I SERVI SCIOCCHI DI WASHINGTON RACCONTANO UN FILM GIRATO AD HOLLYWOD…NON LA REALTA’!

BUONGIORNO! L’UE PER PAURA DEGLI USA SI STA AUTODISTRUGGENDO. MA LA POLITICA PREZZOLATA E L’INFORMAZIONE DI REGIME, E…NON PREZZOLATA DAI RUSSI, MA DA WASHINGTON PROSEGUE LA SUA FOLLE CORSA VERSO IL FONDO DELLA CLASSIFICA PER LA LIBERTA’ DI STAMPA, RENDENDO I POPOLI EUROPEI IGNORANTI AGITANDO LO SPETTRO DEI BISOGNI! CHISSA’ SE FARANNO IN TEMPO AD ACCORGESI CHE SONO LORO L’OBBIETTIVO COLLATERALE DELLA GUERRA CREATA FOMENTATA ED ARMATA DAGLI AMERICANI. E NON VENISSERO A RACCONTARCI LA BALLA DELLA POVERA UCRAINA AGGREDITA: QUELLO CHE HANNO FATTO I RUSSI E’ STATO QUELLO CHE NON HA VOLUTO FARE LA NATO PERCHE’ NON ERA IL SOCCORSO A POPOLAZIONI DISCRIMINATE, PERSEGUITATE ED UCCISE L’OBBIETTIVO. COSA CHE PERO’ FU RITENUTA GIUSTO QUANDO LORO ITALIA IN TESTA, BOMBARDARONO LA SERBIA PER DIFENDERE I KOSSOVARI, DISCRIMINATI, PERSEGUITATI E STERMINATI (MA NON ERA NEANCHE VERO) QUINDI SE LO FA L’OCCIDENTE E’ NOBILE…SE LO FA LA RUSSIA E’ AGGRESSIONE; EPPURE I RUSSI ALMENO PARLANO LA STESSA LINGUA DEGLI OPPRESSI….NON RISULTA CHE GLI AMERICANI ED I LORO SERVI…SI: SERVI E NON ALLEATI, PARLINO L’ALBANESE; LA LINGUA DEL KOSSOVO! NEL PROSIEGUO DELL’ARTICOLO, UN VIDEO DA BRIVIDI, MUTUATO DA  “Radio-Radio”, RIFERITO AD UN INTERVENTO DI UNA PARLAMENTARE UE, CHE SBATTE IN FACCIA LA VERITA’ AGLI SGHERRI DELLA NATO; LA NOTIZIA CON VIDEO MUTUATO DA “V-N Rangeloni”,  DI COME GLI UCRAINI USANO LE ARMI DEI PAESI “BUONI”…ED IL SILENZIO ASSORDANTE DELL’INFORMAZIONE E DELLA POLITICA ITALIANA! UN INFORMAZIONE CHE NON SA INDIGNARSI PER IL BOMBARDAMENTO DI UN ORFANOTROFIO (SI INDIGNA SOLO SE LO FANNO I RUSSI)…MA SI ESALTA PER VITTORIE “EPICHE” MOLTO FANTASIOSE DEI LORO EROI…MA A GELARE I LORO ENTUSIASMI CI PENSA IL GENERALE MINI CON UN INTERVISTA SU:

“l’AntiDiplomatico” 14 settembre 2022

… BUONA LETTURA E BUONA VISIONE.

 

Bombardato un orfanotrofio dall’esercito Ucraino! I missili intelligenti regalati dal Pentagono puntati contro i villaggi: la strage dei civili che nessun Tg ti racconta

                                                                                                                                                                                                                                            MA I TG SGUATTERI DI REGIME NON RACCONTANO LA FEROCIA DEI NAZISTI UCRAINI ARMATI DALL’INTERO OCCIDENTE! PER COLPIRE VIGLIACCAMENTE DUE EDIFICI CIVILI ED UN ORFANOTROFIO, HANNO DILAPIDATO OLTRE UN MILIONE DI EURO DI ARMI PORTATE DALLA BEFANA NATO! NON LE RACCONTANO QUESTE STRAGI I VARI MENTANA O GIANNINI…MOLTO SOLERTI A NARRARE INVECE  PSEUDO VITTORIE EPOCALI DEI SICARI UCRAINI DELLA NATO! DOPO IL VIDEO, L’INTERVISTA AL GENERALE MINI CHE SUONA LA SVEGLIA AGLI IDIOTI PREZZOLATI PER DISINFORMARE

Notizie tratte dal canale Telegram del giornalista italiano presente in Donbass Vittorio Rangeloni  Settembre 15, 2022-

Oggi, alle prime lici dell’alba, due palazzine del piccolo villaggio Golmovsky sono state completamente distrutte dalle esplosioni di almeno 6 razzi lanciati dai famigerati HIMARS americani, sistemi d’arma moderni ritenuti altamente precisi.

Quattro civili sono rimasti uccisi nel sonno, gli uomini dell’Emercom hanno impiegato diverse ore per estrarre tutti i corpi dalle macerie. All’interno degli edifici non vivevano militari, nessuno capisce come mai siano state colpite proprio queste palazzine. Lanciare un razzo costa circa 150 mila dollari. Di fatto è stato speso quasi un milione di dollari per distruggere edifici innocui e ammazzare innocenti.

A distanza di poche ore l’esercito ucraino ha aperto il fuoco su Perevalsk (non lontano da Lugansk), colpendo un college, causando morti e feriti. In serata a causa dell’esplosione di un razzo a Kherson sono rimasti uccisi due adulti e due bambini.

Il regime di Kiev ha attaccato un college di un orfanotrofio a Perevalsk nella repubblica popolare di Lugansk. Un ragazzo di 15 anni è morto . Feriti 6 bambini e 4 lavoratori. Gli orfani sono stati collocati nell’istituto scolastico.

A colpire sono stati i “precisi” missili HIMARS (qui il video)

 

 

Generale Mini a l’AD: “Offensiva ucraina significativa per la propaganda, ma sul terreno le condizioni non sono mutate di molto. Anzi…”

 da Le Interviste de “l’AntiDiplomatico” 14 settembre 2022

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Generale dopo l’offensiva ucraina è arrivata la risposta russa contro le infrastrutture elettriche del paese. Siamo ufficialmente passati, dal punto di vista russo, dall'”operazione speciale” alla guerra propriamente detta? 

Non ancora ma ci stiamo avvicinando. Non si tratta di una questione formale, come molti pensano, e nemmeno di un pleonasmo, dato che ciò che vediamo è una guerra de facto, come molti altri affermano. Non è neppure una guerra che riguarda “altri”, come s’illudono la Nato e tutti i suoi azionisti. Per la Russia il passaggio è sostanziale e Putin lo sa bene, per questo resiste alle insistenze dei suoi falchi. Il solo parlare di guerra per ogni Stato serio è una cosa grave. Uno Stato in guerra deve adottare provvedimenti eccezionali anche se si tratta di una guerra che si intende combattere ad un basso livello. Uno Stato in guerra non ammette e non può ammettere dissidenze interne, deve derogare a molte prerogative e diritti dei cittadini, deve chiedere e pretendere sacrifici, deve trovare le risorse per sostenerla e le coperture internazionali per non cadere  nell’illecito giuridico che aggiungerebbe crimine al crimine della guerra stessa. La Russia finora non ha chiesto nulla di ciò ai propri cittadini in maniera esplicita e diretta anche se ha già adottato molte misure necessarie per lo stato di guerra. L’Ucraina stessa non ammette di essere in guerra contro la Russia ma dichiara di resistere ad una “aggressione” e si guarda bene dal colpire obiettivi all’interno dello stato “nemico”. Gli Stati Uniti e gli altri membri della Nato  e dell’Unione Europea sono anche più ambigui e ipocriti. Sono state adottate misure di guerra aperta e diretta contro la Russia; siamo apertamente cobelligeranti con l’Ucraina ma non è stata adottata nessuna misura giuridica, economica e politica per riconoscere tale status. La fornitura di armi è un atto di guerra, le sanzioni economiche sono atti di guerra ai quali la Russia risponde con altrettanti atti di guerra, ma i provvedimenti sembra riguardino una semplice congiuntura transitoria, come si potrebbe fare in caso di sciopero dei distributori o dei trasportatori per il rinnovo del contratto di lavoro. Gli Stati Uniti, un po’ per la lontananza dal teatro bellico e un po’ per convenienza politico-sociale, non hanno emesso un solo provvedimento analogo o similare a quelli eccezionali adottati in occasione della dichiarata “guerra al terrore”. Eppure la popolazione, a causa di questa guerra da essi preparata, voluta e sostenuta,  sta sostenendo sacrifici e disagi ben più gravi di quelli provocati dalla guerra al terrore dall’ 11.9 in poi.

– Sull’offensiva ucraina. Vede paralleli con la ritirata russa dall’area di Kiev e dal punto di vista militare è una grave sconfitta strategica?

Più che paralleli, vedo lo stesso modo di operare. D’altra parte queste manovre di arretramento e riposizionamento sono classiche specialmente quando si vuole sbloccare una situazione di stallo. I russi si sono ritirati in disordine, ma su ordine. La fretta nel lasciare le posizioni è evidente da ciò che si sono lasciati dietro, ma più che una sorpresa tattica degli ucraini dimostra che l’ordine è stato impartito in ritardo. In ogni caso, il caos delle ritirate non ci deve sorprendere. Sono finiti i tempi di Rommel che con un esercito più volte decimato si ritirò dall’Egitto alla Tunisia continuando a combattere. Da Saigon a Kabul le ritirate di eserciti “imbattibili” sono sempre state caotiche. Lo stesso risultato ottenuto dagli ucraini è senz’altro molto significativo in termini di propaganda, ma sul terreno le condizioni non sono mutate di molto. Anzi, in un certo senso peggiorano per gli ucraini che in uno spazio vuoto dovranno sostenere il fuoco russo. Il valore della manovra dovrà essere valutato quando il soldato eroico e vittorioso tra le macerie e sotto i bombardamenti si porrà la domanda: e adesso?

 

– Come confermato dal NYT l’offensiva ucraina ha avuto il supporto decisivo dell’intelligence Nato. Considerando le armi inviate e i tantissimi mercenari Nato che combattono sul campo, si può dire che ha ragione Papa Francesco quando parla di terza guerra mondiale iniziata?

Il supporto decisivo dell’Intelligence Nato è un eufemismo: gli ucraini possono accontentarsi delle medaglie, ma il supporto degli Stati Uniti (più di quello di tutti gli altri paesi della Nato) è stato il vero motore dell’operazione. Non solo sono state fornite informazioni e armi, ma anche piani, obiettivi e la direzione stessa delle operazioni. Papa Francesco parla della guerra moderna avendone colto il vero senso universale, che prescinde dalla teconologia e dalle tattiche: l’uso della forza non è più uno strumento, ma il fine. La violenza, l’inganno e la disumanità sono fini. Sono cose che molti politici e anche molti generali faticano a comprendere. Il Papa è tuttavia ottimista: pensa che la terza guerra mondiale sia appena cominciata e possa essere fermata. A me sembra che proprio nel senso indicato la prima e la seconda non siano mai finite. 


– Il conflitto in Ucraina è praticamente assente dalla campagna elettorale in corso in Italia, nonostante sia chiaramente l’evento che più condizionerà le vite degli italiani nei prossimi mesi. Da che cosa deriva questo silenzio? E come può l’Italia farsi volano di pace nei prossimi mesi

La posizione assunta dal nostro paese nella questione ucraina è talmente imbarazzante da costituire un brutto argomento elettorale.  Per tutto il mese di febbraio potevamo fare qualcosa perché la guerra non cominciasse. Sarebbe bastato discutere sulla politica, gli interessi e la sicurezza dell’Europa invece di accettare ad occhi chiusi una versione distorta della realtà come quella prospettata dagli Usa, dalla Ue e dalla Nato. Sarebbe bastato leggere le norme  del Trattato atlantico e quello dell’Unione  per rendersi conto che chi si professava atlantista ed europeista le stava calpestando. Volevamo il ripristino della sovranità dell’Ucraina, il disimpegno dalla dipendenza energetica dalla Russia, maggiore sicurezza in Europa? Tutto questo si poteva ottenere discutendo e negoziando. Se non altro per guadagnare tempo. È stata scelta la strada della guerra, l’abdicazione della diplomazia, la rinuncia alla politica di sicurezza per far prevalere Cultura, Valori e interessi altrui su quelli nostri e quelli genuinamente europei. Una guerra vile, fatta fare agli altri, per le loro fobie e le loro vendette. Ora, gli autori di questo scempio si dovrebbero svergognare da soli spiegandolo agli italiani e implorando il loro voto? Meglio tacere. Poi, dopo le elezioni, un modo per favorire la pace ci sarebbe: leggere i trattati, assolvere gli impegni assunti per la pace e denunciare quelli che pur parlando di pace e sicurezza conducono inesorabilmente alla guerra. 

 

 

I POPOLI EUROPEI SONO UNA COLLEZIONE DI PECORE, BUOI E STRUZZI!…ED IO CHE CREDEVO CHE VI FOSSERO ANCHE LEONI!

Buongiorno! all’appellativo “IDIOTI” usato da Mdvedev, il vice di Putin, bisogna gioco forza aggiungere anche quello di “testicoli”! Fa ribrezzo come questo popolo… i popoli europei nella quasi totalità subiscono passivamente le angherie, i soprusi, le decisioni di politici venduti alla ragione americana. Si sta credendo anche che L’oligarchia ucraina, sia il top della democrazia mondiale. In nome di questa colossale e tragica balla, imposta dagli USA, i vertici di una politica che se ne fotte dei popoli, sta ciecamente portando l’Europa al tracollo morale, fisico ed economico! A Washington se la ridono sotto i baffi; constatando l’imbecillità dei vari Mattarella, Draghi Macron, e la demenza dei vari improbabili condottieri che siedono a Bruxelles o a Berlino!…Ci stanno mandando sul lastrico su ordine degli USA. Stà feccia crede veramente che l’Ucraina è la perla della democrazia! Ma i numeri ed i dati raccontano un altra storia. Una storia che provano a nascondere fidando sulla passività ed il disinteresse dei sudditi. Lo scriviamo ancora…lo scriveremo sempre fino alla noia. E chiediamo una risposta: l’Ucraina non è nella NATO; l’Ucraina non è nell’UE; l’Ucraina è fra le nazioni più corrotte al mondo. L’Ucraina, infine, è stata manipolata, plagiata, usata al solo scopo degli interessi planetari di potere ed egemonia degli americani!…Oltre al breve articolo in cui la parola “IDIOTI” si rivela azzeccata come non mai,  proponiamo per l’ennesima volta, anche senza nutrire più speranze che qualcuno voglia veramente capire e sapere, il video in coda all’articolo. Lo guarderete?…Ho dubbi. Ma ricordate: quando fra un paio di mesi, verranno a controllare a casa tua quante docce calde fai; quante volte accendi un fornello per farti un caffè…ogni volta la realtà ti darà una sberla…e se non ti risveglia…almeno finisce di tramortirti inibendoti!  IL video di Mazzucco ti racconta con chiarezza di come gli americani abbiano organizzato il tutto a loro esclusivo interesse! E l’Europa, il fedele leccapiedi? “In culo all’Europa” come sentirete dire da Victoria Nuland, all’ ambasciatore americano a Kiev!  

“Idioti, volete portarci alla terza guerra mondiale”. Medvedev attacca l’occidente, mentre Putin incontra Xi Jinping

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E a confermare come il quadro sia, ora, pericolosissimo, ecco le parole del super-falco Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo e fedelissimo dello zar, che da che guerra fu ci ha abituato a frasi e minacce agghiaccianti. Commentando la bozza delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina diffusa oggi, martedì 13 settembre, dalla presidenza di Kiev, Medvedev ha affermato che è “di fatto un prologo alla Terza Guerra Mondiale“. Così sul suo canale Telegram, dove ha aggiunto: “Naturalmente, nessuno darà alcuna garanzia ai nazisti ucraini, dopotutto è quasi come applicare l’articolo 5 del Trattato della Nato”, ha aggiunto. “Se questi idioti continueranno a pompare senza freni il regime di Kiev con i tipi di armi più pericolosi prima o poi la campagna militare passerà a un altro livello”, ha rimarcato Medvedev, parlando dunque in modo chiarissimo di terza guerra mondiale.

Ma non è finita. Il falcio putiniano ha aggiunto: “I confini visibili e la potenziale prevedibilità delle azioni delle parti in conflitto scompariranno da esso. Seguirà uno scenario militare che coinvolgerà nuovi partecipanti. E poi i Paesi occidentali non potranno sedersi nelle loro case e appartamenti puliti, ridendo di come indeboliscono accuratamente la Russia per procura”. Minacce su minacce, che si concludono con la citazione di un brano dell’Apocalisse: “Del resto si dice: per queste tre piaghe, per il fuoco, il fumo e lo zolfo che uscivano dalla loro bocca, una terza parte del popolo morì“, conclude Medvedev.

E sostanzialmente in contemporanea alle parole di Medvedev, dal Cremlino arrivava la conferma: Putin e l’omologo cinese, Xi Jinping, si incontreranno giovedì 15 settembre a Samarcanda nell’ambito del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai. Per l’occasione, aggiunge il Cremlino, discuteranno degli attuali problemi internazionali e anche della guerra in Ucraina. L’annunciato è arrivato dall’assistente del presidente russo, Yuri Ushakov, parole rilanciate dalla Tass. Ushakov ha poi definito l’incontro “di particolare importanza”. Putin e Xi Jinping discuteranno in dettaglio anche le azioni della Russia in Ucraina, ha proseguito l’assistente dello zar, rimarcando la posizione equilibrata di Pechino sulla crisi ucraina. “La Cina affronta la crisi ucraina in modo equilibrato, dichiarando chiaramente di comprendere le ragioni che hanno costretto la Russia a lanciare un’operazione militare speciale. Questo problema, ovviamente, sarà discusso in dettaglio durante il prossimo incontro a Samarcanda”, ha concluso Ushakov. E una drammatica escalation del conflitto, ora, sembra più vicina

 

Italiani razza servile…servile a tal punto che Benigni fa liberare Auschwitz dai marines…ma lo fecero i russi! E chi se ne frega: un Oscar val bene una balla!

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           BUONGIORNO! UN RICORDO DEL PEGGIOR PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA  è l’argomento dell’articolo di oggi; articolo per altro già proposto , ma che attraverso la sua lettura o…rilettura, offre uno spaccato di come l’Italia sovrana…non è mai stata sovrana! Prima una breve riflessione sull’immediata realtà della guerra…il “capolavoro” delle guerre “democratiche” imposte dagli USA ai pavidi e vigliacchetti alleati! Stiamoci attenti a svegliarsi prima della catastrofe organizzata per gli altri. E fra gli altri, l’Europa è la prima vittima predestinata, da sacrificare per affermare l’egemonia planetaria voluta, inseguita,  dai pazzi al comando a Washington. Il programma di conquista imperiale USA, aveva avuto una frenata, grazie alla presidenza TRUMP, scheggia impazzita e non controllabile dai burattinai, e che ha rinviato il programma di qualche anno …altrimenti ora saremmo già tutti sudditi dell’impero! Magari non ci crederete…ma fatevi qualche domandina; collegate la pandemia alla guerra, il cui vero scopo era ed è ridurre alla cieca ubbidienza le masse pavide che si preoccupano di poter morire per uno starnuto, ma che, come struzzi, non capiscono che si morirà per la guerra… ricordiamo che si è marciati a favore della pace ogni volta che una guerra mostrava di degenerare a livello planetario…ma ora sembra che della pace frega meno di zero a tutti. E l’Europa sorda, ceca e pusillame, non ha capito che il suo destino è stato segnato da tempo: colonia e possedimento d’oltremare americano. Prima una breve  riflessione aggiornata sulla situazione in atto.

“La sconfitta nella battaglia di Balakleya-Kupyansk (non è ancora chiara l’ entità delle conseguenze, ma è chiaro che si tratta da una sconfitta) mette la Russia davanti al fallimento della strategia dell’ impegno limitato e la costringerà presto a scelte difficili.

I Russi in Ucraina sono circa 100.000, gli ucraini mobilitano quasi un milione e mezzo di soldati, armati da TUTTO L’Occidente.

È evidente che la Russia sarà costretta ad utilizzare tutto quello che finora NON ha utilizzato (non solo in termini di uomini ma soprattutto di armi…). La Russia può contare su quasi due milioni di militari, 7000 ordigni nucleari e … altre armi non convenzionali mai dichiarate (immaginate cosa, se riuscite ad immaginarlo).

È probabilmente quello che desidera l’Occidente (non i popoli occidentali che al massimo desiderano uno spritz, ma i loro veri Padroni visibili o meno): un coinvolgimento drammatico di gran parte del Vecchio Mondo in un conflitto devastante (con gli USA alla finestra, in attesa che Europei, Slavi, Mediorientali e Asiatici si facciano a pezzi fra loro – questo è il vero Great Reset, altro che le cretinate di Davos).

In questi giorni, 15 cargo iraniani sono atterrati a Mosca, via Armenia.

Probabilmente, la VERA GUERRA sta per iniziare solo adesso”.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                

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Avevo trattato più volte questo argomento; ma la cappa calata da qualche anno a questa parte, sull’informazione libera…o su quella che ne resta in questo paese, non  ha mai consentito di portare a conoscenza degli italiani, il disastro e la strage dei proiettili a base di uranio impoverito, che la Nato, Italia compresa, ha usato in tutte le guerre “democratiche” e di cui il nostro paese non se ne è persa una! Gli americani “buoni”, escogitarono il modo di smaltire le scorie nucleari, usandole come base per bombe e munizioni; questo ha causato e causa centinaia di morti fra militari ed ex militari nelle file dei “buoni”…e che gente come Mattarella ha contribuito  negando a coprire, nonostante l’evidenza delle prove e delle testimonianze!  L’ennesima ferita mortale inflitta agli italiani, in oltre settant’anni di schiavitù del bel paese imposta dai “liberatori” che già dal primo giorno provarono, alleandosi con “cosa nostra” a sottrarre la Sicilia allo stato italiano, organizzando una futura indipendenza dell’isola, in tempi immediati per averne la totale disponibilità come una immensa base USA nel mediterraneo! Leggete per favore l’articolo che proponiamo; bisogna conoscere il passato (non quello ufficiale) per capire il presente e proiettarsi verso un futuro che è già segnato, se questo popolo, ed i popoli di tutta Europa  non cacceranno, anche con le armi, l’intera classe politica al potere ed i loro burattinai occulti ma che tutti conosciamo! 

Uranio impoverito, Mattarella aveva negato tradendo i militari italiani morti grazie alle munizioni Usa impiegate in Bosnia, la Nato nel frattempo invoca l’immunità per evitare di essere processata

Strage all’uranio impoverito, la Nato invoca l’immunità

Centinaia i militari morti per i bombardamenti nella ex Jugoslavia, ecco il documento con il quale l’organizzazione militare vorrebbe “salvarsi”. E poi c’è il caso “Torio” di Teulada e Quirra, anche qui la Nato invocherà l’immunità?

Inchiesta di Mauro de L’unione Sarda

Per tutti era “Snuffy”, l’ammiraglio dal fiuto lungo. Leighton Warren Smith, figlio di un allevatore di maiali dell’Alabama, Stati Uniti del sud, nella sua vita ha bombardato come pilota di caccia d’attacco per ben 280 volte il Vietnam più profondo. Gli annali di quella guerra letale gli attribuiscono il merito di aver distrutto persino il ponte Thanh Hoa, il più resistente di tutto il Vietnam del Nord. Nel 1994 è diventato il Comandante in Capo delle Forze della Marina degli Stati Uniti in Europa e delle Forze Alleate della Nato nel Sud Europa. Sono gli anni nefasti delle operazioni Nato in Bosnia. In pochi sanno quello che sta realmente accadendo in quella terra di corvi e morti. Smith è a capo di quelle operazioni di guerra.

Snuffy sa tutto

Lui, invece, sa tutto. Conosce, come pochi, l’impatto di quelle bombe che gli aerei sganciano come una pioggia torrenziale su obiettivi civili e militari. Lo ripete ai più alti in grado e si scontra senza mezze misure con gli assertori della folle teoria che bisogna “bombardare per la pace”. Il 31 luglio del 1996 con un colpo di scena, in piena guerra, rinuncia alla guida della Marina degli Stati Uniti e delle forze della Nato in Europa. L’abbandono è prematuro, inatteso, per molti versi senza una spiegazione. Lui, però, sapeva tutto, compreso il tipo di proiettili che copiosamente si stavano scaraventando, senza un domani, in quella terra di sangue e guerra fratricida. Prima di lasciare l’incarico, però, è il 31 agosto del 1995, nel quartier generale della Nato del sud Europa, a Napoli, raduna tutti i vertici militari italiani e non solo.

Italia, negare sempre

Ci sono i Capi di Stato Maggiore delle tre Armi e della Difesa. Camicia desertica, maniche corte, graduata con le onorificenze più alte, un microfono in mano e un cavalletto da pittore sulla sua destra. Il cartello che illustra ai suoi omologhi del Bel Paese non è cifrato. Tutt’altro. La rappresentazione è geografica e numerica: «Abbiamo bombardato in 359 aree, con 3.500 colpi». È molto più che una confessione. Insieme al numero di “targets” colpiti, c’è anche l’ammissione più cruenta: «abbiamo usato armi all’Uranio impoverito». Il messaggio è fin troppo chiaro: la presenza di militari, anche in assetto di “peacekeeping”, per mantenere la pace, può essere letale. L’informativa è riservata ai vertici militari che, però, dopo qualche anno se ne dimenticano. Gli “smemorati” della Difesa italiana sono talmente “distratti” che finiscono per mandare i militari italiani, la maggior parte saranno sardi, con la Brigata Sassari, direttamente in quelle aree colpite da proiettili letali all’uranio impoverito. Negano tutto, però. E il primo a negare quei fatti è il Ministro della Difesa di allora, Sergio Mattarella, l’attuale Capo dello Stato, che, il 27 settembre del 2000, a Montecitorio affermava: «Desidero anzitutto riaffermare che ad oggi nessun militare del nostro contingente in Kosovo è stato rimpatriato perché affetto da leucemia e che non sono mai emersi casi sospetti di questa malattia. Va escluso anche che siano collegabili all’uranio impoverito i due casi letali di leucemia acuta che si sono verificati nelle Forze armate, il primo sei anni fa, il secondo l’anno passato. Nel secondo caso, il giovane militare era stato impiegato in Bosnia, precisamente a Sarajevo, dove non vi è mai stato uso di uranio impoverito».

La strage di Stato

Le sentenze giudiziarie diranno ben altro. I due militari, di cui uno sardo, sono morti per casi di leucemia acuta provocata proprio dall’uranio impoverito, lo stesso per il quale “Snuffy” aveva avvertito tutti i vertici militari italiani. Dopo di loro la strage, silenziosa, di militari coinvolti in quelle missioni di pace non si è mai fermata. L’Osservatorio Militare tiene la mesta contabilità delle croci: 7600 i militari italiani che si sono ammalati di cancro a causa dei proiettili all’uranio impoverito utilizzati dalla Nato durante i bombardamenti del 1999 in Jugoslavia e, di questi, 400 sono deceduti. Negare è sempre stata la regola. Nei report di allora si leggeva: le analisi hanno permesso di confermare che i livelli di inquinamento radioattivo nelle aree dove operano i nostri soldati sono al di sotto dei limiti di sicurezza previsti dalle norme italiane per il nostro territorio.

Tutto falso

Ovviamente, tutto falso. I Tribunali italiani, quelli civili e amministrativi, in centinaia di sentenze, ribaltano “la verità di Stato” per affermare quella che condanna il Ministero della Difesa a risarcire danni di ogni genere. Una vera e propria ecatombe giudiziaria. L’avvocato che mette a soqquadro il Palazzo dei Generali è la “bestia nera” di via XX settembre, sede romana del dicastero di guerra. Angelo Fiore Tartaglia da 20 anni, causa dopo causa, mette spalle al muro uno Stato, quello della Difesa, che vorrebbe negare giustizia proprio alle vittime dell’Uranio impoverito, servitrici di quella nazione che le ha mandate “consapevolmente” ad ammalarsi in Kosovo come in Bosnia.

Lo sbarco nei Balcani

Ora quei fatti giudiziari varcano il confine del Bel Paese per sbarcare direttamente nelle aule giudiziarie dei Balcani, a partire dal Tribunale di Belgrado. Il pool di legali ha deciso di chiedere all’avvocato delle vittime italiane di guidare la difesa di migliaia di vittime civili colpite proprio da quei bombardamenti che “Snuffy” voleva evitare. Sono 3.300 i cittadini bosniaci che hanno già sottoscritto la delega legale per mettere sotto accusa la Nato accusata di aver devastato i Balcani a colpi di uranio impoverito causando migliaia di vittime civili e non solo. Non è una passeggiata per la Nato che pensava di aver chiuso da tempo i conti con l’ignavia e la coscienza. Per la prima volta nella storia del Kosovo, della Bosnia e dei Balcani, dell’Italia, della Sardegna e della giustizia militare l’Organizzazione del Trattano Nord Atlantico, la Nato appunto, verga e trasmette al Tribunale di Belgrado una Nota a Verbale, della quale riproduciamo integralmente, in esclusiva, il testo.

Nato & immunità

Nel documento, senza mezzi termini, dichiara: la Nato è immune dalla giurisdizione in virtù di accordi di cooperazione e presenza di un Ufficiale di collegamento della Nato in Serbia. Come per dire: fermiamo tutto, non ci potete processare perché la nostra organizzazione gode di una immunità senza confini. Compresi i crimini di guerra, dunque, secondo l’immunità eccepita dalla Nato, possono “godere” dell’immunità, quella più totale e senza appello.

In Bosnia la “bestia nera”

La comunicazione è del 21 marzo scorso, ma è emersa solo ieri nell’ambito dell’acquisizione degli atti processuali a Belgrado. Una mossa da ultimo stadio, che sa di confessione, visto che l’immunità giurisdizionale invocata altro non è che l’estremo tentativo di sottrarsi al processo.Angelo Fiore Tartaglia non gioca in casa, ma non si scompone. Ogni giorno di più, in quella landa balcanica rasa al suolo dall’uranio impoverito, cresce la consapevolezza delle tante vittime e dell’infinita devastazione ambientale provocata da quei bombardamenti. Le mosse per annientare la richiesta “confessoria” della Nato sono state depositate ieri a Belgrado. L’avvocato delle vittime da uranio impoverito non si perde in chiacchiere: l’accordo a cui fa riferimento la Nota della Nato è stato stipulato dopo i fatti in contestazione. In pratica saremo dinanzi ad una immunità siglata nel 2005 che non può essere retroattiva per il periodo 1995-2000.

Avvocato senza remore

C’è di più nella replica dell’avvocato italiano: «La presenza di un Ufficiale di collegamento, insediatosi dopo i fatti in contestazione, non acquisisce efficacia sanante nei confronti di una condotta che costituisce comunque una violazione delle norme fondamentali del diritto umanitario internazionale (consistenti nell’aver commesso crimini di guerra)». L’accusa nelle note depositate a Belgrado da Angelo Fiore Tartaglia sono un atto d’accusa senza appello: «La condotta della Nato, alla luce dei dettagli fattuali illustrati nell’atto introduttivo, risulta certamente classificabile quale “crimine di guerra” in quanto incontrovertibilmente riconducibile a quanto previsto espressamente al secondo comma dell’art. 8 dello Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.

Crimini di guerra

Detto articolo così recita testualmente: “Agli effetti dello Statuto, si intende per “crimini di guerra”: gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949, vale a dire uno dei seguenti atti posti in essere contro persone o beni protetti dalle norme delle Convenzioni di Ginevra: omicidio volontario; tortura o trattamenti inumani, compresi gli esperimenti biologici; cagionare volontariamente grandi sofferenze o gravi lesioni all’integrità fisica o alla salute».

Rischio Sardegna

Il processo a Belgrado entra nel vivo. In Sardegna, invece, le immagini “radioattive” di Quirra e Teulada, con l’uso di missili a tracciamento a base di Torio, ben più pericoloso dell’Uranio impoverito, aprono uno scenario inquietante. La Nato, insieme alle forze italiane, ha operato ripetutamente nei poligoni della Sardegna con conseguenze gravissime sul piano ambientale e non solo. La domanda sorge spontanea: chiederanno l’immunità anche per il disastro nella terra dei Nuraghi?

Ora qui qualche cenno su come gli USA, con la scusa che ci hanno liberati, si sono in realtà impadroniti dell’Italia! Vogliamo provare a ricordare cosa hanno fatto a questa Italia, i cosiddetti “alleati liberatori”? Si sono appropriati con le loro basi, segrete e non di ampie fette del nostro  territorio, fagocitandoci in una alleanza: la Nato, che in realtà è un accozzaglia di guerrafondai che si arroga il diritto di decidere chi sono i buoni e chi sono i cattivi, e quindi imporre a paesi sovrani il loro concetto di democrazia usando le bombe buone…che ammazzano ma non fanno notizia! Ma tornando all’Italia: gli Usa, attraverso la CIA favorirono i brogli che impedirono al partito comunista di diventare il primo partito politico italiano, alle prime elezioni “libere” della neonata repubblica italiana; furono loro ad inventarsi la democrazia cristiana foraggiando politici di loro gradimento. Ma tornando a noi ed alle ingerenze della CIA nelle nostre vicende politiche: Gladio, la strategia della tensione, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, “reo” di voler portare al governo il partito comunista, infiltrando Moretti nelle brigate rosse, e ordinando ai servizi italiani, e quindi allo stato italiano, di coprire tutte le fasi del rapimento, con omissioni ed indagini inadeguate e volutamente fuorvianti. La strategia della tensione fu ancora un altra loro creatura; l’abbattimento del volo che ricordiamo come “strage di Ustica”, fu fatta da paesi membri della Nato: francesi, americani ed italiani in primis; lo scopo era abbattere un caccia libico, su cui avrebbe dovuto viaggiare Gheddafi; ed ancora: i piloti americani che giocando fra i monti e le valli delle nostre alpi, abbatterono la funivia  del Cermis citiamo da fonte wikipedia “- L’incidente della funivia del Cermis, spesso definito dagli organi di informazione come la strage del Cermis, si riferisce ai fatti avvenuti il 3 febbraio 1998 quando un aereo militare statunitense Grumman EA-6B Prowler della United States Marine Corps, volando a una quota inferiore a quanto concesso e in violazione dei regolamenti, tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti. –  Naturalmente in base agli accordi-ricatto che gli americani ci fecero firmare..uno dei tanti, i responsabili del disastro non poterono essere processati dai magistrati italiani, e volarono liberi in america, dove fu tenuto una farsa processuale che non li ritenne responsabili. Voglio citare ancora una dei tanti eventi in cui gli Usa hanno agito sul nostro territorio , come se fosse in realtà un loro “possedimento”:Il rapimento dell’iman egiziano avvenuto in pieno giorno a Milano dalla CIA e dai servizi segreti complici italiani. Ecco caro presidente di una parte degli italiani cosa dovrebbe studiare o ripassare prima di aprire bocca! Lei è il peggiore di tutti i presidenti succedutesi alla guida del nostro paese; è chiaramente la mia personalissima opinione. Un ultima cosa: l’ignominia di quel tale, Benigni, pseudo artista che per ingraziarsi gli americani, padroni dell’oscar…arriva a cambiare la storia, facendo liberare Auschwitz…dai marines americani…ma lo fecero i russi…e chi se ne frega? Un oscar val bene una cretinata!

 

 

La “valanga idiota” fa dichiarazioni roboanti contro la Russia, atteggiandosi a “statisti” quando al massimo sarebbero tutti portaborse di un deputato qualsiasi di 50 anni fa…ma a loro costa niente: la fregatura è solo sulla pelle del popolo bue, educato a ubbidire dai due anni pandemici!

   BUONGIORNO!…HA RAGIONE BELPIETRO: IL COSTO DI QUESTA GUERRA LA PAGA IL POPOLO. 

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Oggi vorrei porre l’accento su come la storia si ripete; ma la stessa storia è identica fino a quando i “veri responsabili”, i manovratori dei destini del mondo…o almeno quelli che si sentono presunti tali, decidono che il finale, sempre uguale alla “arrivano i nostri”, è ormai passato di moda e quindi, anche per dare suspense alle vicende lo modificano…oppure può anche essere che la classica ciambella non viene col buco giusto! E per le ciambelle sballate, alludo al serial in stile hollywoodiano, dal titolo “le guerre democratiche dei buoni”. Pensate: per innagurare il serial, la clip pubblicitaria fu il crollo …o auto crollo delle “torri gemelle”. Certo, prima vi erano state altre guerre ma il termine “democratico” era ancora in fasce…o nel grembo degli USA! Così si intervenne in Serbia, per la crisi kosovara; così si decise di abbattere l’alleato scomodo Sadam, con la prima guerra in Iraq. Aggiungo anche solo per notizia, che l’Italia, è una dei tre paesi, che se le è fatte tutte. Questo la dice lunga su quanta sudditanza ha il nostro paese, che è di fatto colonia americana: oltre 120 basi NATO e USA, ufficiali e non, occupano il “bel paese”. Ma torniamo un po a quello che vorrei porre in risalto in questo articolo; abbiamo sotto gli occhi di tutti, che le “democratic wars”: Afganistan, Iraq bis, Libia e Siria, sono state epopee fallimentari per questa sorta di alleanza difensiva, sotto cui si nasconde la vera minaccia per il pianeta: gli USA: alla caccia dell’egemonia planetaria come unica super potenza, e di quei babbei di alleati NATO! L’ultima guerra, di cui stiamo vivendo l’anteprima, è quella provocata ed organizzata sin dagli inizi degli anni 90, ed iniziata con il golpe a regia USA del 2014 in Ucraina. Quali sono le sinologie fra la guerra, mai autorizzata dall’ONU alla Serbia? Si perché la NATO si arrogò il “dovere” di intervenire, per difendere gli albanesi del Kossovo, provincia autonoma della Serbia, che venivano discriminati e perseguitati.  L’operazione “Allied force”, fu una serie di attacchi e bombardamenti in Serbia con la forza alleata che decollava dalle basi americani-nato in Italia; il tutto accadde fra il 24 marzo ed il 10 giugno 1999., con la vittoria dei “buoni”. Ma i buoni tacciono degli anni di preparazione posti in essere dai soliti americani: incentivarono e foraggiarono la nascita dell’UCK; una formazione patriota  para-militare di etnia albanese, fatta di uomini perlopiù dediti al malaffare, ai traffici di droga e ad altre amenerie del genere; ed a cui operare in un territorio privo di controllo di qualsiasi legge si rivelò una vera manna…tanto che quei traffici continuano ancora oggi. Tutte le scuse, i ricorsi della storia che indicavano quella terra abitata da due popoli ma, sempre e comunque unita da almeno un millennio,  furono riesumate per dare inizio ad una situazione di guerriglia e scontri: quelli determinati dall’UCK chiaramente, ma non si dice, coordinati, lo ripeto, dalla CIA e dall’M16 britannico. Per la NATO era indispensabile ed utile, indebolire uno storico alleato dei russi, come la Serbia. I serbi cominciarono e portarono avanti una pulizia etnica della provincia, causando migliaia di profughi verso i paesi confinanti di lingua albanese. A quel punto, il piatto era pronto: via agli attacchi aerei ed alla fine delle operazioni militari, sempre la NATO, col paravento ONU, si auto delega alla custodia del rispetto delle risoluzioni dello stesso ONU….Sono ancora là…ma questa è un altra storia, che però stanno di nuovo facendo riemergere, per destabilizzare ulteriormente il pianeta, creando crisi dove gli interessi americani sono primari; non ci credete? Provate a mettere insieme Taiwan, la Libia, la Siria e l’Ucraina,..con il progetto prossimo di annettere alla NATO la Georgia, che è già sede clandestina di bio -laboratori dei soliti “buoni”…magari qualche lampadina si accende, e si intravvede un “disegno” preparato da anni! Ricapitolando, dunque: in Serbia, perché il Kossovo è territorio serbo, una minoranza, viene perseguitata e discriminata (anche qui avrei da riferire testimonianze personali e dirette che smentirebbero molto dalla vulgata diffusa…ma non credo che qualcuno si prende la briga di leggere tutto) In virtù di questa situazione, i “buoni” intervengono a difesa degli oppressi, e attaccando gli oppressori. Ed ora facciamo un salto, solo temporale, ed andiamo al 2014: siamo in Ucraina, ed un golpe a regia USA (tanto per cambiare), destituisce il presidente democraticamente eletto dal popolo, e viene insediato un governo fantoccio, ed in cui i soliti americani ne stabiliscono persino i nomi e gli incarichi dei ministri. Ed è a questo punto, che parte la guerra che stiamo pagando noi per le idiozie della valanga idiota schiavizzata dagli americani! Prima dell’intervento dei russi, le autorità ucraine hanno massacrato, perseguitato, costretti alla fuga vero la Russia, centinaia di migliaia di cittadini ucraini con un solo difetto: essere russi, di madre lingua e di etnia; trovatisi a far parte dell’Ucraina, in quanto l’allora Unione Sovietica, pensando di poter durare in eterno aveva favorito, anche deportando con la forza da altri territori il mix di etnie e di lingua…chiaramente il russo. Quello che fecero i serbi, a confronto di quello fatto dagli ucraini, furono carezze…qui hanno ucciso circa 20 mila persone, fra cui bambini e donne, commettendo crimini di guerra, riconosciuti anche dall’ONU…MA…ma qui, i buoni hanno un altro programma; una condanna ed una missione ONU sarebbe andata a rompere le uova nel paniere al progetto che era stato preparato ed iniziato in quel paese, già nel 1992: accerchiare la Russia, con alleati nato allo scopo di respingerla verso l’Asia e fuori dall’Europa. Questo un dei punti fondamentali inseguito dagli americani, per fondare un nuovo ordine mondiale con loro egemoni, come abbiamo scritto. Ma hanno subito un problema: se fossero coerenti, i “buoni”, anche in Ucraina sarebbero dovuti intervenire, come in Kossovo, a difesa dei perseguitati e dei discriminati russofoni; ma le loro mire sono altre: provocare e costringere la Russia a farlo, con un invasione mirante alla difesa dei suoi compatrioti, in modo tale poi da poter prendere in forza della loro ragione di comodo le difese della povera Ucraina! Quindi assistiamo al paradosso che in Serbia si attaccarono gli oppressori  cattivi;   mentre  in Ucraina siamo schierati  con armi ed altro “CON” i cattivi oppressori di Kiev! E fanno una guerra non nostra, sulla nostra pelle!  Il costo lo pagheremo noi, come giustamente afferma Belpietro nel brevissimo video proposto!  l’articolo prosegue con la notizia diffusa da “Byoblu”che narra come il “comico” presidente, sapeva che la guerra era già decisa dai suoi burattinai già dal 2021.       

ZELENSKY SAPEVA DELLA GUERRA GIÀ NEL 2021: ACCUSE PESANTISSIME

blob                                                                                                                                                    Per mesi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è riuscito a raccogliere il popolo alle sue spalle. Con l’aiuto fondamentale dei media mainstream occidentali, l’ex comico è stato eretto a eroe della resistenza e valido condottiero. Il vento sta però ora cambiando e iniziano a trapelare le prime critiche a una figura che, sinora, è stata pressoché intoccabile. “Zelensky ha volutamente mentito e ingannato il suo popolo?”, titola il quotidiano capitolino tedesco Berliner Zeitung il 29 agosto 2022. Secondo quanto riportato dalla BZ, Zelensky avrebbe ricevuto avvisi dai servizi segreti statunitensi riguardo a un imminente invasione del territorio ucraino da parte della Russia. Avvisi, che il presidente avrebbe deciso di sottacere alla popolazione.

Zelensky criticato anche in Ucraina: “È un crimine

Secondo la rinomata drammaturga ucraina Kateryna Babkina non si tratterebbe di un semplice errore. “Non è una svista, un errore o una sfortunata incomprensione e tantomeno un calcolo strategico sbagliato – ha detto Babkina e ha aggiunto -. È un crimine”. Parole tutt’altro che zuccherate anche quelle di Sewgil Musajewa, caporedattrice del quotidiano Ukrainska Prawda. Musajewa ha accusato Zelensky di aver esercitato una disinformazione mirata, non prendendo sul serio il destino della popolazione ucraina.

La caporedattrice della testata ucraina rincara la dose: siccome Zelensky non ha attuato preparativi bellici in vista della possibile operazione russa, sarebbe colpevole di “perdite umane concrete”. Il suo comportamento solleva domande che, prima o poi, “dovranno ricevere una risposta onesta”. La deputata Iryna Heraschenko incolpa invece l’amministrazione di aver posto delle false priorità, come la “caccia” dei servizi segreti (SBU) nei confronti dell’ex presidente Petro Poroschenko.

Zelensky respinge le accuse: L’ho fatto per il bene del popolo

L’ex comico di Kvartal95 respinge le accuse, affermando che non voleva gettare il panico sulla popolazione. Gli Stati Uniti d’America l’avrebbero avvisato dell’intervento militare della Federazione russa già nell’autunno del 2021, così Zelensky in un’intervista al Washington Post. La sua amministrazione avrebbe voluto evitare il collasso economico, mantenendo la popolazione in Ucraina. Se avesse invitato i cittadini a ritirare i propri soldi in banca e comprare alimentari, “allora avrei perso dallo scorso ottobre circa sette miliardi di dollari al mese”, ha confidato il presidente ucraino.

Russia vs Usa: L’Europa vaso di coccio tra vasi di ferro

Mentre l’intervento militare ordinato da Vladimir Putin è stato presentato come un gesto folle e impulsivo, la realtà dei fatti è che la pentola era stata messa a bollire da tempo e il coperchio è infine saltato. Si è così profilato l’ennesimo scontro storico tra Russia e Stati Uniti, con l’Europa vaso di coccio tra vasi di ferro. Sin dal 2014, la NATO ha supportato l’Ucraina con aiuti militari, addestrando ed equipaggiando le forze ucraine. Lo ha più volte spiegato il segretario generale dell’organizzazione, Jens Stoltenberg. Gli Stati Uniti erano quindi bene al corrente di una possibile escalation del contesto infuocato.

Dopo aver beneficiato delle carezze interne e occidentali per sei mesi di scontro allargato, Zelensky inizia però ora a ricevere i primi schiaffi. Tra reportage sulla rivista di moda Vogue e conti offshore in paradisi fiscali, forse l’intoccabile non è ora più tanto intoccabile.