A SAN REMO L’ITALIA CELEBRA LA SAGRA DELLA VILTA’ E DELL’IPOCRISIA!

 

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BUONGIORNO E BUON INIZIO DI SETTIMANA!

 Il presidente, il buffone di corte, il politico che quando non depone davanti ad un magistrato…dice spesso la verità. Sono queste le tre figure emblematiche che contribuiscono all’articolo di “propibitopensare” che proponiamo oggi; e che contiene anche due video che trattano i soliti discorsi pandemici che tanto piacciono agli italiani. Quegli stessi italiani che, quando entrano in un negozio o nello studio del medico di base, si mettono  diligentemente la museruola anti contagio, salvo poi andare ad assistere ad una “celebrazione di regime” plaudenti, sguaiati e…in assembramento non protetto! Il presidente di una parte degli italiani…sia chiaro: non di tutti gli italiani, per sua precisa scelta; continua ipocritamente sulla strada intrapresa con la pseudo pandemia a seppellire costituzione e diritti; ha negato il diritto di scelta avvallando ogni discriminazione possibile, a cominciare dal diritto al lavoro, asservendosi al dogma “se non ti vaccini muori e fai morire gli altri”…la panzana più colossale sin dalla notte dei tempi mai sentita. Del resto il flop vaccini, non solo inutili, ma anche pericolosi per la salute è sotto gli occhi di tutti; non serve sottolineare per l’ennesima volta che i sieri non immunizzano nonostante la caterva di dosi, e che a causa degli effetti collaterali sono dannosi per la salute. Ma, riportiamo il discorso sulla costituzione.

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L’articolo 11 della costituzione declina che l’Italia “«ripudia la guerra come strumento di offesa e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali», Ma, al contrario, non è forse quello che stiamo facendo sostenendo ed armando e partecipando con personale militare, in incognito e non una delle due parti in guerra, e non solo in Ucraina, ma anche in Libia e precedentemente in Afghanistan, Iraq? Qualcuno lo può spiegare al presidente ed al buffone di corte? Ed a nulla vale giustificarsi con  l’art. 5 dello statuto della Nato, quello che stabilisce che l’offesa a un membro dell’alleanza implica lo stato di guerra per tutti, dove naturalmente il concetto di offesa è molto ma molto elastico, basta ricordare i casi jugoslavi, iracheni, afghani, libici… ucraini. Non risulta che i Kossovari, nel caso della guerra alla Serbia, o gli Ucraini, siano membri aggrediti ed offesi facenti parte della NATO. Non risulta che Afghanistan, Iraq o Libia, abbiano mai aggredito un paese membro dell’alleanza che di difensivo non ha un tubo: è solo una alleanza militare atta ad offendere per gli sporchi esclusivi interessi del paese dominante: gli USA! Ma anche a voler credere che dei terroristi piloti di aerei, civili e non, molto improbabili, abbiano fatto crollare le famose torri…(tutto da vedere)  erano terroristi, non uno stato: non l’Afghanistan!  Nel caso della Serbia poi, siamo andati (tanto l’Italia se le fa tutte le guerre americane) a bombardare Belgrado, perché rei di discriminare e perseguitare i kossovari, bombardando territori comunque parte della Serbia. Esattamente (ammesso che sia verità), come fanno gli Ucraini verso territori abitati da una diversa etnia. Allora, siccome i buoni siamo noi, lì siamo andati a difendere una minoranza discriminata prendendo a pretesto una presunta strage di 45 cittadini di etnia albanese; ma in Ucraina, dove si discrimina, si perseguita si uccide e si bombarda da  otto anni, le vittime al momento sono oltre 20 mila…in merito a questo dato cito l’idiozia esternata in diretta in una puntata del suo “ufficio di propaganda filo “chi comanda al momento” da Bruno Vespa che divideva le vittime in: oltre 5 mila militari ucraini; oltre 5 mila ribelli ucraini; oltre 10 mila vittime civili ucraini: Non lo fecero gli ospiti di quella serata, proviamo a ricordarlo noi al Vespa che ha detto un idiozia: tutte le vittime citate da lui erano o non erano “TUTTI” cittadini  ucraini? Ma ricollego il filo del discorso: le autorità instaurate con un colpo di stato finanziato organizzato e diretto dagli USA non bombardavano e bombardano tutt’ora, una parte del proprio territorio, solo perché quegli ucraini anch’essi, parlano il russo?…lì i buoni hanno altri interessi, e se quello che loro hanno fatto in Serbia, lo stà facendo la Russia in Ucraina, diventa una aggressione e non un intervento a difesa di ampie fette di popolazioni! 

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Ma poi si arriva anche al caso in cui il politico più importante, di una forza politica al governo, afferma esattamente quella che è la verità, sollevando l’indignazione dei pennivendoli di “republica”, uno dei maggiori servi sciocchi dell’ipocrisia dominante! Allora è ora che ci dicano francamente che l’Italia non è un paese libero; che gli italiani non sono un popolo libero…quanto meno cade la necessità di fare dell’ipocrisia un arte! Siamo agli ordini di Washington a cui dobbiamo obbedienza cieca ed indissolubile! Ed ora vi lascio alla visione dei due brevi video a seguire.