Ucraina: è caccia a reports indipendenti che raccontano verità scomode per il comico ed il suo burattinaio!

  Un ultima ora:

Raccontava i massacri in Donbass da anni. Blogger assassinato in Ucraina! Anche reporters italiani minacciati da organizzazione paramilitare ucraina filogovernativa.

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Valery Kuleshov, blogger, è stato ucciso stamattina colpito da una raffica sparata a distanza ravvicinata mentre si trovava nella sua auto, parcheggiata accanto al suo condominio a Kherson.

Impegnato da anni nel raccontare la vita quotidiana dei civili durante il conflitto del Donbass prima e della guerra poi è stato vittima di un’esecuzione in piena regola.
Come appare chiaro, quindi, tutta la storiella degli ucraini “brava gente” che non ammazzano altri ucraini è semplicemente una balla. Ma siccome la tv racconterà un’altra storia, questa semplicemente non sarà mai esistita.                                                                                            Buongiorno! Oltre ai titoli dei soliti giornali, che ci raccontano qualche “squarcio” di realtà…nel articolo proponiamo un pezzo edito su “Affaritaliani.it”, corredato dalle foto di un sondaggio che ci dice quanto gli italiani se ne “fregano” dei guerrafondai nostrani! Inoltre due video: un sunto da Byoblu che dà notizia della querela all’AIFA…notizia da ascoltare perché è un vero e proprio siluro alla narrazione covid, ed un pamplet di RadioRadio, in cui (finalmente) si tirano quattro sberle a quell’uomo che a solo guardarlo ti si invischiano le mani, talmente è viscido: Fabio Fazio.                                                                                            blobblob (2)

                                                                                                                                                         20220420_213703_HDR20220420_213634_HDR                      Guerra Ucraina, sanzioni contro Mosca: il 98% dei lettori appoggia Putin

Biden, indicando Putin come il criminale  da combattere, ha costretto anche i fidi cagnolini governanti italiani a galvanizzarsi contro il mostro sovietico

l’opinione di Paolo Diodati mercoledì 20 aprile 2022 su “Affaritaliani.it”

Sarà contento il fine intellettuale tornato da Parigi  per salvare il partito che faceva vergognare il sempliciotto fratello di Montalbano?

Nello sfogo pubblicato nel febbraio dell’anno scorso su FacebookNicola Zingaretti scriveva stanco, rassegnato e sinceramente disgustato: “Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel PD, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid. […] Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità. Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente. L’Assemblea Nazionale (che si terrà il prossimo 13 e 14 marzo, ndr) farà le scelte più opportune e utili”.

Non so se davvero poi vennero effettuate le scelte migliori. In ogni caso, non credo che, con Letta, sia venuta meno l’abitudine di parlare soprattutto di poltrone, veri motori del mondo politico, visto che anche a livelli più alti, c’è un Draghi che, addirittura, lasciando la patata bollente che gli ha rovinato la vita con la lusinga della presidenza della Repubblica, s’è messo a correre per la poltrona di segretario generale della NATO.

Vista l’importanza degli USA nella NATO, il sempre meno auto illuminato d’incenso, scottato dall’abbaglio preso con Mattarella, per non correre rischi di un altro bidone, fa il cagnolino lecca-lecca di BidenLetta ha usato la ben collaudata tecnica per rilanciare il partito e, nonostante tutto, rivitalizzarlo nei sondaggi.

Tecnica elementare messa in pratica anche da Biden che non brilla in originalità e non sprizza energia: creare un nemico. Letta ha passato tutto il tempo a cercare in tutti i modi d’innervosire Salvini, sperando che desse al matto, per buttarlo fuori dal governo. Bisogna dare atto a Salvini che ha avuto un pazienza da… sordo.

Biden, indicando Putin come il criminale  da combattere, ha costretto anche i fidi cagnolini governanti italiani a galvanizzarsi contro il mostro sovietico, corso in aiuto degli ucraini russi o filorussi, bastonati per otto anni dagli ucraini ultra-nazionalisti, pronti ad allearsi con tutti i nemici dei russi, finanche coi nazisti e Hitler in persona.

Sarà contento dei risultati fin qui ottenuti, il fine intellettuale tornato da Parigi (ma chi l’ha richiamato, vanificando il capolavoro di Renzi?) per salvare il partito che faceva vergognare il sempliciotto fratello di Montalbano?

E sarà soddisfatto Mattarella, bis-presidente della Repubblica a …sbuffar di popolo, dei risultati del sondaggio in corso su Affaritaliani, al quale invito caldamente a partecipare, per veder diminuire ancora il numero degli irriducibili difensori di Draghi? Cos’altro vogliono ancora? Un’atomica in testa, per far contenti Zelensky e Biden, l’accoppiata che accoppa per una guerra dalle motivazioni così antiche, da sembrare, a ben rifletterci, addirittura stupida.