Perle di covid anno terzo

        La Verità  :     

Ricerca italiana conferma i sospetti. Ciclo alterato dopo la vaccinazione

Ieri 06-04-22, 19:00

La reazione è comune, ma non è citata al momento della profilassi. Il coordinatore dello studio Antonio Simone Laganà: «Irregolarità a seguito della seconda dose quasi nel 70% della platea. Nel 50% dei casi gli effetti sono scomparsi in 2 mesi».

                                                                                                                                                                                                                                                    Oltre alla notizia di effetti avversi aggiornati ad oggi, due articoli che trattano gli stessi argomenti, col primo che mette in risalto quello che possiamo definire il”Pfizergate”…

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                                                                                                                                                                                                                      PFIZER HA ASSUNTO 1.800 DIPENDENTI A TEMPO PIENO PER SEGUIRE EFFETTI AVVERSI E VOLEVA NASCONDERLO

Continuano a emergere sempre più dettagli sugli studi interni di Pfizer che hanno portato all’approvazione in via condizionata del vaccino anti-Covid. Da novembre 2021, Pfizer è stata costretta rilasciare periodicamente tutta la documentazione in loro possesso. Invano il tentativo dell’azienda di presentare i documenti entro il 2076. Sul sito di Public Health and Medical Professionals for Transparency (PHMPT), vengono ora pubblicate ogni mese circa 10.000 pagine dei “Pfizerfiles”. L’attenzione dei media, e di conseguenza anche quella dell’opinione pubblica, è ora incentrata sugli sviluppi del conflitto in Ucraina. Argomento sicuramente rilevante, ma che consente al mainstream di celare i riscontri preoccupanti dei documenti interni di Pfizer.

Lo scandalo farmaceutico più grande della storia non interessa?

Sono ben 166 i fascicoli ad oggi scaricabili sul sito dell’associazione no profit che ha intentato una causa legale per ottenerli e renderli di dominio pubblico. La ricerca di incongruenze è lasciata quindi a quei pochi giornalisti interessati a trovarle e, naturalmente, agli individui preoccupati delle conseguenze del vaccino anti-Covid. Non c’è l’intento da parte dei media generalisti di investire tempo e risorse, in quello che è lo scandalo farmaceutico più grande della storia. Abbiamo più volte trattato la dubbia validità dei trial clinici portati avanti da Pfizer stessa. È quindi venuta alla luce la trascuratezza nelle ricerche di laboratorio, come era stato già segnalato in un’inchiesta del British Medical Journal, realizzata a novembre del 2021.

Pfizer ha dichiarato che il vaccino “immunizzava”

Cosa emerge dagli ultimi riscontri? Innanzitutto, che Pfizer ha dichiarato più volte nei suoi documenti che il vaccino da loro prodotto avrebbe prevenuto l’infezione da Covid-19. La richiesta di approvazione del prodotto farmaceutico consegnata alla Food and Drug Administration (FDA) è stata compilata per la seguente indicazione d’uso: “Immunizzazione attiva per prevenire la Covid-19 causata dal Sars-Cov-2 negli individui di età superiore ai 16 anni”. Si legge che il documento è stato consegnato il 5 giugno 2021. Davvero Pfizer non era a conoscenza del fatto che il proprio farmaco non impediva né l’infezione, né la trasmissione? Com’è possibile che nel corso del trial clinico una caratteristica così rilevante non fosse emersa? L’affermazione è stata ripetuta almeno altre due volte, in ulteriori documenti.

Gli effetti avversi

Un altro documento interessante, già trattato in precedenza su Byoblu, è intitolato “5.3.6 postmarketing experience”. Il dossier in questione prendeva in considerazione i primi effetti avversi segnalati alla casa farmaceutica. Affiorava che, nei due mesi e mezzo in seguito all’approvazione in via emergenziale del vaccino, a Pfizer sono stati segnalati 42.086 soggetti che hanno riscontrato effetti avversi. 1.223 di questi sono deceduti. Preoccupante il passaggio a pag. 6, dove si legge che Pfizer ha “preso contromisure per alleviare l’elevato numero di segnalazioni”, tra queste l’aumento di personale destinato all’elaborazione delle segnalazioni.

Pfizer: assunti oltre 1.800 dipendenti per seguire effetti avversi

Appellandosi al Freedom of Information Act (FOIA), l’avvocato Aaron Siri è riuscito a ottenere una copia non redatta del documento. In quello rilasciato a novembre, alcune parti erano infatti censurate con la nota “(b) (4)”. Tra i passaggi nascosti, anche il numero di dipendenti assunti da Pfizer per far fronte all’elevato numero di segnalazioni di effetti avversi. La copia non secretata getta finalmente luce sulle assunzioni di Pfizer.

Sino al 28 febbraio 2021, data di realizzazione del fascicolo, Pfizer ha assunto circa 600 dipendenti a tempo pieno. L’azienda statunitense prevedeva l’assunzione di oltre 1.800 nuovi dipendenti entro la fine di giugno del 2021. Urge ribadire che queste forze sono state impiegate SOLTANTO per seguire gli effetti avversi dati dal vaccino anti-Covid prodotto da Pfizer e BioNTech. Insomma, risulta sempre più difficile comprendere come questo farmaco non sia ancora stato ritirato dal mercato, ma anzi venga continuato ad essere imposto in numerosi Stati, soprattutto occidentali.                                                                                                                                                                                          un secondo e breve articolo sempre sull’argomento effetti avversi…                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    byoblu24-nature-1

ECCO COSA DICE LO STUDIO NATURE CITATO DA FRAJESE

Mentre le misure restrittive covid iniziano a cadere, la verità sembra trovare più spazio.

È così che nel marasma creato dalla guerra, ogni tanto spuntano degli studi che accertano tutto ciò che le teorie un tempo etichettate no-vax sostenevano.

È il professor Giovanni Frajese a riportare alla luce uno studio passato sotto banco. Si tratta della rivista scientifica Nature che titola: “Indagini approfondite hanno rivelato consistenti alterazioni fisiopatologiche dopo la vaccinazione con i vaccini COVID-19”

Come già evidenziato da altre ricerche, il vaccino ad mRNA procurerebbe ingenti danni al sistema immunitario.

In particolare come leggiamo nello studio realizzato su 11 volontari:

“I risultati hanno indicato che la vaccinazione, oltre a stimolare la generazione di anticorpi neutralizzanti, ha influenzato anche vari indicatori di salute. Quelli relativi al diabete, alla disfunzione renale, al colesterolo, problemi di coagulazione, squilibrio elettrolitico. Come se i volontari avessero contratto un’infezione”.

In poche parole, il vaccino anti-Covid sembra creare più danni di quelli che dovrebbe risolvere.  

Non è una sorpresa

Per chi da sempre sosteneva che la vaccinazione producesse dure conseguenze al sistema immunitario, non è una sorpresa.

È questa quindi un’altra occasione per chiedere ad uno Stato coercitivo, che ha per mesi obbligato gli italiani a vaccinarsi con il ricatto, di far decadere realmente e subito tutti gli obblighi vaccinali.

Sappiamo però che di logica e raziocinio non sentiamo parlare da molto. Le istituzioni hanno abbandonato i cittadini italiani, non ascoltando le più ragionevoli richieste di libertà sanitaria.

Libertà di scelta e di non essere sottoposti a dei trattami che ora sappiamo per certo, danneggino in maniera significativa la propria salute.

Senza contare che alla prima dose, ne è dovuta seguire un’altra e un’altra ancora. Perché ricordiamolo, la famosa immunizzazione dura per troppo poco tempo. I danni invece, saranno più difficili da curare.

A quanto pare con il vaccino anti-Covid si è realizzato il sogno delle case farmaceutiche. Un mondo di malati, sempre bisognosi di medicine e sostegno ospedaliero.

Pretendere il conto dalle Istituzioni dovrebbe essere ora il minimo necessario.

 

Perle di covid anno terzoultima modifica: 2022-04-07T03:45:06+02:00da GUATAMELA1