Conte bis, il Pd torna al Governo col solito trucchetto

Conte bis, il Pd torna al Governo col solito trucchetto

Sta nascendo il Conte bis. Non so voi, ma io non ci sto capendo più nulla. Sento un mix di delusione, costernazione, ilarità e disorientamento. Salvini che da un momento all’altro, in piena estate, interrompe l’esperienza di governo coi Cinquestelle giustificandosi coi troppi “no” di questi ultimi.

Il Movimento cinque stelle ha subito cercato un nuovo partner, nel più classico “chiodo schiaccia chiodo”. Finendo per accoppiarsi con l’altro estremo, il Partito democratico. Fino a ieri criticato, offeso e vessato. Ultimo per il caso di Bibbiano, per il quale Di Maio disse: “mai col partito di Bibbiano!”.

Che il Movimento ha attaccato duramente nelle persone di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, di fatti ancora influenti nel partito. Anzi. L’ex Sindaco di Firenze è ancora il Segretario “in pectore”, colui che muove le fila dei gruppi parlamentari e che ha piazzato più Sindaci alle ultime amministrative. L’influencer principale delle scelte del partito. Ma forse Di Maio ha paura di tornare a fare lo Stewart al San Paolo o a lavorare nella ditta del padre.

E cosa dire del Pd. Che pure fino a ieri ne ha dette di ogni contro i pentastellati, chiamandoli incapaci, irresponsabili, perfino pericolosi per il Paese. Ad uscirne vincente è però lo stesso Renzi, che in sol colpo manda al macero Zingaretti e Gentiloni (i quali, dopo che questa esperienza finirà, e credo presto, saranno definitivamente bruciati) e spinge fuori dal partito uno dei nemici numero uno: Carlo Calenda.

Infine il Pd conferma un abitudine consolidata fin dalla Seconda Repubblica: quella di uscire dalla porta e di entrare dalla finestra. Ecco di cosa parlo.

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Conte bis, il Pd torna al Governo col solito trucchettoultima modifica: 2019-08-30T10:03:41+02:00da LucaScialo
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