Il video di “Quinta Columna” tradotto in italiano. Il Dr. Delgado mostra i risultati dell’analisi di una fiala del siero “anti Covid” della Pfizer eseguita al microscopio ottico. “Non è un vaccino”. Il Dottor Ricardo Delgado Martin è Laureato in Statistica presso l’Università di Sevilla. Master di specializzazione in Biostatistica. Post-laurea in Biologia della Salute: Microbiologia Clinica, Epidemiologia e Immunologia Clinica Applicata presso l’Università Europea Miguel de Cervantes. Esperto universitario in genetica clinica dell’Università Antonio de Nebrija. Attestato di contributo scientifico dell’Università di Sevilla e del S.I.P.I.E. al link il video Vaccino Covid, Delgado: analisi di una fiala Pfizer al microscopio ottico (rumble.com) CON TUTTI I CASINI CHE CI STANNO COMBINANDO CON SANZIONI CHE METTONO IN GINOCCHIO L’ITALIA E L’UE E NON LA RUSSIA…STO COSO SI ECCITA PER IL CARICA BATTERIA UNIVERSALE! MA CHE TE NE FAI DI UN CARICA BATTERIA UNIVERSALE SE PUTIN …TI CHIUDE I RUBINETTI DELLE FONTI ENERGETICHE?
No Green Pass contro Roberto Speranza. La battaglia tra le due correnti opposte, quella aperturista e quella chiusurista, prosegue ininterrottamente, anche se la situazione epidemiologica migliora giorno dopo giorno.
La manifestazione dei no pass
La Digos di L’Aquila sta procedendo all’identificazione dei trenta partecipanti alla manifestazione non autorizzata, tenutasi in virtù della presenza del ministro nella capitale abruzzese, per il comitato elettorale della candidata Pezzopane, nome proposto dal centrosinistra per dirigere la città. L’illecito contestato è la violazione dell’art. 18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, proprio per aver omesso di comunicare l’iniziativa al Questore, e che porterebbe i trenta no pass, una volta identificati, alla segnalazione all’autorità giudiziaria.
Subito è arrivata la risposta del ministro della Salute: “Siamo in democrazia e le contestazioni sono lecite. Ho sempre rispettato tutti.” E continua: “Però ci tengo a ribadire una cosa: i vaccini hanno salvato la vita a 150mila persone secondo uno studio dell’Istituto superiore della Sanità; se oggi siamo in una fase diversa, lo dobbiamo proprio ai vaccini”. Nel frattempo, le proteste sono continuate per tutto il corso del comizio, con alcuni manifestanti che richiedevano l’integrazione del proprio posto di lavoro, fra di essi anche lavoratori del settore sanitario e ospedaliero.
Le contestazioni a Roberto Speranza
La contestazione si aggiunge alle altre numerose subite da Speranza. Pochi giorni fa, infatti, a La Spezia e Genova, il ministro del governo Draghi è stato criticato con toni duri e accesi, addirittura al grido “Obbligo vaccinale, obbligo criminale”. E ancora, a fine maggio, altre manifestazioni si sono succedute a Prato della Valle, dove una folla di duemila persona ha sfilato in piazza contro le politiche restrittive, adottate durante il periodo pandemico.
In quest’ultimo contesto, gli organizzatori hanno inscenato pure un finto funerale alla Costituzione, con una bara di cartone, sorretta da quattro persone, insieme ad una decina di donne vestite di nero, con tanto di velo trasparente. Guarda caso, proprio il 2 giugno, data della Festa della Repubblica.
Nonostante tutto, le contestazioni no pass e no vax paiono essere le ultime a cui assisteremo. Dal 15 giugno, infatti, dovrebbe scattare l’abolizione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 – tranne per tutti coloro adibiti a svolgere funzioni nel campo sanitario – oltre alla cessazione dell’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi. Utilizziamo il condizionale perché lo stesso Speranza vorrebbe estendere l’uso dei dispositivi di protezione individuale per tutta la stagione estiva. Per questo, è tuttora in corso uno scontro nell’esecutivo, che chiamerà Mario Draghi a ricercare una soluzione unanime, anche in questo caso.
Il governo, però, sembra orientato verso l’apertura a metà mese, come stabilito da programma, cercando di abbandonare progressivamente la politica iper-prudente del leader di Articolo Uno, di fatto quasi omologandosi ai “liberi tutti”, già in vigore in molti Paesi europei.
“Non ritiro la Costituzione dalle vostre mani” Lo schiaffone alle autorità locali di una studentessa con le palle per contestare due anni di imposizione infami e illegali
Giugno 9, 2022 fonte MAG24
LORETO – Si autoesclude dalla cerimonia di consegna della Costituzione, momento clou della Festa della Repubblica dedicato a tutti i lauretani che quest’anno raggiungeranno la maggiore età. Una protesta silenziosa andata in scena mentre le più alte cariche civili, militari e scolastiche della città mariana rendevano omaggio ai valori della democrazia, della libertà, della pace e della solidarietà davanti alla folta platea di giovani invitati alla manifestazione.
Il motivo? I provvedimenti adottati durante la pandemia contrasterebbero con i principi sanciti dalla Costituzione, ha spiegato la studentessa – che ha scelto di non vaccinarsi – nella lettera fatta pervenire al sindaco e ai membri del consiglio comunale. «La carta costituzionale afferma i nostri diritti inalienabili e i nostri doveri fondamentali ed è ancora oggi il punto di riferimento insostituibile per la vita democratica e per ogni libero cittadino. Proprio riflettendo sul senso di queste parole, lette nella convocazione alla cerimonia – afferma la madre della 17enne, Helga Wolff – mia figlia ha deciso di non prendervi parte perché fa fatica a credere che i diritti inalienabili citati nella Costituzione non siano venuti meno in questo periodo storico».
Un argomento di cui si è molto dibattuto durante l’emergenza sanitaria, soprattutto riguardo alla campagna vaccinale che ha diviso l’opinione pubblica fra vaccinati e no vax. Con inevitabili ripercussioni nel quotidiano di tutti, senza entrare nel merito delle differenti motivazioni. «A mia figlia sono stati negati il diritto alla socialità, allo svago, a praticare sport e la possibilità di salire sui mezzi di trasporto pubblico per raggiungere la scuola. Tutto questo per la “libera” scelta di non vaccinarsi. Proprio lei che ha visto suo padre costretto a scegliere tra il vaccino e il lavoro per continuare a mantenere la famiglia – racconta la mamma -. Nonostante i diritti calpestati, sono però certa che Aurora creda ancora nella Costituzione e si ispirerà ad essa per battersi per la sua libertà».
Il 2 Giugno a Loreto è stata una festa vissuta con altrettanta responsabilità dai neo diciottenni che hanno ricevuto in dono una copia della Costituzione. «Un gesto simbolico per dare il benvenuto a chi fa il suo ingresso nella cittadinanza attiva – ha sottolineato sui social l’amministrazione comunale al termine della giornata – Il modo migliore per onorare i valori democratici e repubblicani che oggi abbiamo celebrato, rendendo omaggio a tutti coloro che si sacrificarono per costruire la pace e la libertà. Insieme con la presidente del consiglio comunale Silvia Giampaoli, e a nome di tutto il consiglio stesso, l’augurio è che i nostri ragazzi facciano tesoro dei valori custoditi nella nostra Costituzione e che si ispirino ad essi nelle loro azioni di adulti. Un grazie particolare alla dirigente scolastica Luigia Romagnoli, agli alunni dell’Istituto Comprensivo Solari intervenuti e al professor Franco Bolognini per l’interessante prolusione».