PERLE DI GUERRA E DI COVID CHE CI RACCONTANO DI COME IN QUESTO PAESE CI PRENDONO PER I FONDELLI!

BUONGIORNO! NEL TRAFILETTO DI “lAVERITA'” DI OGGI LA NOTIZIA RISAPUTA DI COSA PENSANO E DI COME USANO L’UCRAINA E GLI UCRAINI, GLI AMERICANI MENTRE PROPONIAMO ANCORA UNA VOLTA TUTTI I TRAFFICI CRIMINALI CHE SI SVOLGONO ATTORNO E CON L’AFFARE ARMI CHE I “TESTICOLI” NATO – UE ED ITALIA SI OSTINANO AD INVIARE ANCHE  CONTRO LA VOLONTA’ DEL POPOLO ITALIANO! PER L’ITALIA FORSE NON TUTTI SANNO CHE UN FONDATORE DEL PARTITO AL MOMENTO DATO DI MAGGIORANZA, HA INTERESSI NELLA PRODUZIONE ED ESPORTAZIONI DI ARMI; POTREBBE ANCHE ESSERE UN MOTIVO PER CUI LA GUERRA, LA NATO E LA FEDELTA’ AGLI USA VIENE SBANDIERATA AI 4 VENTI…MAGARI PER TRANQUILLIZZARE I MERCATI! A SEGUIRE DUE NOTIZIE SU COSA ACCADE E SU COME GOVERNI AVVEDUTI COME LA DANIMARCA APRONO GLI OCCHI SUI “SIERI MAGICI” E SU COME IN GERMANIA LE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI DENUNCIANO LA VALANGA DI RISARCIMENTO DANNI POST VACCINO…. 

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Agosto 2022 Le armi inviate dall’Occidente in Ucraina starebbero finendo anche nelle mani di trafficanti. A lanciare l’allarme sono NATO e Unione europea, che hanno annunciato l’intenzione di affinare il sistema di monitoraggio e tracciamento del materiale bellico spedito a Kiev. Secondo fonti consultate dal Financial Times, un significativo numero di stati membri dell’Alleanza atlantica starebbe discutendo con l’amministrazione ucraina un meccanismo di tracciamento, oltre a stilare una dettagliata lista d’inventario delle armi inviate a Kiev.

“Non abbiamo idea di dove finiscano le armi”

“Tutte queste armi finiscono nel sud della Polonia, vengono spedite al confine e poi vengono semplicemente suddivise in diversi veicoli: tir, camion, a volte anche automobili private”, ha confidato una delle fonti al FT. “Dopodiché, perdiamo la loro localizzazione e non abbiamo alcuna idea di dove vadano a finire. Se vengono usate, e nemmeno se rimangono nel Paese”, ha aggiunto.

La questione era già nota da tempo. Il 19 aprile 2022, la CNN ha riportato le parole di un funzionario dell’intelligence statunitense. Nell’articolo emerge che gli Stati Uniti erano al corrente del fatto che la destinazione del massiccio invio di armi era tutt’altro che certa. Era prevedibile che, in una situazione d’incertezza totale quale un contesto bellico, la criminalità organizzata avrebbe cercato di trarre un profitto economico. Non sarebbe certo la prima volta che accade.

Il vertice di Interpol aveva già lanciato l’allarme a giugno

Un allarme che era stato lanciato anche dal vertice dell’Interpol, Jürgen Stock, agli inizi di giugno. “Una volta che si perde traccia delle armi [in Ucraina], arriveranno le armi illegali. Ce lo insegnano tanti altri conflitti – ha spiegato Stock e ha aggiunto che – I criminali, mentre stiamo parlando, stanno già agendo”.

Javelin e droni Kamikaze in vendita sul Dark Web

E i dubbi del numero uno dell’Organizzazione internazionale della polizia criminale trovano ora dei riscontri sul famigerato Dark Web. Si tratta di quella parte di internet non accessibile dai comuni motori di ricerca e che viene quindi utilizzata dalla criminalità organizzata per la compravendita di merce illegale. Sul sito “Thief”, risultano ora in vendita lanciamissili Javelin e i droni Switchblade 600 Kamikaze. Gli anticarro Javelin prodotti dall’azienda statunitense Raytheon sono in vendita a 30.000 dollari. Una sciocchezza in confronto ai 250.000 dollari, prezzo standard di un Javelin.

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Un anticarro Javelin in vendita sul sito dark “Thief” a 30.000 USD

Kiev smentisce: “è propaganda russa”

Nel frattempo, Kiev smentisce tutto, affermando che il traffico di armi sarebbe un’operazione di propaganda esercitata dai russi. Il ministro della Difesa ucraino, Yuriy Sak, ha affermato che l’equipaggiamento militare che arriva in Ucraina è sottoposto a rigidi controlli, aggiungendo che la vicenda potrebbe rientrare “nella guerra d’informazione russa per scoraggiare i partner internazionali a fornire armi all’Ucraina, necessarie per la nostra vittoria”.

L’industria bellica si lecca le dita

Dall’inizio dell’intervento militare russo in terra ucraina, la NATO ha inviato oltre 8 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina. I soli Stati Uniti hanno invece spedito circa 54 miliardi di dollari in assistenza militare e umanitaria a Kiev. Un business che fa gola alle grandi industrie del settore, quali le statunitensi Raytheon e Lockheed Martin. Proprio l’industria bellica non fa mistero del fatto che vorrebbe un conflitto che duri più tempo possibile. “Stiamo pianificando per il lungo periodo”ha dichiarato a maggio 2022 Jim Taiclet, amministratore delegato di Lockheed Martin.

Italia: record esportazioni armi nel 2021

E in questo contesto, l’Italia registra il record sull’esportazione di armi che ammonta, per l’anno 2021, a circa 4,8 miliardi di euro. La cifra più alta del dopoguerra, e questo ben prima che Vladimir Putin ordinasse la sua “operazione militare speciale” nel Donbass. Armi che l’Italia ha continuato a esportare all’Egitto di al-Sisi, all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti, autori di molteplici stragi nel conflitto dello Yemen, e ad altri regimi. Ma la vita dei bambini yemeniti non sembra degna dell’attenzione mediatica dell’Occidente.

Oltre alla perdita di miliardi di soldi dei contribuenti, il traffico d’armi illegali rappresenta un forte rischio per la sicurezza internazionale. Una volta sul mercato nero, la preoccupazione è che armi all’avanguardia tecnologica finiscano, ad esempio, nelle mani di organizzazioni terroristiche. Ma questo, a chi ha visto possibilità di guadagno con la guerra, non interessa.

PER LE ARMI PARLAVAMO DI QUESTI DUE E DEL GIGANTE IN PARTICOLARE… crosetto_meloni-2                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        IN DANIMARCA SOSPESA LA VACCINAZIONE ANTI-COVID PER I MINORI

 

2022-08-09-04             La Danimarca è un paese che sui vaccini contro il Covid si è spesso comportato controcorrente. Con la “nuova stagione vaccinale” prevista in autunno, il Paese ha deciso di sospendere in maniera definitiva la vaccinazione per i minori di 18 anni. 

Come si legge sul sito dell’autorità sanitaria danese:

“Bambini e giovani solo molto raramente si ammalano gravemente di covid-19 con la variante omicron. Pertanto, dal 1° luglio 2022 non sarà più possibile per bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni ottenere la prima dose, e dal 1° settembre 2022 non sarà più possibile ottenere la dose di richiamo”.

Una importante notizia per chi da sempre ha evidenziato che nei giovani la vaccinazione anti-Covid poteva portare più rischi che benefici.

Già a giugno, sempre in Danimarca, si era già parlato di vaccinare i minori solo in caso di consiglio medico e quindi esclusivamente dopo un controllo da parte del proprio pediatra.

Persino il direttore generale sanitario danese, Søren Brostrøm, aveva dichiarato in tv che la vaccinazione per i minori era stata un errore ed anzi, aveva chiesto scusa.

Bisogna inoltre notare che rispetto ai primi mesi di campagna vaccinale, il Paese nordico rimane cauto. Consiglia sempre e comunque la terza dose, parla però del Covid come di un’infezione stagionale, paragonabile all’influenza.

Qui in Italia le istituzioni sembrano invece aver fatto un patto inviolabile con le case farmaceutiche, per cui ormai le dosi di vaccino sono acquistate per essere smaltite.

Che la Danimarca faccia scuola e che ci sia finalmente un ripensamento da parte delle istituzioni? Staremo a vedere.

 

I 2022-08-09-02numeri sono impressionanti: 437.593 degli 11 milioni di assicurati del più grande fondo di assicurazione sanitaria del paese, Techniker Krankenkasse (TK) hanno dovuto seguire un trattamento medico nel 2021 per il vaccino Covid Effetti collaterali. Questo è 1 su 25 e un aumento del 3000 percento. Questo numero è importante e rappresenta quasi il doppio di tutti gli effetti collaterali riportati dall’agenzia medica federale tedesca Paul Ehrlich Institute (PEI) e Lareb Germany.

Nel 2019, tra gli 11 milioni di assicurati, sono state necessarie 13.777 cure mediche per gli effetti collaterali dei vaccini. Nel 2020 erano 15.044. Nel 2021 il numero è balzato a 437.593, con un aumento di oltre il 3.000%.

Sulla base dei dati di Techniker Krankenkasse, si prevede che fino a 1 su 500 iniezioni di vaccino contro il covid provocherà gravi effetti collaterali. Ne dà notizia il sito di notizie olandese Blckbx.

All’inizio di luglio, il canale di notizie tedesco WELT ha ottenuto una lettera dalla National Association of Statutory Health Insurance Physicians (KBV) che mostrava che le stime di Andreas Schöfbeck erano probabilmente corrette.

La lettera della KBV di metà giugno ha rivelato che quasi 2,5 milioni di cittadini sono andati dal medico nel 2021 a causa degli effetti collaterali della vaccinazione corona.

Anche il Ministero della Salute in Germania ha ammesso che 1 su 500 iniezioni provocano ospedalizzazione, invalidità permanente o morte: una rivelazione molto seria, ma probabilmente una stima molto prudente.

 

PERLE DI GUERRA E DI COVID CHE CI RACCONTANO DI COME IN QUESTO PAESE CI PRENDONO PER I FONDELLI!ultima modifica: 2022-08-10T07:47:13+02:00da GUATAMELA1