La guerra istigata dagli USA sulla pelle degli alleati servi sciocchi!

 

Buongiorno! Fra fantapandemia e guerra, è possibile sostenere a ragion veduta che questo governo, queste istituzioni e questo presidente della repubblica, rappresentino il popolo italiano? In nome di questo popolo, mai tante “nefandenzze” sono state compiute, in questo paese,  dai tempi della strategia della tensione, l’omicidio Moro, la strage di Ustica ed  altro, ; il tutto voluto e diretto dagli USA in nome della difesa dal nemico di turno…ma non il nostro; il loro!  Quasi sempre un nemico inventato o creato a pretesto.

Guerra Russia-Ucraina, il sondaggio: solo il 23% è favorevole all’aumento delle spese militari. Contrario più di un italiano su due

La rilevazione di Emg per Cartabianca su Raitre: il 50% è contrario all’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia, col 34% che è favorevole. Tra i timori maggiori legati al conflitto le conseguenze economiche e un disastro nucleare Più di un italiano su due è contrario all’aumento delle spese di militari. Almeno secondo un sondaggio Emg per Cartabianca su Raitre. Alla domanda “lei è favorevole alle spese militari fino al 2% del pil come è stato stabilito da un’intesa tra i Paesi Nato nel 2014?” il 54% ha risposto di no. Solo il 23% ha detto di essere favorevole, stessa percentuale di chi preferisce non rispondere. Numeri lontanissimi e praticamente opposti a quelli espressi in Parlamento dai partiti, quasi tutti favorevoli all’aumento della spesa per la Difesa. E quasi tutti d’accordo, nelle scorse settimane, a inviare equipaggiamenti militari a Kiev. E invece, secondo la rilevazione Emg, il 50% degli intervistati è contrario all’invio di armi all’Ucraina da parte dell’Italia, col 34% che è favorevole e il 16% che non risponde.

     Guerra Russia-Ucraina, il sondaggio: solo il 23% è favorevole all’aumento delle spese militari. Contrario più di un italiano su due                              Andrea Zhok- “Nazisti brava gente” e lo schifo che verrà

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Insomma state mandando paccate di armi alla feccia dell’umanità – che si compiace di mandare in giro video delle proprie torture, e che bombarda sistematicamente aree esclusivamente civili – mentre i Gramellini di turno ci spiegano che i nazisti in fondo sono brava gente e mentre facciamo campagne di odio etnico contro i russi in quanto russi, lavorando alacremente al progetto di distruggere le condizioni di vita europee e ucraine, il tutto nella speranza che scoppi una guerra mondiale che ci annichili in modo terminale.

Fossimo governati direttamente da Sauron andrebbe assai meglio.

Comunque questo schifo, per piacere, almeno non dite di farlo a nome del popolo che vi ha eletti, dite quello che volete, ma non questo.

Lo fate a nome vostro, perché ricattati, o perché venduti, o perché vigliacchi, o semplicemente perché umanamente inqualificabili, ma non a nome mio, grazie.- Andrea Zhok Professore di Filosofia Morale all’Università di Milano

“Il trafficante di armi” preso a pesci in faccia a Napoli…

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La “democrazia Ucraina” dell’occidente NATO

Buongiorno e buon inizio di settimana; oggi proponiamo due articoli, che credo, possano spiegare che cosa sta accadendo in questo nostro paese: Spero vogliate leggerli entrambi e fino in fondo…grazie!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   In foto il primo”zerbino” dell’UE e della NATO! Quest’uomo che ha già tradito la sua missione di essere il presidente di “TUTTI GLI ITALIANI”, ha tradito i valori del nostro riscatto dall’oppressore tedesco , equiparando i battaglioni nazzisti ucraini ai nostri partigiani!…Una sola parola presidente: VERGOGNA!  maxresdefault                                                                                                                                                                                                            Di Alberto Conti, su “ComeDonChisciotte.org”                                                                                      Da AGI del 24/03/2022, titolo: “Mattarella: il bersaglio della guerra è la democrazia nata dalla Resistenza”                                                                                                                                                             “Il bersaglio della guerra – ha scritto Mattarella nel messaggio al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo – non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”.

In questo delicato e difficile frangente è veramente difficile seguire, e ancor più difficile stigmatizzare e rintuzzare, tutto ciò che stanno combinando le massime cariche dello Stato, spesso al di fuori della legge, della Verità, della decenza e della doverosa prudenza istituzionale, più che necessaria in questo momento per difendere l’Italia e gli italiani dalle possibili e probabili conseguenze della guerra.

Dopo l’inqualificabile dichiarazione di guerra di Mario Draghi, incontrastata perfino dalle forze politiche, Il Presidente della Repubblica Italiana due giorni dopo rincara la dose ribaltando la realtà. La verità infatti è che il nazifascismo rievocato da Mattarella è una realtà comprovata in Ucraina, significativamente presente nel governo e nell’esercito, grazie anche alle politiche USA e NATO di sostegno finanziario e militare a questi gruppi neonazisti (1), funzionali alla “rivoluzione colorata”, o colpo di stato che dir si voglia, culminato coi fatti di piazza Maidan e il successivo attacco alle minoranze russofone del Donbass, operato proprio dai battaglioni dichiaratamente nazisti. Ma non nazisti in senso figurato, come taluni amano descrivere Putin e in passato tutti i capi di Stato non più graditi a Washington, bensì nazisti in carne e ossa, che si professano tali, si mostrano tali, e si comportano esattamente come ai tempi di Hitler, discriminando col più bieco razzismo le minoranze del loro stesso popolo fino a pretenderne lo sterminio e la pulizia etnica, come dimostrano gli ultimi 8 anni di continua guerra al Donbass, con più di 14.000 vittime, nel senso letterale di morti accertati per mano della componente nazista dell’esercito ucraino.

E’ impensabile che la presidenza della repubblica italiana, una struttura che costa agli italiani più di quanto Buckingham Palace costi agli inglesi, non sappia queste cose e non ne metta al corrente il Presidente Mattarella. (2)

E’ di dominio pubblico che l’Ucraina attuale è significativamente nazificata, e quindi uno dei due obiettivi principali dichiarati della guerra intrapresa dai russi, cioè la denazificazione dell’Ucraina, è non solo veritiero, ma anche legittimo a protezione del futuro dell’area e della pace tra i popoli, compreso il nostro.

La frase:

“L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”

va riformulata in modo più corretto e rispettoso dei fatti in:

“L’attacco è mirato a ripristinare e difendere le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”

Ma questo Mattarella non lo può dire, schierato com’è con l’atlantismo made in USA al quale lui e i governi da lui nominati hanno dichiarato fedeltà e asservimento totale, dopo aver incompatibilmente giurato fedeltà alla Costituzione Italiana, che ripudia la guerra senza se e senza ma, impedendo quindi ope legis di inviare armamenti a uno dei due belligeranti, a prescindere. Anche perché questa folle azione decisa unanimemente da Draghi equivale ad una dichiarazione di guerra alla Russia, nel mentre la Russia stessa continua nonostante tutto a rifornirci di gas metano, essenziale alla nostra economia, rispettando gli accordi commerciali precedentemente sottoscritti, comprese le tariffe a noi particolarmente convenienti, precedenti alla crisi ucraina.

Perchè il governo non si occupa di indagare e sanare gli aumenti spropositati delle bollette energetiche, ingiustificati alla luce di quanto sopra, e si impiccia invece di tagliare i ponti con chi ci aiuta economicamente garantendoci l’approvvigionamento di energia pulita a basso costo, della quale non possiamo fare a meno pena una recessione mortale?

E perché la Presidenza della Repubblica non si occupa invece di verificare l’ormai inesistente rappresentanza del Popolo italiano da parte di questo governo guidato da un non eletto?

Quanti sono i compiti istituzionali non svolti e quelli invece abusati dalle alte cariche dello Stato?

Se c’è una grave crisi della democrazia in questo povero Paese non cerchiamola nello scontro USA-Russia, ma piuttosto all’interno delle nostre stesse istituzioni.

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                                                                      Ancora una perla del giornale del clown…                                        Donne e bambini legate ai pali dal regime di Kiev. Sull’incredibile giustificazione de la “Stampa”

Per giorni abbiamo ricevuto queste immagini di bambini, donne, famiglie intere legate ai pali, denudati, picchiati, umiliati alla gogna.
Poiché abbiamo sempre controllato mille volte ogni fonte, rinunciando a pubblicare se non confortati da molteplici verifiche, (è arduo districarsi tra mille bufale di guerra), oggi, finalmente, La Stampa ci offre la conferma ufficiale.
Mentre Zelensky fa il suo show al Parlamento italiano, tra comparse plaudenti all’ingresso in guerra dell’Italia “per difendere l’Europa dall’invasione russa e difendere i valori della democrazia occidentale”, nelle città ancora in mano alle truppe ucraine cosa sta succedendo?
La tecnica di inversione semantica della manipolazione linguistica chiama “deportati” i bambini, le donne, le famiglie che riescono a usufruire dei corridoi umanitari russi, sfuggendo al blocco delle brigate neonaziste che, secondo moltissime testimonianze dei rifugiati, ne stanno facendo scudo umano. Molti altri video mostrano civili ucraini uccisi brutalmente alle periferie delle città da cui stavano fuggendo.

Chi sono, quindi, i bambini e le ragazzine, legati ai pali avvolti dalla plastica, fissati da grossi nastri adesivi gialli (in altre foto e video che evitiamo di pubblicare – ma che mette proprio la Stampa – vengono abbassati i pantaloni e i volti deturpati)? Ce lo spiega La Stampa, così, semplicemente, senza neppure tentare di giustificare lo scempio e la violenza che si consuma nelle città ancora in mano agli ucraini.

Scrive la Stampa mostrando un video “che contiene immagini sensibili”:
“Il pugno duro dell’Ucraina contro i saccheggiatori, il consigliere del ministro degli Interni: “Uccisi sul posto o legati a pali”
Il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Vadim Denisenko ha affermato di non considerare “selvaggio in tempo di guerra il maltrattamento dei saccheggiatori che vengono colti in flagrante, legati ai pali, filmati e i cui video vengono pubblicati su Internet”.  Denisenko ha dichiarato: “Non credo che legare e mettere alla gogna un predone sia considerato selvaggio in tempo di guerra. Purtroppo le forze di polizia non bastano. La polizia non può arrivare sempre in tempo”. Secondo il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina, il saccheggiatore dovrebbe capire che “otterrà ciò che merita”. “Prima sarà legato a un palo, poi sarà imprigionato per 15 anni. Tali azioni hanno un effetto maggiore sui saccheggiatori rispetto alla minaccia di una punizione penale. La punizione ‘qui e ora’ è un sistema preventivo che funziona”, ha detto ai giornalisti.  Sul tema era intervenuto anche l’ambasciatore ucraino a Londra, Vadim Pristaiko, in un’intervista al Times agli inizi di marzo. Come riporta il quotidiano inglese “i saccheggiatori nelle città ucraine saranno fucilati sul posto per il timore che la Russia utilizzerà tattiche d’assedio e innescare rivolte e far morire di fame il paese”. La paura del governo di Kiev è che i cosiddetti saccheggiatori siano in realtà sabotatori russi infiltrati in Ucraina già prima dell’inizio dell’invasione per mettere in ginocchio la popolazione e l’approvvigionamento di beni di prima necessità”.
Quindi questi bambini legati ai pali e fucilati sul posto sarebbero “rom o saccheggiatori di beni di prima necessità”?
Anche se questa versione fosse corretta, stiamo parlando di bambini e ragazze che hanno fame o che sono perseguitati per ragioni etniche.
Non vi fa orrore? Lo capite cosa avete applaudito ieri in Parlamento?
E se questi ragazzini invece di rubare un tozzo di pane stessero tentando di scappare dal sequestro delle truppe neonaziste per farne scudi umani?
 Ancora una “perla democratica” occultata dagli “sguatteri di regime” italiani:

 PUBBLICATO SUL “fattoQuotidiano” il 27 marzo 2022

La “Bild” mostra un video e denuncia: “Soldati ucraini sparano alle gambe di militari russi catturati. Se confermato è crimine di guerra e Zelensky deve spiegare”

La Bild mostra un video e denuncia: “Soldati ucraini sparano alle gambe di militari russi catturati. Se confermato è crimine di guerra e Zelensky deve spiegare”

Le immagini choc mostrate dal sito del quotidiano tedesco. “A commettere le violenze sono gli ucraini e parlano russo con accento ucraino. Comportamento schifoso di cui rendere conto”
  | 27 MARZO 2022
Militari catturati che mentre scendono da una camionetta vengono gambizzati da altri soldati. E ce ne sono diversi distesi a terra, con ferite da arma da fuoco agli arti inferiori. Sono le immagini che il notiziario online del quotidiano tedesco Bild ha mostrato nella giornata di domenica 27 marzo, denunciando che la violenza viene perpetrata dagli ucraini contro i russi resi prigionieri. “E’ un video forte – dice il giornalista che commenta le immagini – si tratta di soldati russi catturati da soldati ucraini. I russi sono ammanettati, hanno gli occhi bendati, e vengono colpiti dai soldati ucraini in modo da non poter più camminare: gli sparano nelle gambe“. E mostra la sequenza di tre soldati a cui viene riservato questo trattamento, il terzo dei quali si inginocchia ma non viene comunque risparmiato.“Abbiamo mostrato il video completamente pixellato, solo una piccola parte, in cui si vedono 3 soldati russi. In tutto il video se ne vedono 10, tutti con ferite alle gambe”. Secondo quanto riporta il giornalista della Bild, i soldati che commettono le violenze sono ucraini e parlano russo con accento ucraino. “Se quello che abbiamo visto fosse confermato si tratterebbe di un crimine di guerra commesso dalle truppe ucraine. Il presidente Zelensky dovrebbe spiegare e questi soldati renderne conto. Sappiamo che combattono per le loro famiglie, ma un simile comportamento schifoso non è comprensibile”.

https://www.youtube.com/watch?v=iAJQh1sJ4l4&ab_channel=DonGre A questo link è visibile, dopo aver confermato l’accesso con mail il video 

 

 

Di tampone in tampone…hanno fatto degli italiani un gregge docile ed ubbidiente.

Riflessione: qualche solone ha notizie di che fine ha fatto l’influenza? 2018- 2019 oltre 7 milioni di italiani K.O.! Dal covid in poi per trovare uno con una semplice influenza…bisogna andare a “chi l’ha visto!”…

Covid, tamponi rapidi sotto accusa: “Un risultato su due è errato”

Aumenta il numero di scettici sull’attendibilità dei test. Il virologo Giovanni Maga: “Solo la variante Delta li rende più affidabili perché la carica virale è maggiore”
22 NOVEMBRE 2021 “La Repubblica”– Perfino il megafono di regime, lo ammette: i tamponi rapidi sono tarocchi; (a questi aggiungiamo di nostro che anche il PCR è fasullo e manipolabile); Pertanto, nonostante l’evidenza delle prove metta in chiaro che ci troviamo difronte ad una truffa colossale…si insiste nel predicare il verbo siringale completamente inutile!  Ed ancora: nonostante che le stesse case farmaceutiche, nei loro “bugiardini” ammettono candidamente che non vi sono riscontri circa l’efficacia del siero sui deboli e gli immunodepressi… le autorità che autorizzano siringate e dosaggi, continuano ad insistere per poi contradirsi e per poi riaffemare! 

  In Francia stanno per istituire una commissione d’inchiesta sulla “fantapandemia” che ha azzerato l’influenza Ma da noi fu rifiutata! Non si sa mai…qualcuno potrebbe finir male, tra i vari politici, e scienziati…Nell’articolo che segue, il “balletto” su quarta dose si…quarta dose no…(non è che AIFA decide sfogliando la margherita?)                                                                                          NON CI SONO EVIDENZE PER LA QUARTA DOSE: LA CONFESSIONE DELL’AIFA

byoblu24-aifa-1Quarta dose sì, quarta dose no, quarta dose forse. Le istituzioni sanitarie italiane sembrano avere le idee piuttosto confuse su quale dovrà essere il futuro della campagna vaccinale contro il Covid.

Il copione è quindi sempre lo stesso: si parte con annunci trionfali conditi dalla parola d’ordine “fate presto”, per poi effettuare repentine piroette e tornare così al punto di partenza, giocando così con la salute dei cittadini.

Quando AIFA e Ricciardi davano l’ok alla quarta dose

Era il 21 febbraio quando l’AIFA e il CTS hanno deciso di approvare la somministrazione della quarta dose per i soggetti fragili. In quel caso era stata curiosa la precisazione dialettica che aveva tenuto a fare l’AIFA: ” Non si tratta di una 4a dose bensì della dose booster a conclusione del ciclo primario vaccinale composto da 2 dosi e 1 dose aggiuntiva”.

Questo balletto lessicale lasciava intuire che le idee all’interno dell’AIFA non fossero poi così chiare. Il futuro però sembrava ormai tracciato e il superconsigliere del Ministro Speranza, Walter Ricciardipreannunciava l’imminente estensione della quarta dose a tutta la popolazione.

Il 12 marzo scorso Ricciardi diceva di: “Estendere ‘quanto prima’ a più categorie la somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid”. Sappiamo però che in passato l’ex compare di Mario Merola è stato più volte smentito, come quando descrisse la Danimarca come un cluster di contagi dopo la rimozione delle restrizioni e venne sbugiardato direttamente dalle autorità sanitarie danesi.

Il passo indietro dell’AIFA

In questo caso però a smentire Ricciardi è la stessa Agenzia Italiana del Farmaco che ha pubblicato un comunicato stampa proprio sull’opportunità di estendere la quarta dose del vaccino anti Covid.

La Commissione Tecnico Scientifica (CTS) di AIFA ha iniziato il 24 marzo 2022 la valutazione dell’opportunità di una seconda dose booster dei vaccini contro il COVID-19 per particolari categorie di soggetti. Considerato il complesso dei dati disponibili, la CTS ha deciso che sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia.

Si tratta di un comunicato decisamente stringato e che lascia nei cittadini più dubbi che certezze. L’AIFA sta infatti dicendo che le attuali evidenze scientifiche non consigliano la somministrazione della quarta dose “per particolari categorie di soggetti”. Di quali soggetti si tratta? Non si sa.

Nessuna chiarezza e monitoraggio inesistente

La vaghezza lasciata dall’AIFA non può quindi che alimentare nuove domande: se non ci sono evidenze scientifiche per somministrare la quarta dose a persone anziane, perché dovrebbero esserci evidenze per somministrarla ai soggetti fragili? È chiaro che di fronte ad una comunicazione scarna, asettica e confusionaria, la platea di persone che ad oggi ha già ricevuto la quarta dose non può che sentirsi intimorita.

Ad oggi circa 30mila persone hanno ricevuto la quarta dose del vaccino anti Covid, evidentemente senza le dovute certezze scientifiche. Ci sarebbe lo strumento del monitoraggio, per rimediare, ma non viene usato. L’Istituto Superiore di Sanità pubblica infatti settimanalmente un bollettino dove si dedica un’attenzione maniacale per mettere in mostra il rischio di finire in ospedale per chi non si è vaccinato, ma d’altra parte risultano del tutto assenti i dati sulle persone che hanno ricevuto la quarta dose. Quanto rischio hanno di contrarre il Covid queste persone? Quanto di finire in ospedale e in terapia intensiva? Quanto di morire? Non si sa.

Così come non vengono pubblicati i dati relativi agli effetti avversi a seguito della quarta dose. L’AIFA sembra infatti aver fatto uno sforzo enorme nel pubblicare il rapporto di farmacovigilanza dopo cinque mesi di silenzio e adesso da inizio febbraio tutto tace e non si sa quindi nulla sugli effetti della quarta dose.

Pfizer spinge per la quarta dose a tutti

Nel frattempo gli ultimi studi israeliani confermano i dubbi sulla necessità di questa dose aggiuntiva: “Tanto per cominciare, i vantaggi di un secondo richiamo sono minimi”. E a questo bisogna aggiungere il parere dell’EMA che aveva descritto i continui richiami vaccinali come insostenibili e con rischi per il sistema immunitario.

C’è chi però si sta attrezzando per tornare a fare profitti per il prossimo inverno, l’amministratore delegato della PfizerAlbert Bourlaha infatti dichiarato, sulla base di dati forniti dalla stessa Pfizer, che la quarta dose sarà necessaria per tutti. Ancora una volta le aziende del farmaco sembrano avere il potere di bruciare i tempi della scienza e influenzare a proprio vantaggio le scelte degli enti regolatori.                      Intanto i danni da siringa continuano…

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GUERRA: perla unica oggi nel blog

Il pinocchio che dirige “LaStampa”, oggi si merita una “edizione ” non prevista del blog…ma è un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e sputtanare “gli sguatteri di regime” che DISINFORMANO gli italiani. Nel articolo il video di un video gioco spacciato come una vera e propria azione di guerra!                                                                                                                                                                                                                                                               Certo che questo elemento, col suo giornale, ne sta combinando di cazzate…chissà perché ancora non lo cacciano a pedate nel culo! Ed alla Gruber che balla racconta per giustificarsi, questa volta?Giannini-clown-750x430

                                                                                    La Stampa colpisce ancora: videogame spacciato per guerra

On 26 Marzo 2022

Ancora una notizia falsa dal gruppo GEDI, che nella guerra d’Ucraina sta dando la peggior prova dello scadimento irreversibile del giornalismo italiano

Qualcuno va a dire ai redattori de La Stampa che i video che arrivano bisogna guardarli prima di pubblicarli? Magari lo stesso addetto che pulisce gli occhiali di Enrico Mentana quando spaccia film di fantasia per servizi reali, o che confeziona i documenti su potenti(ne) lobby ai ragazzetti in cerca di fama di Fanpage (gruppo Ciaopeople). La stampa italiana gruppo GEDI e Cairo Communications su tutti, sta dando la peggior prova di sé con la guerra russo-americana d’Ucraina. Anche a noi era arrivato il video pubblicato dal quotidiano degli Elkann, che mostra degli elicotteri abbattuti da una contraerea in uno scenario tropicale. Quello che colpisce è come si tratti di immagini che, già nella grafica, si distaccano nettamente dai video che girano sulla guerra d’Ucraina, specialmente quelli in notturna, dove la visibilità è piuttosto scarsa e chi filma, per ripararsi dai bombardamenti, ha quasi sempre un punto di vista riparato e con scarsa visibilità, se non in alcuni casi non frequenti. Insomma, chi ha una minima cognizione e sta seguendo gli eventi bellici coi numerosi video che li accompagnano, capisce subito che il video in questione non può essere della guerra d’Ucraina. Difatti si tratta del videogioco Arma 3:  Ma tutto questo Giannini non lo sa… ed ecco infatti il video pubblicato da La Stampa. Il titolo è eloquente: “L’antiaerea ucraina distrugge gli elicotteri russi Kamov Ka-52 a Kherson: erano entrati in servizio nel 2016” e ovviamente dopo la figura di m***a l’articolo è sparito dal web, sopravvivendo soltanto nelle sue ricondivisioni, e persino la Petalopubblica ammette che “In una prima versione anche le testate del gruppo Gedi avevano pubblicato questo video ritenendolo vero”. Questo sta a indicare un dato molto semplice: qui non si tratta soltanto di bugiardi, ma proprio di incompetenti. Anni di esclusione dalla stampa mainstream delle voci preparate e competenti per far posto a sciacalli, galoppini e pappagalli di regime hanno portato a uno scadimento del giornalismo italiano che non ha eguali nella storia del nostro paese. Chissà se la denuncia dell’ambasciata russa fermerà un po’ il galoppante macinatore di fake Massimo Giannini, le cui arrampicate sugli specchi per difendersi dall’incompetenza sua e del suo team assomigliano sempre più a un numero circense.