PENSIERINO CON DEDICA ALLA “FECCIA IPOCRITA” CHE CI GOVERNA!

 BUONGIORNO! L’ipocrisia della politica in genere, e di quella italiana in particolare, col supporto solito di “televirosguatterilacchèdiregime”, fa si che tutti si indignano per le manifestazioni di protesta in Cina, contro l’assurda politica del “zero covid”, dimenticando che il modello cinese è stato quello applicato in Italia! Gli idranti a Trieste o a Pechino, sparano sempre acqua sulla gente che si ribella…ma per noi la feccia che governa non si è indignata.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Di Laura RU (dal canale Telegram: @LauraRuHk) 30 novembre 2022

Proteste in Cina, è partito l’ordine di scuderia dell’Unione Europea

Il Segretario per la Sicurezza di Hong Kong, Chris Tang, ha dichiarato che le recenti proteste dei “fogli bianchi” sono “il principio di un’altra rivoluzione colorata” e ha avvertito coloro che vi partecipano che potrebbero commettere un reato contro la sicurezza nazionale. Le sue parole sono perfettamente giustificate, poiché le prove del coordinamento straniero di queste proteste nella Cina continentale sono sempre più numerose. Il fuoco viaggia velocemente nella prateria secca e, dopo tre anni di restrizioni Covid, è certamente molto secca. I piromani occidentali sanno come manipolare le preoccupazioni legittime della popolazione, ma falliranno perché le autorità cinesi conoscono tutti i loro trucchi… e si sono immediatamente attivate.

E’ partito l’ordine di scuderia all’interno dell’Unione Europea. Josep Borrell questa mattina al Forum di Bruxelles sull’Indo-Pacifico:

“In questi giorni stiamo assistendo al crescente costo della politica zero covid [della Cina] e alle crescenti preoccupazioni dei cittadini cinesi per i lockdown, qualcosa di molto importante sta accadendo oggi in Cina”. Importante per chi, esattamente? Per chi sta coordinando le proteste e intende usarle come arma contro la Cina? Strana anche la tempistica, Pechino deve aver rifiutato qualche proposta (indecente) dell’Occidente, forse proprio al G20.

E Adesso  un paio di articoli, sull’altro argomento attuale: l’ipocrisia di una guerra che la feccia sostiene con armi e sanzioni, ma che mette solo soldi e potere in tasca agli americani!                                                                                                 

 28 Novembre 2022 14:17 su “l’Antidiplomatico”

“Morire per Washington”. Per l’Economist i prezzi del carburante uccideranno più europei che la guerra in Ucraina

“Morire per Washington” una previsione che si è avverata. La conferma da  The Economist: gli alti prezzi del carburante uccideranno più europei della guerra in Ucraina quest’inverno.

Lo studio del media britannico rivela che l’attuale costo dell’energia porterà probabilmente a 147.000 morti in più se ci sarà un inverno tipico.

The Economist ha modellato la sua ricerca sull’impatto di un forte aumento dei prezzi dell’elettricità in Europa sui decessi durante l’inverno.

In caso di temperature miti utilizzando l’inverno più caldo degli ultimi 20 anni per ciascun paese, questa cifra scenderebbe a 79.000, con un aumento del 2,7%. E con quelli freddi, utilizzando l’inverno più freddo di ciascun paese dal 2000, salirebbe a 185.000, con un aumento del 6,0%.

L’analisi ha citato la gravità della stagione influenzale, le temperature e i prezzi dell’energia come i principali fattori che influenzano il numero di persone che moriranno in Europa al di fuori dell’Ucraina questo inverno.

Il modello prevede i decessi in base a condizioni meteorologiche, demografia, influenza, efficienza energetica, redditi, spesa pubblica e costi dell’elettricità, che sono strettamente correlati ai prezzi di un’ampia varietà di combustibili per riscaldamento.

Si prevede che l’Italia abbia il maggior numero di morti, a causa di un aumento di quasi il 200% dei costi dell’elettricità dal 2020 e di un grande invecchiamento della popolazione.

In tutta Europa, il 28% in più di persone di almeno 80 anni, che rappresentano il 49% della mortalità totale, muore nei mesi più freddi rispetto a quelli più caldi. In media, in un inverno di 1°C più freddo del normale per un dato paese, muore l’1,2% in più di persone, secondo i dati dell’Economist.

I prezzi elevati del carburante possono esacerbare l’effetto delle basse temperature sui decessi, dissuadendo le persone dall’utilizzare i riscaldamenti e aumentando la loro esposizione al freddo.

Chissà se di fronte a questo scenario qualcuno si sveglierà dal sonno…                                                                                                                              blob (1)

Zelensky e la pallottola fatale

29 Novembre 2022  edito su “ilsimplicissimus”

Molte cose stanno accadendo e si concentrano nel giro di pochi giorni: da quando al G 20 di Bali, Africa, Sudamerica e Asia si sono opposte al dominio americano, dimostrando l’esistenza di una multipolarità che si va consolidando, abbiamo avuto alcune sorprese tra le quali la vittoria alle amministrative di Taiwan del Kuomintang, ovvero del partito filo cinese e la sconfitta di quello filo americano, e persino l’inizio di manifestazioni anti Zelensky in Ucraina, subito soffocate dalla polizia segreta. Sono notizie che ovviamente non vengono diffuse dall’informazione mainstream occidentale, ma che  il vicolo cieco nel quale l’occidente complessivo si è cacciato e  dunque anche i ripensamenti che cominciano ad essere abbastanza evidenti. Così in alcuni analisti si fa strada l’idea che l’Ucraina è un buco nero, un Paese corrotto che sta facendo perdere la leadership agli Usa. il piano era semplice: spingere le provocazioni naziste e razziste a un punto tale da costringere la Russia ad intervenire: dopodiché attraverso le sanzioni mosca sarebbe stata piegata. questo non è affatto avvenuto e allora il fatto che qualcuno abbia finalmente osato sfidare l’egemone  anche dal punti di vista militare e che il tracotante impero si guardi bene dall’intervenire direttamente, ha del tutto cambiato le carte in tavola.

Così mi sembra già di  assistere al momento nel quale il regime di Kiev sarà incolpato di ogni cosa. Visto che i russi si stanno dedicando alla distruzione delle infrastrutture ucraine avendo compreso che gli Usa non lasceranno mai la presa se non costretti, ora cominciano a manifestarsi dissensi e la popolazione ucraina rimasta comincia a comprendere di essere stata carne da cannone. Agli ucraini è stato persino detto di lasciare il paese per l’inverno. Dove? Chi li vuole comunque? La follia si sta sempre più impadronendo del Paese. E come se questo non bastasse il dispositivo militare russo sta triplicando i suoi uomini con il serio pericolo di un’offensiva invernale che potrebbe travolgere le rimanenti truppe di Kiev. Queste prima avevano mezzi sovietici adatti alla neve e al fango e ora, ben che vada, devono operare su mezzi occidentali  poco adatti a questi terreni e dei quali comunque non resta gran che negli arsenali occidentali.  Senza dire della possibilità di tagliare l’Ucraina occidentale per tagliare le rotte di rifornimento della Nato dalla Polonia. Ciò potrebbe facilmente portare al crollo totale delle già devastate forze ucraine e dei loro mercenari.

Dall’altro lato invece il fallimento della guerra economica comincia a provocare stanchezza e enormi problemi economici vista l’inflazione e i prezzi alle stelle dell’energia senza l’apporto di gas e petrolio russi. In queste condizioni non può stupire se il primo ministro inglese, Sunak annia fatto un viaggio lampo a Kiev ufficialmente per portare al regime un modestissimo pacchetto di aiuti, ma in realtà per dire a Zelensky che Londra non potrà più dare nulla. Anche alcuni personaggi del clan Biden si stanno rendendo conto che per salvare la faccia dovranno dare al tragicomico di Kiev il benservito quale responsabile della sconfitta, Naturalmente, gli Usa  negheranno che la guerra in Ucraina sia mai stata tra tra loro e la  Russia. dichiareranno che si è trattato solo di “un conflitto interno” tra Ucraina e Mosca, anche se nessuno degli attori planetari lo crederà, ma bugia è rivolta sollo all’interno, ai cittadini impoveriti e umiliati. D’altro canto proprio Zelensky nel tentativo di allargare il conflitto con i missili lanciati sul territorio polacco, ha creato la scusa migliore per cambiare registro nei suoi confronti: l’aver tentato di scatenare un conflitto nucleare sarà il capo di accusa principale e più credibile. Del resto che può fare? i vertici militari ucraini dopo le gigantesche perdite subite sono ormai restii a lanciare offensive suicide al solo scopo di tenere viva l’attenzione e ora si trova tra il martello dei neonazisti e l’incudine degli ucraini moderati.

Il momento sarebbe ora perché gli Usa si potrebbe mostrare delusi dagli ucraini, ma al tempo stesso orgoglio per ave fermato i russi prima del confine polacco. Nemmeno Netflix oserebbe metterla così, ma in ogni caso si tratta di una delle ultime finestre disponibili per non apparire totalmente perdenti. Rimane il problema di Zelensky che sa troppe cose per ritirarsi da miliardario in qualche isola felice. Si ha l’impressione che sia già partita la pallottola fatale, mentre l’Europa rimane con il cerino in mano.