Ed i nostri “statisti poltronisti” sono convinti che governano loro…E sono anche fortunati: un popolo docile ed ubbidiente, terrorizzato quotidianamente da uno starnuto è come una manna dal cielo per questa feccia!

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           La nato il vero problema che tiene in ostaggio le “crepuscolari” nazioni dell’Europa occidentale!                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     ARTICOLO RIPRODOTTO INTEGRALMENTE DA “CONTROINFORMAZIONE.INFO”

 NATO: L’ALLEANZA MILITARE PIÙ PERICOLOSA DEL PIANETA

La massiccia espansione della NATO, non solo nell’Europa centrale e orientale, ma anche in Medio Oriente, America Latina, Africa e Asia, fa presagire una guerra senza fine e un potenziale olocausto nucleare.

Di Chris Hedges
Information Clearing House –
L’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e l’industria delle armi che dipende da essa per miliardi di profitti, sono diventate l’alleanza militare più aggressiva e pericolosa del pianeta. Creato nel 1949 per contrastare l’espansione sovietica nell’Europa centrale e orientale, si è evoluto in una macchina da guerra globale in Europa, Medio Oriente, America Latina, Africa e Asia.

La NATO ha ampliato la propria impronta, violando le promesse fatte a Mosca, una volta terminata la Guerra Fredda , con l’ incorporare nell’alleanza 14 paesi dell’Europa centrale e orientale. Presto aggiungerà Finlandia e Svezia.
La stessa NATO ha bombardato Bosnia, Serbia e Kosovo. Ha lanciato guerre in Afghanistan, Iraq, Siria e Libia, provocando quasi un milione di morti e circa 38 milioni di persone cacciate dalle loro case. Sta costruendo un’impronta militare in Africa e Asia. Ha invitato Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud, i cosiddetti “Asia Pacific Four”, al suo recente vertice a Madrid alla fine di giugno. Ha ampliato la sua portata nell’emisfero australe, firmando un accordo di partenariato per l’addestramento militare con la Colombia, nel dicembre 2021. Ha sostenuto la Turchia, con il secondo esercito più grande della NATO, che ha invaso e occupato illegalmente parti della Siria e dell’Iraq. Le milizie sostenute dalla Turchia sono impegnate nella pulizia etnica dei curdi siriani e di altri abitanti della Siria settentrionale e orientale. L’esercito turco è stato accusato di crimini di guerra – inclusi attacchi aerei multipli contro un campo profughi e uso di armi chimiche – nel nord dell’Iraq.

In cambio del permesso del presidente Recep Tayyip Erdoğan per la Finlandia e la Svezia di aderire all’alleanza, i due paesi nordici hanno deciso di espandersile loro leggi sul terrorismo interno rendono più facile reprimere i curdi e altri attivisti, revocare le loro restrizioni alla vendita di armi alla Turchia e negare il sostegno al movimento guidato dai curdi per l’autonomia democratica in Siria.

È un vero record per un’alleanza militare che con il crollo dell’Unione Sovietica è stata resa obsoleta e avrebbe dovuto essere smantellata. La NATO ei militaristi non avevano alcuna intenzione di abbracciare il “dividendo della pace”, favorendo un mondo basato sulla diplomazia, sul rispetto delle sfere di influenza e sulla cooperazione reciproca. Era determinato a rimanere in attività. Il suo mestiere è la guerra. Ciò significava espandere la sua macchina da guerra ben oltre il confine europeo e impegnarsi in un incessante antagonismo verso Cina e Russia.

La NATO vede il futuro, come dettagliato nella sua ” NATO 2030: Unified for a New Era “, come una battaglia per l’egemonia con gli stati rivali, in particolare la Cina, e chiede la preparazione di un conflitto globale prolungato.

“La Cina ha un’agenda strategica sempre più globale, supportata dal suo peso economico e militare”, ha avvertito l’iniziativa NATO 2030. “Ha dimostrato la sua volontà di usare la forza contro i suoi vicini, così come la coercizione economica e la diplomazia intimidatoria ben oltre la regione indo-pacifica.
Nel prossimo decennio, la Cina probabilmente sfiderà anche la capacità della NATO di costruire la resilienza collettiva, salvaguardare le infrastrutture critiche, affrontare le tecnologie nuove ed emergenti come il 5G e proteggere i settori sensibili dell’economia, comprese le catene di approvvigionamento. A lungo termine, è sempre più probabile che la Cina proietti potenza militare a livello globale, anche potenzialmente nell’area euro-atlantica”.

L’alleanza ha respinto la strategia della Guerra Fredda che assicurava che Washington fosse più vicina a Mosca e Pechino di quanto lo fossero Mosca e Pechino l’una all’altra. L’antagonismo tra USA e NATO ha trasformato Russia e Cina in stretti alleati. La Russia, ricca di risorse naturali, tra cui energia, minerali e cereali, e la Cina, un colosso manifatturiero e tecnologico, sono una potente combinazione. La NATO non fa più distinzione tra i due, annunciando nella sua più recente dichiarazione di intentiche l’”approfondimento della partnership strategica” tra Russia e Cina ha portato a “tentativi di reciproco rafforzamento per minare l’ordine internazionale basato su regole che vanno contro i nostri valori e interessi”.


nato In Ucraina

Il 6 luglio, Christopher Wray, direttore dell’FBI, e Ken McCallum, direttore generale dell’MI5 britannico, hanno tenuto una conferenza stampa congiunta a Londra per annunciare che la Cina era “la più grande minaccia a lungo termine per la nostra sicurezza economica e nazionale”. Hanno accusato la Cina, come la Russia, di interferire nelle elezioni americane e britanniche. Wray ha avvertito i leader aziendali a cui si sono rivolti che il governo cinese era “intenzionato a rubare la tua tecnologia, qualunque cosa faccia funzionare il tuo settore, e ad usarla per minare la tua attività e dominare il tuo mercato”.

Questa retorica incendiaria fa presagire un futuro inquietante.

Non si può parlare di guerra senza parlare di mercati. Le turbolenze politiche e sociali negli Stati Uniti, insieme al loro potere economico in diminuzione, li ha portati ad abbracciare la NATO e la sua macchina da guerra come antidoto al suo declino.

Washington e i suoi alleati europei sono terrorizzati dalla Belt and Road Initiative (BRI) cinese da trilioni di dollari destinata a collegare un blocco economico di circa 70 nazioni al di fuori del controllo degli Stati Uniti.
L’iniziativa prevede la realizzazione di linee ferroviarie, strade e gasdotti che saranno integrati con la Russia. Pechino dovrebbe impegnare 1,3 trilioni di dollari per la BRI entro il 2027. La Cina, che è sulla buona strada per diventare la più grande economia del mondo entro un decennio, ha organizzato il partenariato economico globale regionale, il più grande patto commerciale del mondo di 15 nazioni dell’Asia orientale e del Pacifico che rappresentano il 30% del commercio globale. Rappresenta già il 28,7% della produzione manifatturiera globale, quasi il doppio del 16,8% degli Stati Uniti

Il tasso di crescita della Cina lo scorso anno è stato di un impressionante 8,1% , anche se quest’anno è rallentato a circa il 5% . Al contrario, il tasso di crescita degli Stati Uniti nel 2021 è stato del 5,7% , il più alto dal 1984, ma si prevede che quest’anno scenderà al di sotto dell’1% dalla Federal Reserve di New York.

Se Cina, Russia, Iran, India e altre nazioni si liberano dalla tirannia del dollaro USA come valuta di riserva mondiale e dalla Società internazionale per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie mondiali (SWIFT), le istituzioni finanziarie utilizzano una rete di messaggistica per inviare e ricevere informazioni come come istruzioni per il trasferimento di denaro, scatenerà un drammatico calo del valore del dollaro e un crollo finanziario negli Stati Uniti Le ingenti spese militari, che hanno portato il debito degli Stati Uniti a $ 30 trilioni, 6 trilioni di dollari in più rispetto all’intero PIL degli Stati Uniti, questo diventerà un peso insostenibile. Il servizio di questo debito costa $ 300 miliardi all’anno.
Abbiamo speso di più per le forze armate nel 2021, 801 miliardi di dollari, pari al 38% della spesa mondiale totale per le forze armate, rispetto ai successivi nove paesi, tra cui Cina e Russia, messi insieme. La perdita del dollaro come valuta di riserva mondiale costringerà gli Stati Uniti a tagliare drasticamente la spesa, chiudere molte delle sue 800 basi militari all’estero e far fronte agli inevitabili sconvolgimenti sociali e politici innescati dal collasso economico. È cupamente ironico che la NATO abbia accelerato questa possibilità.

La Russia, agli occhi degli strateghi della NATO e degli Stati Uniti, è l’antipasto. Il suo esercito, spera la NATO , si impantanerà e si degraderà in Ucraina. Sanzioni e isolamento diplomatico, secondo il piano, scacceranno Vladimir Putin dal potere. Un regime cliente che eseguirà le offerte degli Stati Uniti sarà installato a Mosca.

La NATO ha fornito più di 8 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, mentre gli Stati Uniti hanno impegnato quasi 54 miliardi di dollari in assistenza militare e umanitaria al paese.

La Cina, invece, è la portata principale . Incapaci di competere economicamente, gli Stati Uniti e la NATO si sono rivolti allo strumento contundente della guerra per paralizzare il loro concorrente globale.

La provocazione della Cina replica all’adescamento NATO della Russia.

L’espansione della NATO e il colpo di stato del 2014 a Kiev sostenuto dagli Stati Uniti hanno portato la Russia ad occupare prima la Crimea, nell’Ucraina orientale, con la sua numerosa popolazione di etnia russa, e poi a invadere tutta l’Ucraina per contrastare gli sforzi del paese per aderire alla NATO.

La stessa danza della morte si sta svolgendo con la Cina su Taiwan, che la Cina considera parte del territorio cinese, e con l’espansione della NATO nell’Asia del Pacifico. La Cina fa volare aerei da guerra nella zona di difesa aerea di Taiwan e gli Stati Uniti inviano navi militari attraverso lo Stretto di Taiwan che collega i mari della Cina meridionale e orientale. Il segretario di Stato Antony Blinken a maggio ha definito la Cina la più seria sfida a lungo termine all’ordine internazionale, citando le sue rivendicazioni su Taiwan e gli sforzi per dominare il Mar Cinese Meridionale. Il presidente di Taiwan, in una trovata pubblicitaria simile a Zelensky, ha recentemente posato con un lanciarazzi anticarro in una foto di un volantino governativo.

Il conflitto in Ucraina è stato una manna per l’industria degli armamenti , che, visto l’umiliante ritiro dall’Afghanistan, aveva bisogno di un nuovo conflitto. I prezzi delle azioni della Lockheed Martin sono aumentati del 12%. Northrop Grumman è in rialzo del 20%. La guerra viene utilizzata dalla NATO per aumentare la sua presenza militare nell’Europa centrale e orientale. Gli Stati Uniti stanno costruendo una base militare permanente in Polonia. La forza di reazione della NATO, composta da 40.000 uomini, viene ampliata a 300.000 soldati . Miliardi di dollari in armi stanno riversando nella regione.

Il conflitto con la Russia, tuttavia, si sta già ritorcendo contro

. Il rublo è salito a un massimo di sette anni contro il dollaro. L’Europa sta andando verso la recessione a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio e del gas e del timore che la Russia possa interrompere completamente le forniture. La perdita di grano, fertilizzanti, gas e petrolio russi, a causa delle sanzioni occidentali, sta creando scompiglio nei mercati mondiali e una crisi umanitariain Africa e Medio Oriente. L’aumento dei prezzi del cibo e dell’energia, insieme a carenze e inflazione paralizzante, portano con sé non solo privazione e fame, ma sconvolgimenti sociali e instabilità politica. L’emergenza climatica, la vera minaccia esistenziale, viene ignorata per placare gli dei della guerra.

I war maker sono spaventosamente sprezzanti riguardo alla minaccia di una guerra nucleare. Putin ha avvertito i paesi della NATO che “avranno conseguenze più grandi di quelle che hai affrontato nella storia” se andranno a intervenire direttamente in Ucraina e hanno ordinato alle forze nucleari russe di essere messe in stato di allerta maggiore . La vicinanza alla Russia delle armi nucleari statunitensi con base in Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Turchia significa che qualsiasi conflitto nucleare cancellerebbe gran parte dell’Europa.
La Russia e gli Stati Uniti controllano circa il 90 per cento delle testate nucleari del mondo, con circa 4.000 testate ciascunanelle loro scorte militari, secondo la Federation of American Scientists.

Il presidente Joe Biden ha avvertito che l’uso di armi nucleari in Ucraina sarebbe “completamente inaccettabile” e “comporterebbe gravi conseguenze”, senza precisare quali sarebbero tali conseguenze. Questo è ciò che gli strateghi statunitensi chiamano “ambiguità deliberata”.

L’esercito americano, dopo i suoi fiaschi in Medio Oriente, ha spostato la sua attenzione dalla lotta al terrorismo e dalla guerra asimmetrica all’affrontare Cina e Russia. La squadra di sicurezza nazionale del presidente Barack Obama nel 2016 ha condotto un gioco di guerra in cui la Russia ha invaso un paese della NATO nei Paesi baltici e ha utilizzato un’arma nucleare tattica a basso rendimento contro le forze della NATO. I funzionari di Obama erano divisi su come rispondere.

“Il cosiddetto Comitato dei presidi del Consiglio di sicurezza nazionale, inclusi ufficiali di gabinetto e membri dei capi di stato maggiore congiunti, ha deciso che gli Stati Uniti non avevano altra scelta che reagire con le armi nucleari”, scrive Eric Schlosser in The Atlantic . “Qualsiasi altro tipo di risposta, ha affermato il comitato, mostrerebbe una mancanza di determinazione, danneggerebbe la credibilità americana e indebolirebbe l’alleanza della NATO. Tuttavia, la scelta di un bersaglio nucleare adatto si è rivelata difficile. Colpire la forza d’invasione russa ucciderebbe civili innocenti in un paese NATO. Colpire obiettivi all’interno della Russia potrebbe portare il conflitto a una guerra nucleare totale. Alla fine, il Comitato dei presidi dell’NSC ha raccomandato un attacco nucleare alla Bielorussia, una nazione che non aveva avuto alcun ruolo nell’invasione dell’alleato della NATO, ma che ha avuto la sfortuna di essere un alleato russo”.

L’amministrazione Biden ha formato un Tiger Team di funzionari della sicurezza nazionale per condurre giochi di guerra su cosa fare se la Russia usa un’arma nucleare, secondo il New York Times. La minaccia di una guerra nucleare è minimizzata con discussioni sulle “armi nucleari tattiche”, come se esplosioni nucleari meno potenti fossero in qualche modo più accettabili e non portassero all’uso di bombe più grandi.

In nessun momento, inclusa la crisi dei missili cubani, ci siamo avvicinati al precipizio della guerra nucleare.

“Una simulazione ideata dagli esperti dell’Università di Princeton inizia con Mosca che spara un colpo di avvertimento nucleare; La NATO risponde con un piccolo attacco e la guerra che ne segue provoca oltre 90 milioni di vittime nelle prime ore”, ha riferito il New York Times .

Più a lungo continua la guerra in Ucraina – e gli Stati Uniti e la NATO sembrano determinati a incanalare miliardi di dollari di armi nel conflitto per mesi se non anni – più l’impensabile diventa pensabile. Flirtare con Armageddon per trarre profitto dall’industria delle armi e portare a termine l’inutile ricerca di rivendicare l’egemonia globale degli Stati Uniti è nel migliore dei casi estremamente sconsiderato e nel peggiore dei casi genocida.

Fonte: ìhttps://chrishedges.substack.com

Traduzione: Luciano Lago

L’UE SEMPRE PIU’ “PARIA” DEGLI AMERICANI!

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 La foto di Pertini, la usiamo ancora una volta per ricordare che l’Italia entrò nella Nato col suo voto contrario, oltre che come paragone ed esempio di rettitudine morale ed amor patrio di quel presidente, che a parole paventa quello attuale. ” Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. […] Ma il nostro voto è ispirato anche ad un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente”…(stralcio) parole lucidamente profetiche…vero? Anche perché non è cambiato niente da allora: lo scopo è sempre quello che gli Usa inseguono: eliminare la Russia; un ostacolo che si frappone al loro disegno egemone sul pianeta!

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Ucraina: Zelensky lasciato senza soldi! I miliardi promessi dai parassiti di Bruxelles non stanno arrivando: hanno creato una crisi tale nei paesi UE da aver svuotato le casse delle nostre nazioni

   A seguire un paio di video su cosa è l’Italia per gli USA…e sul fatto che se si vuole diventare un paese che rientri nei limiti della costituzione, la prima cosa da fare è liberarsi dell’abbraccio malefico degli USA, uscendo da un alleanza che di difensivo ha solo gli interessi americani! Questo lo dovrebbero fare tutti i paesi fondatori dell’UE…se vogliono finalmente conquistarsi uno spazio indipendente ed importante negli assetti planetari!                                                                                                                                                                                                                                                                                 

 

PERLE DI GUERRA E DI INGIUSTIZIE

Buongiorno! Oggi diffondiamo alcuni articoli che sono uno spaccato di questo mondo in cui qualcuno ha deciso che la diplomazia si deve fare con le armi e coi DEFICIENTI! Deficienti tipo questi   che usano coglioni tipo questo:                                                                                                                                                                                                                                                                                  Nato-Foto-di-familia-Foto-Pool-Moncloa-Borja-Puig-de-la-Bellacasablob                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Il “rintesticolato” presidente USA in visita in Israele  che ignora tutti gli abusi ed i soprusi in atto da decenni in quel paese su un popolo ed un territorio,  che  il padre eterno degli ebrei aveva “promesso”, dimenticando che era già abitato da altri! Nessuna menzione dei fatti che leggerete nel,primo dei 3 articoli proposti oggi. Nel secondo articolo, sono gli stessi americani a esprimere tutto il loro scetticismo sugli esiti di questo conflitto preparato, provocato e voluto negli ultimi 15 anni, da quel paese che non sa vivere senza nemici; al punto tale che se non ve ne sono all’orizzonte…li crea! Nel terzo pezzo, infine ritorniamo ancora una volta sulla domanda irrisolta: che fine fanno le armi che i “deficienti di cui sopra” continuano imperterriti ad inviare in quel paese che già se li vende prima che arrivino?                                                      2 parole, infine le spendiamo su quello che sta accadendo nel nostro “sgarrupato paese”; da giorni è in atto una sceneggiata alla “Edoardo”, fra quel che resta dei “cricri”, Draghi e Mattarella. Ormai il “vile affarista” sa che per chiudere la carriera, il suo posto destinato è la segreteria della NATO, dove entro novembre il mandato, per altro già prorogato del norvegese Jens-Stoltenberg scade; quindi è chiaro che non può rimanere imbrigliato come presidente tecnico del consiglio, che ben che gli vada scadrà nei primi 6 mesi del 2023 (sempre se si voti), e dove forse si tornerà ad avere un presidente eletto e non imposto dai poteri forti di cui Mattarella è il vero garante! Né il nostro uomo, calcolatore come è, si esporrebbe a presentarsi come candidato, affrontando il giudizio del voto popolare. Quindi oggi i cricri faranno l’ennesima marcia indietro, ed il “vile affarista”indignato ed offeso, annuncerà comunque le sue dimissioni ad ottobre…subito dopo che la maggioranza della marmaglia parlamentare, avrà maturata la pensione da parlamentare!…E come nelle fiabe che si rispettino “tutti vissero felici e contenti”!

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

 IL SEGRETARIO ONU ACCUSA ISRAELE PER I CRIMINI CONTRO I BAMBINI PALESTINESI

L’ONU si dichiara scioccata per il numero di bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane e avverte il regime di Tel Aviv di essere stato incluso nella sua lista nera.

Il segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres, ha annunciato nel rapporto annuale dell’organizzazione su “bambini e conflitto armato”, pubblicato lunedì, che le truppe israeliane hanno ucciso 78 bambini palestinesi, mutilato altri 982 e arrestato 637 durante l’anno 2021.

” Se la situazione si ripeterà nel 2022, senza miglioramenti significativi, Israele dovrebbe essere nella lista nera “, avverte Guterres nel rapporto, riferendosi alla cosiddetta “lista della vergogna” delle Nazioni Unite, nota anche come “lista nera”, che comprende organizzazioni e paesi che violano i diritti dei bambini nelle zone di conflitto in tutto il mondo.

Il capo delle Nazioni Unite si è detto “scioccato” dai bambini palestinesi uccisi o feriti dagli attacchi aerei israeliani in aree densamente popolate e dall’uso di proiettili veri da parte delle forze israeliane, nonché dalla “continua mancanza di responsabilità [di Israele] per queste violazioni. “
Guterres ha anche espresso seria preoccupazione per l’uso eccessivo della forza nei territori palestinesi occupati, esortando “le forze israeliane a esercitare la massima moderazione… per proteggere vite”. In questo contesto, ha invitato Israele a indagare su tutti i casi in cui i suoi militari hanno utilizzato proiettili veri.

Le forze israeliane sparano a un altro palestinese morto, il terzo in 24 ore
Per quanto riguarda i bambini palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, Guterres ha sottolineato la necessità che Israele aderisca agli standard internazionali in materia di arresto dei minori e metta fine alla cosiddetta “detenzione amministrativa” dei bambini, nonché ai maltrattamenti e alle violenze nelle carceri.

La politica di detenzione amministrativa è una modalità che consente ai palestinesi di essere incarcerati senza accusa o processo, per periodi fino a sei mesi, prorogabili un numero illimitato di volte.

I gruppi per i diritti umani, a loro volta, descrivono l’applicazione della detenzione amministrativa da parte di Israele come una “tattica fallimentare” e hanno chiesto a lungo, anche se invano, che Israele ponesse fine a questa pratica.

L’esercito israeliano è stato criticato per il suo uso diffuso e sistematico della forza contro i palestinesi, ma il regime di Tel Aviv sta ignorando gli avvertimenti, aumentando persino le atrocità contro il popolo oppresso della Palestina.

Fonte: Hispan Tv

                                                                                                                           

 TRAPPOLA MORTALE PER GLI STATI UNITI

Le tattiche delle incessanti operazioni militari in Ucraina lasciano ancora perplessi i migliori analisti del Pentagono, e solo pochi hanno cominciato a intuire che l’obiettivo principale dell’operazione non è affatto la resa di Kiev.

La caduta del regime di Kiev è senza dubbio prevista nei piani dell’operazione militare speciale, ma non come culmine delle azioni russe, ma solo come tappa intermedia. La guerra si sta effettivamente svolgendo a un livello molto più alto.

I politici e i generali americani credono fermamente che gli Stati Uniti stiano usando l’Ucraina come arma per esaurire la Russia. In realtà, tutto è esattamente l’opposto: gli anglosassoni sono stati attratti da questo campo di battaglia per porre fine alla loro dubbia ed estremamente sporca egemonia.

Alcuni a Washington avevano iniziato a sospettare qualcosa, ma era già troppo tardi, perché la trappola mortale per gli Stati Uniti era chiusa e gli stessi americani facevano del loro meglio per aiutarli.

L’astuzia principale dell’operazione speciale della Federazione Russa è stata rivelata dal politico e giornalista ucraino Dmitry Vasilets, il quale ha osservato che andando avanti senza fretta, le forze alleate (russe) attuano in modo molto efficace il processo di smilitarizzazione non solo dell’Ucraina, ma anche di l’intero Occidente collettivo. Ha dichiarato:

“L’esercito russo ha preso una pausa tattica per riorganizzarsi prima dell’attacco a Slavyansk. Anche in Occidente, molti hanno già concluso che siamo molto lontani da una guerra tradizionale. L’esercito russo, infatti, da tempo potrebbe distruggere tutti i ponti che attraversano il Dnepr e fermare il trasferimento di equipaggiamenti e personale dalle forze armate ucraine al Donbass”.

“Stiamo assistendo a una lenta avanzata nel Donbass e vicino a Kharkov, dovuta al fatto che l’esercito ha salvato le sue forze il più possibile, dando anche al nemico il tempo e l’opportunità di accumulare riserve e distruggendo così il pieno potenziale militare delle forze armate dell’Ucraina”.

È già chiaro che la Russia sta pianificando una guerra a lungo termine con l’Occidente in Ucraina. La maggior parte del territorio dell’Ucraina sta diventando un giogo finanziario per l’Europa e gli Stati Uniti. Come si suol dire, la politica è un’economia concentrata e la guerra è un’economia ancora più concentrata. L’Occidente è caduto in una trappola mortale”.

“Per molti anni i ‘partner’ di Kiev hanno esportato tutte le loro risorse fuori dal Paese, ma oggi sono solo costretti a iniettare enormi quantità di denaro senza ricevere nulla in cambio. È una trappola mortale per gli Stati Uniti ei suoi satelliti”.

“Molto probabilmente, questo è il motivo per cui la Russia sta operando in Ucraina con un contingente limitato e non ha affatto fretta”, ha spiegato Vassilets.

Il giornalista ha osservato che non bisogna credere alle favole sulle risorse illimitate degli Stati Uniti, che, dicono, possono coprire tutti i costi facendo funzionare la macchina da stampa a pieno regime.

La guerra delle sanzioni sta danneggiando l’economia statunitense. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti devono sostenere pienamente l’Ucraina, arrivando a pagare gli stipendi dell’intero apparato statale, e presto dovranno anche sostenere l’economia in crisi dell’Ucraina. L’Unione Europea fatica per mantenere la già vacillante anti- Coalizione russa sotto controllo.

Gli americani semplicemente non usciranno da una lunga guerra in tali condizioni, ma, in teoria, non possono nemmeno ritirarsi, almeno senza gravi perdite geopolitiche. La trappola si è davvero chiusa e in Ucraina e loro (i russi) stanno ora schiacciando non solo le forze armate ucraine, ma anche l’intero Occidente collettivo.

Fonte: The Greenville Post

                                                                                                                        Contrabbando di armi in Ucraina: l’allarme di NATO e UE

720x410c50  Non era solo propaganda del Cremlino, quindi. Effettivamente, In tutti i conflitti dove c’è l’occidente che mette il suo zampino con l’invio di armi, facilmente finiscono sul mercato nero, a gruppi terroristici o alla criminalità organizzata.

Lo scrisse anni fa il reporter di guerra Robert Fisk quando l’allora Presidente Usa Barack Obama inviò 500 milioni di dollari di armi ai sedicenti “ribelli moderati” siriani. Queste armi furono vendute all’ISIS e alle varie diramazioni di al Qaeda.

Ora secondo il Financial Times, “Gli stati della Nato e dell’UE stanno spingendo per un maggiore monitoraggio delle armi inviate in Ucraina” e che i gruppi paramilitari “le stiano contrabbandando in un altro paese e nel mercato nero europeo.”

Inoltre, molti Stati membri della Nato stanno discutendo con Kiev un qualche tipo di sistema di monitoraggio o elenchi dettagliati di scorte di armi equipaggiate in Ucraina.”

“Tutte queste armi atterrano nel sud della Polonia, vengono spedite al confine, dopodiché vengono semplicemente suddivise in auto per l’attraversamento: furgoni, fuoristrada, automobili personali”, ha affermato uno dei tanti ufficiali occidentali citati dal media britannico. “E da quel momento andiamo puliti sulla loro posizione e non sappiamo dove vanno, dove sono usate o anche quando rimangono all’interno della nazione”.

Bonnie Denise Jenkins, sottosegretario statunitense per la gestione degli armamenti ha ricordato che il suo paese è in contatto con le autorità ucraine per il monitoraggio delle armi.

Nell’Unione europea è stata espressa la stessa preoccupazione. Drammatica e senza dubbio irresponsabile la risposta di Jana ?ernochová, il ministro della Difesa ceco: “È arduo tenersi lontano dalla tratta o dal contrabbando: non abbiamo ottenuto risultati nell’ex Jugoslavia e forse neanche in Ucraina”.

Chissà finiranno in mano ad un nuovo nemico spauracchio da combattere e da vendere come nemico della “democrazia” occidentale.

 

 

 

 

RIFLESSIONI DI GUERRA. UE: “ma n’do’ vai se tu il gas nun ce l’hai?” (Alberto Sordi in verità si riferiva alla banana…ma i tempi sono cambiati)

Chi è Daniele Ganser (Lugano, 29 agosto 1972) è uno scrittore svizzero. È meglio conosciuto per il suo libro del 2005 NATO’s Secret Armies, un adattamento della sua tesi del 2001. Daniele Ganser è stato Ricercatore Senior presso l’ETH di ZurigoCenter for Security Studies (CSS).  È stato presidente (2006-2012) della sezione svizzera dell'”Associazione per lo studio del picco del petrolio e del gas” (ASPO),[9] e ha tenuto un corso (2012-2017) intitolato Storia e futuro dei sistemi energetici presso l’Università di San Gallo. -fonte “Wikipedia”

Dopo i brevi cenni sul curriculum di Daniele Ganser ,vi proponiamo come inizio del corposo articolo di oggi il video con cui ci presenta il vero volto degli USA e della NATO. Seguono tre brevi articoli sulla situazione che l’Europa sta vivendo per volere degli americani. Buon inizio di settimana. P.S.: Qualcuno, si indigna, magari sull’onda della narrazione dei “buoni” che muoiono civili (fanno notizia solo quelli che uccidono i cattivi), dimenticando un piccolo particolare: in una guerra le bombe ed i cannoni non fanno distinzioni fra morti giusti e morti ingiusti…se no che cazzo di guerre sarebbero? La distinzione, però i “buoni” la riescono a trovare: i morti fatti dai “cattivi”sono crimini…i morto fatti da noi si chiamano”danni collaterali”! Nel video sentirete come una famosa ministra degli esteri americana, Madelein Albright, alla domanda su perché 500 mila bambini furono uccisi in Iraq dalle bombe targate “buoni”, rispose “erano necessari”!

photo_2022-07-10_17-55-32certo che i tedeschi hanno imparato ad essere “furbi”: esattamente come gli italiani!                                                                                                                                              “Adesso gli va a stringere la mano?” Toni Capuozzo, la durissima bordata contro Draghi e la feccia dei pennivendoli asserviti ai parassiti che comandano l’occidente

 

Good morning Italia
di Toni Capuozzo da Facebook
Good morning Vietnam: così Robin Williams salutava in radio I ragazzi che stavano perdendo la guerra in Vietnam. Era una storia vera ispirata allo speaker Adrian Cronauer, alle sue conduzioni ironiche, alle sue battute, ai suoi paradossi più veri dei comunicati degli stati maggiori.
Sarebbe crudele salutare allo stesso modo gli ucraini che si sono battuti e si stanno battendo, ma cedono terreno.
E sarebbe inutile farlo con i russi che prima o poi cercheranno, con Kramatorsk, di prendersi per intero il Donbass, e dunque non stanno perdendo, anche se tutto questo gli costa.
Bisognerebbe dire Good morning a tutti quelli che hanno fatto proclami, e sparso illusioni.
Non Zelensky (cos’altro poteva fare, dopo il 24 febbraio? Prima sì, qualcosa di diverso da ritenere irrinunciabile la Nato avrebbe potuto farlo, ma forse non glielo hanno concesso) ma gli altri sì.
A cominciare da Von der Leyen (L’Ucraina deve vincere) e Josip Borrell (E’ una guerra che si vince sul terreno) e tutti quelli che parlando a nome dell’Europa ne hanno fatto una battaglia delle democrazie contro i regimi autoritari, molto di più di una guerra civile nell’Ucraina orientale che ha provocato gli istinti coloniali di Mosca.
Bisognerebbe augurare buongiorno a tutta l’orchestra della propaganda, trombe e tamburini, analisti e odiatori.
Talk show ed emozioni stanno chiudendo per ferie, si riapre a settembre, come una bottega di centro città.
Ci avevano spiegato, prima di abbassare le serrande, che è diventata guerra di attrito, e logoramento, quasi un Carso di trincee e sortite alterne.
Invece no, è stata un’avanzata lenta e metodica dei russi.
Allora hanno sostituito la parola logoramento (perché, all’andreottiana, la guerra logora chi la perde) alla parola “cronicizzazione”: la guerra è diventata cronica, non è colpa nostra se vi ci siamo abituati e ci occupiamo di Marmolada o di Giappone o di Sharm El Sheikh.
E’ colpa della guerra, che non ha più colpi di scena. No, mi spiace, ma non è così.
I russi, per quando sbagliati li si possa ritenere, hanno piani abbastanza chiari, adesso: riprendersi il Donbass, e dichiarare un cessate il fuoco unilaterale: se non ci attaccate, non vi attacchiamo.
E’ Kiev, e dietro a Kiev tutto l’occidente che li ha spinti e adesso fa il democratico e dice “E’ Kiev che deve decidere”, è l’Occidente che non sa più che fare, e perfino le armi, sempre più armi, sembrano il mantra di un gruppo di monaci incantati e distanti dal mondo.
Come si può vincere? Cosa vuol dire vincere? Come si può almeno non perdere?
Buongiorno, mister Draghi, Lei aveva detto “Putin deve perdere”, no ? Come ? E’ vero, esattamente come Draghi un tempo aveva definito Erdogan un dittatore e adesso gli stringe la mano sul feretro delle invasioni in Siria e dei diritti dei curdi, quelli che un tempo ci avevano spiegato che la Russia stava esaurendo le scorte, che Putin aveva mesi di vita, adesso si dedicano solo alla cronaca della cronica guerra.
Solo a metà, però.
La guerra sta facendo, come ogni guerra, orrori. Muoiono civili nei bombardamenti delle città ucraine, e muoiono civili nei bombardamenti delle città che ucraine non vogliono più esserlo, come Donetsk.
Muoiono bambini, per Grad russi e proietti 155 Nato come quelli sparati dai nostri cannoni. Tutto può cambiare, le guerre non vanno avanti per inerzia.
Ma cronici come malattie sono solo certi conflitti avvitati nel mappamondo, come in Kashmir o a Hebron.
Questa può solo finire presto e male -Ucraina a pezzi- o andare avanti e peggio. La letteratura si è rovesciata: sono arrivati i tartari e hanno trovato la fortezza Bastiani vuota, senza più idee, chiusa per ferie.

Schermata-2022-07-08-alle-14.16.31“TUTTI I CALCOLI DELLE DEMOCRAZIE LIBERALI SULL’ESITO DEL CONFLITTO IN UCRAINA, SUL COLLASSO RUSSO, SULL’UNITÀ GLOBALE CONTRO MOSCA, SI SONO FINORA RIVELATI SBAGLIATI” – L’EX AMBASCIATORE IN IRAQ, MARCO CARNELOS, METTE A NUDO GLI ERRORI NELL’OCCIDENTE NELLO SCONTRO CONTRO LA RUSSIA: “LA RESPONSABILITÀ PIÙ GRANDE È STATA AVER APPROVATO FRETTOLOSAMENTE UN MASSICCIO PACCHETTO DI SANZIONI VERSO IL PIÙ GRANDE PRODUTTORE MONDIALE DI MATERIE PRIME (LA RUSSIA) SENZA EFFETTUARE UNA PREVISIONE PREVENTIVA SULL’IMPATTO CHE QUESTE AVREBBERO AVUTO – PER IL PROSSIMO AUTUNNO TUTTI FAREBBERO MEGLIO A PREPARARSI PER I FORCONI O PER L’ENNESIMO CRACK FINANZIARIO…” DCNEWS” 08 luglio 2022–

ANDREA ZHOK SU “DONCHISCIOTTE.ORG”

Quando l’Ucraina sarà un deserto di rovine, smembrato tra Russia e Polonia, con milioni di profughi, mentre la recessione distruggerà quel che resta del welfare europeo e la nuova cortina di ferro sul mar Baltico ci costringerà a tempo indefinito a spendere le ultime risorse in armamenti, quel giorno e in tutti gli anni a venire, per piacere, ricordatevi di tutta la compagine di politici, opinionisti e giornalisti che nel febbraio scorso vi spiegavano come fosse un affronto inaccettabile per l’Ucraina sovrana rinunciare all’adesione alla Nato e accettare gli accordi di Minsk, che aveva sottoscritto.

Ricordatevi di quelli che hanno lavorato indefessamente giorno dopo giorno per rendere ogni trattativa impossibile, che hanno nutrito ad arte un’ondata russofobica, che vi hanno descritto con tinte lugubri la pazzia / malattia di Putin, che vi hanno spiegato come l’Europa ne sarebbe uscita più forte di prima, che vi hanno raccontato che la via della pace passava attraverso la consegna di tutte le armi disponibili, che hanno incensato un servo di scena costruito in studio come un prode condottiero del suo popolo.

Se 5 mesi fa non avessero avuto la meglio queste voci miserabili, se l’Ucraina non fosse stata incoraggiata in ogni modo a “tenere il punto” con la Russia (che tanto garantivamo noi, l’Occidente democratico), l’Ucraina oggi sarebbe un paese cuscinetto, neutrale, tra Nato e Russia – con tutti i vantaggi dei paesi neutrali che sono contesi commercialmente da tutte le direzioni – un paese pacifico dove si starebbe raccogliendo il grano, e che non piangerebbe decine di migliaia di morti (né piangerebbero i loro morti le madri russe).

Ma, mosso dal consueto amore per un bene superiore, dai propri celebri principi non negoziabili e incorruttibili, il blocco politico-mediatico occidentale ha condotto la popolazione ucraina al macello e i popoli europei all’immiserimento e ad una subordinazione terminale.

Non si pretende che reagiate, figuriamoci, ma almeno, per piacere, non dimenticate.