PERLE DI COVID E DI GUERRA…

Buongiorno! Pubblichiamo la sentenza emessa dal tribunale dell’Aquila, in merito ad una sospensione di un lavoratore non vaccinato. Piano…ma qualcosa si muove. Certo: per quello che i governi, con la complicità di Mattarella, che avrebbe il dovere di difendere la costituzione e di rappresentare TUTTI gli italiani, ed invece l’ha calpestata lui per primo, hanno fatto…sarebbe ora che la magistratura agisca; le migliaia di denunce attendono. Intanto si briga per mantenere comunque gli obblighi vaccinali di un siero deleterio ed inutile!

blob (1)                                                                                                                                                                                                                                     OBBLIGO VACCINALE E SOSPENSIONI ILLEGITTIME: SENTENZA A DIFESA DEL DIRITTO AL LAVORO

28 Novembre 2022    di Verdiana Siddi                                                                                                                                                                              La sentenza emessa dal tribunale di L’Aquila e pubblicata da” ALI Avvocati Liberi” in data 26 novembre 2022″-                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 Il tribunale: Dichiara illegittima la sospensione della ricorrente dal lavoro a decorrere dal 15.10.21 e condanna la società resistente al pagamento in favore della ricorrente della retribuzione globale di fatto dal momento della sospensione sino al ripristino della stessa, oltre interessi e rivalutazione; Dal testo della sentenza apprendiamo come non sia l’obbligo vaccinale ad essere sottoposto a valutazione, ma la legittimità della sospensione dal lavoro in assenza di vaccinazione obbligatoria, oltre alla mancata comunicazione al lavoratore circa la sua stessa sospensione. Dunque, quantunque la sospensione sia l’effetto immediato del venire in essere di alcuni presupposti, questi devono essere accertati in un procedimento che culmina con un atto e questo ovviamente deve essere comunicato al lavoratore che così potrà conoscere il motivo della sospensione, verificare se l’accertamento è esatto e in caso ritenga
impugnarlo.

Art.1: la nostra Costituzione fonda la Repubblica sul lavoro.

All’art.2 garantisce i diritti inviolabili e richiede l’adempimento dei doveri.

All’art.3 pone il divieto di discriminazione.

Una vaccinazione dopo la quale le infezioni si contraggono e si trasmettono, non può ritenersi un fondamento sul quale basare una discriminazione sul diritto al lavoro.

Evidenza scientifica e comune esperienza fanno assurgere tale dato nel contesto attuale – contagiosità dei vaccinati come dei non vaccinati – a fatto notorio ai sensi dell’art. 115, c.p.c..

Allora è evidente che venuto meno il presupposto per il quale alcuni
lavoratori possono entrare nei luoghi di lavoro ed altri no, la sospensione della ricorrente, giustificata dal fatto che non sia vaccinata, è del tutto priva di fondamento.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     Per la seconda “perla” un brevissimo video che ci presenta le basi militari americane sparse sul pianeta: esse sono più numerose di tutte le altre di altri paesi messe insieme! A seguire l’intervista all’ex ministro delle finanze del primo governo Schoder sulla guerra.

OSKAR LAFONTAINE A RUOTA LIBERA SU ATTENTATO A NORDSTREAM, NATO, USA E COALIZIONE SEMAFORO
Esplosiva intervista rilasciata a Deutsche da Oskar Lafontaine, ex sindaco di Saarbrücken, ex presidente del Land Saarland, ex presidente dell’SPD, ex ministro delle finanze nel primo governo Schröder, fondatore del partito DIE LINKE, oggi ritiratosi dalla politica.
——
L’esplosione dei due gasdotti è una dichiarazione di guerra alla Germania ed è patetico e codardo che il governo federale voglia nascondere l’incidente sotto il tappeto. Dice di sapere qualcosa, ma non può dirlo per motivi di sicurezza nazionale. I passeri lo fischiano ai quattro venti da tempo: gli USA o hanno effettuato direttamente l’attacco o almeno hanno dato il via libera. Senza la conoscenza e il consenso di Washington, la distruzione dei gasdotti,, che sono un attacco al nostro Paese, paralizzano la nostra economia e vanno contro i nostri interessi geostrategici, non sarebbe stata possibile. È stato un atto ostile contro la Repubblica Federale – non solo contro di essa, ma che chiarisce ancora una volta che dobbiamo liberarci dalla tutela americana.
[…]
La NATO ha smesso da tempo di essere un’alleanza difensiva, è uno strumento per rafforzare le aspirazioni degli Stati Uniti di rimanere l’unica potenza mondiale. Ma dovremmo formulare i nostri interessi e non sono affatto congruenti con quelli degli Stati Uniti. Per usare un’espressione ormai banale: stiamo vivendo i dolori del parto della fase di transizione da un ordine mondiale unipolare a uno multipolare. E qui sorge la domanda se abbiamo un posto tutto nostro in questo nuovo ordine mondiale o se siamo coinvolti nei conflitti di Washington con Mosca e Pechino come vassalli degli Stati Uniti. Possiamo solo perdere qui.

Abbiamo urgente bisogno di garantire che il conflitto in Ucraina finisca. E ciò accadrà solo se gli Stati Uniti abbandoneranno il loro piano di mettere in ginocchio la Russia prima di prendere di petto la Cina. Per questo, serve un’iniziativa europea e deve venire dalla Francia e dalla Germania. Se non lo facciamo e se non raggiungiamo presto un accordo con la Russia per quanto riguarda le nostre importazioni di materie prime ed energia, l’economia in Germania e in Europa andrà in malora e i partiti di destra in Europa diventeranno sempre più forti. (Fonte: Deutsche Wirtschaftsnachrichten (https://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/701200/DWN-EXKLUSIV-Oskar-Lafontaine-Europa-zahlt-den-Preis-fuer-die-Weltmachtambitionen-Washingtons-und-die-Feigheit-der-eigenen-Staatenlenker))

PERLE DI COVID E DI GUERRA…ultima modifica: 2022-11-29T07:23:55+01:00da GUATAMELA1