E’ già stato ribattezzato “the dark side of the K-Pop”. Il Pop coreano registra un’altra giovane vittima: il 24 novembre Goo Hara è stata trovata morta a soli 28 anni, nella sua casa di Seul. Lo scorso marzo aveva tentato di uccidersi dopo che il suo ex fidanzato l’aveva ricattata con un video intimo pubblicato sul web e la sua agenzia aveva sciolto il contratto.
Agiugno la cantante aveva firmato un nuovo contratto con l’agenzia giapponese Production Ogi e solo pochi giorni fa aveva pubblicato un singolo giapponese, Midnight Queen.
Epensare che poco più di un mese fa una sua amica, l’attrice e cantante Sulli (al secolo Choi Jin-ri, 25 anni) è morta suicida in seguito a un caso di cyberbullismo che l’aveva coinvolta proprio per il suo impegno nei confronti dei diritti delle donne. A sua volta, Sulli era molto legata a Jonghyun, altra star del K-pop che si è tolto la vita due anni fa a 27 anni.
I casi di suicidio nel Pop coreano sono iniziati a fine anni ‘90. Ecco quali sono le cause di questo fenomeno oscuro.