BUONGIORNO! Per la giornata di domani, dove autorità, politici e rappresentanti istituzionali si esibiranno in dichiarazioni retoriche, tronfe di servilismo verso chi realmente decide dei destini di questo paese, propongo oggi la rilettura dell’articolo pubblicato nel blog il 26 aprile 2022…a volte rinverdire la memoria è quasi indispensabile! Lo faccio con un giorno di anticipo, perché domani, sicuramente ritroveremo le stesse “canzonette” propinateci da tutta la “valanga idiota”, con in testa il più “deleterio fra gli ipocriti”: il presidente della repubblica italiana…su mandato americano!
edito su “mondocapovolto blog” il 26 aprile 2022 BUONGIORNO! Mattarella: l’Ucraina “una mattina si è svegliata ed a trovata gli invasori”…Ma è una enorme cazzata…dal momento che è da qualche annetto che provocava per conto terzi questa invasione! Lunedì, 25 aprile 2022 su “Affaritaliani.it”
25 Aprile: tutte le differenze tra la Resistenza italiana e quella ucraina
La nostra era antifascista, mentre in Ucraina ci sono numerosi gruppi neonazisti, ma le due lotte differiscono in diversi altri punti
di Ivan Brentari
Paragonare queste due battaglie è solo un modo per giustificare il nostro interventismo
Molti stanno cercando di confrontare, o parificare, la Resistenza italiana e quella ucraina. Sono due eventi sviluppatisi in circostanze molto diverse, e forse vale la pena di registrare le reciproche specificità, senza l’intenzione di creare una classifica di valore etico. La Resistenza italiana era composta di truppe irregolari, sostanzialmente civili in armi (con qualche eccezione di personale militare). In Ucraina abbiamo truppe regolari contro truppe regolari. A fianco dell’esercito ucraino, ma ormai perfettamente inquadrati nella Guardia Nazionale dal novembre 2014, ci sono dei battaglioni (ex)paramilitari. La popolazione civile, sinora, non è scesa in campo.
La Resistenza ucraina riceve armi straniere a ritmo di – solo dagli USA – 800 milioni di dollari a settimana. La Resistenza italiana ricevette armi dall’estero, fino a quando gli Alleati decisero di chiudere il rubinetto: non volevano che i resistenti, in particolare comunisti, acquisissero troppo prestigio nella lotta; ragione per la quale lo stesso Harold Alexander, responsabile per gli Alleati nel Mediterraneo, chiese ai partigiani di interrompere l’offensiva contro i nazifascisti nell’inverno ’44-’45 (e non fu ascoltato).
La Resistenza ucraina opera sul proprio territorio nazionale, la Resistenza italiana sul suolo di uno Stato fantoccio, la RSI, completamente nelle mani dell’alleato-invasore nazista, con la collaborazione dei fascisti.
Nella Resistenza italiana erano assenti questioni etniche. C’era un fatto di liberazione nazionale, quello sì, ma il nocciolo era essenzialmente politico: bisognava sconfiggere il nazifascismo. In Ucraina, soprattutto presso certe frange, affiora un odio etnico-culturale verso la minoranza (maggioranza in alcune aree) russofona, così che in determinate regioni del Paese c’è la guerra contro gli invasori russi, ma anche la guerra civile contro la popolazione ucraina russofona. Del resto, sono distinzioni abbastanza scioviniste, sia per l’indubbia comunanza culturale, sia per il fatto che parlanti russo e parlanti ucraino vivono insieme da secoli.
Alla nostra Resistenza presero parte militanti di organizzazioni e partiti politici repressi durante tutto il ventennio fascista. In Ucraina è il governo a condurre le operazioni e i battaglioni politicamente più schierati – all’estrema destra – vengono da forze politiche che escono da un decennio circa di espansione del consenso e libera, liberissima attività.
La Resistenza italiana era antifascista, in Ucraina ci sono tanti neonazisti
In ultimo, la nostra Resistenza era antifascista, la Resistenza Ucraina no. Anche se molti, da noi, stanno sorvolando sul problema, non si tratta di una questione secondaria. La presenza del neonazismo in Ucraina è una criticità reale, ben nota alle polizie di mezzo mondo, compresa la DIGOS italiana e l’FBI americano. E non si limita al famigerato Battaglione Azov, o al meno noto Battaglione Aidar.
In Ucraina ci sono almeno tre grandi organizzazioni neonaziste: Svoboda (dal 1991 al 2004 Partito Nazional Socialista d’Ucraina), Pravyj Sektor e Corpo Nazionale (colonna politica del battaglione Azov). Ad esse si affiancano S14, branca giovanile di Svoboda, e Milizia Nazionale, squadracce legate a CN che pattugliano le strade e bruciano campi rom. Tali organizzazioni sono in rapporti costanti con realtà neonaziste e neofasciste in tutto il mondo: Rise Above Movement e AtomWaffen Division (USA), Casapound (Italia), Identitaires (Francia), Nationaldemokratische Partei (Germania), Escudo Identitario (Portogallo), e tante altre. Il capo della polizia ucraina è stato per circa due anni Vadym Troyan, simpatizzante neonazi e membro di Azov. Oltre che nella polizia, militanti neri si trovano a pioggia nella Guardia Nazionale e nello SBU, il servizio di controspionaggio.
Anche se non fosse scritto nella nostra Costituzione – e lo è nelle Disposizioni transitorie e finali, ma fingiamo che non lo sia – l’antifascismo dovrebbe essere un valore fondamentale per il popolo italiano. Dopodiché, inutile negarlo, per molti non lo è mai stato e per tanti sta smettendo di esserlo.
Il parallelismo forzato fra Resistenza italiana e Resistenza ucraina sembra il tentativo di fornire una legittimazione morale al nostro maggior impegno nel conflitto. Ed è un’operazione propagandistica per infilare l’elmetto a quella larga fetta di opinione pubblica che, sondaggi alla mano, nonostante il bombardamento mediatico, vorrebbe ancora una soluzione diplomatica ed è contraria all’invio di armi in Ucraina. Ed ora voglio esternare alcuni pensieri molto personali…sperando che abbiate la pazienza di leggere 25 APRILE: MATTARELLA :”RESISTENTE è CHI CON ARMI O SENZA SI OPPONE AD UN INVASIONE Mattarella cita Bella Ciao il 25 aprile: “Gli ucraini si sono svegliati e hanno trovato l’invasor”Il Presidente Mattarella durante le celebrazioni per la Liberazione dal nazifascismo ricorda che “la nostra libertà è nata dalla resistenza” e che è resistente “chiunque si opponga a un’occupazione straniera”. Poi cita Bella Ciao: “Gli ucraini si sono svegliati e hanno trovato l’invasore”.
Così ha parlato il presidente Mattarella nella giornata di ieri, nella ricorrenza del giorno della liberazione; dimostrando ancora una volta, di essere solo una marionetta nelle mani degli USA e dei poteri forti! Per adempiere al suo “compito”, che non è certo quello di garante della costituzione, che lui stesso ha calpestato più volte, firmando ed avvallando quindi, ogni decisione illegittima, ed illegale, dimostrando “disprezzo” per quello che sono stati i “padri della patria” che l’hanno scritta sancita e divulgata. Mattarella paragona l’Ucraina attuale, all’Italia del 1945, dimenticando però di mettere in chiaro, che la nostra resistenza, fu anche e soprattutto la lotta ad un regime, quello fascista, che nacque e proliferò in Italia, e rappresentato da altri italiani, che vessarono arrestarono e privarono altri italiani dei più elementari diritti! Furono loro che poi regalarono i nazisti tedeschi al nostro paese. Questo, il presidente deve averlo dimenticato…E a ben riflettere, almeno in questa fase, si vede l’Ucraina di oggi, nella stessa identica nostra situazione. Anche lì è dominante l’arroganza, la prepotenza e la crudeltà che contraddistingue tutti i nazisti e tutti i fascisti del mondo; a prescindere dalle epoche storiche! Anche Mussolini, perseguitava le minoranze etniche e razziali, e lo faceva da “italiano” contro altri “italiani”…guarda caso come il regime di Kiev fa da più di otto anni nei confronti della minoranza linguistica russofona…ma da questo orecchio il nostro presidente non ci sente…magari non vuol sentire! Poi arrivarono gli americani a “liberarci?” Ma, più probabilmente ad appropiarsi del nostro paese, di cui ancora oggi limita la sovranità con ogni mezzo, gli stessi mezzi che stanno fomentando ed usando in Ucraina. Certo: la Russia è l’invasore, ma era quello che volevano e che hanno inseguito con ogni provocazione possibile senza farsi scrupoli di usare un popolo (gli ucraini) come carne da macello! Vogliamo provare a ricordare cosa hanno fatto a questa Italia, i cosiddetti “alleati liberatori”? Si sono appropriati con le loro basi, segrete e non di ampie fette del nostro territorio e fagocitandoci in una alleanza: la Nato, che in realtà è un accozzaglia di guerrafondai che si arroga il diritto di decidere chi sono i buoni e chi sono i cattivi, e quindi imporre a paesi sovrani il loro concetto di democrazia usando le bombe buone…che ammazzano ma non fanno notizia! Ma tornando all’Italia: gli Usa, attraverso la Cia favorirono i brogli che impedirono al partito comunista di diventare il primo partito politico italiano, alle prime elezioni “libere” della neonata repubblica italiana; furono loro ad inventarsi la democrazia cristiana foraggiando politici di loro gradimento; la foto di Pertini, la usiamo ancora una volta per ricordare che l’Italia entrò nella Nato col suo voto contrario, oltre che come paragone ed esempio di rettitudine morale ed amor patrio di quel presidente, che a parole paventa quello attuale. ” Noi siamo contro il Patto Atlantico, prima di tutto perché questo Patto è uno strumento di guerra. […] Ma il nostro voto è ispirato anche ad un’altra ragione. Questo Patto Atlantico in funzione antisovietica varrà a dividere maggiormente l’Europa, scaverà sempre più profondo il solco che già separa questo nostro tormentato continente…(stralcio) parole lucidamente profetiche…vero? Anche perché non è cambiato niente da allora: lo scopo è sempre quello che gli Usa inseguono: eliminare la Russia; un ostacolo che si frappone al loro disegno egemone sul pianeta! Ma tornando a noi ed alle ingerenze della CIA nelle nostre vicende politiche: Gladio, la strategia della tensione, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, “reo” di voler portare al governo il partito comunista, inflitrando Moretti nelle brigate rosse, e ordinado ai servizi italiani, e quindi allo stato italiano, di coprire tutte le fasi del rapimento, con omissioni ed indagini inadeguate e volutamente omissive. La strategia della tensione fu ancora un altra loro creatura; l’abbattimento del volo che ricordiamo come “strage di Ustica”, fu fatta da paesi membri della Nato: francesi, americani ed italiani in primis; lo scopo era abbattere un caccia libico, su cui avrebbe dovuto viaggiare Gheddafi; ed ancora: i piloti americani che giocanando fra i monti e le valli delle nostre alpi, abbatterono la funivia del Cermis citiamo da fonte wikipedia “- L’incidente della funivia del Cermis, spesso definito dagli organi di informazione come la strage del Cermis, si riferisce ai fatti avvenuti il 3 febbraio 1998 quando un aereo militare statunitense Grumman EA-6B Prowler della United States Marine Corps, volando a una quota inferiore a quanto concesso e in violazione dei regolamenti, tranciò il cavo della funivia del Cermis, facendo precipitare la cabina e provocando la morte dei venti occupanti. – Naturalmente in base agli accordi-ricatto che gli americani ci fecero firmare..uno dei tanti, i responsabili del disastro non poterono essere processati dai magistrati italiani, e volarono liberi in america, dove fu tenuto una farsa processuale che non li ritenne responsabili. Voglio citare ancora una dei tanti eventi in cui gli Usa hanno agito sul nostro territorio , come se fosse in realtà un loro “possedimento”:Il rapimento dell’iman egiziano avvenuto in pieno giorno a Milano dalla Cia e dai servizi segreti complici italiani. Ecco caro presidente di una parte degli italiani cosa dovrebbe studiare o ripassare prima di aprire bocca! Lei è il peggiore di tutti i presidenti succedutesi alla guida del nostro paese; è chiaramente la mia personalissima opinione; ed aggiungo che prima di conoscere veramente lei…pensavo che il peggiore fosse stato questo signore qui:
Giovanni Leone; costretto a dimettersi in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo Lockheed…una brutta storia di tangenti su forniture di aerei prodotti dalla compagnia americana. (purtroppo, uno dei pochi vantaggi ad essere vissuti, è la memoria storica che abbiamo coltivato ed alimentato e che continuiamo ad alimentare…)