Referendum costituzionale

Siamo quasi arrivati!!! Il 4 Dicembre si vota per il referendum costituzionale. Ora votare si o votare no. Questo è il dilemma. Bisogna aver paura di cambiare o bisogna aver paura di rimanere così??? Dal 48 in poi sono cambiate molte cose in parte anche in meglio. Ora è il caso di aggiornare le nostre leggi in base ai nuovi scenari o dobbiamo rimanere fedeli a quello che hanno scritto nel 48??? Io credo che il problema non sia cambire ma sia il fatto che a cambiare le regole sia un governo non eletto appoggiato da personaggi politici di dubbio spessore sociale, che si trovano nei posti di comando solo perchè ce li hanno messi. Non credo che un Alfano ora ministro degli interni alle prossime elezioni venga rieletto, anzi credo che se passi o non passi la riforma costituzionale alle prossime elezioni politiche ci sarà una pulizia totale su tutti e due gli schieramenti. Stanno cambiando le regole ma la gente è stanca di vedere sempre gli stessi giocatori. Sono occupati a cambiare le regole ma non a cambiare i contenuti e i contendenti politici. Sicuramente una riforma serve, nel 48 hanno gettato le fondamenta per la nostra repubblica ora però bisogna ritoccarla per aggiornarla ai nostri tempi. Prima non c’era l’UE anche se è stata pensata dalle stesse persone che hanno scritto la costituzione, anche lo scenario internazionale era diverso. Serviva e serve una una doppia lettura per evitare una nuova deriva politica che portasse e porti a una nuova dittatura, ma serve un cambio di passo che porti la nostra amministrazione a lavorare in serenità senza intoppi e senza una burocrazia cieca e gravosa per le nostre tasche. I parlamentari costano troppo bastava tagliargli lo stipendio e le spese come lo stesso per le regioni e comuni, le privince “Monti” le ha gia esautorate dei propri “poteri” ma il carrozzone burocratico è rimasto in piedi con lo stesso costo di gestione di prima. Hanno trasferito le competenze ma i dipendenti sono rimasti. A far cosa non si è ben capito. Sarebbe il caso di dare una ridimensionata anche alle spese delle regioni e dei comuni togliendo loro la possibilità di sperperare soldi per progetti inutili e svantaggiosi per la comunitá tipo stadi ,centri congressi, e fiere. Ma limitandosi ai servizi e alle infrastrutture. Invece gli enti locali si alleano con i privati per intraprendere societá partecipate dove “lo stato” e cioè noi paghiamo la struttura e le infrastrutture e qualcuno incassa i proventi senza per altro dividerli con la comunità. Ad esempio a Roma, la nuova fiera di Roma piu che la nuvola di Fucsas, o l’Auditoriom con quali soldi sono stati pagati, e gli enti locali rientreranno dei soldi investiti? Non dico ad averne dei profitti, ma almeno ad andarci pari. Dovrebbero far funzionare i servizi essenziali come trasporti scuole e ospedali. Le municipalizzate a che servono??? O a chi servono??? O sono societá dei comuni che erogano servizi per il cittadino quindi senza guadagni e quindi non servirebbe neanche creala oppure sono società private che devono guadagnare dsl servizio che offrono. Ma società miste dove il comune paga per il servizio e poi mette i soldi per tappare i vari buchi di bilancio, non lo capisco, pagare 2 volte per un servizio. Che devo dire, il mondo qui gira cosi

Referendum costituzionaleultima modifica: 2016-11-29T22:33:55+01:00da