GENUFLESSI AD ERDOGAN! GUARDATE LE FOTO: SEMBRANO MALATI CRONICI IN ATTESA DI ESSERE RICEVUTI DAL SANTONE PER UN MIRACOLO!

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       E mentre i testicoli tedeschi gli mandano i carri armati…                                                                                                                                                                                                      “Il ministero dell’Energia ucraino esorta il Canada a non restituire la turbina necessaria per ripristinare il flusso di gas naturale dalla Russia alla Germania attraverso il Nord Stream 1.”
720x410c50                                                                                                                                                                                                                                     L’umiliazione imposta dal Sultano. Le foto della vergogna (censurate dai giornali)

 

Una foto che nessun giornale ha pubblicato. Quella dell’umiliazione inflitta dal Sultano della Sublime Porta Erdogan alla delegazione del Governo italiano capeggiata da Mario Draghi noto “il Migliore” (nessuno ha più memoria di Togliatti, ormai in questo paese un ragionieruncolo viene elevato a Migliore).
In questa foto c’è tutta la tragedia italiana, il disastro della Seconda Repubblica, l’irrilevanza di una classe dirigente umiliata e derisa.
Il dramma della Seconda Repubblica è tutto qui. E’ fatto di insipienza e pigrizia mentale. Tanto è inutile analizzare qualsiasi problema, bisogna attendere la manna europea; ovvero che le menti illuminate di Bruxelles (fronte Nato o fronte UE poco cambia) ci dicano che cosa fare. Poi certo, tutto si risolve nella solita scenetta: francesi e tedeschi si mettono d’accordo sul come spartirsi la torta e a noi ci lasciano il grande onore di leccare il piatto. Sempre che non si decida diversamente, ovvero che la prima leccata spetti alla Polonia, e a noi ci tocchi la leccata di seconda mano. Ma tanto alle nostre classi dirigenti che gli frega, hanno l’appartamento a Parigi, il conto in Svizzera e un lavoro “di prestigio” pronto procurato dai Servizi Segreti Francesi.
Ed è così che dopo trenta anni di questo andazzo, con il paese in ginocchio, a rischio crollo definitivo, sei costretto a mandare il PdR con il cappello in mano in Mozambico e il governo al gran completo si fa umiliare da Erdogan.
Ce la siamo cercata, abbiamo scambiato il sapere con la vuota esibizione di titoli griffati presi in prestigiose università solo perchè paghi (Nathalie Tocci sarebbe una esperta di Geopolitica, gesùcristumeu). Lacché incapaci elevati a statisti. Eunuchi insignificanti elevati a ministri. Spaventapasseri in divisa pieni di medaglie manco fossero Zukov elevati a condottieri. E alla fine, ti fai umiliare da un bandito come Erdogan (ma un bandito che ha uno studioso serissimo come Cavusoglu come ministro degli esteri).
Attenzione, perchè ci stiamo giocando tutto. O noi questi li mandiamo a casa o ci rovinano definitivamente.
P.S. Con la solita genialità “Le più belle frasi di Osho” pubblica la foto intera e la sintetizza alla perfezione. In 5 su un sofà da tre e con un non pari rango a dialogare con Draghi: la foto della vergogna che i media italiani hanno dovuto censurare…
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Erdogan ha infinocchiato Draghi come un pollo! Torna da Ankara a mani vuote, il Sultano ha fatto carne da porco dei nostri interessi

tratto dal blog di Nicola Porro

Martedì, Draghi ha tenuto un gran vertice con Erdogan, ad Ankara. L’esito è presto detto: un fallimento.

Schermata-2022-07-07-alle-15.17.29Tutto accade in conferenza stampa. Sui migranti uno schiaffo: lo scaricabarile sulla Grecia. Sulla Libia, poche fredde parole, seguite da un secondo schiaffo: l’annuncio, da parte del governo filo-turco di Tripoli, di una ulteriore riduzione dell’export di gas verso l’Italia.

Sul gas del Levante nemmeno una parola giacché, scrive il Corriere, i due “non sono riusciti a fare passi avanti neppure sul modo di citare Cipro nella dichiarazione finale del vertice”. Sul gas in generale, Erdogan ha accennato solo a quello del Mar Nero e all’Italia solo come fornitore di tubi.

Di contorno, un groppo di accordini settoriali, che fanno ridere a fronte delle reciproche strategiche divergenze. Insomma, Sua Competenza ha portato a casa niente.

Quanto al grano ucraino, egli ha attribuito allo “sforzo di mediazione” turco “un importantissimo valore strategico” … come ignorasse che Ankara può mediare in quanto è l’unica capitale Nato a non aver applicato alcuna sanzione alla Russia, né quelle di oggi, né quelle del 2014. Cioè, Sua Competenza si è pubblicamente umiliata e data del fesso.

E c’è di peggio perché, a fronte di tale niente, Erdogan pretenderebbe pure di entrare nel consorzio italo-franco-britannico FSAF SAMP/T (che sviluppa un sistema missilistico terra-aria d’avanguardia).

Ripetiamolo: non di comprare il sistema missilistico, ciò che sarebbe normale ed è precisamente ciò che Ankara ha fatto acquistando gli equivalenti sistemi russi S-400. Bensì di entrare in possesso della tecnologia, ciò che non è nell’interesse di Italia e Francia ed è pure suicida, considerando l’inaffidabilità dell’interlocutore: basti pensare all’estate del 2020, quando solo l’arrivo di una flotta francese impedì ad Erdogan di occupare isole greche.

Unico spunto di dignità del nostro, quando ha evitato di rispondere ad Erdogan sulla candidatura di Ankara a membro dell’Ue. Anzi, ha insistito sul rispetto dei diritti umani ed ha relegato la Turchia a “partner commerciale nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa”. Sin qui, i fatti.

Turchia dalla nostra parte?

Per interpretare tale miserando esito, conviene valutarne il contesto. Anzitutto quello inter-alleato essendo la Turchia parte della Nato e Draghi molto fedele a Biden. Così la Repubblica: “la genesi della visita è il viaggio di Draghi alla Casa Bianca, nel maggio scorso. Nello Studio Ovale il premier italiano riceve un’indicazione geopolitica chiara da Joe Biden: riannodare con Erdogan, stringere un patto Mediterraneo con il principale partner Nato dell’estremo fronte est dell’Alleanza”. E pure l’ingresso della Turchia nel consorzio FSAF SAMP/T, sarebbe frutto di una “mediazione americana”.

A dare il quadro d’insieme ci ha pensato il Financial Times, il 4 luglio con la penna del capo-redattore esteri Gideon Rachman. Sì, va bene, il sistema giudiziario turco non è degno di una democrazia, Erdogan rinchiude i propri oppositori politici esattamente come fa Putin, Erdogan e Putin “hanno una lunga e stretta relazione” fra loro. Ma l’amicizia della Turchia ci è indispensabile: “data l’importanza schiacciante per la Nato di contrastare la Russia, è più importante che mai tenere la Turchia dalla nostra parte”.

Ma perché indispensabile? Spiega il FT: “il Mar Nero è, per la Russia, la rotta chiave per il Mediterraneo e il resto del mondo … la Turchia controlla l’ingresso al mare”, quindi, “se la Turchia fosse espulsa dalla Nato … la Russia sarebbe alle porte del Mediterraneo”.

Il che sarebbe vero, se la Turchia davvero tenesse la Russia fuori dal Mediterraneo. Purtroppo, non è così. A sostegno della propria tesi, il FT porta un solo esempio: “tale ruolo critico [della Turchia, ndr] è stato sottolineato dalla detenzione da parte della Turchia di una nave russa che avrebbe trasportato grano rubato dall’Ucraina”.

Ma è poi vero? Non sembrerebbe, cioè è vero che una nave graniera russa è ferma, in attesa di poter sbarcare, alle bocche del porto turco sul Mar Nero dove era destinata, ma non risulta sequestrata.

Saggiamente il FT evita di menzionare che la Turchia ha bloccato il transito degli stretti alle navi da guerra dei Paesi belligeranti, Russia e Ucraina. Il che non sorprende, in quanto ciò è accaduto ai sensi della Convenzione di Montreux, che vincola Ankara ad agire così, del tutto a prescindere dalla sua appartenenza alla Nato. Così come la vincola a limitare l’ingresso nel Mar Nero alle navi da guerra di Paesi non rivieraschi, cioè proprio le grandi marine Nato.

Dando uno sguardo al gas, la Turchia è il terminale di due grandi gasdotti russi, che poi si proiettano verso Grecia e Bulgaria.

In effetti, la Turchia non tiene affatto la Russia fuori dal Mediterraneo.

Erdogan alleato inaffidabile

Si potrebbe obiettare che ciò non varrebbe in tempo di una guerra nella quale la Turchia sia parte belligerante: in quel caso, ai sensi della stessa Convenzione di Montreux, Ankara chiuderebbe gli stretti alle navi nemiche.

Ma pure di ciò lo FT finisce per dubitare. Lo fa parlando dell’opposizione di Erdogan all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, a meno che quelle non gli restituiscano 73 esuli (la BBC ha intervistato tre di loro, ed è una lettura assai istruttiva): ciò “crea dubbi su come potrebbe comportarsi la Turchia di fronte a crisi future” … cioè Erdogan non è un alleato affidabile, perché non entrerebbe comunque in guerra con la Russia. Dunque non sarebbe parte belligerante, dunque non chiuderebbe gli stretti alle navi russe.

Certo, pure se non fosse parte belligerante, lo stesso potrebbe essere simpatetica e, sempre ai sensi della stessa Convenzione di Montreux, dichiarare di sentirsi minacciata e chiudere gli stretti alle navi russe. Ma l’esatto contrario è accaduto a proposito delle sanzioni alla Russia … anche se lo FT evita accuratamente di menzionarlo.

In effetti, la Turchia non terrebbe affatto la Russia fuori dal Mediterraneo, nemmeno in caso Mosca entrasse in conflitto con la Nato. Ed il motivo è che la Nato non riesce a tenere la Turchia dalla propria parte.

Lo scambio

Siamo, dunque, di fronte ad un problema. Come risolverlo? Lo FT propone di procedere come con “un mercanteggiare nel Grand Bazaar di Istanbul”. E fa un esempio, questo:

“l’inflazione in Turchia è ora quasi dell’80 per cento … la valuta turca è scesa di oltre il 60 per cento negli ultimi due anni. Il Paese soffre di un enorme disavanzo delle partite correnti e si è detto insistentemente che alla fine avrà bisogno di un salvataggio del FMI. Sarebbe un’umiliazione per Erdogan … È qui che i suoi alleati della Nato potrebbero aiutare. In cambio di assistenza economica, la Turchia potrebbe dover assumere un atteggiamento più ragionevole circa l’adesione alla Nato di Finlandia e Svezia”.

Noti il lettore che lo scambio proposto sarebbe utile alla Turchia, in quanto l’aiuto giungerebbe a condizioni più favorevoli di quelle offerte dal FMI: ciò certamente sarebbe nell’interesse turco. In cambio del soddisfacimento di tale proprio particolare interesse nazionale, la Turchia offrirebbe la propria temporanea adesione all’interesse schiacciante di contrastare la Russia, in quanto “l’ammissione di Finlandia e Svezia alla Nato sarebbe un duro colpo per Putin”.

Gli interessi di Italia e Grecia sacrificati

I termini di tale scambio devono far riflettere. Perché sono tanti gli interessi dei quali Erdogan ha fatto carne da porco. Non solo l’interesse schiacciante di contrastare la Russia, ma pure gli interessi nazionali a scala regionale degli Stati membri mediterranei come l’Italia. Lo FT lo sa e ne elenca quattro, per spiegare che andranno ignorati:

(1) “a differenza della Russia, la Turchia non rappresenta una minaccia per la sicurezza del resto della Nato, ad eccezione forse della Grecia, che è allarmata dai muscoli mostrati da Erdogan nel Mar Egeo”. In altri termini, se pure la Turchia continuerà a violare lo spazio aereo e la ZEE greche, se pure dovesse prendersi qualche isola greca, Washington non si impiccerà. Biden lo ha appena dimostrato, affondando il gasdotto EastMed.

(2) Altra ammissione: “i turchi hanno una grande presenza militare all’interno della Siria … si oppongono all’alleanza tra la Russia e il regime di Assad”. In altri termini, se pure la Turchia dovesse continuare ad infrangere il principio della integrità territoriale in Siria, così come Putin lo infrange in Ucraina, per Washington non sarebbe un problema. Erdogan lo ha appena dimostrato, invadendo altre parti della Siria.

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(3) Erdogan andrebbe addirittura ringraziato per la sua gestione dei rifugiati siriani, “un atto umanitario che ha alleviato gran parte della pressione sull’Ue”. In altri termini, se pure la Turchia dovesse spedire un altro milione di migranti verso l’Europa, Washington non ne farà un dramma. Non appare un caso che il traffico di migranti sulla rotta balcanica sia in netto aumento.

(4) Quarta ammissione, questa volta implicita, il suo silenzio sulla Libia. In altri termini, se pure la Turchia dovesse continuare ad impedire la conclusione della guerra civile e la ripresa delle forniture energetiche verso l’Italia, Washington non insisterà.

Erdogan lo ha appena dimostrato, anzitutto prolungando la propria spedizione militare a Tripoli di altri 18 mesi; e poi negando (per l’ottava volta) alle navi Ue impegnate nel cosiddetto blocco navale (EuNavFor Med–Irini), il permesso di ispezionare una propria nave diretta da Istanbul al porto di Misurata.

D’altronde, è ben noto che, alla Nato, di ciò che accade nel Mediterraneo importi solo se a muoversi è la Russia. Così a febbraio Robert Kaplan:

“la Nato è sempre stata controllata da Stati Uniti e Regno Unito, è essenzialmente un’alleanza del centro e Nord Europa che richiede ai Paesi del Sud – come l’Italia e la Grecia – di allinearsi. È stata fondata per contrastare l’Urss e su questo terreno si esprime al meglio. Capisco le preoccupazioni dell’Italia per il Mediterraneo, la crisi libica, il Sahara e i profughi figli delle guerre e crisi mediorientali. Ma non sono temi nelle corde della Nato”.

E così la Repubblica: per la Nato, il Mediterraneo è, da sempre, “un catino da riempire di buone intenzioni”. Sì, è vero che al recente vertice di Madrid Stoltenberg si è un poco allargato ma, al dunque, “oltre agli annunci sono stati avviati alcuni tavoli di lavoro che, nel giro di pochi mesi, presenteranno una pianificazione”. Campa cavallo.

Un approccio non privo di logica. Perché, in effetti, è vero che l’esigenza della Grecia di non essere invasa dai militari turchi, il principio della integrità territoriale, l’esigenza dell’Europa di non essere sommersa da profughi siriani, l’esigenza dell’Italia di rifornirsi di energia dalla Libia: nessuna di esse è direttamente funzionale alla “importanza schiacciante per la Nato di contrastare la Russia”.

Solo, tale situazione andrebbe presentata per ciò che è: il sacrificio dei nostri interessi nazionali a scala regionale, a beneficio dei nostri interessi nazionali a scala globale e come tali schiaccianti.

E non abbellita con argomenti propagandistici come quelli offerti dall’ambasciatore Stefano Pontecorvo su la Repubblica, questi: “sul piano più ampio del Mediterraneo Ankara è l’alleato migliore che abbiamo”, “i nostri interessi, più che essere in contrasto permanente con quelli turchi, si intrecciano”.

In che senso? Beh, ovviamente nel senso della solita importanza schiacciante per la Nato di contrastare la Russia, così Pontecorvo: “l’azione turca a contrasto di Haftar e della penetrazione russa ci ha fatto molto comodo”, “la diga contro l’espansione dell’influenza russa sono, sul terreno, i turchi più ancora degli americani”. Laddove, va bene la diga ai Russi, ci mancherebbe, ma non si vede perché a pagarne l’intero prezzo dovremmo essere noi.

L’autonomia strategica di Ankara

Orbene, di fronte a tutto questo, Erdogan ha saputo muoversi con autonomia. Con le parole di Lucio Caracciolo: “è soggetto geopolitico pienamente sovrano … resta nell’Alleanza Atlantica, certo, ma a modo suo. A partire dai propri interessi, con le ambiguità tipiche degli attori che si vogliono irriducibili a strategie altrui”. In altri termini, Erdogan non conosce interessi schiaccianti.

Una conferma la ha fornita Nathalie Tocci, martedì su la Repubblica. Secondo lei, “la guerra in Ucraina ha rafforzato la centralità strategica della Turchia. Nelle prime settimane, Ankara si era profilata come mediatrice, facendo leva sui rapporti con Mosca e Kiev” … ma per avere tale ruolo bastava non imporre sanzioni alla Russia come ha fatto Ankara.

E poi “il ruolo della Turchia si è confermato nel contesto della Nato, visto che l’invito all’adesione di Finlandia e Svezia ha richiesto l’assenso turco” … ma per avere tale ruolo bastava opporsi all’adesione come ha fatto Ankara.

Come la Tocci, così il già citato ambasciatore Pontecorvo. Secondo lui, “la relativa libertà di manovra che Erdogan si è preso ne ha fatto un attore di rilievo alla ricerca di una composizione del conflitto, quando le condizioni saranno mature, al quale l’Europa dovrà guardare e probabilmente anche affidarsi” … ma tale libertà potevamo prendercela pure noi.

E poi, addirittura, l’adesione della Turchia alla Ue “potrebbe essere il prezzo che sarà chiesto all’Europa da un Erdogan mediatore di un accordo che ponga fine alle ostilità tra Russia e Ucraina” … cioè, per entrare in Europa basta disobbedire a Bruxelles e a Washington.

In altri termini, Ankara può fare carne da porco degli interessi italiani: non perché gode di alcun particolare vantaggio, ma perché non regala la propria adesione alla “importanza schiacciante per la Nato di contrastare la Russia”, bensì la fa pagare al prezzo del soddisfacimento dei propri interessi nazionali. Atteggiamento che Washington capisce benissimo ed accetta, come dimostra lo scambio proposto dallo FT.

L’irrilevanza strategica italiana

Al contrario, la irrilevanza strategica italiana è conseguenza di un atteggiamento opposto a quello turco: noi regaliamo la nostra adesione in nome dei nostri interessi nazionali a scala globale, considerandoli davvero schiaccianti cioè senza chiedere in cambio il soddisfacimento dei nostri interessi nazionali a scala regionale.

Basti pensare a Sua Competenza: egli aveva debuttato definendo Erdogan “un dittatore” e distinguendo fra la Grecia (con la quale l’Italia deve “collaborare”) e la Turchia (con la quale l’Italia deve solo “cooperare”).

Era l’8 aprile 2021, significativamente all’indomani della visita del nostro a Tripoli, al termine della quale egli aveva parlato della partnership italo-libica come di “una guida per il futuro nella piena sovranità della Libia” … cioè senza più i militari turchi fra i piedi. Poi, come sempre accade al Napoleone di Città della Pieve, la stretta adesione ai desiderata di Biden ha preso il sopravvento.

Ma si potrebbe guardare pure all’innocente fanciullo che siede alla Farnesina: la Turchia “è un Paese chiave, abbiamo molto apprezzato i tentativi di mediazione tra Russia e Ucraina”, è riuscito a dire. Mentre lui, Giggino, con Mosca non parla se non “tramite la nostra ambasciata” [sic].

Su Atlantico Quotidiano già abbiamo richiamato la clamorosa contraddizione fra il Di Maio che ieri apriva le porte di Tripoli ai turchi rifiutando di mandare armi con l’argomento che “non c’è soluzione militare, ma solo dialogo politico” … ed il Di Maio che oggi manda armi a Kiev. Evidentemente convinto che, per l’Italia, l’Ucraina sia più importante della Libia.

Fare come Erdogan

Si può rimediare? Lunedì abbiamo letto l’ottimo Stefano Graziosi quasi invocare: “sarebbe opportuno che gli Stati Uniti si attivassero per potenziare il fianco meridionale della Nato, conferendo in secondo luogo a Roma un ruolo di leadership in seno a questa cornice”.

Gli dobbiamo rispondere che, appunto, Washington è totalmente concentrata sulla “importanza schiacciante per la Nato di contrastare la Russia”. Sicché, fra un alleato che chiede niente ed uno che concede niente in cambio di niente, Washington accontenterà sempre il secondo. Quindi la Turchia prevarrà sempre e noi sempre soccomberemo.

Chi sostenesse il contrario, dovrebbe citare i casi nei quali noi abbiamo prevalso e la Turchia sia soccombuta. Noi non ne conosciamo alcuno.

Al contrario, per difendere i nostri interessi, dovremmo fare come Erdogan. Già lo scrivemmo, su Atlantico Quotidiano: “fossimo in Draghi, negozieremmo oggi con gli americani, scambiando il nostro sostegno alle sanzioni ed alla adesione di Svezia e Finlandia alla Nato, con un ritiro turco dalla Libia. Ma non pare aria”. Infatti, non era aria: Draghi ha continuato a fare il supplice ed Erdogan si è preso tutta la posta.

 

STANNO RIPORTANDO LE PECORE AL TERRORE DI MASSA …E LE PECORE SONO TUTTE CONTENTE: AVEVANO NOSTALGIA DI RESTRIZIONI, MASCHERINE ED AMUCHINA!

BUONGIORNO! Dai titoli di “LaVerità” emerge ancora quanta cattiveria e quanto astio portano nell’anima i “talebani del vaccino”!

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Il premio Nobel Montagnier aveva fatto di tutto per spiegarlo, investendo anche le sue ultime energie vitali per cercare di fermare la follia vaccinista che si stava abbattendo sulla popolazione mondiale, soprattutto europea. Non lo hanno ascoltato, lo hanno screditato, hanno montato campagne di odio e diffamazione senza precedenti. Bassetti addirittura si permise di definirlo un rincoglionito. E oggi cosa succede? Che si scopre – e lo scoprono anche loro – che Montagnier aveva ragione, soprattutto su un punto: a generare le varianti e a creare nuove ondate non sono i non vaccinati (quelli che hanno vessato, licenziato, sospeso, insultato e trattato come appestati) ma proprio i vaccini.

E a darne conferma in questi giorni sono tanti, tra cui il virologo Andrea Crisanti e il presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, il professor Palù. Andrea Crisanti, intervistato dal Fatto Quotidiano, ha spiegato che le varianti le creano gli inoculati, dicendo: “È l’Abc della genetica”. E poi: “Questa variante è più infettiva per i vaccinati e i vaccinati sono meno protetti. Le varianti si sviluppano sotto la pressione delle persone vaccinate, che sono la maggioranza. Il vaccino è una barriera contro il virus, che genera varianti in maniera casuale. Se c’è una variante in grado di infettare i vaccinati si ritrova avvantaggiata. I non vaccinati non sono un ostacolo per il virus, il vero ostacolo sono i vaccinati, quindi la pressione selettiva esercitata sul virus è quella del vaccino”.

In un’intervista divenuta celebre e virale soprattutto sui social che non censuravano le sue affermazioni a differenza dei media di Sistema, Montagnier spiegava che è stata proprio la vaccinazione contro il Covid a livello massivo ad aver creato nuove varianti a causa del fenomeno di Booster a base di anticorpi. “È evidente che le nuove varianti sono create dalla selezione degli anticorpi prodotti dalla vaccinazione”. Montagnier, nella stessa intervista affermava anche che la vaccinazione nel contesto di una pandemia è un errore inimmaginabile: “È un errore fatale, un errore scientifico e anche un errore medico. È un errore inaccettabile”
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Speranza lancia l’ennesimo allarme inesistente! Allertate tutte le regioni per incrementare i posti nei reparti covid. I veri malati, nel frattempo, hanno liste d’attesa lunghe anni

Schermata-2022-07-07-alle-13.47.30(in foto il “testicolo”…)

Attivarsi subito per potenziare l’organizzazione negli ospedali in vista di un incremento della domanda di assistenza sanitaria legato a Covid, con il forte aumento dei contagi registrato nell’ultimo periodo. Il ministero della Salute allerta le Regioni con una circolare, affinché si muovano tempestivamente per l’ampliamento di posti letto dedicati e tutto il necessario per la risposta all’epidemia.

“Si ritiene importante – si legge nel documento firmato dai direttori generali della Prevenzione, Giovanni Rezza, e della Programmazione sanitaria, Giovanni Leonardi – raccomandare alle Regioni e Province autonome l’attivazione delle misure organizzative atte a fronteggiare nelle prossime settimane un incremento della domanda di assistenza sanitaria legata all’infezione, sia a livello ospedaliero che territoriale, garantendo l’adeguato ampliamento dei posti letto di Area medica e di Terapia intensiva dedicati al Covid, da modulare in base alle necessità contingenti, e la corretta e tempestiva presa in carico dei pazienti affetti da malattia da Sars-CoV-2 in relazione alle specifiche necessità assistenziali, con particolare riferimento alle categorie più fragili”.

L’invito è a muoversi tempestivamente “alla luce dell’attuale andamento epidemico e in considerazione degli ulteriori impatti assistenziali sul livello ospedaliero, potenzialmente correlati alla maggiore diffusione del virus Sars-CoV-2”.

 

“Nonostante il periodo estivo in cui molte attività vengono svolte all’aperto – prosegue il ministero della Salute – si conferma sul territorio nazionale una fase epidemica caratterizzata da un forte aumento dell’incidenza, in constante crescita già da 4 settimane e che ha raggiunto i 586 casi/100.000 abitanti, da una trasmissibilità in aumento e al di sopra della soglia epidemica sia calcolata su casi sintomatici (Rt medio 1,30) che su casi ricoverati in ospedale (Rt 1,22), e da un aumento dei tassi di occupazione dei posti letto in area medica (9,2%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 22%) e di terapia intensiva (2,5%, con incremento relativo del numero di ricoverati del 13,6%)”.

Da qui la richiesta di potenziare la risposta sia sul fronte degli ospedali che a livello territoriale. Nella circolare si ribadisce poi nuovamente l’importanza della vaccinazione e di avere un scudo a proteggere la popolazione: “L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di un’elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia”.

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Se tutte le magistrature del mondo farebbero come i giudici dell’Uruguay per pfizer sarebbero C. amari!

  BUONGIORNO! QUALCHE TITOLO SU GUERRA E COVID…  A seguire l’ordinanza di un giudice dell’Uruguay che impone a pfizer di esibire i dati del siero magico entro 48 ore, ed il video mutuato da “Il Vaso di Pandora” che spiega ulteriormente i casini di Ursula con Burla e pfizer.                                                                                                                              blob (1) blob (2) blob                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             Mandare i nostri magistrati ad imparare il mestiere da quelli uruguagi non sarebbe mica una cattiva idea…

Uruguay, giudice dà 48 ore a Pfizer per rispondere su composizione, efficacia ed eventi avversi dei vaccini

2022-07-04-01

big pharma pfizer

 

Giudice dell’Uruguay dà 48 ore di tempo alla Pfizer di dichiarare la composizione e l’efficacia dei vaccini a mRna e gli eventi avversi. Il governo uruguaiano e la società farmaceutica Pfizer dovranno presentare alla giustizia informazioni dettagliate sui vaccini anticovid somministrati nel Paese, secondo un’ordinanza del tribunale rilasciata sabato.

Secondo la decisione, l’Esecutivo e il laboratorio statunitense devono fornire documentazione sulla composizione dei vaccini, compresa l’eventuale presenza di “ossido di grafene” o “elementi nanotecnologici”.

Si richiedono anche dati che dimostrino l’”innocuità” della “sostanza chiamata RNA messaggero” e che dimostrino con studi dell’agenzia statunitense degli Stati Uniti, la FDA, “la natura sperimentale” dei vaccini.

Il magistrato chiede che le autorità “spieghino se sono state studiate terapie alternative anticovid-19” e “in caso negativo, chiariscano perché queste soluzioni non sono state esplorate”, secondo il documento.

Il decreto giudiziario ha fissato l’udienza per mercoledì prossimo, data in cui devono comparire i rappresentanti della Presidenza e del Ministero della Salute, oltre alla società Pfizer.

CONTO ALLA ROVESCIA PER 48 ORE
http://www.expedientes.poderjudicial.gub.uy ::: DECRETO: 1189/2022
Per la presentazione, il deposito di un’azione per amparo; e costituito il domicilio…,

PREMESSO CHE:
Ai sensi dell’art. 6 inc. 1 della legge n. 16.011, il giudice può ordinare “in qualsiasi momento” un
procedimento di miglioramento. Il processo, inoltre, si sostanzia in un’unica udienza. Ciò, in analogia con il processo straordinario (art. 346 del CGP), consente di ordinare il procedimento preliminare in questa fase iniziale dello sviluppo del caso. Quella suggerita dal querelante e quella disposta dall’iniziativa inquisitoria giudiziaria (artt. 14 inc.1, 24 nº 4, 25.2 e 139.2 del CGP). È quindi necessario disporre di un massimo di elementi fattuali di giudizio per elaborare la ponderazione pertinenteall’oggetto dell’amparo.

Questo non può essere fatto con reale validità se non è basato su fatti reali, debitamente contrastati. Innanzitutto, bisogna necessariamente studiare la realtà su cui si proietta. Questa profondità di analisi si giustifica anche quando si apprezza l’importanza dei diritti che possono essere in gioco. È per questo motivo che si ricorrerà al potere di iniziativa probatoria del tribunale.

SI DELIBERA INOLTRE CHE:
1) Dovete presentare una copia certificata di ogni singolo contratto di acquisto (e di ogni altra trattativa o accordo correlato) dei cosiddetti vaccini anti-Covid che avete firmato, che possedete o che sono semplicemente alla vostra portata. In versione completa e non testata.

2) Fermo restando quanto sopra, si prega di indicare se tali strumenti hanno previsto clausole di indennizzo civile e/o di impunità penale per i fornitori rispetto al verificarsi di eventuali effetti avversi dei farmaci acquistati (tutti i farmaci destinati a combattere la SarsCov-2, Covid 19 e varianti, siano essi tecnicamente definiti come vaccino o meno). Trascrivere testualmente, se del caso, le clausole in questione.

3) Fornire tutti i dettagli sulla composizione biochimica dei cosiddetti vaccini SarsCov-2(Covid 19), in
dotazione alla popolazione nazionale. Per ognuno di essi (tipi e marche). In particolare, quella destinata alla popolazione dei minori.

4) Spiegare se le dosi sono distribuite per lotti o partite differenziate (diverse). In caso affermativo, si prega di chiarire: per quale motivo, e sulla base di quali criteri, ciascuno di essi verrebbe fornito a gruppi di popolazione diversi; se i farmaci di ciascun lotto sono diversi nel contenuto (o per qualsiasi motivo); e come e a chi sarebbero distinguibili. Se viene accertata l’effettiva esistenza di lotti diversi, si stabilisce che vengano richieste dosi sufficienti di ciascun lotto per l’esame di esperti giudiziari. Debitamente separato.

5. Specificare se i cosiddetti vaccini (o quali di essi) contengono la sostanza chiamata “RNA messaggero”. In caso affermativo, si prega di spiegare cosa significa. E, soprattutto, quali conseguenze terapeutiche o non terapeutiche – avverse o meno – possono avere per la persona a cui è stato inoculato. A proposito di quest’ultima, e in un’ipotesi negativa per quanto riguarda la presunta nocività, bisognerebbe specificare se esistono prove scientificamente provate della possibile innocuità dell’RNA “messaggero”, o se semplicemente mancano informazioni su questo punto.

6) Allo stesso modo di quanto sopra, e con identico dettaglio delle implicazioni biologiche individuali o
collettive, riferire sulla possibile presenza di ossido di grafene nei cosiddetti vaccini a disposizione della popolazione. Va sottolineato che i dati sono effettivamentedisponibili o meno su questo argomento. Esattamente come quello chiesto in relazione all’RNA “messaggero”.

7) Inoltre, in modo molto specifico e al di là di quanto già richiesto, si chiede di dire se si sa che quelli
etichettati come vaccini contengono o possono contenere elementi nanotecnologici. In caso contrario, si prega di chiarire se ciò è il risultato di un’effettiva constatazione della loro assenza o di una semplice
ignoranza dei componenti delle sostanze “vaccinali” in questione.

8) Certificare se le sostanze contenute nei cosiddetti vaccini forniti in Uruguay sono sperimentali o meno. Vale a dire, indicare dettagliatamente se sono stati approvati dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, o da un ente equivalente, secondo i protocolli abituali. O se hanno un altro tipo di permesso di emergenza. E se sì, da chi e con quali garanzie. E sulla base di quali regolamenti. In breve, dovreste anche rispondere se siete a conoscenza del fatto che sia il produttore e/o il fornitore, sia qualsiasi ente accademico o governativo (nazionale o estero), abbiano ammesso – in modo accreditato – la natura sperimentale dei suddetti “vaccini”.

9) Presentare informazioni complete e aggiornate in vostro possesso su ciò che è scientificamente noto – e non noto – sull’efficacia dei cosiddetti vaccini e sui loro possibili effetti collaterali a breve, medio e lungo termine (compresi i possibili effetti avversi).

10) Fornire dati ufficiali che dimostrino l’impatto negativo o positivo della cosiddetta vaccinazione sul
numero di infezioni e di decessi diagnosticati come Covid. Dall’inizio della campagna a oggi.

11) Indicare se sono stati condotti studi per spiegare il marcato aumento dei decessi dovuti a Covid 19 a partire da marzo 2021 (rispetto all’anno precedente). O se siete in possesso di informazioni – con sufficiente supporto scientifico e probatorio – a questo proposito?

12) Dettagliare, in relazione al numero totale di decessi in Uruguay diagnosticati con il Covid 19 dalla
pendenza della cosiddetta pandemia, l’età media complessiva; e, inoltre, quanti sono stati “a causa” del Covid 19 (in relazione alla causalità esclusiva), e quanti sono stati “con” il Covid 19 (cioè con la presenza del virus, ma non il determinante assoluto o centrale, principale della morte).

13) Dimostrare in modo scientifico (con prove di studi nazionali o internazionali effettuati) se la condizione di non vaccinato comporta un rischio per la salute della popolazione nel suo complesso (per terzi, non per se stessi). O se questo non è il caso. In tal caso, sono necessari altri due elementi: la determinazione e la dimostrazione del grado di pericolo e il motivo per cui, in tal caso, la vaccinazione non sarebbe stata ordinata obbligatoriamente. Aggiungendo se i vaccinati e i non vaccinati sono ugualmente contagiosi. E se si ritiene che lo facciano in misura diversa, spiegare come sarebbe e in quali proporzioni. Tutto questo dovrebbe essere debitamente accompagnato da prove che dimostrino l’affermazione.

14) Chiarire le ragioni della mancanza di consenso informato in relazione agli atti che compongono quella che il governo presenta come “campagna di vaccinazione”.

15) Elencare, con nomi e cognomi, l’identità dei tecnici professionisti che hanno diretto e stanno dirigendo la suddetta campagna. O di aver fornito consulenza a qualsiasi livello. Fornite anche i dati relativi alla loro posizione per poter essere interrogati in tribunale (mandato di comparizione). Oltre alle informazioni richieste, è necessario specificare se uno di loro è membro di un’organizzazione governativa o para-governativa straniera. O ha lavorato per uno di loro a qualsiasi titolo. Oppure, se del caso, è membro di una multinazionale del settore sanitario (o lavora in qualche modo a suo vantaggio). In caso affermativo,
indicare i nomi delle persone e delle organizzazioni o società coinvolte.

16) Indicare se sono state studiate terapie alternative contro il Covid 19 (per qualsiasi sua variante). In caso di risposta negativa, si prega di chiarire perché questi sbocchi non sono stati esplorati. Se sì, indicare i risultati della ricerca; se sono stati utilizzati o meno in Uruguay. E per quest’ultima opzione, fornire le ragioni che sarebbero state utilizzate per escluderle. Aggiungendo se si è a conoscenza del fatto che in altri Paesi sono stati utilizzati con successo, anche relativo, oppure no.
Per il resto, si precisa che le parti richieste sono:

(a) Tutte le richieste di informazioni devono essere soddisfatte cumulativamente. Cioè, in modo completo e integrale, e con totale indipendenza dalle risposte degli altri. In altre parole, la citazione globale implica che non si può intendere che l’adempimento di uno degli ordini lasci gli altri senza effetto. Non si può presumere che la risposta di uno possa contenere la risposta di un altro.

b) In caso di difficoltà nel redigere le risposte pertinenti, si chiede di spiegare nello stesso termine quali
potrebbero essere. Con ampi dettagli. Ciò al fine della valutazione giudiziaria dello stesso. In questo caso, si richiede una previsione cronologica di una possibile risposta efficace. Va qui sottolineata, anche se è ovvio, la rapidità che la struttura sommaria dell’amparo impone al decisore; e i rigorosi doveri di collaborazione – individuale e statale – con il sistema giudiziario.

c) Nell’ipotesi di una risposta direttamente negativa, sono richieste le relative motivazioni di fatto e di
diritto.
Queste informazioni devono essere richieste, tutte insieme e con identica citazione, alla PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA, al MINISTERO DELLA SALUTE PUBBLICA e al LABORATORIO PFIZER.
Per il resto, si prega di concedere quanto richiesto nella domanda.

A tutte le citazioni deve essere data risposta entro 48 ore o, a seconda dei casi, prima dell’udienza fissata.
L’udienza è fissata per mercoledì 6 luglio alle 9.00. Verranno stabiliti orari di apertura speciali.
E convocare all’udienza i testimoni proposti nella causa. E, per iniziativa giudiziaria, Gustavo Alberto
Giacheto o Giaccheto, con domicilio in Pza. Cagancha 1322, apt. 802. 802. nonché il personale responsabile (a livello dirigenziale e scientifico) del Laboratorio Pfizer in Uruguay.

In particolare, a PFIZER sarà richiesto di dichiarare entro 48 ore – con la fornitura di dati documentali se necessario – se l’azienda ha ammesso, in qualsiasi ambiente interno o esterno, la verif ica degli effetti avversi dei vaccini contro il cosiddetto Covid-19. In generale, e anche in dettaglio per quanto riguarda la popolazione pediatrica.
Tutto ciò che è impegnato.
E per quanto riguarda il resto, tenetelo presente.                                                                                                                                                                            Nel video gli “Imbrogli di Ursula” sugli acquisti dei vaccini-

PERLE DI GUERRA E DI COVID…

Nato-Foto-di-familia-Foto-Pool-Moncloa-Borja-Puig-de-la-BellacasaBUONGIORNO! Vertice Nato a Madrid: Biden ed i suoi “schiavetti”… Cosa non si fa per compiacere gli USA; ora Erdogan non è più un dittatore, ma un paladino dei diritti umani! E i Curdi? terroristi brutali da consegnare subito nelle mani del turco, pena la povera Finlandia con la Svezia, fuori dalla Nato, ed  alla mercè dei cattivissimi russi! Eppure i Curdi sono serviti nelle famose e disastrose guerre dei buoni scatenate dai soliti americani: come in Iraq e Siria…ma…pazienza… dei popoli si fa uso e getta!  Ed a proposito delle “guerre americane”: ne avessero azzeccate una! Vivono di rendita spacciandosi da liberatori dell’Europa da Hitler; dimenticando che in quella guerra, senza l’apporto determinante dei russi, magari finiva diversamente!  E poi? In Vietnam un popolo di contadini affamati e semianalfabeti, li ha rimandato in USA con la coda fra le gambe!..Eppure in quel posto hanno usato di tutto: dalle bombe ai gas a virus artificiali. Poi dopo essersi occupati di abolire le democrazie (poche in verità) latino-americane, come il Cile, ed i tentativi di assassinare Fidel Castro, stufi di produrre armi di ogni genere, e di non poterle consumare, si sono inventati la Somalia, l’Iraq, (2 volte) l’Afganistan, la Siria, la Libia ed i Balcani. Risultato? L’Iraq è una “democrazia per bande”; l’Afganistan è tornato “talebano” e la Libia è un casino “della madonna”! per dirlo alla Renato Pozzetto. Nel frattempo, negli ultimi 15 anni hanno lavorato  al solito chiodo: il nemico russo; e poco importa se per raggiungere lo scopo, hanno deciso di passare prima dal suicidio dell’Ucraina… Tanto gli 800 miliardi per ricostruirla li tira fuori Ursula!  blobEd a proposito di Ursula: dopo aver negato al garante il contenuto degli sms occorsi fra lei e Burla, fra una dose di pfizer e l’altra…riportiamo il seguente pezzo edito su “Affaritaliani” ieri 1 luglio 2022:                                                                                                 

Commissione UE: 3,7 mld ai consulenti in 3 anni. Troppi e poca trasparenza

La Corte dei Conti europea intravede potenziali rischi nel ricorso a consulenti esterni da parte della Commissione. 2.769 i consulenti pagati da Bruxelles

di Antonio Amorosi                                                                                                                                                                                                               

2769 consulenti esterni della UE. Conflitti di interessi e poca trasparenza. Non un encomio per Ursula Von der Leyen

I dipendenti della Commissione Europea sono circa 32.000 eppure “la Commissione Europea fa sempre più ricorso a consulenti esterni per una serie di servizi di consulenza e sostegno”. E’ quanto scrive ieri la Corte dei Conti Europea, l’organismo che verifica i conti di tutte le entrate e le uscite dell’Unione e dei suoi vari organi, al fine di accertarne la sana gestione finanziaria. “I servizi appaltati dalla Commissione tra il 2017 e il 2020 per un valore di circa 3,7 miliardi di euro”, scrive l’ente di controllo, “comprendono attività di consulenza, studi, valutazioni e ricerche”.

Secondo l’esame della Corte, il sistema informativo della Commissione europea non è in grado di fornire un quadro completo delle modalità con le quali si avvale di consulenti esterni. Non un encomio per la presidente Ursula Von der Leyen visto che nella relazione si scrive anche un rapporto costi benefici ottimale nè una tutela dei propri interessi (quelli UE)                                                                                                                                                                                                                             A seguire nell’articolo di oggi, ci occupiamo anche dello “starnuto”. Buon fine settimana.                                                                                                                                                                                                                                                                               blob (1)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           2022-06-30-04Il paese più vaccinato in Europa ha ora la peggiore situazione COVID

 

Praticamente ogni persona adulta in Portogallo ha fatto almeno due dosi del vaccino “sicuro ed efficace”, e una grande maggioranza della popolazione ha anche fatto la terza dose.

Tuttavia, il paese più vaccinato in Europa sta ora segnalando la peggiore situazione COVID. 

Il Portogallo, che una volta era considerato il paese nella posizione migliore per combattere l’epidemia, ora sta affrontando un enorme problema di salute.

Di tutti gli stati europei, “il Portogallo sta attraversando l’onda più drammatica”, scrive The Guardian.

“Con il numero di infezioni per milione che rimane a una media di sette giorni di 2.043 al giorno lunedì”, il paese iberico rappresenta “il secondo più alto tasso di nuovi casi al mondo”.

Nel frattempo, gli stati si stanno preparando per una nuova ondata di COVID in autunno, acquistando nuove scorte del vaccino.

2022-07-01-01

Covid, primo studio Iss sui bambini italiani: il vaccino protegge molto meno di quanto si pensasse

Covid, primo studio Iss sui bambini italiani: il vaccino protegge molto meno di quanto si pensasse
Uscito su Lancet, è il primo su numeri altissimi (3 milioni di bambini tra 5 e 11 anni). Protezione del 29,4% sull’infezione e del 41,1% contro la malattia grave. Quali sono le ragioni di cifre così modeste?

2022-06-29-04

Il cabarettista di Montreal Nick Nemeroff è morto improvvisamente lunedì all’età di 32 anni, ha annunciato la sua famiglia in un post su Twitter.

“È con profonda tristezza che annunciamo l’improvvisa scomparsa del nostro amato fratello Nick Nemeroff”, si legge in una dichiarazione sul suo account Twitter.

“La dedizione di Nick allo standup è stata formidabile e ha prodotto risultati sorprendenti. Ha attirato consensi in Canada e negli Stati Uniti, diventando sia un “fumetto del fumetto” che un successo con folle che erano innamorate della sua cadenza unica, del labirintico deadpan e della nuova interpretazione della commedia guidata dal depistaggio “, ha aggiunto il post. “Se Nick era in uno show comico, era garantito che se ne sarebbe andato con nuovi fan. E se lo meritava, perché la commedia era, in molti modi, la sua vita”.

“Infinitamente dolce, solidale con gli altri, umile riguardo alle sue molte abilità e risultati, Nick ha vissuto la sua vita facendo ciò che amava, ed è così che sarà ricordato. RIP Nick. Ti vogliamo bene”, ha concluso la dichiarazione.