Quante cose si possono osservare attentamente quando si parla con una persona e le si presta realmente attenzione. Spesso la conversazione diventa una convenzione sociale più che un piacere; la mia teoria è che in questo ambito, quantità e qualità sono in rapporto inversamente proporzionale, più si conversa, più sono le persone con le quali spesso si è TENUTI a conversare, meno qualità assume la conversazione stessa.
Bisogna essere curiosi osservatori per lasciarsi coinvolgere da tutti quegli importanti elementi di contorno della conversazione. Preliminarmente c’è da dire che alcuni interlocutori suscitano maggior interesse per una serie di motivazioni diverse che possono essere la particolare avvenenza o anche la semplice curiosità. Alle volte quando mi trovo dinanzi al mio interlocutore e lo ascolto con interesse, il mio occhio discreto va alla piega dei capelli, cerca di intuirne la morbidezza e la qualità per poi spostarsi alle labbra, la loro forma e come queste si muovono mentre articolano le parole o sorridono. Poi lo sguardo si sposta sui denti che affiorano tra le pieghe rosee e carnose, la forma del naso e le increspature delle rughe d’espressione a lato delle labbra, come danzano distendendosi e marcandosi a seconda dell’espressione assunta. Poi si passa alla forma del naso, alla fronte, agli occhi incorniciati dalle sopracciglia arcuate che si flettono sinuose. Alcuni di questi elementi credo arricchiscano la conversazione verbale rendendola più completa, altri li guardo solo per mia curiosità personale, ammetto…