UNA PROVA DEL CASINO UE SULLA GUERRA CHE L’ATTO COSTITUTIVO DELLA STESSA NON AMMETTE ED A SEGUIRE DUE ARTICOLI SULLA FANTAPANDEMIA CHE NON LEGGERETE E NON ASCOLTERETE MAI DAGLI SGUATTERI DI REGIME!

Nato-Foto-di-familia-Foto-Pool-Moncloa-Borja-Puig-de-la-BellacasaTanto per capire che per eseguire gli ordini USA l’UE se ne “fotte” dei dettami della  costituzione della stessa:

Armare Kiev è una violazione del Trattato Ue

Ieri 26-07-22, 19:00 edito su “LAVERITA'”

Il corpus istitutivo dell’Unione prevede, all’articolo 21, l’obiettivo di «preservare la pace e prevenire i conflitti». Inoltre, l’articolo 42 dice chiaramente che l’intervento bellico serve solo in difesa di un Paese membro. Tutto il contrario di quanto sta facendo Bruxelles.

“Vaccini con efficacia limitata e responsabili delle nuove varianti, Green Pass inutile e dannoso” Il professor Cosentino conferma le tesi che sostiene inascoltato da parecchi mesi

Luglio 26, 2022 NEWS “MAG24”

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VARESE – Nelle ultime settimane i nuovi casi di Covid hanno superato ripetutamente la “soglia psicologica” dei 100mila contagi giornalieri, riaccendendo il dibattito sulla prevenzione e la gestione del virus, in vista del periodo autunnale. Abbiamo discusso della situazione con il professor Marco Cosentino, direttore del Centro di Ricerca in Farmacologia Medica dell’Università dell’Insubria.

Professore, alla luce dei fatti, ritiene che tutte le misure intraprese dal governo per contrastare il covid siano state adeguate/necessarie?

Le strategie di gestione dell’emergenza fin dal principio hanno puntato unicamente su distanziamento, isolamento e quindi sui vaccini, questi ultimi presentati erroneamente come risolutivi in quanto in grado di ridurre il contagio e la trasmissione del virus, effetto mai documentato nelle sperimentazioni autorizzative e coerentemente non confermato nel mondo reale. Non si è prestata adeguata attenzione al potenziamento dei servizi sanitari, all’adeguamento delle strutture ospedaliere e al rafforzamento della medicina territoriale. La “vulgata” da subito ha negato la possibilità di impiegare rimedi farmacologici poi rivelatisi salvavita, quali antinfiammatori e anticoagulanti, e sono stati erroneamente sconsigliati anche i più semplici medicinali di automedicazione che – pur con evidenze limitate di efficacia – certo non comportano rischi significativi. In sintesi, si poteva e si può ancora oggi fare di più e meglio.

Ci sono attualmente tra i 60 e 120mila contagi al giorno, più del 2021 e del 2020 e siamo oltre l’80% di copertura vaccinale completa. Come mai?

I vaccini covid oggi disponibili hanno efficacia limitata, sia per intensità che per durata. Essi riducono – tutti più o meno nella stessa misura – il rischio di sviluppare un covid sintomatico, forse in alcune categorie ne limitano la gravità e probabilmente in certa misura ne riducono anche la letalità, sebbene quest’ultimo aspetto non sia confermato dalle sperimentazioni autorizzative. E – cosa mai sufficientemente chiarita – esercitano questi effetti per alcune settimane, qualche mese al massimo. E poi non resta che sperare nei richiami, la cui efficacia tuttavia è più che altro presunta, dato che studi clinici controllati e rigorosi sui richiami non ne sono mai stati realizzati e la loro somministrazione viene autorizzata sulla base della loro capacità di far alzare i livelli di anticorpi, quegli stessi anticorpi che nei guariti da covid non sono riconosciuti come indicatori di protezione.

E’ molto difficile dare una valutazione serena ed equilibrata in un clima avvelenato da “guerra di religione” nel quale “o sei con i vaccini o sei contro”. I vaccini in uso da noi sono prodotti biotecnologici il cui meccanismo d’azione non è pienamente compreso e dunque probabilmente ancora sono lontani dall’essere impiegati in modo appropriato. Si insiste a trattarli come vaccini convenzionali, quando ad esempio rispetto al vaccino contro la pertosse, il tetano o il morbillo, questi sono tutt’altro. Si tratta semmai di prodotti molto simili ai medicinali, con un principio attivo che esercita degli effetti che andrebbero studiati con molta cura, cosa che ancora non è stata fatta né si capisce se e quando si farà.

Questo ha a che fare anche con gli effetti avversi, la cui valutazione e quantificazione è lontanissima dall’essere accurata e completa, anche dal momento che trattare l’argomento non è facile nel clima attuale.

Eppure alcuni dati oggettivi ci sono, specie se esaminiamo senza pregiudizio le informazioni disponibili. Ad esempio, una recente rianalisi degli studi autorizzativi dei vaccini covid Pfizer e Moderna (https://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=4125239) confronta la frequenza di eventi avversi gravi (ovvero, decesso, pericolo di vita, ospedalizzazione, disabilità permanente, ecc.) con la riduzione del rischio di ricovero per covid, concludendo che in quegli studi si osserva aumento del rischio assoluto di eventi avversi gravi di 10,1 (Pfizer) e 15,1 (Moderna) per 10.000 vaccinati rispetto al placebo, mentre la riduzione del rischio di ospedalizzazione per covid rispetto al gruppo placebo è di 2,3 (Pfizer) e 6,4 (Moderna) per 10.000 vaccinati. Gli autori medesimi concludono che “l’eccesso di rischio di gravi eventi avversi … indica la necessità di analisi formali del rapporto rischio-beneficio, in particolare quelle stratificate in base al rischio di gravi esiti di covid come il ricovero o la morte”, che è precisamente quel che andrebbe sistematicamente fatto.

Rispetto a sintomi al pari dell’influenza, ha senso spingere le persone a fare la 4ª dose o renderla obbligatoria per determinate categorie?

I presupposti per l’obbligatorietà di questi vaccini non esistono e non esisteranno mai, proprio per i loro intrinseci limiti di efficacia e forse di sicurezza. Si tratta di prodotti con efficacia limitata che possono e devono avere un ruolo all’interno di una strategia complessiva che deve comprendere prima di tutto il rafforzamento della sanità pubblica e la formazione di medici e sanitari alla prevenzione e al trattamento del covid secondo le migliori esperienze fin qui acquisite.

qualsiasi scelta sulla quarta dose, e poi sulla quinta e sulle successive, come pure sui “vaccini aggiornati”, “doppi” ecc. non può che fondarsi sull’attenta valutazione dei dati di efficacia clinica (no livelli anticorpali, bensì capacità di ridurre i rischi maggiori legati al covid, in che misura e per quanto tempo e a costo di quali rischi). Dati che oggi non mi pare esistano.

In vista dell’autunno e dell’inverno, in cui si parla già di ritorno di mascherine e green pass, Lei ritiene che siano strumenti utili per contrastare il virus?

Parafrasando una nota quanto infelice affermazione, il green pass da vaccino è la garanzia di trovarsi tra gente che può contagiarsi e contagiare gli altri. Indubbiamente la certificazione verde è tra le invenzioni più sfortunate di questo periodo senza precedenti che si sta prolungando oltre misura. L’equivoco sulla malintesa protezione conferita dai vaccini, posta alla base del pass, è probabilmente uno degli errori più drammatici di tutta questa vicenda, che non è possibile escludere abbia paradossalmente contribuito a diffondere i contagi. Diversa è la condizione di guarito, che evidenze sempre più solide indicano associarsi a una protezione solida e duratura, sicuramente oltre l’anno e forse anche oltre i due anni e più, a seconda degli studi. Altrettanto differente è la situazione di una persona apparentemente sana che abbia appena eseguito un tampone rapido con esito negativo, la quale con altissima probabilità non è veicolo di contagio. Per guariti e per sani con tampone negativo non serve certo una certificazione verde, oltre tutto discutibile e ampiamente discussa per la sua più che dubbia legittimità.

Rispetto alla campagna vaccinale di cui già si parla prevista per settembre (bivalente anti covid e anti influenzale), non c’è il rischio di sviluppare ulteriori varianti a fronte di malattie tutto sommato gestibili?

Che l’impiego di massa di vaccini “imperfetti”, come anche questi sono, possa essere tra i maggiori fattori implicati nella selezione di varianti più aggressive, fui tra i primi a farlo presente sulla base delle conoscenze disponibili già oltre un anno fa.

Certo, non bisogna nemmeno commettere l’errore di sottovalutare il covid, che è una malattia subdola, nella massima parte dei casi fortunatamente lieve e spesso quasi asintomatica ma che talora evolve repentinamente verso condizioni anche gravi. Proprio a questo aspetto mi riferivo in principio, sottolineando l’esigenza di rafforzare la sanità ospedaliera e territoriale e valorizzare le migliori esperienze di gestione e cura.

Rispetto agli eventi avversi, crede sia stata adeguata la farmacovigilanza?

No, nel modo più assoluto. La vicenda dei vaccini covid sarà ricordata come una sorta di “Caporetto” della farmacovigilanza. Viene detto che i dati derivanti dalle segnalazioni spontanee sono completi e esaustivi, quando su qualsiasi libro di testo tra i “fondamentali” della farmacovigilanza sta scritto che la segnalazione spontanea per sua natura e funzionamento non fornisce dati quantitativi, non consente confronti tra farmaci diversi ed è gravata da una inquantificabile ma sempre alquanto elevata sottosegnalazione (cioè medici e sanitari troppo spesso non segnalano), e per tutti questi motivi può e deve essere impiegata solo per generare segnali d’allarme da indagare poi con metodologie appropriate. Per i vaccini covid la situazione è aggravata dall’impiego per la valutazione delle segnalazioni dell’algoritmo WHO-AEFI (dove WHO è l’OMS che lo ha sviluppato e AEFI sta per “adverse events following immunization”) pensato per i vaccini convenzionali, cosa che questi prodotti non sono. Non a caso i maggiori effetti avversi oggi identificati, ad esempio le infiammazioni cardiache, non sono stati “visti” dalla segnalazione spontanea bensì da studi epidemiologici su vasti archivi di dati sanitari, indubbiamente più complessi e dispendiosi ma certo più appropriati ed efficaci.

 

Covid, prof. Tarro: «La situazione è meno allarmante di come la si dipinge»

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Dopo due anni di lockdown, mascherine, vessatorie “misure profilattiche” e l’85% della popolazione vaccinata siamo oggi, in piena estate, a più di cento “morti per Covid” e 60.000 nuovi infettati ogni giorno. Su questa situazione abbiamo intervistato il Prof. Giulio Tarro che ha appena pubblicato il suo ultimo libro “Covid: la fine di un incubo” (edizioni Helikon)

DRAGHI DEGNO EMULO DI SCHETTINO…

20220707_172415_HDR-120220725_034700_HDR-1-1                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                BUONGIORNO E BUON INIZIO DI SETTIMANA. Apriamo l’articolo di oggi mettendo a confronto l’incremento UE dei dati sulle relazioni avverse e le morti collegabili ai “sieri magici” a distanza di 2 settimane fra loro. A seguire un esempio di come nonostante la narrazione ufficiale degli “sguatteri di regime” e della “valanga idiota”  governativa con il “super man” al comando, ci hanno propinato un sacco di balle! “Il paese lo vuole”…dicevano i lacchè; riuscendosi ad inventare piazze piene a sostegno del regime, ma mostrando qualche centinaio d manifestanti indottrinati, e che sventolavano la bandiera ucraina come ormai è di moda e prassi in questo assurdo paese! E sorvoliamo i “2 mila sindaci” firmatari della lettera di supplica al “vile affarista”, a restare al comando della nave che naufragava e da cui, al contrario dei comandanti indomiti e valorosi…è stato il primo a filarsela. Degno emulo di quel “famoso” comandante della Concordia,  Schettino!  Nell’articolo mutuato da “Il Giornale d’Italia” potete toccare con mano i disastri di questo governo, a partire dagli annunci eclatanti del bancario, rivelatisi balle fragorose, e per cui una persona qualunque avrebbe chiesto SCUSA! Inoltre spendo, a titolo personale, con l’invito a riflettere su quanto la propaganda diffusa ad arte, riesce a condizionare le menti. L’Ucraina non è membro della NATO; per cui ci costringerebbe ad aiutarla militarmente; l’Ucraina non è una democrazia; e 8 anni di persecuzione etnica sulle popolazioni russofone del Donbass, con oltre 15 mila vittime, e condanna dell’ONU dimostrano…eppure si è intervenuti, non a sostegno di quel paese, ma solo perché ligi ad eseguire gli ordini americani imposti agli “alleati” che sono, in realtà  solo dei  sudditi! Come è pieno di “coerenze” il comportamento di questa “alleanza difensiva” che difende solo gli interessi americani! In passato e nelle stesse condizioni, in Kossovo si è intervenuti a difendere una minoranza etnica dagli oppressori serbi, scaricando tonnellate di bombe su Belgrado, senza mandato ONU; e con munizioni a base di uranio impoverito, e le cui conseguenze sulla salute anche dei nostri militari, operativi in quei luoghi a distanza di anni  sono emersi ma negati persino da Mattarella, all’epoca ministro della difesa…come abbiamo scritto in un articolo passato dedicato  a questa oscura vicenda. Ora però, non si è intervenuti a difesa dei discriminati russofoni ucraini, ma a sostegno dell’aggressore! E la Russia che ha fatto quello che fece la Nato all’epoca, è il vile mostro aggressore al posto dei nazifascisti imposti dagli USA che governano quel paese!  Ecco in foto qualche esempio della democrazia di quel paese e che è stato giudicato solo un “innocente gioco” dalla stampa italiana!   Persone esposte svilendone la dignità, solo perché affamati dal loro governo e dalla guerra, hanno rubato del cibo…                                                                                                                                                                                                                                        277171854_1247681975757476_1804707352858354573_n276103301_395975841866835_7370477341047182117_n                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Home

RMario Draghi o mentiva o era stato male informato dal ministro Speranza e dal suo entourage di tecnici. Un manipolo di guastatori, per lo più medici e giornalisti, che ha rinnegato ogni minima forma di deontologia professionale

Di Marco Pozzi 22 luglio 2022

L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Sostanzialmente: non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore”. Esattamente un anno fa Mario Draghi, il Presidente del Consiglio dei Ministri, il capo del “governo dei migliori” ha pronunciato questa frase, non durante una partita al circolo di bridge ma in una conferenza stampa ufficiale.

Mentiva. Oppure era stato male informato dal ministro Speranza e dal suo entourage di tecnici. Un manipolo di guastatori, per lo più medici e giornalisti, che ha rinnegato ogni minima forma di deontologia professionale. Apodittici e violenti nel proporre, oltre ogni limite logico e di decenza, le proprie tesi, oltre che assolutamente refrattari al confronto e all’analisi dei dati.

Sconosciuti opinionisti, insieme a firme di primo piano dei media e a infettivologi, microbiologi, ingienisti(!) e veterinari, hanno diffuso terrore e promosso la campagna di inoculazione di un siero sperimentale su ogni mezzo di comunicazione trasformando la scienza in “Scienziology”, una religione in cui credere ciecamente.

L’affermazione di Draghi è stata un atto grave, dal punto di vista politico e morale. È stata la base e la premessa autorevole e necessaria con cui si è sdoganato una sorta di apartheid nei confronti di chi non si è sottoposto al trattamento con il siero magico.

La deriva “scientista” del banchiere prestato alla politica ha portato poi Draghi a distinguersi in una serie ulteriore di affermazioni pseudoscientifiche rivelatesi del tutto false.

Il 22 settembre 2021 a proposito del Green Pass: “È strumento di libertà e sicurezza per difendere cittadini, e tenere aperte scuole e attività economiche”.

Il 25 novembre 2021: “Evitiamo rischi, con il super Green Pass possiamo salvare il Natale”. Il 17 marzo 2022: “Il Super Green Pass è stato un successo”.

In un paese “normale”, in un mondo “normale”, un capo di governo che mente ripetutamente o, nella migliore delle ipotesi, commette una tale serie di errori, a fronte delle evidenze scientifiche che aumentano giorno dopo giorno e sconfessano le sue affermazioni e la sua linea politica in tema di Salute Pubblica, avrebbe almeno chiesto scusaÈ successo in Danimarca.

Ma alle nostre latitudini è impensabile. Draghi è il migliore. Non sbaglia. Non può sbagliare. Figuriamoci se possa mentire.

Eppure è successo sull’invio delle armi all’Ucraina quando ha invitato il popolo italiano a scegliere tra la pace e i condizionatori e, in modo eclatante, perfino sull’accordo sul gas algerino con cui si sarebbe ridotta in modo significativo la dipendenza dalla Russia di Putin. Sonatrachla società algerina che rifornirà un decimo del gas che serve all’Italia è infatti al 60% di proprietà di Gazprom. Draghi sostiene di non acquistare gas dalla Russia, ma in realtà lo fa e a prezzo maggiorato.

Il culmine lo si è visto il 20 luglio in Senato quando Draghi ha affermato con una punta di malcelata commozione mista a compiacimento: “A chiederlo sono soprattutto gli Italiani. La mobilitazione di questi giorni è senza precedenti”.

Il bluff del banchiere si è mostrato in tutta la sua evidenza: tolti i poteri forti e gli oligarchi stranieri e qualche amministratore delegato, le piazze deserte raccontano un’altra storia.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                ALTRE BREVI SU COME MENTONO E SU COSA COMBINANO ALLA GENTE CON LA “FANTASCIENZA E LA FANTAPANDEMIA”!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 2022-07-23-012022-07-23-03

DOPO DRAGHI I LACCHE’ DI REGIME SONO TUTTI IMPEGNATI NELLA BATTAGLIA ELETTORALE E CIASCUNO NELLE MILIZIE DEI PROPRI PADRONI…NOI NON CI DIMENTICHIAMO I DANNI CHE TUTTI INSIEME: POLITICI E TELEVIROLACHE’SGUATTERIDIREGIME, HANNO CAUSATO A QUESTO PAESE.E

BUONGIORNO! I disastri della “truffa pandemica” oppure “starnuto killer”, scegliete voi come denominarli…ma per favore non chiamateli come li definiscono i politici corrotti;i mas media corrotti; i soloni corrotti… ormai sono sotto gli occhi di tutti…ed in tutto il mondo! Ma da noi è stato molto “particolare” perché? …Perché aver truccato in tutti i modi questa storia, con  cui l’OMS ha ringraziato economicamente i suoi finanziatori; e quindi i suoi veri padroni (leggi bigpharma che finanzia tutti gli organi e le organizzazioni di controllo sanitario ed in tutte le nazioni) da noi scrivevamo, è servita a tenere in vita al governo una massa di “inetti deleteri” che hanno demolito tutto quello che rimaneva funzionante, in qualche modo, in questo paese! Ma ora il “disastro” assume le sue vere dimensioni ovunque, come potete leggere nell’articolo proposto. E da noi, sembra che finalmente qualche giudice comincia a fare il suo dovere, che consiste nel tutelare i discriminati dalla “banda Speranza”….ma e purtroppo con colpevole ritardo! Vedremo se il “testicolo sanitario” riterrà “irricevibile” questa ulteriore pronuncia di un giudice…intanto gli stipendi arretrati i danni economici, li farei pagare al ministro di tasca sua…

MAG24NEWS  22 luglio2022- Torino come Firenze! Nuova sentenza che obbliga l’Asl non solo a reintegrare il dipendente senza vaccino, ma anche a ridargli tutti gli arretrati. Continuano a susseguirsi sentenze dei tribunali che bocciano la legislatura voluta dal Ministro della Salute Roberto Speranza sull’obbligo di vaccinazione contro il Covid 19. Dopo la storica pronuncia del Tribunale di Firenze in cui si metteva in discussione la stessa opportunità del trattamento sanitario, ora è arrivata la sentenza dal Tribunale di Torino.

L’ASL contro il dipendente sospeso

Il caso riguardava un dipendente amministrativo dell’ASL locale che era stato sospeso dal lavoro senza stipendio per mancato rispetto dell’obbligo vaccinale. Bene, il lavoratore ha deciso di fare ricorso in quanto la sua mansione amministrativa, nello specifico impiegato presso l’anagrafe zootecnica, non comportava contatti diretti con altri dipendenti o con soggetti fragili.

Inoltre il datore di lavoro avrebbe rifiutato di accordare lo smart working al proprio dipendente, nonostante questa modalità fosse stata già utilizzata dallo stesso durante l’emergenza sanitaria. Siamo quindi di fronte all’ennesimo caso in cui l’azienda interpreta in maniera ancora più oppressiva la legge già di per sé discutibile introdotta dal Governo.

Un accanimento irrazionale

Perché accanirsi contro un dipendente amministrativo del reparto zootecnico, togliendogli l’unica fonte di sostentamento? L’unica spiegazione è che le aziende sanitarie locali, così come gli ordini medici professionali, sono ormai spinti da un furore ideologico quando il tema è quello della vaccinazione contro il Sars Cov 2.

Un integralismo vaccinale senza alcuna base scientifica, a fronte di un prodotto che si è per altro dimostrato scadente rispetto alle aspettative. E infatti in questi casi il tempo sa essere fortunatamente galantuomo, così come la giustizia.

 

La sentenza che riabilita il lavoratore

Il Tribunale di Torino con una recente sentenza ha infatti dato piena ragione al lavoratore:

La corte accerta e dichiara l’illegittimità del provvedimento di sospensione del ricorrente dal lavoro e dalla retribuzione e, per l’effetto: dispone la disapplicazione del provvedimento detto, ordinando all’Azienda convenuta l’immediata reintegrazione nel proprio posto di lavoro.

Condanna l’ASL al pagamento in favore delle somme che avrebbe percepito nel periodo in cui lo stesso è risultato illegittimamente sospeso dal servizio e fino alla data della reintegrazione nel posto di lavoro, maggiorate degli interessi legali dalle singole scadenze al saldo effettivo.

Una bella bastonata nei confronti dell’azienda sanitaria locale che aveva deciso in maniera unilaterale di togliere il sostentamento ad un proprio dipendente solo perché aveva deciso di non vaccinarsi con un farmaco di cui non si conoscono gli effetti avversi nel lungo periodo e la cui efficacia contro la malattia svanirebbe dopo soli due mesi.

Viene da chiedersi quale sia l’opportunità di continuare ad applicare questa legge sull’obbligo vaccinale, visto che viene puntualmente bocciata nel momento in cui passa sotto la lente dei giudici, come dimostrano i casi di Ivrea, di Firenze, di Roma, di Treviso e molti altri. Perché continuare ad intasare i tribunali e perché le ASL si ostinano a non rinunciare alla causa, arrivando così a pagare le spese legali, magari con le tasse dei cittadini?

                                                                                                                      2022-07-22-03Effetti collaterali, boom di richieste di risarcimento: il ministero costretto a confermare i (veri) dati

 

Mentre in Italia non si può ancora parlare ufficialmente di effetti avversi dei vaccini, con la stampa mainstream e il mondo della politica pronti ad appiccicare le etichette di “pericoloso no vax”, fuori dai confini dello Stivale crescono le polemiche sui dati ufficiali forniti dal ministero della Salute tedesco. Un caso grave ogni 5.000 punture, con conseguente pioggia di richieste di risarcimento e passo indietro del ministro Karl Lauterbach, che ha parzialmente ritrattato: “Nessun dato di casualità confermato, i rischi restano molto bassi”. La bolla, però, è ormai esplosa ed è impossibile cancellare la rabbia dai cittadini presi in giro per mesi, mandati al macello senza potersi ribellare alle decisioni dei governi.

Quello degli effetti avversi dei vaccini è un problema che sta occupando le prime pagine dei giornali in tutta Europa, a conferma del fatto che i rischi esistano e siano, purtroppo, molto concreti. Nel Regno Unito si continuano a erogare indennizzi ai pazienti danneggiati dal siero anti-Covid, in Francia la rete di farmacovigilanza ha invitato operatori sanitari e pazienti di sesso femminile a segnalare ogni alterazione del ciclo mestruale successiva all’inoculazione. Fingere che il rischio di reazioni gravi non esista è ormai, di fatto, impossibile.

Il ministro tedesco Lauterbach, che in passato aveva invitato i cittadini a vaccinarsi sostenendo che non ci fosse alcun rischio per la salute, è finito nella bufera dopo la pubblicazione dei primi dati ufficiali. Un evento avverso ogni 5.000 somministrazioni, percentuale decisamente più alta rispetto a quelle propinate alla stampa dai virologi in passato. Mentre sul web divampavano polemiche e accuse feroci, il titolare della Salute ha provato a correggere il tiro, prima parlando di “0,2 segnalazioni di sospette reazioni gravi ogni 1.000 inoculazioni”, correggendo un po’ il tiro, poi rimarcando come i rischi siano comunque “molto bassi”. Il danno, però, era fatto.

La Germania si sta così trovando costretta a far fronte, in queste ore, a una montagna di richieste di risarcimento da parte di tutti quei pazienti che hanno avuto reazioni avverse gravi dopo la vaccinazione e che fino a oggi, nel clima ostile creato dalla stampa, faticavano a far sentire la propria voce. Come sta succedendo da tempo, d’altronde, in tutto il Vecchio Continente, Italia compresa: le prime sentenze di Tribunale in favore di chi ha subito danni dalla somministrazione sono già arrivate. E nelle prossime settimane la bolla potrebbe farsi ancora più grande, fino a scoppiare definitivamente.

 

2022-07-22-04                                                                                                                                                                                                                                                                                            Canada: abbiamo un problema con i vaccinati Covid-19

di Stefano Pezzola

Gli ultimi dati ufficiali pubblicati dal governo del Canada rivelano che la popolazione vaccinata ora rappresenta il 92% dei decessi per Covid-19 in tutto il paese, con quasi la metà di questi decessi registrati tra la popolazione vaccinata con ciclo primario e doppia dose aggiuntiva/booster.
Il governo redige un aggiornamento giornaliero sull’epidemiologia del Covid-19, in cui fornisce i nuovi dati su casi di Covid-19, ricoveri e decessi, seppur non con particolare precisione.
Il seguente grafico mostra il numero di casi di Covid-19 in tutto il Canada per stato di vaccinazione tra il 6 giugno e il 19 giugno 2022.

Ciò significa che la popolazione non vaccinata rappresenta soltanto il 7% dei casi di Covid-19, mentre la popolazione vaccinata rappresenta il 93%, di cui il 72% vaccinati con quattro dosi.
Il seguente grafico mostra il numero di decessi per Covid-19 in tutto il Canada per stato di vaccinazione tra il 6 giugno e il 19 giugno 2022.

Ciò significa che la popolazione non vaccinata rappresentava solo l’8% dei decessi per Covid-19, mentre la popolazione vaccinata rappresentava il 92%, di cui il 44% tra i vaccinati con quattro dosi.

Il Presidente Justin Pierre James Trudeau tra una partecipazione al World Economic Forum di Klaus Schwab e una repressione con l’esercito della protesta dei camionisti, adesso dovrà giustificare la sua politica sanitaria al popolo canadese.

Concludo anticipando che i dati riferiti ai decessi non debbono sorprendere assolutamente.
Ci sarà modo nei prossimi giorni di pubblicare i dati sui decessi per Covid-19 nella Regione Toscana nel periodo 1 gennaio – 30 giugno degli anni 2020, 2021 e 2022.

Sembra che si voti…ma a che serve se i candidati sono i soliti e deleteri protagonisti delle “italiche disgrazie”?..E dopo essere stati presi per il culo dai grillini e da Salvini… da chi si faranno prendere per il culo gli italiani?

BUONGIORNO! Con l’addio di Draghi, che andava cercando il pretesto per salutare la compagnia e volare verso altri lidi, il colpo di culo per gli italiani è che vanno via ministri improbabili ed incompetenti ! Due nomi su tutti: “Gigino il bibitaro” e “il testicolo della salute”; al secolo Di Maio Luigi e Speranza Roberto! Ma in pochi hanno omesso di far notare agli italiani il “regalo” di Mattarella a questa “feccia che occupa il parlamento italiano avendo come sempre abusato della “buona fede” degli italiani per incollarsi alla poltrona e pensando solo al proprio tornaconto. Ma si può parlare di “buona fede” carpita agli italiani? Stefano Rodotà era solito ripetere “un popolo che elegge politici corrotti non è succube di un raggiro ma complice”! E questa è stata la migliore spiegazione per questa nazione. Nessuno o quasi ha posto l’accento sul fatto che proprio il giorno scelto per votare, dal peggior presidente della storia di questa repubblica, sia quello in cui “la feccia dei “parvenu” matura il diritto alla pensione da parlamentare!… E che dire ancora su tutto quello che abbiamo scritto, diffuso e denunciato sulla “fanta pandemia da starnuto non identificato”, che ha tenuto gli italiani buoni e bravi; ligi alle cazzate partorite da pseudo soloni a pagamento delle case farmaceutiche; e poste in atto da un governo a cui faceva comodo la gestione scellerata scelta? Hanno truffato su tutto: tamponi, decessi, mascherine, chiusure e sui sieri che hanno spacciato per miracolo donato da pfizer e compagnia all’intera umanità! Adesso, dopo tre dosi che hanno solo ottenuto lo scopo di demolire le difese immunitarie delle persone, il “colpo di grazia” con una quarta a base di sieri scaduti, non aggiornati, quindi  inutili e deleteri. Solo nella nostra città si hanno notizie certe di grossi problemi e reazioni anche gravi post siringata: Ma gli “umani italici”, ridotti a gregge belante ed ubbidiente…corrono ad iniettarsi tutto quello che gli impongono pur di non starnutire! A seguire titoli emblematici di alcuni quotidiani oggi, ed un paio di video da non perdere..Silver Nervuti con la sua satira nel primo, e Francesco Amodeo nel secondo. Buona visione

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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Siamo curiosi di sapere se Draghi andrà alla NATO oppure no…