L’OCCIDENTE BIANCO ED OPULENTO RITORNA ALL’OSCURANTISMO MEDIOEVALE PER ESCLUSIVO INTERESSE DEGLI USA!

BUONGIORNO! RIPROPONIAMO UN ARGOMENTO PERALTRO GIA’ TRATTATO AMPIAMENTE UN MESETTO FA…CORREDATO DA DUE BREVI VIDEO. GRAZIE SE PROVERETE A LEGGERLO. Nè sento l’esigenza, perché in tanti continuano a divulgare tutto quello che i “telesguatterilacchédiregime” propinano quotidianamente, senza conoscere un tubo dell’argomento e degli argomenti!

MANDATO DI ARRESTO INTERNAZIONALE PER VLADIMIR PUTIN

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A Roma c’è un detto per indicare alcune situazioni, come questa di cui vi diamo notizia: “Siamo alla frutta” o meglio, “sono (loro) alla frutta”; l’espressione corrente italiana credo sia “raschiare il fondo del barile”. Comunque, sofismi linguistici a parte, direi che entrambi i modi di dire esemplifichino correttamente la situazione e, soprattutto, delineino il costante filo di ipocrisia/bis-pensiero nel più puro stile “1984”.

Da una parte abbiamo presidenti degli Stati Uniti (un paese in cui la pedofilia è ai massimi livelli, ma questa non è materia da CPI) che ordinano di sganciare bombe atomiche su obiettivi civili, che approvano l’assassinio di alti funzionari di paesi con i quali, peraltro, non sono mai stati in guerra, che fanno dichiarare il falso su tanto pretese quanto inesistenti armi di di distruzione di massa di Saddam, un segretario di stato (ministro degli esteri) che dichiara che la morte di 500.000 bambini iracheni non è stata un prezzo troppo alto per sconfiggere Saddam (sic!)  e, dall’altra, una corte (di cui tratterò successivamente in maggior dettaglio più avanti) che trae le sue origini da uno stupro del diritto internazionale quale il processo di Norimberga, che ha già al proprio attivo processi farsa contro altri leader, adesso questa corte, evidentemente prostituita agli interessi di chi in questo conflitto sta perdendo la faccia sulla pelle di chi sta perdendo la vita, portato a forza a combattere da un pazzo criminale drogato, questa corte, ripeto, ha l’ardire di lanciare un’accusa così ridicola e risibile, oltre che artefatta e capziosa. Mi vengono in mente, quanto mai adatte a quanto stiamo vivendo già dall’11 settembre 2001, le parole del Marco Antonio shakespeariano sul cadavere di Cesare:

“O Judgment ! Thou art fled to brutish beasts, and men have lost their reason !”

“Amici, romani, connazionali, prestatemi le vostre orecchie”

Quando gli USA minacciarono di arrestare i giudici della Corte penale internazionale se avessero processato i soldati in Afghanistan

Pubblicato

In questi giorni si parla molto della Corte internazionale di giustizia penale e del mandato di arresto a carico di Vladimir Putin per crimini di guerra collegati al presunto rapimento di minori ucraini e al loro trasferimento forzato in Russia.

Mosca non aderisce al trattato istitutivo della Corte, per cui Putin non rischia nulla né in Russia né in quel mezzo mondo che non fa parte dell’istituzione. Però come agirono altre superpotenze, come ad esempio gli USA, quando vi fu il rischio di una condanna da parte di questa istituzione?

Nel novembre  2017 sembrava che la Corte  dovesse mettere sotto accusa per crimini di guerra dei militari americani per gli abusi (leggi torture) su prigionieri afgani. Washington non prese la cosa molto bene e minacciò di arrestare i giudici e i funzionari della corte se questa avesse mosso accuse di crimini di guerra verso militari USA.  Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, definì l’organismo per la tutela dei diritti con sede all’Aia  “assolutamente pericoloso” per gli Stati Uniti, Israele e altri alleati, e ha affermato che qualsiasi indagine su membri del servizio americano sarebbe “un’indagine del tutto infondata e ingiustificabile”. “Se il tribunale si scaglia contro di noi, Israele o altri alleati degli Stati Uniti, non ce ne staremo con le mani in mano”. Quindi disse: “Vieteremo a giudici e procuratori di entrare negli Stati Uniti. Sanzioneremo i loro fondi nel sistema finanziario statunitense e li perseguiremo nel sistema penale degli Stati Uniti”. “Faremo lo stesso con qualsiasi azienda o Stato che assista un’indagine della Corte penale internazionale contro gli americani”.

Ma non è finita. Bolton, notando che i palestinesi cercavano di far incriminare dei soldati israeliani, disse: “Gli Stati Uniti useranno tutti i mezzi necessari per proteggere i nostri cittadini e quelli dei nostri alleati da procedimenti ingiusti da parte di questo tribunale illegittimo”. “Non collaboreremo con la Corte penale internazionale. Non forniremo alcuna assistenza alla CPI. Di certo non ci uniremo alla CPI. Lasceremo che la CPI muoia da sola”.

Quindi la CPI ha un valore solo quando attacca i nemici degli USA, che non ne fanno parte, ma se minaccia gli USA allora diventa un nemico da combattere con mezzi anche estremi. A questo punto pensate a quanto interessi quest’inchiesta a Putin. La corte morde solo poteri decaduti o limitati, come accadde alla repubblica serba separatista della Bosnia o alla Serbia. Può poco contro un vero stato….

A seguire il video estrapolato da una conferenza di Daniel Ganser  storico svizzero  per altro già proposto  in cui sentirete Madlein Albright dichiarare freddamente che valeva la pena sacrificare 510mila bambini per abbattere Sadam (agghiacciante!) a seguire Francesca Donato che ci racconta come è la storia vera dei fantomatici bambini rapiti da Putin…Questo ripeto, affinché la si smetta di fare da grancassa ai tele lacché e sguatteri di regime, che divulgano notizie di comodo per il “boss” (leggi Washington) rilanciando le balle quotidiane, senza sapere un tubo dell’argomento e degli argomenti!

 

 

REPETITA JUVANT

BUONGIORNO! Per la giornata di domani, dove autorità, politici e rappresentanti istituzionali  si esibiranno in dichiarazioni retoriche, tronfe di servilismo verso chi realmente decide dei destini di questo paese, propongo oggi la rilettura dell’articolo pubblicato nel blog il 26 aprile 2022…a volte rinverdire la memoria è quasi indispensabile! Lo faccio con un giorno di anticipo, perché domani, sicuramente ritroveremo le stesse “canzonette” propinateci da tutta la “valanga idiota”, con in testa il più “deleterio fra gli ipocriti”: il presidente della repubblica italiana…su mandato americano!

Con la storia della liberazione americana, in realtà l’Italia è caduta dalla padella nella brace!

   edito su “mondocapovolto blog” il 26 aprile 2022                                                                                                                                             BUONGIORNO!                                                                                       Mattarella: l’Ucraina “una mattina si è svegliata ed a trovata gli invasori”…Ma è una enorme cazzata…dal momento che è da qualche annetto che provocava per conto terzi questa  invasione!                                                        Lunedì, 25 aprile 2022 su “Affaritaliani.it”

25 Aprile: tutte le differenze tra la Resistenza italiana e quella ucraina

La nostra era antifascista, mentre in Ucraina ci sono numerosi gruppi neonazisti, ma le due lotte differiscono in diversi altri punti

di Ivan Brentari

Paragonare queste due battaglie è solo un modo per giustificare il nostro interventismo

Molti stanno cercando di confrontare, o parificare, la Resistenza italiana e quella ucraina. Sono due eventi sviluppatisi in circostanze molto diverse, e forse vale la pena di registrare le reciproche specificità, senza l’intenzione di creare una classifica di valore etico. La Resistenza italiana era composta di truppe irregolari, sostanzialmente civili in armi (con qualche eccezione di personale militare). In Ucraina abbiamo truppe regolari contro truppe regolari. A fianco dell’esercito ucraino, ma ormai perfettamente inquadrati nella Guardia Nazionale dal novembre 2014, ci sono dei battaglioni (ex)paramilitari. La popolazione civile, sinora, non è scesa in campo.

La Resistenza ucraina riceve armi straniere a ritmo di – solo dagli USA – 800 milioni di dollari a settimana. La Resistenza italiana ricevette armi dall’estero, fino a quando gli Alleati decisero di chiudere il rubinetto: non volevano che i resistenti, in particolare comunisti, acquisissero troppo prestigio nella lotta; ragione per la quale lo stesso Harold Alexander, responsabile per gli Alleati nel Mediterraneo, chiese ai partigiani di interrompere l’offensiva contro i nazifascisti nell’inverno ’44-’45 (e non fu ascoltato).

La Resistenza ucraina opera sul proprio territorio nazionale, la Resistenza italiana sul suolo di uno Stato fantoccio, la RSI, completamente nelle mani dell’alleato-invasore nazista, con la collaborazione dei fascisti.

Nella Resistenza italiana erano assenti questioni etniche. C’era un fatto di liberazione nazionale, quello sì, ma il nocciolo era essenzialmente politico: bisognava sconfiggere il nazifascismo. In Ucraina, soprattutto presso certe frange, affiora un odio etnico-culturale verso la minoranza (maggioranza in alcune aree) russofona, così che in determinate regioni del Paese c’è la guerra contro gli invasori russi, ma anche la guerra civile contro la popolazione ucraina russofona. Del resto, sono distinzioni abbastanza scioviniste, sia per l’indubbia comunanza culturale, sia per il fatto che parlanti russo e parlanti ucraino vivono insieme da secoli.

Alla nostra Resistenza presero parte militanti di organizzazioni e partiti politici repressi durante tutto il ventennio fascista. In Ucraina è il governo a condurre le operazioni e i battaglioni politicamente più schierati – all’estrema destra – vengono da forze politiche che escono da un decennio circa di espansione del consenso e libera, liberissima attività.

La Resistenza italiana era antifascista, in Ucraina ci sono tanti neonazisti

In ultimo, la nostra Resistenza era antifascista, la Resistenza Ucraina no. Anche se molti, da noi, stanno sorvolando sul problema, non si tratta di una questione secondaria. La presenza del neonazismo in Ucraina è una criticità reale, ben nota alle polizie di mezzo mondo, compresa la DIGOS italiana e l’FBI americano. E non si limita al famigerato Battaglione Azov, o al meno noto Battaglione Aidar.

In Ucraina ci sono almeno tre grandi organizzazioni neonaziste: Svoboda (dal 1991 al 2004 Partito Nazional Socialista d’Ucraina), Pravyj Sektor Corpo Nazionale (colonna politica del battaglione Azov). Ad esse si affiancano S14, branca giovanile di Svoboda, e Milizia Nazionale, squadracce legate a CN che pattugliano le strade e bruciano campi rom. Tali organizzazioni sono in rapporti costanti con realtà neonaziste e neofasciste in tutto il mondo: Rise Above Movement e AtomWaffen Division (USA), Casapound (Italia), Identitaires (Francia), Nationaldemokratische Partei (Germania), Escudo Identitario (Portogallo), e tante altre. Il capo della polizia ucraina è stato per circa due anni Vadym Troyan, simpatizzante neonazi e membro di Azov. Oltre che nella polizia, militanti neri si trovano a pioggia nella Guardia Nazionale e nello SBU, il servizio di controspionaggio.

Anche se non fosse scritto nella nostra Costituzione – e lo è nelle Disposizioni transitorie e finali, ma fingiamo che non lo sia – l’antifascismo dovrebbe essere un valore fondamentale per il popolo italiano. Dopodiché, inutile negarlo, per molti non lo è mai stato e per tanti sta smettendo di esserlo.

Il parallelismo forzato fra Resistenza italiana e Resistenza ucraina sembra il tentativo di fornire una legittimazione morale al nostro maggior impegno nel conflitto. Ed è un’operazione propagandistica per infilare l’elmetto a quella larga fetta di opinione pubblica che, sondaggi alla mano, nonostante il bombardamento mediatico, vorrebbe ancora una soluzione diplomatica ed è contraria all’invio di armi in Ucraina.                                                                                                                                                                                     Ed ora voglio esternare alcuni pensieri molto personali…sperando che abbiate la pazienza di leggere                                         25 APRILE: MATTARELLA :”RESISTENTE è CHI CON ARMI O SENZA SI OPPONE AD UN INVASIONE                                        Mattarella cita Bella Ciao il 25 aprile: “Gli ucraini si sono svegliati e hanno trovato l’invasor”Il Presidente Mattarella durante le celebrazioni per la Liberazione dal nazifascismo ricorda che “la nostra libertà è nata dalla resistenza” e che è resistente “chiunque si opponga a un’occupazione straniera”. Poi cita Bella Ciao: “Gli ucraini si sono svegliati e hanno trovato l’invasore”.

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                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Così ha parlato il presidente Mattarella nella giornata di ieri, nella ricorrenza del giorno della liberazione; dimostrando ancora una volta, di essere solo una marionetta nelle mani degli USA e dei poteri forti! Per adempiere al suo “compito”, che non è certo quello di garante della costituzione, che lui stesso ha calpestato più volte, firmando ed avvallando quindi, ogni decisione illegittima, ed illegale, dimostrando “disprezzo” per quello che sono stati i “padri della patria” che l’hanno scritta sancita e divulgata. Mattarella paragona l’Ucraina attuale, all’Italia del 1945, dimenticando però di mettere in chiaro, che la nostra resistenza, fu anche e soprattutto la lotta ad un regime, quello fascista, che nacque e proliferò in Italia, e rappresentato da altri italiani, che vessarono arrestarono e privarono altri italiani dei più elementari diritti! Furono loro che poi  regalarono i nazisti tedeschi al nostro paese. Questo, il presidente deve averlo dimenticato…E a ben riflettere, almeno in questa fase, si vede l’Ucraina di oggi,  nella stessa identica nostra situazione. Anche lì è dominante l’arroganza, la prepotenza e la crudeltà che contraddistingue tutti i nazisti e tutti i fascisti del mondo; a prescindere dalle epoche storiche! Anche Mussolini, perseguitava le minoranze etniche e razziali, e lo faceva da “italiano” contro altri “italiani”…guarda caso come il regime di Kiev fa da più di otto anni nei confronti della minoranza linguistica russofona…ma da questo orecchio il nostro presidente non ci sente…magari non vuol sentire! Poi arrivarono gli americani a “liberarci?” Ma, più probabilmente ad appropiarsi del nostro paese, di cui ancora oggi limita la sovranità con ogni mezzo, gli stessi mezzi che stanno fomentando ed usando in Ucraina. Certo: la Russia è l’invasore, ma era quello che volevano e che hanno inseguito con ogni provocazione possibile senza farsi scrupoli di usare un popolo (gli ucraini) come carne da macello! Vogliamo provare a ricordare cosa hanno fatto a questa Italia, i cosiddetti “alleati liberatori”? Si sono appropriati con le loro basi, segrete e non di ampie fette del nostro  territorio e fagocitandoci in una alleanza: la Nato, che in realtà è un accozzaglia di guerrafondai che si arroga il diritto di decidere chi sono i buoni e chi sono i cattivi, e quindi imporre a paesi sovrani il loro concetto di democrazia usando le bombe buone…che ammazzano ma non fanno notizia! Ma tornando all’Italia: gli Usa, attraverso la Cia favorirono i brogli che impedirono al partito comunista di diventare il primo partito politico italiano, alle prime elezioni “libere” della neonata repubblica italiana; furono loro ad inventarsi la democrazia cristiana foraggiando politici di loro gradimento; la foto di Pertini, la usiamo ancora una volta per ricordare che l’Italia entrò nella Nato col suo voto contrario, oltre che come paragone ed esempio di rettitudine morale ed amor patrio di quel presidente, che a parole paventa quello attuale. ” Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. […] Ma il nostro voto è ispirato anche ad un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente…(stralcio) parole lucidamente profetiche…vero? Anche perché non è cambiato niente da allora: lo scopo è sempre quello che gli Usa inseguono: eliminare la Russia; un ostacolo che si frappone al loro disegno egemone sul pianeta! Ma tornando a noi ed alle ingerenze della CIA nelle nostre vicende politiche: Gladio, la strategia della tensione, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, “reo” di voler portare al governo il partito comunista, inflitrando Moretti nelle brigate rosse, e ordinado ai servizi italiani, e quindi allo stato italiano, di coprire tutte le fasi del rapimento, con omissioni ed indagini inadeguate e volutamente omissive. La strategia della tensione fu ancora un altra loro creatura; l’abbattimento del volo che ricordiamo come “strage di Ustica”, fu fatta da paesi membri della Nato: francesi, americani ed italiani in primis; lo scopo era abbattere un caccia libico, su cui avrebbe dovuto viaggiare Gheddafi; ed ancora: i piloti americani che giocanando fra i monti e le valli delle nostre alpi, abbatterono la funivia  del Cermis citiamo da fonte wikipedia “- L’incidente della funivia del Cermis, spesso definito dagli organi di informazione come la strage del Cermis, si riferisce ai fatti avvenuti il 3 febbraio 1998 quando un aereo militare statunitense Grumman EA-6B Prowler della United States Marine Corps, volando a una quota inferiore a quanto concesso e in violazione dei regolamenti, tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti. –  Naturalmente in base agli accordi-ricatto che gli americani ci fecero firmare..uno dei tanti, i responsabili del disastro non poterono essere processati dai magistrati italiani, e volarono liberi in america, dove fu tenuto una farsa processuale che non li ritenne responsabili. Voglio citare ancora una dei tanti eventi in cui gli Usa hanno agito sul nostro territorio , come se fosse in realtà un loro “possedimento”:Il rapimento dell’iman egiziano avvenuto in pieno giorno a Milano dalla Cia e dai servizi segreti complici italiani. Ecco caro presidente di una parte degli italiani cosa dovrebbe studiare o ripassare prima di aprire bocca! Lei è il peggiore di tutti i presidenti succedutesi alla guida del nostro paese; è chiaramente la mia personalissima opinione; ed aggiungo che prima di conoscere veramente lei…pensavo che il peggiore fosse stato questo signore qui:OIP

Giovanni Leone; costretto a dimettersi in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo    Lockheed…una brutta storia di tangenti su forniture di aerei prodotti dalla compagnia americana.                                                                                                                                                                           (purtroppo, uno dei pochi vantaggi ad essere vissuti, è la memoria storica che abbiamo coltivato ed alimentato e che continuiamo ad alimentare…)                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                 

 

DA OGGI 22 APRILE SI RACCOLGONO LE FIRME PER IL REFERENDUM CONTRO L’ESCALESTION DI GUERRA IN UCRAINA.

BUONGIORNO!

  il-fatto-quotidiano_27aa818bb721ee819a56991fc711371d-big                                                                                                                                                                                                                                                                          A decorrere da oggi 22 aprile, in tutta Italia si raccolgono le firme contro l’invio di armi e l’escaletion della guerra Ucraina. Nelle piazze italiane dovrebbero essere predisposti dei banchetti per la raccolta firme. Dico dovrebbero…perché  ad eccezione del “FattoQuotidiano” nessun altro giornale o televisione ne hanno dato cenno; confermando per l’ennesima volta, di essere soltanto un “accozzaglia di sguatteri di regime”!                                                                                                                                                                                             Segue l’articolo proposto oggi.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                Certo che più passa il tempo e più gli USA rincoglioniscono…esattamente come il loro presidente! Ora pretendono che una loro “poco precisata” tecnologia nucleare esportata in Ucraina, guarda caso , in tempi in cui comunque è ormai acclarato, gli stessi “testicolanti” stavano pianificando la guerra, attraverso la persecuzione etnica di ucraini contro altri ucraini, rei di essere russofoni!  Il territorio e la stessa centrale di zaporizhzhia sono in mano russa da mesi, e l’esercito di Kiev continua a bombardare cercando “volutamente” l’incidente nucleare; ora, come abbiamo scritto, gli USA diffidano la Russia, ad usare e/o studiare questa tecnologia, sostenendo che “i russi non sono autorizzati dal governo americano”…A me vien da ridere!  Perché già che ci sono  non diffidano i russi anche dal distruggere i carri armati e le batterie di missili patriot, esportati per sostenere la guerra?…sono anche queste armi tecnologia americana!

CNN: gli USA hanno una tecnologia nucleare sensibile a Zaporizhzhia e avvertono la Russia di non toccarla

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20 Aprile 2023 10:38 edito su “L’Antidiplomatico”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Gli Stati Uniti dispongono di tecnologia nucleare sensibile presso la centrale atomica di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo delle forze russe dal febbraio 2022, e avvertono la Russia di non toccarla. Lo rivelano le autorità statunitensi in una lettera inviata alla società statale russa di tecnologia nucleare Rosatom, documento al quale la Cnn ha avuto accesso.

Nella lettera, datata 17 marzo, il direttore dell’Office of Non-Proliferation Policy del Dipartimento dell’Energia statunitense, Andrea Ferkile, informava il direttore generale di Rosatom che il suddetto impianto “contiene dati di materiale nucleare tecnico di origine statunitense dove l’esportazione è controllata dal governo degli Stati Uniti”.

Allo stesso modo, Rosatom viene avvertito che è “illegale” per qualsiasi cittadino o entità russa maneggiare tecnologia americana senza previa autorizzazione delle autorità del paese nordamericano.

Una precedente lettera di Ferkile all’ispettore generale del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, datata 24 ottobre 2022, descrive la tecnologia che gli Stati Uniti hanno esportato in Ucraina per l’uso presso l’impianto di Zaporizhzhia e ha ribadito che il Dipartimento dell’Energia “non ha traccia di alcuna corrente autorizzazione a trasferire questa tecnologia e dati tecnici a qualsiasi cittadino o entità russa.”

Nel frattempo, l’impianto è stato più volte bersaglio di attacchi da parte delle forze armate ucraine, per le quali si è dovuto costruire una cupola protettiva contro proiettili e bombe. Lo scorso dicembre, il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha descritto questi attacchi come “terrorismo nucleare”.

SIAMO SODDISFATTI CHE UNA “BESTIA UMANOIDE” SIA STATA CANCELLATA DALLA FACCIA DELLA TERRA!

Buongiorno! Esistono ancora politici coraggiosi ed onesti (non  in Italia), come la deputata tedesca  Sevim Dagdelen, che con un breve ma incisivo discorso al parlamento tedesco, ha detto chiaramente due cose: che la liberazione della Germania dal nazismo avvenne anche e soprattutto per merito della Russia; e che dopo 78 anni di occupazione della Germania, da parte degli USA è ormai ora che li si inviti a tornarsene a casa loro! riproponiamo ancora una volta il video del suo intervento!

 

Ed a proposito di nazismo, neonazismo e nazisti, apprendiamo con somma soddisfazione che la “bestia umanoide” in foto, è stata cancellata definitivamente dalla faccia della terra! Fu uno dei maggiori responsabili della “strage di Odessa” le cui notizie sono state plagiate, deformate e riformate ad un semplice “incendio accidentale” dalla propaganda filo Nato! Ma non è così; vi proponiamo a seguire un breve video reportage, girato a tre anni dalla strage e che è sopravvissuto alla censura! 

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Morto a Bakhmut Alexander Stankov (“Perun”), uno dei neonazisti responsabili del massacro di massa nella Camera dei sindacati di Odessa nel 2014.

 

Quarantotto vittime e nessun colpevole. A tre anni di distanza, è questo il triste bilancio del massacro di Odessa, dove nel 2014 decine attivisti filorussivennero massacrati per la strada e nella Casa dei Sindacati dalle milizie nazionaliste pro-Maidan. In 36 mesi, non un imputato. Nessun arrestato, nessuno in carcere se si escludono alcuni militanti anti-Maidan imprigionati con l’accusa di aver preso parte ai disordini in cui morirono anche due estremisti di destra favorevoli al governo di Kiev. A finire sotto processo solo i vertici di polizia e vigili del fuoco, accusati di essere intervenuti con colpevole ritardo nel fermare le violenze che insanguinarono Kulikovo Pole. Il drone ronza qualche decina di metri sopra la folla, sui palazzi circostanti i cecchini col volto coperto scrutano ogni angolo della piazza attraverso i mirini telescopici. La Casa dei sindacati di Odessa, nel terzo anniversario della strage che l’ha resa tristemente famosa, è circondata da centinaia di soldati e agenti delle forze speciali armati fino ai denti. Servizio di Giovanni Masini. Montaggio di Roberto Di Matteo