Buongiorno e buon inizio di settimana; oggi proponiamo due articoli, che credo, possano spiegare che cosa sta accadendo in questo nostro paese: Spero vogliate leggerli entrambi e fino in fondo…grazie! In foto il primo”zerbino” dell’UE e della NATO! Quest’uomo che ha già tradito la sua missione di essere il presidente di “TUTTI GLI ITALIANI”, ha tradito i valori del nostro riscatto dall’oppressore tedesco , equiparando i battaglioni nazzisti ucraini ai nostri partigiani!…Una sola parola presidente: VERGOGNA! Di Alberto Conti, su “ComeDonChisciotte.org” Da AGI del 24/03/2022, titolo: “Mattarella: il bersaglio della guerra è la democrazia nata dalla Resistenza” “Il bersaglio della guerra – ha scritto Mattarella nel messaggio al presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo – non è soltanto la pretesa di sottomettere un Paese indipendente quale è l’Ucraina. L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”.
In questo delicato e difficile frangente è veramente difficile seguire, e ancor più difficile stigmatizzare e rintuzzare, tutto ciò che stanno combinando le massime cariche dello Stato, spesso al di fuori della legge, della Verità, della decenza e della doverosa prudenza istituzionale, più che necessaria in questo momento per difendere l’Italia e gli italiani dalle possibili e probabili conseguenze della guerra.
Dopo l’inqualificabile dichiarazione di guerra di Mario Draghi, incontrastata perfino dalle forze politiche, Il Presidente della Repubblica Italiana due giorni dopo rincara la dose ribaltando la realtà. La verità infatti è che il nazifascismo rievocato da Mattarella è una realtà comprovata in Ucraina, significativamente presente nel governo e nell’esercito, grazie anche alle politiche USA e NATO di sostegno finanziario e militare a questi gruppi neonazisti (1), funzionali alla “rivoluzione colorata”, o colpo di stato che dir si voglia, culminato coi fatti di piazza Maidan e il successivo attacco alle minoranze russofone del Donbass, operato proprio dai battaglioni dichiaratamente nazisti. Ma non nazisti in senso figurato, come taluni amano descrivere Putin e in passato tutti i capi di Stato non più graditi a Washington, bensì nazisti in carne e ossa, che si professano tali, si mostrano tali, e si comportano esattamente come ai tempi di Hitler, discriminando col più bieco razzismo le minoranze del loro stesso popolo fino a pretenderne lo sterminio e la pulizia etnica, come dimostrano gli ultimi 8 anni di continua guerra al Donbass, con più di 14.000 vittime, nel senso letterale di morti accertati per mano della componente nazista dell’esercito ucraino.
E’ impensabile che la presidenza della repubblica italiana, una struttura che costa agli italiani più di quanto Buckingham Palace costi agli inglesi, non sappia queste cose e non ne metta al corrente il Presidente Mattarella. (2)
E’ di dominio pubblico che l’Ucraina attuale è significativamente nazificata, e quindi uno dei due obiettivi principali dichiarati della guerra intrapresa dai russi, cioè la denazificazione dell’Ucraina, è non solo veritiero, ma anche legittimo a protezione del futuro dell’area e della pace tra i popoli, compreso il nostro.
La frase:
“L’attacco colpisce le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”
va riformulata in modo più corretto e rispettoso dei fatti in:
“L’attacco è mirato a ripristinare e difendere le fondamenta della democrazia, rigenerata dalla lotta al nazifascismo, dall’affermazione dei valori della Liberazione combattuta dai movimenti europei di Resistenza, rinsaldata dalle Costituzioni che hanno posto la libertà e i diritti inviolabili dell’uomo alle fondamenta della nostra convivenza”
Ma questo Mattarella non lo può dire, schierato com’è con l’atlantismo made in USA al quale lui e i governi da lui nominati hanno dichiarato fedeltà e asservimento totale, dopo aver incompatibilmente giurato fedeltà alla Costituzione Italiana, che ripudia la guerra senza se e senza ma, impedendo quindi ope legis di inviare armamenti a uno dei due belligeranti, a prescindere. Anche perché questa folle azione decisa unanimemente da Draghi equivale ad una dichiarazione di guerra alla Russia, nel mentre la Russia stessa continua nonostante tutto a rifornirci di gas metano, essenziale alla nostra economia, rispettando gli accordi commerciali precedentemente sottoscritti, comprese le tariffe a noi particolarmente convenienti, precedenti alla crisi ucraina.
Perchè il governo non si occupa di indagare e sanare gli aumenti spropositati delle bollette energetiche, ingiustificati alla luce di quanto sopra, e si impiccia invece di tagliare i ponti con chi ci aiuta economicamente garantendoci l’approvvigionamento di energia pulita a basso costo, della quale non possiamo fare a meno pena una recessione mortale?
E perché la Presidenza della Repubblica non si occupa invece di verificare l’ormai inesistente rappresentanza del Popolo italiano da parte di questo governo guidato da un non eletto?
Quanti sono i compiti istituzionali non svolti e quelli invece abusati dalle alte cariche dello Stato?
Se c’è una grave crisi della democrazia in questo povero Paese non cerchiamola nello scontro USA-Russia, ma piuttosto all’interno delle nostre stesse istituzioni.
Ancora una perla del giornale del clown… Donne e bambini legate ai pali dal regime di Kiev. Sull’incredibile giustificazione de la “Stampa”
Per giorni abbiamo ricevuto queste immagini di bambini, donne, famiglie intere legate ai pali, denudati, picchiati, umiliati alla gogna.
Poiché abbiamo sempre controllato mille volte ogni fonte, rinunciando a pubblicare se non confortati da molteplici verifiche, (è arduo districarsi tra mille bufale di guerra), oggi, finalmente, La Stampa ci offre la conferma ufficiale.
Mentre Zelensky fa il suo show al Parlamento italiano, tra comparse plaudenti all’ingresso in guerra dell’Italia “per difendere l’Europa dall’invasione russa e difendere i valori della democrazia occidentale”, nelle città ancora in mano alle truppe ucraine cosa sta succedendo?
La tecnica di inversione semantica della manipolazione linguistica chiama “deportati” i bambini, le donne, le famiglie che riescono a usufruire dei corridoi umanitari russi, sfuggendo al blocco delle brigate neonaziste che, secondo moltissime testimonianze dei rifugiati, ne stanno facendo scudo umano. Molti altri video mostrano civili ucraini uccisi brutalmente alle periferie delle città da cui stavano fuggendo.
Chi sono, quindi, i bambini e le ragazzine, legati ai pali avvolti dalla plastica, fissati da grossi nastri adesivi gialli (in altre foto e video che evitiamo di pubblicare – ma che mette proprio la Stampa – vengono abbassati i pantaloni e i volti deturpati)? Ce lo spiega La Stampa, così, semplicemente, senza neppure tentare di giustificare lo scempio e la violenza che si consuma nelle città ancora in mano agli ucraini.
Scrive la Stampa mostrando un video “che contiene immagini sensibili”:
“Il pugno duro dell’Ucraina contro i saccheggiatori, il consigliere del ministro degli Interni: “Uccisi sul posto o legati a pali”
Il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina Vadim Denisenko ha affermato di non considerare “selvaggio in tempo di guerra il maltrattamento dei saccheggiatori che vengono colti in flagrante, legati ai pali, filmati e i cui video vengono pubblicati su Internet”. Denisenko ha dichiarato: “Non credo che legare e mettere alla gogna un predone sia considerato selvaggio in tempo di guerra. Purtroppo le forze di polizia non bastano. La polizia non può arrivare sempre in tempo”. Secondo il consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina, il saccheggiatore dovrebbe capire che “otterrà ciò che merita”. “Prima sarà legato a un palo, poi sarà imprigionato per 15 anni. Tali azioni hanno un effetto maggiore sui saccheggiatori rispetto alla minaccia di una punizione penale. La punizione ‘qui e ora’ è un sistema preventivo che funziona”, ha detto ai giornalisti. Sul tema era intervenuto anche l’ambasciatore ucraino a Londra, Vadim Pristaiko, in un’intervista al Times agli inizi di marzo. Come riporta il quotidiano inglese “i saccheggiatori nelle città ucraine saranno fucilati sul posto per il timore che la Russia utilizzerà tattiche d’assedio e innescare rivolte e far morire di fame il paese”. La paura del governo di Kiev è che i cosiddetti saccheggiatori siano in realtà sabotatori russi infiltrati in Ucraina già prima dell’inizio dell’invasione per mettere in ginocchio la popolazione e l’approvvigionamento di beni di prima necessità”.
Quindi questi bambini legati ai pali e fucilati sul posto sarebbero “rom o saccheggiatori di beni di prima necessità”?
Anche se questa versione fosse corretta, stiamo parlando di bambini e ragazze che hanno fame o che sono perseguitati per ragioni etniche.
Non vi fa orrore? Lo capite cosa avete applaudito ieri in Parlamento?
E se questi ragazzini invece di rubare un tozzo di pane stessero tentando di scappare dal sequestro delle truppe neonaziste per farne scudi umani?
Ancora una “perla democratica” occultata dagli “sguatteri di regime” italiani:
PUBBLICATO SUL “fattoQuotidiano” il 27 marzo 2022
La “Bild” mostra un video e denuncia: “Soldati ucraini sparano alle gambe di militari russi catturati. Se confermato è crimine di guerra e Zelensky deve spiegare”
Le immagini choc mostrate dal sito del quotidiano tedesco. “A commettere le violenze sono gli ucraini e parlano russo con accento ucraino. Comportamento schifoso di cui rendere conto”
Militari catturati che mentre scendono da una camionetta vengono gambizzati da altri soldati. E ce ne sono diversi distesi a terra, con ferite da arma da fuoco agli arti inferiori. Sono le immagini che il notiziario online del quotidiano tedesco Bild ha mostrato nella giornata di domenica 27 marzo, denunciando che la violenza viene perpetrata dagli ucraini contro i russi resi prigionieri. “E’ un video forte – dice il giornalista che commenta le immagini – si tratta di soldati russi catturati da soldati ucraini. I russi sono ammanettati, hanno gli occhi bendati, e vengono colpiti dai soldati ucraini in modo da non poter più camminare: gli sparano nelle gambe“. E mostra la sequenza di tre soldati a cui viene riservato questo trattamento, il terzo dei quali si inginocchia ma non viene comunque risparmiato.“Abbiamo mostrato il video completamente pixellato, solo una piccola parte, in cui si vedono 3 soldati russi. In tutto il video se ne vedono 10, tutti con ferite alle gambe”. Secondo quanto riporta il giornalista della Bild, i soldati che commettono le violenze sono ucraini e parlano russo con accento ucraino. “Se quello che abbiamo visto fosse confermato si tratterebbe di un crimine di guerra commesso dalle truppe ucraine. Il presidente Zelensky dovrebbe spiegare e questi soldati renderne conto. Sappiamo che combattono per le loro famiglie, ma un simile comportamento schifoso non è comprensibile”.
https://www.youtube.com/watch?v=iAJQh1sJ4l4&ab_channel=DonGre A questo link è visibile, dopo aver confermato l’accesso con mail il video