Dio sovrintende al destino dell’intera umanità

Dio

Dio sovrintende al destino dell’intera umanità

In quanto membri della razza umana e cristiani devoti, è responsabilità e dovere di ciascuno di noi offrire la nostra mente e il nostro corpo allo svolgimento del compito assegnatoci da Dio, poiché il nostro intero essere è venuto da Dio ed esiste grazie alla sovranità di Dio. Se le nostre menti e i nostri corpi non sono votati al compito assegnatoci da Dio e per la giusta causa dell’umanità, le nostre anime saranno indegne di coloro che hanno subito il martirio per mandato di Dio, e ancor più indegne di Dio, che ci ha fatto dono di ogni cosa.

Dio ha creato questo mondo, ha creato il genere umano ed è stato inoltre l’architetto dell’antica cultura greca e della civiltà umana. » Read more

Sei un vero credente in Dio?

Sei un Autentico Credente in Dio?
Sei un Autentico Credente in Dio?

Immagine della Chiesa di Dio Onnipotente

Sei un vero credente in Dio?

Forse il tuo viaggio di fede in Dio dura da più di un paio d’anni, e forse nella tua vita nel corso di questi anni hai sopportato molti patimenti; o forse non sei andato incontro a patimenti e invece hai ricevuto grazia in quantità. Può anche darsi che tu non abbia sperimentato né patimenti né grazia, ma abbia invece vissuto una vita assai ordinaria. Comunque sia, sei ugualmente un seguace di Dio, perciò teniamo una comunicazione sul tema di come seguirLo. Tuttavia devo rammentare a tutti coloro che leggono queste righe che la parola di Dio è rivolta a quanti riconoscono Dio e seguono Dio, non alla popolazione in generale, comprendente anche coloro che non riconoscono Dio. Se credi che Dio stia parlando alle moltitudini, a tutte le persone del mondo, allora la parola di Dio non avrà effetto su di te. Quindi dovresti stringere al cuore l’intera parola di Dio e non collocarti al di fuori del suo ambito. In ogni caso, parliamo di ciò che sta avvenendo nella nostra casa.

Tutti voi dovete ora capire il vero significato del credere in Dio. Il significato della fede in Dio di cui ho parlato in precedenza riguarda il vostro ingresso in senso positivo. Non così oggi. Oggi desidero analizzare l’essenza della vostra fede in Dio. Naturalmente ciò significa guidarvi a partire dal negativo; se non faccio così, voi non conoscerete mai il vostro vero volto e vi vanterete per sempre della vostra devozione e della vostra fedeltà. In altri termini, se Io non porto alla luce la bruttura che è nel profondo del vostro cuore, ciascuno di voi si porrà una corona in testa e attribuirà a sé stesso tutta la gloria. La vostra natura altezzosa e arrogante vi spinge a tradire la vostra stessa coscienza, a ribellarvi e a opporre resistenza a Cristo e a rivelare la vostra bruttura, portando così alla luce le vostre intenzioni, le vostre concezioni, i vostri desideri eccessivi e il vostro sguardo avido. Eppure continuate a dichiarare che dedicherete la vostra vita all’opera di Cristo e ripetete continuamente le verità che furono pronunciate da Cristo molto tempo addietro. Questa è la vostra “fede”. Questa è la vostra “fede senza impurità”. Io ho sempre imposto all’uomo un criterio molto severo. Se la tua lealtà è accompagnata da intenzioni e condizioni, allora preferisco non avere nulla della tua cosiddetta lealtà, poiché aborrisco coloro che Mi ingannano mediante le loro intenzioni e Mi ricattano con le loro condizioni. Desidero solo che l’uomo sia leale esclusivamente verso di Me e che faccia tutte le cose nell’interesse e per la dimostrazione di quell’unica parola: fede. Disprezzo il vostro uso di parole addolcite per farMi gioire. Infatti vi offro sempre una totale sincerità e così desidero che anche voi vi comportiate con vera fede nei Miei confronti. Quando si tratta di fede, molti forse ritengono di seguire Dio perché hanno fede, altrimenti non sopporterebbero una simile sofferenza. Allora ti domando questo: perché non riverisci mai Dio, pur credendo nella Sua esistenza? Perché allora nel tuo cuore non hai timore di Dio, se credi nella Sua esistenza? Accetti che Cristo sia l’incarnazione di Dio, e allora perché nutri un simile disprezzo e agisci in maniera così irriverente verso di Lui? Perché Lo giudichi pubblicamente? Perché ficchi sempre il naso nel luogo in cui Si trova? Perché non ti sottometti alle Sue disposizioni? Perché non agisci in conformità con la Sua parola? Perché Lo ricatti e Lo derubi delle Sue offerte? Perché parli al posto di Cristo? Perché giudichi se la Sua opera e la Sua parola siano o no corrette? Perché osi bestemmiare contro di Lui dietro le Sue spalle? Queste cose e altre ancora sono forse ciò di cui è costituita la vostra fede?

Ogni aspetto del vostro modo di parlare e di comportarvi rivela gli elementi dell’incredulità riguardo a Cristo che vi portate dentro. Le vostre motivazioni e gli obiettivi di ciò che fate sono pervasi dall’incredulità; perfino lo sguardo che avete negli occhi e il respiro che esalate sono contaminati da tali elementi. In altri termini, ciascuno di voi, in ogni minuto della giornata, reca con sé elementi di incredulità. Ciò significa che, in ogni momento, voi rischiate di tradire Cristo, poiché il sangue che vi scorre nel corpo è pervaso dall’incredulità nei confronti del Dio incarnato. Perciò Io dico che le orme da voi lasciate sul cammino della fede in Dio non sono reali. Il vostro viaggio lungo il cammino della fede in Dio non è ben fondato, e voi vi limitate a fare le cose meccanicamente. Siete sempre scettici riguardo alla parola di Cristo e non sapete metterla subito in pratica. Questo è il motivo per cui non avete fede in Cristo, e il fatto di avere sempre delle concezioni su di Lui è un altro motivo per cui non credete in Cristo. Conservare sempre un certo scetticismo riguardo all’opera di Cristo, lasciare che la parola di Cristo cada nel vuoto, avere un’opinione sull’opera compiuta da Cristo e non essere in grado di capirla adeguatamente, avere difficoltà ad abbandonare le concezioni malgrado le spiegazioni ricevute, e così via; tutti questi sono elementi di incredulità che si aggregano nel vostro cuore. Sebbene voi seguiate l’opera di Cristo e non rimaniate mai indietro, nel vostro cuore è presente troppa ribellione, che è un’impurità della vostra fede in Dio. Forse non sarete d’accordo, ma se da questo non sai riconoscere le tue intenzioni, sarai sicuramente uno che perirà. Infatti Dio perfeziona soltanto coloro che veramente credono in Lui, non coloro che sono scettici nei Suoi confronti, e tanto meno coloro che Lo seguono con riluttanza pur non avendo mai creduto che Egli sia Dio.

Alcuni non gioiscono della verità, tanto meno del giudizio. Invece gioiscono della potenza e delle ricchezze; simili persone sono considerate degli snob. Ricercano nel mondo esclusivamente quelle sette che esercitano influenza e quei pastori e maestri che provengono dai seminari. Pur avendo accettato la via della verità, rimangono scettici e sono incapaci di una piena dedizione. Parlano di sacrificarsi per Dio, ma concentrano lo sguardo sui grandi pastori e maestri, mentre Cristo viene ignorato. Hanno il cuore ricolmo di fama, fortuna e gloria. Non credono affatto che un uomo così modesto sia in grado di conquistarne tanti, che uno così poco degno di nota sia capace di perfezionare le persone. Non credono affatto che queste nullità fra la polvere e i letamai siano il popolo eletto di Dio. Credono che, se simili persone fossero oggetto della salvezza di Dio, allora il cielo e la terra si capovolgerebbero e tutti gli uomini riderebbero a crepapelle. Credono che, se Dio ha scelto di perfezionare queste nullità, allora quei grandi uomini diventerebbero Dio Stesso. Il loro punto di vista è contaminato dall’incredulità; in effetti, più ancora che increduli, sono bestie irragionevoli. Infatti apprezzano soltanto la posizione sociale, il prestigio e il potere; ciò che tengono in alta considerazione sono i grandi gruppi e le grandi sette. Non provano alcuna stima per coloro che sono guidati da Cristo; sono semplicemente dei traditori che hanno voltato le spalle a Cristo, alla verità e alla vita.

Ciò che ammiri non è l’umiltà di Cristo, ma quei falsi pastori di rango eminente. Non ami l’amorevolezza o la sapienza di Cristo, ma quei libertini che frequentano il mondo ignobile. Ridi del dolore di Cristo che non ha un luogo dove poggiare la testa, ma ammiri quei cadaveri che si impadroniscono delle offerte e vivono nella depravazione. Non sei disposto a soffrire assieme a Cristo, ma ti getti volentieri fra le braccia di quegli sventati anticristi, anche se ti forniscono soltanto carne, soltanto lettere e soltanto dominio. Perfino adesso il tuo cuore continua a volgersi verso di loro, verso la loro reputazione, il loro rango nel cuore di tutti i Satana, la loro influenza e la loro autorità, Eppure tu continui a mantenere un atteggiamento per cui trovi l’opera di Cristo dura da ingoiare e non sei disposto ad accettarla. Ecco perché dico che non hai la fede per riconoscere Cristo. Il motivo per cui Lo hai seguito fino a oggi è unicamente perché sei stato costretto. Nel tuo cuore predominano molte immagini superbe; non riesci a dimenticare nemmeno una loro parola o un loro atto, né l’influsso delle loro parole e delle loro mani. Essi sono, nel vostro cuore, sempre supremi e sempre eroi. Ma non è così per il Cristo di oggi. Egli è sempre insignificante nel tuo cuore e sempre immeritevole di timore. Infatti Egli è troppo ordinario, ha troppo poca influenza ed è tutt’altro che superbo.

In ogni caso, Io dico che tutti coloro che non stimano la verità sono infedeli e traditori della verità. Simili uomini non riceveranno mai l’approvazione di Cristo. Adesso ti sei reso conto di quanta incredulità vi sia dentro di te? E quanto tradimento di Cristo? Io ti esorto in questo modo: poiché hai scelto la via della verità, devi avere una dedizione assoluta; non essere ambivalente né esitante. Devi capire che Dio non appartiene al mondo o a una qualsiasi persona, ma a tutti coloro che veramente credono in Lui, a tutti coloro che Lo adorano e a tutti coloro che Gli sono devoti e fedeli.

Attualmente in voi vi è ancora molta incredulità. Cercate di guardare diligentemente dentro di voi e di sicuro troverete la risposta. Quando troverai la vera risposta, ammetterai di non essere un credente in Dio, ma piuttosto uno che Lo inganna, bestemmia contro di Lui e Lo tradisce, e Gli è sleale. Allora capirai che Cristo non è uomo, ma Dio. Quando verrà il giorno, tu riverirai, temerai e veramente amerai Cristo. Attualmente la vostra fede occupa solo il trenta per cento del vostro cuore, mentre il settanta per cento è posseduto dal dubbio. Ogni atto compiuto e ogni frase pronunciata da Cristo possono indurvi a formarvi concezioni e opinioni su di Lui. Queste concezioni e opinioni derivano dalla vostra completa incredulità nei Suoi confronti. Voi ammirate e temete soltanto il Dio invisibile in cielo e non avete alcuna considerazione per il Cristo vivente in terra. Non si vede forse anche in questo la vostra incredulità? Voi bramate soltanto il Dio che compì opere nel passato ma non riconoscete il Cristo di oggi. Questa è sempre la “fede” presente nel vostro cuore che non crede nel Cristo di oggi. Io non vi sottovaluto, poiché in voi vi è troppa incredulità, in voi vi è troppo di impuro che va analizzato. Tali impurità stanno a indicare che non avete affatto fede; sono un segno della vostra rinuncia a Cristo e vi marchiano come traditori di Cristo. Sono un velo che ricopre la vostra conoscenza di Cristo, una barriera al vostro essere guadagnati da Cristo, un ostacolo che vi impedisce di essere in armonia con Cristo, e una dimostrazione del fatto che Cristo non vi approva. Ora è il momento di esaminare tutte le parti della vostra vita! Vi gioverà sotto ogni aspetto immaginabile!

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Il Salvatore è già ritornato su una “nuvola bianca”

Il Salvatore è già ritornato su una “nuvola bianca”

La parola di Dio – Il Salvatore è già ritornato su una “nuvola bianca”

Per svariate migliaia di anni, l’uomo ha desiderato di essere testimone dell’arrivo del Salvatore, e di vedere Gesù il Salvatore su di una nuvola bianca nel momento in cui Egli discenderà personalmente tra coloro che Lo hanno bramato e Lo hanno agognato per migliaia di anni. L’uomo ha voluto fortemente che il Salvatore tornasse e Si riunisse con il popolo, ovvero che Gesù il Salvatore ritornasse dalle persone dalle quali è stato separato per migliaia di anni. E gli uomini sperano che Egli possa portare a compimento ancora una volta l’opera di redenzione che aveva realizzato tra gli Ebrei, che sia compassionevole e amorevole con loro, che perdoni i loro peccati, che Si faccia carico di tutte le loro trasgressioni e dei loro peccati, e che li liberi dal peccato. Bramano che Gesù il Salvatore sia lo stesso di prima – un Salvatore amabile, affettuoso e venerabile, che non è mai adirato con loro e non li rimprovera mai. Questo Salvatore perdona e Si fa carico di tutti i peccati degli uomini, e addirittura muore sulla croce per loro ancora una volta. Dal momento della dipartita di Gesù, i discepoli che Lo hanno seguito, e tutti i santi che sono stati salvati grazie al Suo nome, hanno sentito tanto la Sua mancanza e Lo hanno aspettato. Tutti coloro che sono stati salvati dalla grazia di Gesù Cristo durante l’Età della Grazia hanno desiderato ardentemente l’arrivo di quel giorno gioioso negli ultimi giorni, quando Gesù il Salvatore arriverà su di una nuvola bianca e apparirà tra gli uomini. Ovviamente, questo è anche il desiderio collettivo di tutti quelli che accettano il nome di Gesù il Salvatore nel tempo presente. In tutto l’universo, coloro che sono a conoscenza della salvezza di Gesù il Salvatore hanno agognato disperatamente l’arrivo improvviso di Gesù Cristo, perché si compiano le parole pronunciate da Gesù quando era sulla terra: “Io arriverò nello stesso modo in cui sono andato via”. L’uomo crede che, dopo la crocifissione e la resurrezione, Gesù sia tornato nei cieli su di una nuvola bianca, e abbia preso il Suo posto alla destra dell’Altissimo. L’uomo è convinto che, allo stesso modo, Gesù discenderà nuovamente su di una nuvola bianca (questa nuvola si riferisce alla nuvola su cui era Gesù quando ritornò in cielo), tra coloro che hanno desiderato fortemente il Suo ritorno per migliaia di anni, e pensa che Egli porterà l’immagine e le vesti degli Ebrei. Dopo essere apparso agli uomini, elargirà loro del cibo, farà in modo che l’acqua viva zampilli per loro, e vivrà con loro, pieno di grazia e amore, vivo e reale e così via. Ma Gesù il Salvatore non agì in questo modo; fece l’esatto opposto di ciò che pensava l’uomo. Egli non arrivò tra coloro che bramavano il Suo ritorno, e non apparve a tutti gli uomini su di una nuvola bianca. Egli è già arrivato, ma l’uomo non Lo conosce e continua a ignorare il Suo arrivo. Lo sta solo aspettando senza scopo, ignaro del fatto che Egli è già disceso su di una “nuvola bianca” (la nuvola che è il Suo Spirito, le Sue parole, la Sua intera indole e tutto ciò che Egli è), e in questo momento Si trova in un gruppo di vincitori che Egli creerà durante gli ultimi giorni. L’uomo non è a conoscenza di ciò: sebbene il santo Gesù Salvatore sia pieno di benevolenza e di amore verso l’umanità, come potrebbe operare in “templi” pieni di sudiciume e abitati da spiriti impuri? Anche se l’uomo sia rimasto in attesa del Suo arrivo, come poteva Egli apparire a coloro che mangiano la carne, bevono il sangue e indossano gli abiti degli ingiusti, a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono, e a coloro che Lo ricattano costantemente? L’uomo sa soltanto che Gesù il Salvatore è pieno d’amore e di compassione, e che è l’offerta sacrificale per il peccato piena di redenzione. Ma l’uomo non ha idea che Egli sia anche Dio Stesso, che trabocchi di giustizia, maestà, collera e giudizio, che possieda autorità e che sia pieno di dignità. E così, sebbene l’uomo abbia agognato ansiosamente e desiderato ardentemente il ritorno del Redentore, e perfino il Cielo sia commosso dalle sue preghiere, Gesù il Salvatore non appare a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono.

“Jahvè” è il nome che ho preso durante la Mia opera in Israele, e significa il Dio degli Israeliti (popolo eletto di Dio), che può avere pietà degli uomini, maledirli e guidare la loro vita. Significa che Dio possiede un grande potere ed è pieno di saggezza. “Gesù” è l’Emmanuele, e vuol dire che l’offerta sacrificale per il peccato è piena d’amore e di compassione, e redime gli uomini. Egli svolse la Sua opera nell’Età della Grazia, e rappresenta quest’età e può rappresentare soltanto una parte del piano di gestione. In altre parole, unicamente Jahvè è il Dio del popolo eletto di Israele, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Mosè e di tutto il popolo di Israele. E così nell’epoca attuale, fatta eccezione per la tribù di Giuda, tutti gli Israeliti venerano Jahvè. Compiono sacrifici a Lui sull’altare, e Lo servono indossando abiti sacerdotali nel tempio. Sperano nella riapparizione di Jahvè. Soltanto Gesù è il Redentore dell’umanità, Egli è l’offerta sacrificale per il peccato che ha redento l’umanità dal peccato. In altre parole, il nome di Gesù proviene dall’Età della Grazia, ed è esistito grazie all’opera di redenzione compiuta nell’Età della Grazia. Il nome di Gesù è esistito per permettere alle persone che vivevano nell’Età della Grazia di rinascere ed essere salvate, ed è un nome particolare per la redenzione di tutta l’umanità. Pertanto, il nome Gesù simboleggia l’opera di redenzione, e denota l’Età della Grazia. Il nome Jahvè è un nome peculiare per il popolo di Israele che viveva secondo la legge. In tutte le età e in ciascuna fase dell’opera, il Mio nome non è privo di fondamento, ma riveste un significato rappresentativo: ogni nome rappresenta un’età. “Jahvè” rappresenta l’Età della Legge, ed è il titolo onorifico per il Dio venerato dal popolo di Israele. “Gesù” simboleggia l’Età della Grazia, ed è il nome del Dio di tutti coloro che sono stati redenti durante l’Età della Grazia. Se durante gli ultimi giorni l’uomo desidera ancora ardentemente l’arrivo di Gesù il Salvatore, e si aspetta il Suo arrivo assumendo l’immagine che aveva in Giudea, l’intero piano di gestione di seimila anni si fermerebbe nell’Età della Redenzione e non sarebbe in grado di progredire ulteriormente. Inoltre, gli ultimi giorni non arriverebbero mai e l’età non arriverebbe mai a conclusione. Questo perché Gesù il Salvatore esiste soltanto per la redenzione e la salvezza dell’umanità. Ho preso il nome di Gesù nell’interesse di tutti i peccatori nell’Età della Grazia, e non è il nome tramite il quale condurrò a compimento tutta l’umanità. Sebbene Jahvè, Gesù e il Messia rappresentino tutti il Mio Spirito, questi nomi denotano soltanto le diverse età nel Mio piano di gestione, e non Mi rappresentano nella Mia interezza. I nomi con i quali Mi chiamano i popoli sulla terra non possono esprimere bene tutta la Mia indole e tutto ciò che Io sono. Si tratta semplicemente di nomi diversi con i quali vengo chiamato durante le varie età. E dunque, quando arriverà l’età finale, l’età degli ultimi giorni, il Mio nome cambierà di nuovo. Non verrò chiamato Jahvè, né Gesù e tantomeno Messia, ma sarò chiamato il poderoso Dio Stesso Onnipotente, e con questo nome condurrò l’intera età al termine. Una volta ero noto come Jahvè. Ero chiamato anche il Messia, e le persone un tempo Mi chiamavano Gesù il Salvatore perché Mi amavano e Mi rispettavano. Ma oggi non sono lo Jahvè o il Gesù che le persone conoscevano in passato: sono il Dio che è ritornato negli ultimi giorni, il Dio che porterà l’età a una conclusione. Sono il Dio Stesso che Si leva ai confini della terra, ricolmo di tutta la Mia indole, e pieno di autorità, onore e gloria. Le persone non si sono mai impegnate con Me, non Mi hanno mai conosciuto e hanno sempre ignorato la Mia indole. Dalla creazione del mondo fino a oggi, nessuno Mi ha visto. Questo è il Dio che appare all’umanità durante gli ultimi giorni, ma è nascosto tra gli uomini. Egli abita tra di loro, è autentico e reale come il sole caldo e il fuoco ardente, è pieno di potere e trabocca di autorità. Non c’è una singola persona o cosa che non verrà giudicata dalle Mie parole, e che non sarà purificata attraverso il fuoco ardente. Alla fine, tutte le nazioni saranno benedette grazie alle Mie parole, ma anche ridotte in frantumi a causa di queste ultime. In questo modo, durante gli ultimi giorni tutte le persone vedranno che Io sono il Salvatore ritornato, sono il Dio Onnipotente che conquista tutta l’umanità. Un tempo ero l’offerta sacrificale per l’uomo, ma negli ultimi giorni sono diventato anche la fiamma del sole che brucia tutte le cose, e il Sole di giustizia che rivela tutte le cose. Tale è la Mia opera degli ultimi giorni. Ho preso questo nome e Mi sono impossessato di questa indole in modo che tutti possano vedere che Io sono un Dio giusto, il sole caldo e il fuoco ardente. Faccio tutto questo in modo che tutte le persone possano adorare Me, l’unico vero Dio, e vedere il Mio vero volto: non sono soltanto il Dio degli Israeliti o il Redentore – sono il Dio di tutte le creature nei cieli, sulla terra e nei mari.

Quando il Salvatore arriverà durante gli ultimi giorni, se fosse ancora chiamato Gesù, se fosse ancora una volta nato in Giudea e svolgesse lì la Sua opera, ciò dimostrerebbe che ho creato esclusivamente il popolo di Israele, e che ho redento soltanto quest’ultimo, e che quindi non ho nulla a che fare con i Gentili. Ciò non contraddirebbe la Mia affermazione “Io sono il Signore che ha creato i cieli, la terra e tutte le cose”? Ho lasciato la Giudea e ho svolto la Mia opera tra i Gentili perché non sono unicamente il Dio del popolo di Israele, ma sono il Dio di tutte le creature. Appaio tra i Gentili durante gli ultimi giorni perché non sono solo Jahvè, il Dio del popolo di Israele, ma sono anche il Creatore di tutti i Miei eletti tra i Gentili. Non ho creato soltanto Israele, l’Egitto e il Libano, ma ho creato anche tutte le nazioni dei Gentili al di là di Israele e per questo motivo, sono il Signore di tutte le creature. Ho semplicemente usato Israele come punto di partenza per la Mia opera, impiegato la Giudea e la Galilea come le roccaforti della Mia opera di redenzione, e ho usato le nazioni dei Gentili come la base dalla quale condurre l’intera età al termine. Ho realizzato due fasi della Mia opera in Israele (le due fasi dell’Età della Legge e dell’Età della Grazia), e ho portato a termine altre due fasi (l’Età della Grazia e l’Età del Regno) nelle terre al di là di Israele. Tra le nazioni dei Gentili svolgerò il lavoro di conquista, e così concluderò l’età. Se un uomo Mi chiama sempre Gesù Cristo, ma non sa che ho iniziato una nuova era durante gli ultimi giorni e ho dato avvio a una nuova opera, e se un uomo attende sempre ossessivamente l’arrivo di Gesù il Salvatore, annovererò gli individui di questo tipo tra coloro che non credono in Me. Sono persone che non Mi conoscono, e la loro fede in Me è una finzione. Persone del genere potrebbero testimoniare l’arrivo di Gesù il Salvatore dai cieli? Non aspettano il Mio arrivo, ma l’arrivo del Re dei Giudei. Non desiderano ardentemente che Io cancelli questo mondo vecchio e impuro, ma attendono ansiosamente la seconda venuta di Gesù, dopo la quale saranno redente; non vedono l’ora che Gesù redima ancora una volta tutta l’umanità da questa terra inquinata e iniqua. Individui di questo tipo potrebbero mai diventare quelli che completeranno la Mia opera durante gli ultimi giorni? I desideri dell’uomo sono incapaci di realizzare i Miei desideri o di portare a compimento la Mia opera, perché l’uomo si limita ad ammirare o ad avere cura dell’opera che ho svolto in precedenza, e non ha idea del fatto che Io sia il Dio Stesso che Si rinnova sempre e non invecchia mai. L’uomo sa soltanto che Io sono Jahvè e Gesù, e non ha neanche una vaga idea del fatto che Io sia l’Ultimo, l’Unico che porterà l’umanità al termine. Tutto ciò che l’uomo agogna e sa è frutto della sua concezione, ed è soltanto quello che può vedere con i suoi occhi. Non è in linea con il Mio operato, bensì è in disarmonia con esso. Se la Mia opera fosse svolta secondo le idee dell’uomo, quando si concluderebbe? Quando si riposerebbe l’umanità? E come sarei in grado di entrare nel settimo giorno, il sabato? Io opero secondo il Mio piano, secondo il Mio obiettivo e non secondo le intenzioni dell’uomo.

Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente