiglioni della fiera.

A Baselworld – sempre in Svizzera – si era affiancata un’altra manifestazione del settore, Watches & Wonders dove partecipavano i brand di maggiore prestigio con eventi rivolti soltanto ai buyer.

Invece Baselworld è aperta al grande pubblico (pagante) e all’interno di essa i grandi marchi hanno grandi stand chiusi al pubblico. Ospita in numerosi padiglioni espositori di differenti livelli e provenienze.

Normalmente conta su una affluenza di circa centomila persone e negli ultimi anni aveva raggiunto i duemila espositori.

L’anno scorso c’era stata la defezione di Swatch – gruppo con circa trenta seimila dipendenti nel mondo –  e adesso anche Rolex, Patek Philippe, Chanel, Chopard e Tudor lasciano la fiera.

Ufficialmente le ragioni sono dovute al rinvio della manifestazione a gennaio dell’anno prossimo a causa del coronavirus. Sembra che la data non sia stata concordata e non sono stati concordati gli importi da restituire, quelli da trattenere per i mancati guadagni e quelli da destinare al prossimo appuntamento.

In realtà sembra che in un mondo che cambia una fiera tradizionale come  Baselworld non è più abbastanza attraente. Oggi ci sono piattaforme digitali che offrono possibilità di scambi tutto l’anno e diventa necessaria anche una delocalizzazione per andare incontro a esigenze di buyer che magari in Svizzera non vengono.

I marchi pensano già di creare un evento a Ginevra, da affiancare a Waches & Wanders, e comunque sotto l’ombrello di quest’ultima, che di recente ha creato una manifestazione a Miami.

(foto da internet)

Attilio Runello